23-06-2017, 15.38.07 | #10101 |
Cittadino di Camelot
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...ditemi Cavaliere dell'Intelletto, voi che da eoni continuate a cavalcare la desolazione ed il rimpianto di questa moderna città chiamata Camelot, che cosa resta di spiriti errabondi e ombre di passo che, con le loro emozioni, hanno impreziosito e rispolverato il Gradale dove tutti i nuovi Pellegrini, più o meno incosapevolmente, si sono saziati a cotanta sete che oggi manca?
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber) |
23-06-2017, 17.53.17 | #10102 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Mio buon bardo ed amico, dite il vero, Camelot ha conosciuto l'arrivo di tanti viandanti divenuti poi dame e cavalieri che con le loro passioni hanno animato, insieme a noi altri, l'età perduta di un passato ora solo di ricordi.
Naturalmente non posso dirvi, né sapere delle loro storie e delle loro partenze. Vi risponderò però nel modo che forse più amate, quello in cui si citano canzoni di una volta. Una di certo che voi conoscerete e cantata dal grande Adriano Celentano. Una canzone il cui ritornello faceva grosso modo così: “Dai attacca il giradischi, c'è da divertirsi con il Grab. Cosa perde chi non è, non è qui con noi!” Ecco, a mio parere, amico mio, questa canzone ed il suo ritornello è forse il miglior modo per rispondere a ciò che mi avete chiesto Buon pomeriggio, Camelot
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25-06-2017, 05.43.02 | #10103 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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In certe notti il silenzio di Camelot è assillante, ossessivo, insopportabile.
Le strade sono desolate, fatte di ombre, di chiaroscuro, di lampioni che svettano opachi, mentre la foschia della notte rende velate le stelle. Le alte cupole sembrano addormentate, i bastioni vittime di un qualche sortilegio e le torri giganti pietrificanti dal tempo. Una città senza giochi, senza musica, senza tempo e senza fortuna. La fortuna di certi eroi rinnegati, per certi aspetti così simili a me stanotte. Sono gli eroi di brughiere di racconti e poesie, di porti lontani da cui salpano navi ad ogni ora verso rotte sconosciute. Sono gli eroi abbandonati, rifiutati, ricercati, odiati e persino dimenticati. Sono gli eroi in fuga da tragici Amori, da terre perdute e tesori mai trovati. Sono gli eroi di notti come queste, di racconti senza titoli e ballate senza musica. Sono gli eroi dei vecchi film in bianco e nero, di trame senza ancora un finale. Sono gli eroi che non cercano più donne e non vogliono più amici. Sono gli eroi dalle maschere inquiete, tormentati dai fantasmi. E quanti fantasmi mi chiamano stanotte. Sanno tutti il mio nome. Uno su tutti grida di più, mi invoca, mi rincorre, mi si avvicina. Ho la maschera, come sempre, ma forse avrà riconosciuto gli occhi. Una maschera non li può coprire. Un tempo cercavo e guardavo solo gli occhi chiari. Azzurri, verdi, grigi. Ma gli occhi di quel fantasma sono diversi. Come sono lontane le stazioni in cui si fermava quel treno, ricordi? A Camelot non ci sono treni stanotte. Non partono e non arrivano da un bel po'. Un ultimo giro di ronda, un'altra occhiata a balconi dalle finestre chiuse e dai fiori appassiti. E forse stanotte non mi serve più neanche questa maschera. Non stanotte. E' ora di andare. Le stelle sembrano spente, ma poco male. Ai fantasmi non servono le serenate. I fantasmi non si affacciano dai balconi e non aspettano mai nessuno. Vagano, nella notte. Come certi eroi di vecchi romanzi dalle pagine ingiallite e dalle parole perdute. Sono gli eroi senza donne e senza amici. Ma sono eroi fortunati e romantici. Non come Camelot stanotte, senza musica, senza stelle e senza fortuna. Ma solo stanotte. Buonanotte, Camelot...
