11-03-2014, 22.47.17 | #1061 |
Cittadino di Camelot
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Infondo essere maga non voleva sempre dire pozioni magiche o cose orribili......poteva solo voler dire......riesco a fiutare energie negative e l'andare in quel Castello mi rendeva nervosa...come se il presagio fosse tutt'altro che positivo....." Bene se e' una necessità...vorrà dire che andremo al castello...confido nella buona sorte "...e il carro riprese il suo cammino......la ragazza era sempre silenziosa...ma non aveva gli occhi fissi...osservava ogni cosa......forse non parlava per scelta.....comunque fosse la cosa..ci stavamo avvicinando e il mio cuore prese ad aumentare i battiti, ma non volevo innervosire nessuno o essere d' impaccio........avendo i due Frati con noi...fu semplice passare il controllo delle guardie....una volta all'interno delle mura....." Ecco adesso che siamo qui....che facciamo......sosteremo nel carro ?..o andremo a trovare il padrone di questa bellezza ?.........io preferirei rimanere qui........quella gente non mi piace.....dove vede donne vede il male.....non mi fido.."....strinsi a me la ragazza....ma sapevo che le cose non vanno sempre per il verso giusto....
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12-03-2014, 01.55.25 | #1062 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Non conosco alcun Abate Nicola, madama...” disse l'anziano ad Altea “... qui siamo nei confini più settentrionali di Afravalone ed il monastero più prossimo è quello di San Salvatore, ad alcune miglia procedendo in quella direzione...”
“Allora dobbiamo affrettarci...” fece Elvet “... presto sarà giorno ed io non potrò più proseguire...” Così, in sella ai loro cavalli, lui ed Altea presero la direzione indicata dall'anziano. Lasciarono il borgo e si ritrovarono di nuovo nella foresta. Alle loro spalle però, forse a qualche passo distanza, udirono diversi rumori. “Devono essere quei fanatici degli abitanti del borgo...” mormorò Elvet. Infatti quegli uomini erano sempre in cerca del misterioso animale che aveva ululato la mattina precedente. Allora i due spronarono i cavalli, cercando di mettere più distanza possibile tra loro e gli abitanti del borgo. Alla fine giunsero presso un piccolo monastero immerso in una fitta boscaglia. “Deve trattarsi del monastero di San Salvatore...” disse Elvet “... quello indicatoci dall'anziano al borgo... bussiamo, così da poterci riposare prima del sorgere del Sole...” Infatti il cielo cominciava pian piano a schiarirsi di già.
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12-03-2014, 02.02.15 | #1063 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Non temete...” disse Daizer ad Elisabeth, per poi saltare giù dal carro con agilità “... in verità non vedo il motivo per cui si debba visitare quel palazzo...” prendendo per le redini i cavalli e spingendo il carro verso la staccionata che delimitava lo spiazzo di una locanda.
Legò allora i suoi cavalli e suonò poi una campanella che pendeva da un salice. Un attimo dopo il locandiere uscì. “Salute, signori.” Andando loro incontro. “Prego, entrate pure... mia moglie e le mie due figlie stanno scaldando il latte appena munto dalla nostra mucca e nel forno abbiamo calde focacce ormai pronte... penserò io ai vostri cavalli.” Così, Elisabeth, Daizer, i due monaci e la bambina entrarono nella locanda e presero posto ad uno dei tavoli. Ma proprio in quel momento si udì la campana del borgo suonare. E a quel rintocco la ragazza, che stava sempre accanto ad Elisabeth, cominciò a tremare come intimorita da qualcosa.
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12-03-2014, 02.09.15 | #1064 |
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Il mercante annuì e sorrise a quelle parole di Eilonwy.
Prese allora una delle sue bussole e la mostrò ai due viaggiatori. “Questa bussola” disse loro “come detto individua tutte le chiese che sorgono in un determinato territorio... mettiamo che voi attraversiate questa regione...” aprendo la bussola e premendo un bottoncino sul suo quadrante “... ecco... pochi istanti e l'ago smetterà di girare, fermandosi nella direzione che indica appunto la chiesa più vicina... in questo modo voi, siccome ogni villaggio, borgo, città e castello possiede una chiesa, sarete in grado di raggiungere il luogo abitato più prossimo, senza correre il rischio di smarrirvi.” “Eccezionale!” Esclamò Flees.
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12-03-2014, 02.16.12 | #1065 |
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Allora compresi.
Staccai un petalo dalla rosa, e lo lascia cadere nella scodella del carceriere, mentre questi era assopito. Era così vicino. Sperai vivamente che il cavaliere non mi stesse ingannando, e non fosse un veleno mortale. Uccidere gente innocente era sempre sbagliato, anche in circostanze simili. Così aspettai che il carceriere bevesse una volta ancora. "Almeno, Armida ebbe il lieto fine.." Sorrisi. Se non ricordavo male quel poema. |
12-03-2014, 02.21.44 | #1066 |
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Clio lasciò cadere quel petalo di rosa nella scodella del carceriere ed attese.
