12-03-2014, 21.59.40 | #1081 | |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
Citazione:
Rimontai su Dante e gli risposi quasi gridando: "Io mi rivolgo a voi come voglio! Chiaro!?!....E non prendo ordini da voi!.....Non prendo ordini da nessun uomo! Va bene!?!....Non prenderei ordini neanche da Sir Riccardo, per quanto lo ami!....Io prendo ordini solo da Dio e li prendevo da mio padre! Semmai sono sempre stata io a dettare le regole, anche nel mio ex-esercito. Ah...e un' altra cosa!....Piantatela, ogni due per tre, di baciarmi, oppure un calcio nei punti bassi o un pugno non ve lo leva nessuno!". Ero furiosa del suo atteggiamento da arrogante e presuntuoso. Scommetto che non era neanche un cavaliere. Anzi, semmai era un Cavaliere di Satana come Slathnir. Dopo qualche minuto di pausa, ripresi a parlare: "E comunque l' aggettivo giusto per me è onesta, non ingenua. Al contrario di quello che posso sembrare a prima vista, sono molto piu' astuta e furba di certe persone. Ma è inutile farvi certi discorsi! Voi siete uno di quei cavalieri superficiali che pensano che tutte le dame nobili di cuore siano stupide e deboli da ogni punto di vista".
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 13-03-2014 alle ore 00.23.55. |
|
13-03-2014, 00.36.02 | #1082 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
Lo guardai accasciarsi in quel modo, era davvero un sonnifero potente.
Potevo sentire i discorsi dei mercenari e il suono dell'ocarina di Guisgard. Sorrisi, forse era una pazzia, ma dovevo tentare. Ero stanca di star ferma. Dovevo andarmene di lì, e al più presto. Se il cavaliere mi avesse tradito sarebbe stata la fine, ma infondo mi aveva aiutata, sarebbe finito nei guai quanto me. Bisognava tentare, infondo, erano soltanto due guardie, il carceriere era pesantemente addormentato. E quella musica, quella musica copriva i rumori. Sì, dovevo tentare. Staccai un nastro dalla manica e lo usai per acconciare i capelli, raccogliendoli sul capo, in modo che soltanto un paio di ciocche mi incorniciassero il viso, e lo nascondessero, appena appena. Già che avevo quel vestito, tanto valeva sfruttarlo. Non era la prima volta, infondo, che usavo uno stratagemma simile. Era così che ero riuscita a catturare il capo di una banda di briganti, qualche anno prima. Ci avevo messo un settimana ad imparare come camminare, come muovermi, come parlare, per evitare di tradirmi. La ragazza che mi aveva insegnato tutto quello, doveva avere una pazienza infinita. Ma, infondo, aveva ottimi motivi per aiutarci. Ma era diverso allora, i miei uomini erano vicinissimi, non rischiavo nulla. Dovevo comunque provarci. Così, spostai finalmente la sbarra che avevo limato, grazie al prezioso regalo di Guisgard, cercando di fare meno rumore possibile. Ma c'era ancora la musica, e il carceriere dormiva. Riuscii ad uscire, ma non cantai vittoria, era la parte più facile. Salii le scale circospetta, seguendo la musica e l'orientamento per raggiungere il posto su cui si affacciava la mia finestra. Non fu difficile. Li osservai non vista, i due mercenari e il cavaliere. Il soldato si svegliò improvvisamente ed iniziò ad osservare la situazione, le armi che possedevano, i punti in cui erano scoperti.. ma la donna arrivò di soppiatto e mandò via l'altra parte con aria di compatimento. Potevo quasi vederla quella parte di me, prendere il controllo, sistemarsi i capelli sorridendo, aggiustarsi l'abito. Avevo davvero bisogno di lei. Se mi fossi tradita, sarebbe stata la fine. Prima di andare, mi chiesi se Guisgard sarebbe rimasto sorpreso, o se avesse pianificato ogni cosa, anche la mia uscita. C'era un solo modo per saperlo. Presi un respiro ed uscii dal mio buio nascondiglio. L'oscurità giocava a mio vantaggio. Camminai, con grande fatica, lentamente, in maniera aggraziata, leggiadra, sensuale. Pensai con un sorriso che il mio abituale passo: pesante, marcato, marziale, avrebbe cozzato pesantemente con quel vestito. Sorpassai con naturalezza i due mercenari, in modo da dar loro le spalle, diretta dal cavaliere. "Allora è qui che ti sei nascosto.." dissi piano, con un tono dolce e suadente che nemmeno sapevo di avere, una volta arrivata di fronte a Guisgard " Credevo ti fossi dimenticato di me..." sorrisi "Oh, non guardarmi in quel modo.. so come entrare non vista in un posto come questo.. ero stanca di aspettare..." mormorai "E poi, non hai perso qualcosa, cavaliere? O era un regalo?" risi appena, togliendomi il mantello per adagiarlo sulle sue spalle. "Allora, ce ne andiamo di qui?"mormorai, giocando con una ciocca di capelli. Sicuramente non ero un granché come donna, ma era il massimo che potessi fare. Sperai che il cavaliere mi assecondasse e i due mercenari non mi riconoscessero. |
13-03-2014, 18.02.44 | #1083 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Elisabeth si alzò con Elly per andare nella loro stanza.