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25-06-2017, 15.24.16 | #10104 |
Cittadino di Camelot
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È strano .. eppure alcune sere fa avevo gli stessi pensieri
E stanotte il Cielo mi sembrava spento nonostante la notte estiva. Bramavo la brezza notturna a spazzar via quella nebbia misteriosa di calura Le mie orecchie cercavano il frinire dei grilli e il canto della civetta Quassù nella mia Torre tra il Bosco e Camelot..laggiù così malinconica e tremendamente affascinante Ma piccole stelle apparivano. .io ieri sera ho udito balli e suoni ma appena spenti tutto è ritornato ad una normalità malinconica Ho sentito i passi di un Cavaliere, dal cuore errante e misterioso Ho intravisto il suo volto dal mio balcone fiorito..malinconico e bello Mi sono nascosta tra il profumo del gelsomino notturno come un fantasma mentre volevo fermarlo, ma era sfuggevole e glorioso come gli eroi del passato. Cavaliere..Mio Amico e Cavaliere..la notte ha rinfrescato l' aria con lieve pioggia che ha lavato via misteri, fantasmi e malinconie ..e il Sole splenderà di nuovo e rallegrera' i nostri animi, risvegliera' i nostri sogni.. la Luna farà risplendere le stelle per renderle favorevoli agli Amanti. Questa è la nostra Camelot dai molti volti, mio Cavaliere, ma ogni maschera essa indosserà avrà sempre il potere arcano di donarci emozioni sconosciute. Buon pomeriggio Camelot...
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
28-06-2017, 17.14.45 | #10105 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Addio, bello e dolce Amico.”
Con queste parole Ginevra salutava e congedava Lancillotto in partenza per la Dolorosa Guardia, che divenne poi grazie a lui la Gioiosa Guardia. E Chretien de Troyes rese immortale questo saluto, facendone il manifesto della letteratura Arturiana e di quella Cortese in generale. Secondo la tradizione, Ginevra chiamava Amico il suo Lancillotto, in modo unico ed esclusivo, per evitare di tradirsi a corte, visto non poteva usare i più comuni modi per rivolgersi a chi si ama. Così Amico, rigorosamente in maiuscolo, è diventato l'amante per eccellenza nella letteratura Cortese. Non sprecate dunque mai le parole d'Amore, né per amici e neppure per famigliari. Bernart de Ventadorn, grande poeta cortese, scriveva: “Le parole d'amore sono solo d'Amore”, generando ancora oggi dibattiti accesi tra i letterati circa il suo reale significato. Molti però credono che lui intendesse che “ogni parola d'Amore va dedicata solo ad Amore”, quindi a chi si ama. E con questo pensiero, dedico il mio saluto a tutto il reame... buon pomeriggio, Camelot
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28-06-2017, 20.05.26 | #10106 |
Cittadino di Camelot
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L’amore torna sempre come al cuore gentile
come l’uccello si rifugia nel bosco tra le frasche; la natura non fece né l’amore prima del cuore gentile, né il cuore prima dell’amore: che non appena ci fu il sole, subito risplendette la sua luce, né la luce fu prima del sole; e l’amore si stabilisce nella gentilezza così naturalmente come il calore nel fuoco risplendente. Il fuoco dell’amore si propaga nel cuore gentile come una proprietà particolare in una pietra preziosa, che non discende in essa dalla stella prima che il sole non l’abbia purificata; dopo che ne ha tratto fuori per mezzo della sua forza quello che in lei v’era di vile, la stella gli dà valore: allo stesso modo il cuore che dalla natura è reso eletto, puro e gentile, la donna, come una stella, lo fa innamorare. L’amore sta nel cuore gentile per la stessa ragione per cui il fuoco sta in cima alla torcia: vi risplende liberamente, luminoso, agile; non potrebbe stare in altro modo, tanto è suscettibile. Splende dinnanzi all’intelligenza angelica Dio creatore, più che il sole davanti ai nostri occhi: questa conosce il suo creatore nell’empireo, e muovendo le sfere celesti, non fa altro che obbedire a Lui; come subito ne consegue il compimento beato della volontà del Dio giusto, allo stesso modo, in verità, la bella donna, che splende davanti agli occhi del suo innamorato gentile, dovrebbe infondere il desiderio che mai si distolga dall’obbedirle. Donna, Dio mi dirà: "Cosa presumesti?", trovandosi la mia anima dinanzi a lui. "Hai attraversato il cielo e sei giunto fino a Me e mi hai posto come paragone di un amore terreno perché le lodi che hai rivolto alla tua donna dovevano essere rivolte a me e alla Vergine regina del vero regno, davanti ai cui meriti scompare ogni peccato". E io potrò dirGli: “Aveva l’aspetto di un angelo che apparteneva al tuo regno; non fu un peccato, se in lei posi amore". Guido Guinizzelli (poeta dell' Amor Cortese) "Al cor gentil rempaira sempre amore"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 28-06-2017 alle ore 20.11.26. |
29-06-2017, 07.54.44 | #10107 |
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Com'è bella quest'alba, com'è soave.
