26-09-2008, 14.41.21 | #1 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Poitiers - Francia 732/733
Il governatore arabo si era spinto, attraverso l'Aquitania, verso Bordeaux e puntava in direzione della città di Tours e della sua ricca basilica, dedicata a S. Martino, per depredarla.
Eudes (Ottone o Oddone), duca della marca d'Aquitania, che in passato aveva avuto utili intese coi musulmani e pessime invece con Carlo, tentò di arrestare il passaggio dell'esercito mussulmano ma fu sconfitto nella Battaglia della Garonna. Fu allora costretto a chiedere suo malgrado l'intervento del potente maggiordomo di Austrasia e Carlo si presentò con un composito esercito di Franchi, Alemanni, Visigoti, Gepidi, Sassoni, Bavari, abitanti dell'Assia, della Franconia e provenienti dalle lontane marche germaniche. L'esercito Franco era formato sostanzialmente da soldati appiedati che combattevano in file serrate in modo da formare un solido muro di ferro irto di punte: era una tattica che ricordava quella adottata nel mondo antico e portata alla perfezione dai Romani. L'esercito mussulmano era composta da forze raccolte soprattutto nell'africa settentrionale dall'emiro Abd al Rahman e composte in maggioranza dai Berberi, popolazione diversa per lingua e costumi dagli arabi ma comunque anche essi islamici e generalmente confusi con gli arabi . Non conosciamo il numero dei combattenti ma dal contesto generale dobbiamo ritenere che non doveva essere molto elevato: forse venti mila, secondo alcune ipotesi, ma noi riteniamo che fossero forse anche di meno. Combattevano a cavallo e quindi la carica di cavalleria era loro arma vincente. Al momento della battaglia avevano già ampiamente saccheggiato il sud della Francia e quindi si trovavano impacciati dalle loro prede. Abd al Rahman avrebbe preferito che avessero lasciato il bottino ma chiaramente non era possibile chiedere che i combattenti abbandonassero tutto ciò che avevano guadagnato e per il quale erano erano venuti alla lontana Africa e lottato: essi infatti non ricevevano nessuna paga e il loro compenso erano le prede che riuscivano a raccogliere nei saccheggi. Lo scontro fra i due eserciti avvenne in un giorno imprecisato (10 o 17 ottobre) del 732 (o del 733). La località tradizionale di Poitiers invero non trova riscontro nelle fonti che non la nominano ma indicano invece Tours e la Loira. I due eserciti si schierarono l'uno contro l'altro ma per sette giorni nessuno dei due iniziò la battaglia in quanto a nessuno dei due conveniva attaccare. I Franchi appiedati non potevano attaccare un esercito a cavallo senza scompaginare le proprie file e d'altra parte i cavalieri mussulmani sarebbero stati in difficoltà ad affrontare le strette falangi dei Franchi. Alla fine furono le bande indisciplinate dei Berberi ad attaccare . I Franchi allora sostennero fermamene l'urto delle cariche di cavalleria che si succedettero per tutta la giornata. A un certo punto,verso la fine della giornata, nelle file arabe si diffuse la falsa notizia che alcuni franchi avevano aggirato le posizioni e si erano introdotti nel campo mussulmano dove si trovavano le prede di guerra. Un certo numero di cavalieri mussulmani allora volle dirigersi verso gli accampamenti. Abd al Rahman vide il pericolo e si precipitò in prima fila per dissuadere i propri combattenti da una mossa tanto avventata. Si trovò però a un certo punto circondato da guerrieri nemici e cadde trafitto dalle lance. La notte separò i contendenti e ciascuno si ritirò nei propri accampamenti. La morte dell'emiro poneva ai mussulmani una gravissimo problema. Il loro non era un esercito regolare come quelli moderni o quelli romani nei quali, caduto un generale, se ne nomina subito un altro. Si trattava di truppe raccogliticce, tenute insieme dal prestigio personale dell'emiro che riusciva a imporre la disciplina e non senza difficoltà, come abbiamo prima visto. La morte del condottiero metteva in pericolo la disciplina e pertanto la salvezza stessa dell'esercito ed era abbastanza normale in queste condizioni, in quei tempi, che caduto il capo, l'intero esercito si ritirasse. Pertanto i mussulmani che comunque avevano già raccolto una notevole preda, presero la decisione più opportuna: ritirarsi. Nella notte, silenziosamente, senza che i loro nemici se ne accorgessero, lasciarono le tende e si ritirarono con tutto quello che potevano portare con loro. All'alba, l'esercito franco si schierò in ordine di battaglia, ma scoprirono che l'accampamento avversario era vuoto. Carlo, permise quindi ai soldati di spartirsi il bottino abbandonato dai mussulmani, evitando loro l'onere dell'inseguimento. In questo modo evitò inoltre di eliminare la minaccia che incombeva sui territori di Edus, in modo da evitare che cercasse nuovamente di rendersi indipendente. La battaglia di Poitiers / Tours, sancì l'arresto dell'avanzata mussulmana in occidente, la quale aveva già subito, quattordici anni prima, un'altra dura battuta di arresto alle porte di Costantinopoli. Fonte: Web
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