E Daizer fece altrettanto, avvicinandosi a lei. “Vieni, cara, ti accompagno in camera...” disse alla maga. “Perdonatemi” fece il medico “ma mi permetto di insistere...” “So io come proteggere la mia famiglia!” Fissandolo Daizer. “Non ne dubito, messere, ma...” mormorò il medico. “Ed ora credo che mi moglie e la ragazza abbiano bisogno di riposare.” Lo interruppe il contrabbandiere. “Dunque, col vostro permesso...” “Qui abbiamo la fortuna di avere come ospite” disse il medico “un grande uomo di Chiesa. Si trova nel nostro borgo su invito di Sua Signoria l'Arciduca... sono certo che egli saprà aiutarvi.” “Non ci occorre aiuto.” Sentenziò Daizer, per poi fare cenno ad Elisabeth di andare nella loro camera.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-03-2014, 18.09.54 | #1084 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
I frati ascoltarono con attenzione il racconto di Altea e mentre la ragazza parlava ne arrivò un altro.
Fra' Clemente lo presentò all'avventuriera e le pregò di continuare. Alla fine della storia i religiosi si scambiarono varie occhiate. “E' una storia triste terribile...” disse Fra' Clemente “... noi qui viviamo in religiosa e caritatevole solitudine, lontani dal mondo e dai suoi affanni... per questo non conosciamo quell'abate e né tanto meno la donna che definite strega... l'unica cosa che possiamo dirvi è di cercare aiuto da chi può fornirvelo... in un borgo non lontano da qui, chiamato Averze, dimora un grande uomo di Fede, chiamato dall'Arciduca per curare i mali di queste terre... egli ha nome Don Auster l'inquisitore e tratta casi simili al vostro...” Ma proprio in quel momento si udì ancora una volta lo spaventoso grido che Altea tanto bene conosceva. E quell'urlo bestiale turbò non poco i monaci.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-03-2014, 18.14.33 | #1085 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Flees rise forte a quelle parole di Eilonwy.
“Il vostro problema” disse “è che non avete mai incontrato un vero uomo!” Scosse il capo divertito. “E non negatelo, ma infondo vi piace il mio modo di fare! Ve lo leggo negli occhi! Le conosco quelle come voi... avete bisogno che qualcuno vi dica cosa fare... vi piace essere domate e comandate!” Rise ancora. Lasciarono così quel luogo e in sella ai loro cavalli ripresero ad attraversare la foresta verdeggiante. Il giovane cavaliere prese allora la bussola e cominciò a controllarla. “Vediamo di capire come funziona e come può esserci utile per arrivare a Gioia Antiqua...” mormorò. “Se mi è concesso” volando il merlo sulla spalla del cavaliere “credo che per trovare la destinazione occorra inserire dei dati...” “Dati?” Stupito Flees. “Che dati?” “Immagino, visto che questa bussola da l'orientamento in base all'ubicazione delle chiese che sorgono sul territorio, che per trovare il luogo desiderato sia necessario inserire il nome del Santo patrono o perlomeno titolare di qualcuna delle sue chiese. Infatti, se notate, accanto al pulsante centrale vi sono delle piccole lettere da digitare per scrivere qualcosa.” “Diavoli dell'Inferno!” Esclamò Flees. “Io neanche conosco tutti i Santi che la Chiesa si inventa di volta in volta per spillare denaro agli sciocchi, figuriamoci se so quello di Gioia Antiqua!” Guardò Eilonwy. “Voi avete idea quale santo preghino in quella città? Ammesso che siano superstiziosi ed ignoranti al punto di credere ancora al Cristianesimo...” “Immagino di si, messere.” Annuì il merlo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-03-2014, 18.20.50 | #1086 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
"Un inquisitore??" dissi sorpresa..."oh no..io sono fortemente Cattolica, vedete l'effige nella mia spada? I miei fratelli stanno combattendo una Guerra per la Chiesa...ma mio padre sir McGwyn mi ha sempre detto di stare lontano da queste persone...chi è una persona per accusare una persona come eretico? Solo i fanatici religiosi..." non finii la frase che udii l'urlo..."Oddio..Elvet è in pericolo, rimanete qui...".