Com'è luminosa e chiara. Sento la città svegliarsi, riprendere il suo ritmo forsennato che in pochi riescono a capire, la sento eppure mi appare lontana. Io non sono qui, no, non lo sono. Porto con me sensazioni e le emozioni di questa notte, speciale e unica. Una notte come non ve ne sono state, una notte come ve ne saranno altre. Infinite notti che fanno a gara per chi sia la più bella. E la risposta è sempre al stessa. Ma questa notte complice e unica resterà nel mio cuore, la porterò con me oggi, la porterò nel cielo che solcherò, nei paesaggi che vedrò. Sarà come se mi portassi dietro uno scrigno prezioso, visibile soltanto a me. E mi sentirò ricca, in mezzo a tutta quella gente che non sa quale tesoro io tengo celato. Vedrà solo il mio sorriso, ma non capirà. Nessuno può capire. E forse il bello è proprio questo. Non è per tutti e nemmeno per pochi. Un tesoro così prezioso è unico. E per trovarlo, custodirlo, vale la pena affrontare ogni pericolo, ogni sfida. Vale la pena attraversare la notte fino a farsi svelare i suoi segreti, giungere nel suo castello e farsi dare la chiave che custodisce gelosamente. Vale la pena sfidare il buio e il silenzio, riempirlo di parole fino a far nascere la luce, le emozioni, i colori, i suoni e gli odori che riempiono l'aria. Vale la pena assaporare ogni momento, con intensità assoluta, nel bene e nel male. Vale la pena abbandonarsi e lasciarsi guidare dalla parte più intima dell'animo. Nessun sacrificio pesa, se c'è in cambio anche un briciolo di una notte così. Un'ora, un minuto, figuriamoci l'intera oscurità fino all'alba. No, quest'alba luminosa e chiara è così bella, così radiosa. O forse sono io ad esserlo, io che veglio, rivivendo ogni minuto. E chissà se tu che dormi la sognerai, se questa serenità cullerà il tuo sonno, soave e dolce. Un sonno su cui veglio, dolcemente. Conosci la magia dell'alba? Ebbene allora sai che se io ora penso a te, veglio su di te, tu lo saprai, e mi incontrerai in quel mondo onirico fatto di ricordi, emozioni e storie mai scritte. Perché i pensieri dell'alba sono speciali. Ti giungano dunque i miei, che hanno i tuoi colori, il tuo aspetto e il tuo profumo. Quel profumo che sentivo attorno a me durante questa notte, così intenso e tuo, o forse nostro. Questi sono i miei pensieri ora, e non mi pento di aver attraversato la notte per giungere qui, ora, a sospirare un altro minuto, un altro momento, a godermi questa intensa serenità che mi hai donato. Ma è molto di più... e tu lo sai. Sai ogni cosa, e forse le parole nemmeno servono, ma io amo le parole, amo il loro miracolo, il loro incredibile potere. Perciò concedimi un'altra parola, una sola, una che racchiude in sé molto più di quanto non si veda all'apparenza. Una parola che da sola evoca mondi lontani, ricordi indelebili, sospiri mai placati. Una parola magica e speciale. Una parola che rende ogni cosa sognante ed eterea. Una parola, solo una parola ancora. Buonanotte... La città si è svegliata, l'alba è giunta, un nuovo giorno comincia. Buongiorno Camelot.. |
01-07-2017, 15.15.57 | #10108 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tempo fa un'amica mi raccontò una storia.
