06-03-2014, 02.36.10 | #1011 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il locandiere annuì a quelle parole di Altea.
Ma poco dopo, nella locanda, giunsero alcuni uomini e alcune donne del borgo. “Siamo qui” disse uno di loro “perchè abbiamo udito quel verso bestiale... voi l'avete sentito?” “Si, certo!” Annuì la moglie del locandiere. “Ho detto a mio marito che bisogna scoprire a quale animale appartiene!” “Sarà un lupo o qualche rapace...” intervenne il locandiere. “O forse qualcos'altro...” mormorò uno di quegli uomini. “E cosa?” Chiese il locandiere. “Si narra che di notte, in questi boschi, il diavolo giunga a sotterrare i suoi tesori...” disse un altro di quegli uomini. “Cosa fare allora?” Domandò il locandiere. “Di armarci tutti e perlustrare la zona...” rispose l'uomo “... siamo in tanti e con le armi scopriremo di cosa si tratta...”
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06-03-2014, 02.45.27 | #1012 |
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“Su, ora non temete...” disse Daizer ad Elisabeth “... non lasciatevi suggestionare troppo da questa storia... magari è solo frutto di leggende e superstizioni... vedrete, non incontreremo spettri o demoni...” rise appena “... andiamo dai due monaci ora.”
Così, i due ritornarono dai religiosi e dalla bambina. Qui raccontarono tutto ciò che il sacerdote aveva detto loro. “Al di là di tutto” fece Fra' Favelius “dobbiamo raggiungere quel borgo e dare una Cristiana sepoltura a quelle ossa.” “Non ditemi che credete alla storia dei fantasmi?” Stupito il contrabbandiere. “Non ho detto questo...” rispose il monaco “... ma l'unica cosa che conta è di andare a seppellire quel che resta di quel corpo...” “Presto...” arrivando Fra' Severius, che intanto era andato a vedere se la bambina dormiva ancora “... la piccola...” “Cosa è accaduto alla bambina?” Chiese Fra' Favelius. “Non c'è più...” “Come sarebbe a dire?” “Nel letto non c'è più lei...” “Ma cosa dici, fratello?” Incredulo Fra' Favelius. “La piccola è sparita...” balbettò Fra' Severius “... e al suo posto dorme una ragazza...” Andarono allora a vedere nella stanza della bambina. Ed incredibilmente, come detto dal monaco, nel letto non c'era più la piccola. Al suo posto dormiva invece una ragazza.
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06-03-2014, 02.49.12 | #1013 |
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Ma mentre Eilonwy cercava l'uscita da quell'oscuro palazzo, vide qualcosa.
Era una statua. Una statua particolare. Sembrava fatta tutta di zucchero finissimo. E raffigurava una ragazza. Guardandola meglio Eilonwy riconobbe le fattezze di Coco. “E' lei...” disse una voce all'improvviso “... è stata tramutata in una statua di zucchero...” era il merlo, rinchiuso in una gabbia d'oro “... è stata Isolde...” Ad un tratto una risata. Apparve allora Isolde accompagnata da suo figlio. Fissavano Eilonwy divertiti.
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06-03-2014, 03.24.48 | #1014 |
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“La più grande difficoltà” disse Guisgard sotto quella piccola finestra, in modo che Clio potesse sentirlo “che Orfeo incontrò nel discendere il Regno delle Ombre non fu l'oscurità o i demoni guardiani...” guardò i due mercenari completamente in balia del vino “... ma convincere Euridice a fidarsi di lui e a seguirlo... infatti le ombre, perso il ricordo della luce e della vita, smarriscono anche i ricordi... e lui le chiese solo di seguire il suo canto, la sua voce... quella stessa voce che era riuscita a conquistare per sé il cuore di lei...”
Il cavaliere estrasse allora qualcosa da una tasca. Era una piccola ma affilata lima, ricavata dalla molla di un carillon e nascosta in una vecchia moneta. Bastava tirare le due estremità della moneta ed estrarre la lima per poterla poi utilizzare. “Se ad Orfeo fosse bastata una moneta per riscattare la sua Euridice” fece Guisgard “allora tutto sarebbe stato molto più semplice...” lanciò la moneta attraverso le sbarre delle finestra, facendola cadere nella cella di Clio “... conservatela con cura, come la lampada che Aladino lasciò alla principessa come pegno...” sorrise “... non simboleggerà l'amore, ma la libertà si...”
