13-12-2013, 02.18.14 | #91 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Sarh sorrise a quelle parole di Clio.
“Chiedere troppo...” disse “... assolutamente... sognare, scriveva Mecenate nell'antica Roma, è l'unica cosa di cui l'uomo non deve vergognarsi... se si sogna, allora è bene farlo in grande... ciò che conta, però, è poi essere capaci di inseguire i propri sogni...” fece un cenno alla segretaria che aiutò Clio a sedersi sulla poltrona dall'aspetto futuristico. Sarh, così, digitò qualcosa su uno dei pc e sullo schermo, dopo qualche secondo, cominciò ad apparire un'immagine. “Ecco...” mormorò Sarah, indicando l'immagine a Clio “... questo è il suo alter ego riprodotto in computer grafica...” “Ehi, forte!” Esclamò Jack. “Sei proprio tu, Clio! Io però sono ancora indeciso... ho molte idee, ma non riesco a decidermi...” “Allora cominceremo dalla sua amica” fece Sarah, guardando di nuovo Clio “e poi ci occuperemo di lei.” “Ottimo!” Sorridendo Jack. La segretaria allora mostrò a Clio una pillola verde. “Ingoi questa e tutto ciò che ha chiesto lo avrà... e sarà reale...” Intanto lo schermo continuava a mostrare l'immagine di Clio elaborata per il gioco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 13-12-2013 alle ore 02.41.32. |
13-12-2013, 02.39.21 | #92 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il monaco ed Elisabeth, così, scortati poco più indietro dai cani, scesero fin verso il sentiero che conduceva al monastero.
L'aria del mattino appariva luminosa e pulita, tuttavia un cupo silenzio avvolgeva la campagna. Il religioso non professò parola per tutto il tragitto, limitandosi a recitare qualcuna delle sue orazioni, fino a quando, un'ora dopo, giunsero presso il monastero. Era questo un luogo austero, posto su una piccola altura, a ridosso dei primi monti. Il vento, zigzagando fra le sue mura antiche e consumate, generava un enigmatico sibilo, simile ad un eco lontano. In queste zone, verso i confini Settentrionali del regno, la vita monastica seguiva questa regola per dividere la giornata: Si inizia verso le 2.30 del mattino. I Laudi cominciano attorno alle 5 fino all'albeggiare. L'ora Prima è verso le 6. La Terza alle 9. La Sesta cade a Mezzogiorno. La Nona alle 3 del pomeriggio. Il Vespro giunge intorno alle 5. La Compieta infine, detta così perchè completa le ore canoniche e precede il riposo notturno, verso le 6. “Signora...” disse il monaco ad Elisabeth “... siamo giunti... ora incontrerete il priore...” Bussarono e furono fatti entrare nel monastero. Il religioso condusse allora Elisabeth dal suo priore. Era questi un uomo alto e magro, dal viso scarno e gli occhi indagatori. Con un cenno congedò il monaco, chiedendo poi ad Elisabeth di sedersi. “Immagino vi stiate chiedendo” mormorò il priore “del perchè vi abbia fatta venire qui, vero? Cosa alquanto strana, essendo io un religioso e voi... come potrei definirvi? Maga? Veggente? O vi è qualche altra definizione per descrivervi?” Si alzò, per poi cominciare a passeggiare nella stanza, fino a fermarsi davanti alla finestra. “Ma infondo non è importante... il mio antico tutore, Fra' Germano, era solito dire che tutto è parte della Creazione... anche ciò che non comprendiamo o non riusciamo a contemplare... milioni di Indù, mi ripeteva, che pregano forse anche più di molti Cattolici, non sono certo destinati alla dannazione eterna, solo perchè sono nati oltre il Gange e non nell'Europa Latina... già...” annuì “... aveva ragione, possa riposare in pace...” si voltò a fissare Elisabeth “... e comunque, per quanto diverse siano le Religioni, hanno però un qualcosa in comune... un nemico... sempre lo stesso, che siano ad Occidente o ad Oriente... sto parlando del demonio, signora...”
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13-12-2013, 03.02.52 | #93 |
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Nex sorrise ai tre ragazzi.