Passarono diversi minuti, tutti scanditi dalle risate insopportabili dei due mercenari e dalle note dell'ocarina di Guisgard che suonava alla notte. All'improvviso il carceriere si svegliò, si abbandonò ad un lungo sbadiglio, borbottando qualcosa di incomprensibile e poi cercò con la mano la sua scodella. E una volta afferrata fece poi colare nella sua gola quanto restava di quel liquore. Pochi attimi e cadde pesantemente addormentato. Il sonnifero aveva fatto subito effetto.
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12-03-2014, 02.22.15 | #1067 |
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"Niente male!" esclamai "E' quello che fa per noi, giusto Milord?...Non poteva andarci meglio!....Bene quanto viene questo gioiellino?" e chiesto questo tirai fuori dalla Borsa Rimpicciolente un sacchetto di velluto.
Oh....ma non era un semplice sacchetto di monete d' oro, ma un infinito tesoro. Infatti, da esso piu' tiravi fuori dei denari e piu' ne trovavi. Esso era meglio di una Pietra Filosofale ed era un dono di matrimonio fatto da Mago Merlino in persona ai miei genitori.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 12-03-2014 alle ore 02.30.16. |
12-03-2014, 02.34.09 | #1068 |
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“Per voi” disse il mercante ad Eilonwy “farò un prezzo di favore, perchè siete molto graziosa ed educata. Questa straordinaria bussola, infatti, sarà vostra per soli 13 Taddei!”
“E' un prezzo caro per una bussola” fece Flees “ma del resto questa non è come tutte le altre.” “Infatti, messere.” Annuì il mercante. “Però la pagherò io questa bussola...” tirando indietro la mano di Eilonwy che teneva il sacchetto con le monete “... ma non qui... c'è troppa gente... andiamo dietro quel vicoletto...” E fece segno al mercante di seguirlo. Quando poi furono nel vicoletto, lontano da occhi indiscreti, il giovane cavaliere colpì al capo il mercante, provocandogli una profonda ferita che lo uccise sul colpo. Prese allora la bussola e la nascose nella sua borsa. “Ora siamo pronti per riprendere il nostro viaggio.” Mormorò soddisfatto, tornando da Eilonwy.
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12-03-2014, 03.08.22 | #1069 |
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Seguì Flees di soppiatto. Lo vidi colpire a morte il povero mercante.
Stavo per intervenire, ma mi accorsi che avrei destato l' orrore, la vendetta e la curiosità degli abitanti del villaggio. Maledetto infame e codardo! Ah certo! Bel modo di ripagare un commerciante tanto in gamba e cortese! In fondo, 13 Taddei d' Oro per una soprannaturale e magica bussola non erano poi così tanti. Io avrei anche pagato di più per un oggetto tanto speciale e raro. Mi sarebbe piaciuto tanto salvare quell' uomo disgraziato, però, ormai, era troppo tardi. Tornai veloce e silenziosa come un' ombra ai cavalli. Quando mi si ripresentò Flees, lo presi e lo scagliai brutalmente con forza contro un albero e lo rimproverai a denti stretti e a bassa voce: "Ma che gli avete fatto?....Avevo abbastanza soldi per pagarlo!....Per di più, mi aveva fatto un buon prezzo!...Perché lo avete ucciso?". Lo lasciai andare e dissi sussurrando con freddezza: "Sapete una cosa?....Voi sareste l' erede perfetto per Lord Slathnir. Siete un mostro!...Un ladro!...Un assassino!...Uno schifoso criminale!". I miei occhi neri divennero di ghiaccio puro e lo fissai con severità e disgusto.
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12-03-2014, 14.08.35 | #1070 |
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Così partimmo verso il Convento di San Salvatore...eravamo ai confini settentrionali del reame..ma lo eravamo anche prima arrivassi al maniero, quando mi dirigevo verso Tylesia.
Cruz e il cavallo di Elvet correvano veloci ma udimmo dei rumori, Elvet disse di far aumentare il galoppo e sentii mormorare qualcosa dalla sua bocca, rimasi stupita...aveva definito la gente del villaggio dei fanatici. Mi voltai per guardare la strada e spronai il cavallo e pensavo perplessa...come fa a sapere che la gente del Borgo davano la caccia alla belva...in pratica a Lui...egli era nella sua camera, non sapeva nulla di quella storia e io non dissi nulla a lui. Rimasi in silenzio per tutto il viaggio, quando vedemmo quel rudere che molto probabilmente era il convento mi rasserenai...quando egli sarebbe stato chiuso in camera avrei parlato col priore e i frati...eppure egli non temeva Dio, se fosse un essere malefico non vorrebbe certo recarsi in un monastero. Arrivammo vicino al monastero e scendemmo da cavallo..."Siete certo sia un monastero questo milord? E' così malmesso...i frati che ci abitano probabilmente vivono in assoluta povertà forse come visse Nostro Signore Gesù". Vidi un campanellino appeso che ciondolava al leggero vento e il cielo si stava quasi rischiarando, così suonai quel campanellino aspettando venissero ad aprirci.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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