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06-03-2014, 15.33.21 | #1015 |
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Mi guardai attorno, molta gente si era riversata all'interno della locanda...avevamo creato tutto questo scompiglio?
Una cosa era certa...stanotte dovevamo andarcene da quel posto o avremmo destato sospetti e forse era anche meglio imbavagliare Elvet oltre che legarlo. "Il diavolo che nasconde dei tesori nella foresta?" chiesi con curiosità "eppure io e mio marito abbiamo attraversato la foresta stanotte ma non abbiamo visto nulla...è una leggenda? Una superstizione?" e guardai stupita il locandiere. La gente si riferiva sempre a delle superstizioni per dare spiegazione a ciò che non comprendevano.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
06-03-2014, 16.54.45 | #1016 |
Cittadino di Camelot
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" Siete sempre saggio, torniamo a parlare con chi penserà che siamo fuggiti via ".......Daizer raccontò tutto aveva una memoria incredibile....ogni cosa fu detta nei minimi particolari........e con suo grande stupore i monaci non ebbero nessun sussulto.....avevano un unica urgenza...dare degna sepoltura......ridendo dissi.." Visto Daizer ?......ci sono più persone di quelle che credete ....che credono a quella scala che diventa il passaggio dei morti.....tra le vite dei vivi....."....stavo chiedendo della ragazzina quando Fra Severius...tornò trafelato......corremmo nella stanza in cui vi era il letto e una ragazza...giaceva al suo posto...." Che io sia dannata....ma in questo posto non solo la morte si incontra con la vita......la crescita a quanto pare e' molto veloce.....".....andai vicino alla ragazza e nei guardai i tratti.......non vidi in lei somiglianza con la ragazzina.........ma gli abiti erano gli stessi....sembravano non adatti a lei...ma erano quelli.....andai così vicino al suo viso che vidi i suoi occhi spalancarsi di botto'.......sussultai per la sorpresa.....ma lei non mosse un muscolo e i suoi occhi erano blu....blu cobalto.....potevano apparire neri come le acque di un lago la notte ...ma erano chiari come i riflessi che mandavano i raggi del sole........." Buon giorno mia cara....vedo dal vostro volto che avete dormito bene..........ditemi...vi conosco da tempo o e' solo una mia impressione....."....
Ultima modifica di elisabeth : 07-03-2014 alle ore 11.11.37. |
06-03-2014, 20.09.43 | #1017 |
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Mentre cercavo l'uscita da quel maniero stregato, il mio sguardo si posò su una statua di candido zucchero. Mi avvicinai alla statua e mi accorsi, con orrore, che si trattava di Coco.
Ad un tratto, una voce mi disse che era proprio la mia fatina e che era stata Isolde a ridurla in quello stato. Riconobbi quella voce. Era del Principe-Merlo, il quale era stato imprigionato dentro una gabbia d' oro. All' improvviso, sentì una malefica risata. Mi voltai di scatto ed apparvero Isolde e suo figlio Flees. "Che cosa significa tutto questo?.....Maledetti!.....La pagherete cara!" gridai piena di rabbia, odio e disperazione. Poi, udì due voci molto familiari che mi chiamavano per nome. Una era fanciullesca, ma severa, e l' altra giovane, potente e calda. La prima era del mio angelo custode Aladiah e la seconda....oh no.....non poteva essere lui....non poteva essere del mio amore.....eppure si poteva capire chiaramente....era di Sir Riccardo! Sì, era proprio la sua! Scoprì che le voci appartenevano ormai a un cigno bianco (Aladiah) e un cigno nero (Sir Riccardo), rinchiusi in una gabbia di ferro. "Nooo!!!.....Aladiah!.....Sir Riccardo!...Riccardo, amore mio!....No, non è giusto!.." strepitai piangete a quel terribile evento. Intanto, Isolde e Flees ridevano compiaciuti a quella scena, ma a quelle due risate si aggiunse una risata maschile, demoniaca, roca ed adulta. Quella risata...quella risata inconfondibile.....quella risata che turbava il mio sonno! Mi girai lentamente e tremante. Dall' oscurità emerse la figura di un uomo guercio di mezza età, con una corporatura alta e massiccia, con la barba e i capelli grigi-bianchi, con la pelle olivastra e con un occhio dalla sclera nera e l' iride rosso. Rimasi pietrificata da quella scena. Era lui! Non era una visione, un' illusione o uno spettro, poichè aveva l' ombra e sembrava tangibile al cento per cento. Era SLATHNIR! Isolde e Slathnir si lanciarono degli sguardi d' intesa. Adesso capivo!...Si erano messi d' accordo per acciuffarmi....non erano poi così nemici! Tutto quello che stava accadendo era il risultato di un oscuro complotto per catturarmi e prendere il Fiore Azzurro. "Voi!?!...Non è vero....tutto questo è un incubo!...Non potete essere voi!" la mia frase provocò un ghigno da parte di Slathnir. COLONNA SONORA:
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 07-03-2014 alle ore 00.46.49. |
07-03-2014, 00.29.02 | #1018 |
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Presi quella lima tra al volo, temendo che il tintinnio svegliasse il mio carceriere.