Fissò così i loro volti: quello di Parsifal, di Eilonwy e di Richard. “Signorina...” disse poi ad Eilonwy “... una volta entrati nel gioco, lei ed i suoi due amici perderete ogni memoria e coscienza di questa vita. In pratica sarete in tutto e per tutto i vostri personaggi. Ognuno di voi penserà e vivrà come il proprio alter ego, con tanto di passato e conoscenze. Naturalmente sarà possibile, se lo deciderete, di vivere insieme quest'avventura, senza però, come detto, avere ricordo della vostra esistenza reale. Sarete amici, anche di vecchia data volendo, ma senza alcun legame emotivo con la vita reale.” “Quindi, se ho ben capito, il Richard del gioco conoscerà Eilonwy e Parsifal, ma perchè virtualmente conosciuti nel gdr e non in questa vita, giusto?” Fece Richard. “Esatto.” Annuì Nex. “Nessuno di voi ragionerà come la persona che è, ma come il personaggio che interpreterà nel gioco. Naturalmente con i vostri caratteri e tutto il resto. Ma sarete nati in quel mondo e di questo reale, da dove provenite, non ci sarà memoria. Almeno fino a quando non sarà terminata la vostra esperienza di gioco.”
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13-12-2013, 03.22.03 | #94 |
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Helas prese la pillola verde e la ingoiò.
Un attimo dopo cominciò ad avvertire vaghi capogiri e poi a vedere colori e forme indefinite intorno a lui... Il Sole ormai stava scalando velocemente il punto più alto del cielo, assottigliando le ombre nella vallata, quasi a voler liberare dal buio gli spiriti ancora là intrappolati. Helas saliva stancamente i gradini scavati nella pietra, diretto verso la sommità della collina, dove il suo spirito avrebbe trovato riposo e nutrimento. Attraversò il leggero ponticello di rami e canapa, arrivando sulla rupe dove si trovava la capanna del vecchio eremita. Il giovane guerriero aveva con sé la fidata spada ad una lama e la sua rotta che usava per comporre versi. E quando fu davanti alla capanna, in volo si alzò un nibbio, sorvolando la cima boscosa di quel luogo fatto di silenzio e mistero. Helas entrò nella capanna e inginocchiatosi prese a sedersi davanti ad una stele incisa con antichi canti. “Il giovane falco” disse all'improvviso una voce alle spalle del ragazzo “vola via dal suo nido quando gli avvoltoi hanno affilato i loro artigli.” Helas si voltò di scatto e vide l'antico maestro. “Quanto tempo è trascorso, vero?” Continuò il maestro. “Ho saputo della tua fuga dal Clan del Loto Screziato... sappiamo entrambi che qui non potrai fermarti a lungo, poiché verranno a cercarti i tuoi antichi compagni... ma sono felice di averti rivisto, ragazzo mio... vieni, sarai mio ospite per l'austero pranzo che ho appena preparato...” gli andò incontro e lo abbracciò forte.
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13-12-2013, 09.20.23 | #95 |
Cittadino di Camelot
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"E' Incredibile!!!" dissi elettrizzata " Per lei va bene se torniamo domani? Dovremo dirlo ai nostri genitori e, in particolare, ai miei genitori. Chissà? Forse potremo far venire anche Kayley, a meno che non abbia una montagna di libri da studiare".
Che bello!!! Una vita nuova.....non poteva andarmi meglio.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
13-12-2013, 12.30.51 | #96 |
Cittadino di Camelot
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Misi le mani sotto il mento e ragionai' sulla base di alcune considerazioni: ".......quindi, verremo teleportati in un mondo nuovo ove tutto ciò che abbiamo imparato, vissuto e creato con sacrificio.....andrà a perdersi?"
La prospettiva non era delle migliori, anzi, poteva comportare un annullamento della nostra personalità per lasciar spazio al nostro alter ego, ossia il nostro io recondito che difficilmente e possibil conoscere salvo nei sogni. Osservai' Richard in volto e vidi che anche lui era perplesso per quel a cui si sarebbe andati incontro; Eilonwy, invece, sapendo ciò aveva recuperato il sorriso......il suo sogno si stava avverando.....è una dura scelta da compiere. Ascolteremo il nostro cuore. Posi un' ultima domanda: " quanto è il prezzo per acqisire il pacchetto? Vi è la possibilità di tornare indietro.....senza che si subiscano effetti collaterali in termini di ricordi affettivi e quotidiani?"
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
13-12-2013, 14.42.20 | #97 |
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Mi accomodai su quella strana poltrona, voltando lo sguardo verso il monitor.