Parlava di un'isola in un mare lontano e sconosciuto, dove vi abitavano le cose più importanti create da Dio. Un giorno però avvenne un'inondazione e l'isola fu sul punto di essere sommersa. Tutti allora cercarono di fuggire. Amore però, il più piccolo di tutti, non poteva mettersi in salvo da solo e cominciò a chiedere aiuto. Chiese alla Fratellanza, all'Affetto, all'Amicizia, alla Libertà e persino al Compromesso, ma nessuno volle aiutarlo, impegnati com'erano a mettersi in salvo. Alla fine passò un vecchio che subito tese la mano al piccolo Amore, facendolo salire sulla sua barca e portandolo così in salvo. Quel vecchio era in realtà il Tempo. Infatti solo il Tempo conosce il vero valore dell'Amore. Questa storia mi è tornata in mente grazie a ciò che è accaduto oggi. Come ogni mese di Giugno mia madre, quando le ciliegie che lei ama tanto sono più dolci e mature, fa il Fioretto di non mangiarne. E come ogni anno anche ieri mio padre, allo stoccare della Mezzanotte, le ha portato un cestino di meravigliose ciliegie a mia madre. Molti dicono che l'Amore, quello vero, esista solo nei romanzi e sia invenzione degli uomini, ma io ogni giorno negli occhi di mio padre che guarda mia madre rivedo le stesse meraviglie lette in quei libri. Tutto ciò che so sull'Amore sono stati loro ad insegnarmelo. Esiste dunque e non solo negli scritti di romanzieri e poeti. Cercate l'Amore, quello vero, poiché c'è davvero. Ma ricordate che poi come pegno non vi chiederà troppo. No, l'Amore vero vi chiederà tutto. E tutto vi darà. Buon pomeriggio, Camelot
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01-07-2017, 15.26.17 | #10109 |
Cittadino di Camelot
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Quanta dolcezza, tenerezza e romanticismo nel vostro racconto di vita reale.
Siete fortunato..ogni giorno vedrete brillare nei vostri genitori il vero volto dell' Amore..un Amore senza Tempo. Buon pomeriggio Camelot e buon inizio luglio..il mio inizierà in un salto nella antichità.
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05-07-2017, 05.55.41 | #10110 |
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Stanotte nel Giardino di Camelot ho colto un fiore, rubandolo a qualche anonimo innamorato, che forse giungerà qui all'albeggiare per cercare pegni da offrire ad un balcone chiuso.
Ci sono molti fiori al mondo che sbocciano ogni giorno e fioriscono ogni notte. Ma forse questo è il più speciale, il più magico, l'unico capace di non appassire, il solo a resistere al caldo Sole, alla muta Luna ed al corso immutabile delle stelle. E' il tulipano, che nel nobile linguaggio dei fiori simboleggia la dichiarazione d'Amore, la formula per la felicità e l'Eternità. Il fiore degli Amanti, delle promesse e dei sogni. Dei viaggi senza Tempo e la chiave per l'età perduta del cuore. E' il fiore degli infiniti giochi della giovinezza e dei misteri dimenticati della notte. E' il fiore dall'allodola e dell'usignolo, poiché è inizio e fine di ogni storia e racconto. Gli stessi racconti dalle pagine intrecciate e scritte con fiumi di sospiri e sussurri, le cui parole sole conoscono i privilegi che Amore ricambia a chi offre un tulipano colto e rubato in una notte come questa... Buonanotte, Camelot...
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