"Grazie.." mormorai, rivolta verso la finestra, osservandola "Mi auguro di avere una sorte migliore di Euridice.." sorrisi. Forse aveva davvero intenzione di aiutarmi, anche perché da sola non sarei mai riuscita a scappare, nemmeno con quella lima tra le mani. Era buio ormai, mi chiesi da quanto tempo fossi rinchiusa lì dentro. Osservai le sbarre, e mi avvicinai a quella più esterna, togliendola, avrei avuto abbastanza spazio, ed era anche quella più lontana al mio carceriere addormentato. Iniziai a limarla, cercando di fare meno rumore possibile, fermandomi ad ogni rumore sospetto. Non so quanto tempo ci misi a tagliarla, era affilata ma molto piccola. Non cercai di spostarla, avrei fatto troppo rumore, il taglio era quasi impercettibile, al livello del pavimento. Nascosi la moneta con la lima nel corpetto, e mi sdraiai in un angolo. Presi a giocherellare con un sassolino, facendolo rimbalzare sulla parete, così, se qualcuno si fosse accorto dei rumori, avrei dato la colpa a quell'innocente passatempo. Mi chiesi quale fosse il piano del cavaliere, in ogni caso, mi sarei fatta trovare pronta. Non vedevo l'ora di andarmene da lì. |
07-03-2014, 01.26.10 | #1019 |
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“E' una vecchia legenda che si racconta da queste parti, madama.” Disse il locandiere ad Altea.
“Leggenda o no, credo bisognerà uscire tutti e scoprire cosa si aggira nella nostra terra.” Fece un altro di quelli. Il locandiere annuì e tutti loro si accordarono di uscire armati per scoprire l'origine di quel verso bestiale. Così quegli uomini uscirono e tornarono alle loro case per prendere le armi. Il locandiere e sua moglie, intanto, ripresero a sistemare il tutto per la loro locanda. Ma pochi minuti dopo la moglie entrò di corsa dentro. “Cosa c'è?” Chiese suo marito. “Vieni a vedere, presto!” Disse la donna. “E venite anche voi!” Rivolgendosi poi ad Altea. Uscirono nel cortile, dove le stanze della locanda davano con le loro finestre. E qui la moglie del locandiere indicò la finestra aperta della camera presa da Altea e da Elvet. Dal davanzale scendeva una corda fatta di lenzuola intrecciate e legate fra loro. “Credo che vostro marito abbia tagliato la corda, madama...” la moglie del locandiere all'avventuriera “... spero per voi che vi abbia lasciato del denaro per pagarci la camera e la colazione...”
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07-03-2014, 01.34.42 | #1020 |
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La ragazza guardò Elisabeth con aria confusa.
Poi guardò Daizer e i due monaci. Fissò tutti loro a lungo, senza tuttavia pronunciare una sola parola. “Che mi prenda un colpo...” disse il contrabbandiere “... e questa chi diavolo è?” Guardò con attenzione i vestiti della ragazza. “Perchè avete parlato di crescita?” Chiese poi ad Elisabeth. “Perchè” intervenne Fra' Favalius “nessuno può essere entrato qui e nessuno, naturalmente può esserne uscito, visto che io e Fra' Severius siamo rimasti a pregare fino al vostro arrivo. E poi guardate i suoi vestiti... sono gli stessi che indossava la bambina... sono persino consumati e sporchi negli stessi punti... con la sola differenza che sembrano più piccoli...” “Vuoi dire che...” stupito l'altro monaco. “Si, fratello...” annuì Fra' Favelius “... Elisabeth ha ragione quando parla di crescita... questa ragazza, per incredibile che può sembrare, è la bambina che abbiamo trovato nel bosco...” “E' assurdo!” Esclamò Daizer. La ragazza intanto continuava a guardarli come chi non comprende cosa accade intorno.
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