Sorrisi, nel vedere il mio alter-ego. "Forte..." Dissi "..Molto fantasy... Avrei preferito tenermi i capelli biondi ma cercherò di abituarmici..". Mi voltai poi verso Jack e sorrisi. "Ci vediamo ad Afravalone, allora... Anche se non ti riconoscerò.. Scegli bene, né! A dopo.." Sorridendo. Presi la pillola verde e la ingoiai, aiutandomi con un sorso d'acqua. Ultima modifica di Clio : 13-12-2013 alle ore 19.25.24. |
13-12-2013, 15.55.25 | #98 |
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Osservavo lo scrigno...non riuscivo a decifrare la immagine, Marcus aveva ragione sembrava un fiore stilizzato..forse il simbolo di un casato? Ero troppo curiosa e lo presi dalle sue mani..."Come avete detto? E' un bene impegnato e un vostro cliente ha chiesto di venderlo...e chi sarebbe questo cliente? Perchè nel mio ultimo viaggio ho guadagnato una cospicua sooma di denaro..e quindi oltre la spada damascata...vorrei comprare questo oggetto strano e affascinante..però vorrei parlare direttamente con il cliente per sapere di cosa si tratta e cosa rappresenta, se posso ovviamente".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-12-2013, 17.30.28 | #99 |
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Entrare in quel gelido posto mi fece rabbrividire.....era più freddo della grotta dove accoglieva i miei momenti intimi...Il Monaco pregava con gli occhi a terra....sino a quando felice arrivo' al Monastero........busso' al grande portone di quercia e questo si apri' dopo rumorosi cigolii....un Frate panciuto ci fece entrare......mi guardo' accigliato...e io risposi con un sorriso......quello che forse non sapevano e che io ero cresciuta, in quel Monastero...mio nonno dopo la morte di mia nonna e della mia famiglia.......si era fatto Frate, ma porto' con se' un piccolo frugoletto.........ero io....la guerra fece una moria degli affetti, ma quei frati furono per me.......un grande Amore.......studiai con loro crebbi tra gli orti di Fratello Ortolano....e cosa stupenda fu la conoscenza di Fratello Speziale......ero diventata il suo braccio destro......poi..mio nonno mi diede due libri....lì c'era la conoscenza del Creato.....secondo alcune credenze .....e allora uscita da quel luogo sicuro....cominciai a frequentare i boschi con le sue creature con le confraternite di uomini e donne libere e uguali.....dove il Creatore e' uno ed uguale per tutti.....vi e' la notte e e poi il giorno..........mi ritrovai davanti al Priore.....una figura fredda.....dura..mando' via il Monaco e comincio' a parlare....parlava di Dio e del Diavolo......." Fratello ........e' un piacere ascoltarla.........Ma devo avvertirla che per me il Diavolo....e' una figura con cui non ho nulla a che fare.......ma se volete i libri nella vostra biblioteca .....ci possono insegnare molto di lui.......possiamo cominciare a spolverare qualche Tomo.......".........così.....andai verso la libreria...era di legno intagliato....profumava di c'era d'api......era lucida...e libri erano stupendi......accarezzai con la mano un libro a caso...." Che dice....leggiamo qualcosa di interessante o arriviamo al sodo e mi dice perchè sono qui...."....
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13-12-2013, 19.58.14 | #100 |
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Sarah sorrise a quelle parole di Clio.
“Non si preoccupi...” disse “... quella è solo un'immagine per la versione demo che caricherà lo scenario con cui il suo alter ego interagirà all'inizio... nel corso del gioco lei, come tutti gli altri giocatori, sarà in tutto e per tutto se stessa, con i suoi magnifici capelli biondi ed i suoi meravigliosi occhi azzurri.” Annuì alla segretaria che diede poi la pillola verde a Clio, insieme ad un bicchiere d'acqua. E appena la ragazza ingoiò la pillola, subito cominciò ad avvertire leggeri capogiri. Poi iniziò a vedere colori e forme che si muovevano rapidamente... Il passo era sicuro, come il portamento, fiero eppure elegante allo stesso tempo. Avanzava tra i suoi soldati, avvolta nel largo mantello e bardata nella sua attillata corazza che le conferiva classe, nobiltà ma anche autorità. I suoi uomini avevano imparato molto presto a rispettarla come loro comandante. Nonostante fosse una donna. E non solo per il suo sangue blu. Suo padre sin dalla nascita, non essendo riuscito ad avere un figlio maschio, iniziò ad addestrarla con rigore alla disciplina cavalleresca e militare, facendone di lei il perfetto ufficiale che era oggi. I suoi soldati ben sapevano il valore, il coraggio e l'integrità del loro capitano. E questa parola, capitano, ripetevano come rispettoso saluto mentre al suo passaggio si mettevano sull'attenti. “Lady Clio...” avvicinandosi a lei uno dei suoi sottufficiali “... è accaduto stamattina presto... il mercato era però già gremito di gente... probabilmente hanno nascosto la polvere da sparo mista a pece in grandi ceste... avranno usato dei bambini per portarle al centro del mercato... i bambini raramente vengono fermati e perquisiti... alla fine sono circa una cinquantina i morti... diversi i feriti... vi ho fatta avvertire subito, dopo l'attentato... stavolta i ribelli hanno colpito in maniera forte...” E la condusse sul luogo dell'esplosione, dove i cadaveri venivano ancora estratti dalle macerie.
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