Il giardino dei saluti...

[Altea]

E torniamo alla magia, quanta magia nella storia di Lancillotto e Ginevra, quanta magia nella frase da voi detta.
In un pomeriggio così freddo queste parole riempiono il Giardino di tepore, e mi avete fatto sognare milord..per un attimo impercettibile...se fossi in questo Giardino e fossi Ginevra, quale fiore coglierebbe per me Lancillotto?

Buon pomeriggio Camelot

[Guisgard]

Lady Altea, ogni donna ha il proprio fiore che ne simboleggia la bellezza, ne racchiude sogni e desideri e per questo la rende unica

[Altea]

Originalmente inviato da Guisgard

Lady Altea, ogni donna ha il proprio fiore che ne simboleggia la bellezza, ne racchiude sogni e desideri e per questo la rende unica

Avete ragione, sicuramente avrebbe scelto quello giusto, ma permettete...per un attimo nella mia mente ho immaginato questo e quindi avete avuto la magia e il piacere di farmi sognare.

[Destresya]

Sì, mio signore...
quando una donna si sente amata, di quell'amore folle e travolgente che solo a pochi è concesso di provare, si sente una principessa, ancora di più.
Come quelle nelle storie di Menandro e Terenzio, e ancora di più, certo, nella più grande Storia d'Amore mai raccontata.
O forse chissà, magari esistono due cuori in grado di superarla perfino.

Grazie per questi bellissimi versi.
Li porterò con me, ricordando un castello incantato in una sera d'estate, una corona sul capo, un balcone da cui lanciare un nastro... e uno sguardo che più di ogni altra cosa rende una principessa.

Buon pomeriggio, Camelot...

[Guisgard]

"Vorrei incontrarti in uno di quei pomeriggi dell'adolescenza, in quei lontani imbrunire di fine Autunno, piovigginosi e di sognante malinconia.
In quel pomeriggi dopo i compiti da portare a scuola il giorno dopo, tra le corse in cortili bagnati e stregati da umidi crepuscoli imminenti.
Un pallone che rotolava e le scarpe che schizzavano il fango delle pozzanghere, ad inseguire l'ultimo raggio del Sole calante e ad inventare nomi per le prime stelle della sera.
In quei pomeriggi di promesse e di sogni, di nuovi giochi per il giorno seguente e le fredde luci dei lampioni nelle strade.
Sul banco dell'omino del tiro a segno, con quella bambola dai lunghi capelli biondi e gli occhi da bambina come premio più ambito da vincere e da portare a scuola la mattina dopo.
Quella bambola così simile a te, da nascondere nella tua cartella durante l'ora di ricreazione, senza dirti nulla, ma solo che lei, tu e la prima stella che ho visto la sera prima avete lo stesso nome.
Il medesimo nome che sin da quei vecchi pomeriggi di adolescenza perduta da il titolo ad ogni mia storia, ad ogni mio gioco ed a tutti i miei sogni."

Buon pomeriggio dal tuo Primo Cavaliere, Camelot

[Guisgard]

Se ieri al mio arrivo ho salutato il reame con quelle parole ascoltate per caso la notte scorsa da un anonimo innamorato, oggi potrei omaggiare la nostra Camelot con qualcuna delle mie nobili imprese, magari raccontate davanti al camino acceso nella sala delle armi, oppure alla taverna, sfidando la Sorte con i dadi o forse chiedendo il responso alle carte che una vecchia zingara interroga per i passanti sotto il porticato della torre quadrangolare.
Buon pomeriggio, Camelot

[Destresya]

Sì, avete salutato questo reame con parole magiche e sognanti, milord.
Le parole d'amore lo sono sempre, dopotutto... e io credo che esistano legami così forti da travalicare il tempo e lo spazio, diventare eterni, senza aver avuto un inizio, così da non poter avere una fine.
E solo quando ci si rende conto che è quel nome che aspettavamo fin da bambini, allora tutto ha senso, tutto si compie.
Oggi volete deliziarci con delle vostre imprese?
Allora prepareremo del vino speziato caldo, una bella crostata, (o un panettone visto che il Natale è alle porte), e siederemo insieme ad ascoltarvi, perchè nulla sa rapire più delle vostre storie, mio signore.
Attenderò dunque che ci narriate di una di queste imprese, che tanto sanno farci battere il cuore.

[Altea]

Sir Guisgard, ieri sera ho letto il vostro scritto di ieri, con questi ricordi cosi belli ma pure ho letto una velata malinconia, che, come sempre, vi dona quel fascino particolare.
E oggi volete sfidare la sorte, sono molto curiosa, cosa dite vogliamo provarci assieme...cosa ci narrerà?
Magari poi potremmo bere davanti al caminetto una cioccolata calda con cannella e un con retrogusto di arancia..direi un pomeriggio perfetto. E il mio animo già si riscalda...

Buon pomeriggio Camelot

[Altea]

Vedete pure Lady Destresya accorre subito quando chiamate, allora ci riuniremo tutto il reame, perché assieme la festa è più bella
Poi se farete il bravo farò andare fuori stanotte Parsifal, il mio drago, dalla torre....

[Guisgard]

Mie care dame, narrarvi le mie imprese sarà un piacere, oltre che un cortese dovere!
Gusterò ciò che avete preparato e vi racconterò storie uniche, magiche, sognanti, che più vi appariranno incredibili e più saranno vere
Raccontare è un po' come sfidare la Sorte, poiché ogni storia, sia essa un Gdr, un enigma o uno scritto breve ha sempre bisogno di un palcoscenico sul quale una porta resta inesorabilmente socchiusa.
E da quella porta un arrivo, un incontro, un ritorno, un'apparizione sarà il modo in cui la Sorte appunto ci stupirà...
PS: quanto al "simpatico e coccoloso" draghetto di lady Altea, beh, troveremo il modo di non farlo annoiare... magari lo farò giocare con la mia magica spada che tanti altri draghi fa "giocare" ogni giorno...