Avevo già la spada in mano, poteva essere l'uomo era arrivato fin qua...dovevo aprire quella porta...era chiusa...aprii il chiavistello ed entrai nella camera.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-03-2014, 18.28.37 | #1087 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Il medico...l'uomo di Chiesa....l'Arciduca.....non mancava piu' nessuno eravamo al completo.....ero accanto a Daizer con gli occhi in basso...come usa fare una moglie ubbidiente.......il mio braccio sulla spalla di Elly era diventato freddo come il marmo......seguita dai due Frati feci come mi disse Daizer ed incominciai andare in camera....entrammo e feci sdraiare sul letto la ragazza....vidi i Frati guardare furori dalla finestra....." Voi che siete uomini di Chiesa e io che sono donna dell'universo.....ditemi....non era meglio proseguire ?.......confido nella provvidenza.......ma quell'uomo ...quel medico...non e' uno stupido ha guardato bene Elly........."......mi avvicinai alla porta e sentii discutere...di sotto...riconobbi la voce di Daizer....era infuriato....
|
13-03-2014, 18.30.05 | #1088 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Nel vedere arrivare Clio vestita in quel modo, con quel suo fare, la voce suadente e seducente, i due mercenari sorrisero compiaciuti.
La ragazza era riuscita ad ingannarli col suo travestimento. “Accidenti, amico...” disse uno dei due a Guisgard “... mi sa che sei nei guai... mai dimenticarti di una donna!” “Ammesso” fece l'altro “che questi siano guai... ne vorrei avere ogni giorno di guai simili!” E risero forte entrambi. Guisgard restò sorpreso invece da ciò che vide. “Che mi venga un colpo...” pensò tra sé, per poi sorridere con fare scanzonato. “Eh, amici miei...” disse ai due mercenari, senza però smettere di guardare Clio “... mio nonno mi diceva sempre... quando incontri una donna bada di nascondere un Taddeo negli stivali... così, se eviterai di farti togliere anche quelli, ti ritroverai almeno con una moneta.” Rise, causando una nuova e fragorosa risata ai due guardiani. “Beh, è stata una serata piacevole, amici miei” salutando i due con un cenno della mano “ma temo di dover andar via ora...” mostrò un vistoso inchino alla ragazza “... eh, come potrei scordarmi di te, bellezza... stanotte sarò tutto tuo...” cingendole poi i fianchi e stringendola a sé. “Attento però...” fece uno dei due mercenari “... ricordati delle strega Armida e della fine che faceva fare ai suoi cavalieri!” Ridendo ancora. “Eh, vuol dire che starò attento al fiore che nasconde...” allegro Guisgard “... lo cercherò e lo coglierò con molta attenzione... vero, piccola?” Facendo poi l'occhiolino a Clio. Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno. “Cosa succede qui?” Chiese Gufo Scarlatto. Guisgard subito si voltò verso quella voce.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-03-2014, 19.29.52 | #1089 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
Guisgard sembrava sorpreso, evidentemente non se l'aspettava.
Beh, ma era stato lui a darmi l'opportunità, io l'avevo solo colta al volo. Tuttavia mi assecondò, e io continuai a recitare la mia parte, docile e spensierata. Lasciai che mi cingesse con le braccia, anzi mi aggrappai a lui. D'un tratto, quella voce, Gufo. Era comunque buio, forse potevo ingannare anche lui. Restai in silenzio, la testa appoggiata alla spalla del cavaliere, gli occhi bassi, la ciocca di capelli che mi attraversava il viso. Mi morsi il labbro inferiore, con l'espressione di una bimba disobbediente che è stata colta in flagrante a rubare la marmellata. Alzai per un momento lo sguardo su Guisgard, per poi abbassarlo subito, come a cercare la sua protezione. Ero una donna, dopotutto, indifesa, certo, ma tra le braccia di un cavaliere. Dovevo stare al mio posto, non toccava a me parlare. |
13-03-2014, 22.24.38 | #1090 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
Domata?
Oh povero imbecille! Nessuno mi avrebbe mai domata! Lui non mi avrebbe domata mai. E anche se amavo Sir Riccardo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta l' anima, neanche lui mi avrebbe mai domata. Ci lasciammo alle spalle Hortus ed in sella ai nostri destrieri riprendemmo a cavalcare attraverso i vari boschi e foreste. Sir Flees tirò fuori la bussola rubata ed incominciò vedere come funzionava. Per capire dove era Gioia Antiqua, però, dovevamo sapere quale era il Santo Patrono dell' immenso borgo. La sfortuna di Sir Flees fu quella di non sapere quale fosse il nome del santo. Così incominciò a dire che chi era cristiano era un gran ignorante. Mi misi a ridere per la sua stoltezza e il suo non sapere. Anche se non era bello che una principessa facesse gesti bruschi e violenti, gli strappai con forza la bussola e gli dissi: "Date qua!....Siete piu' ignorante di un contadino e piu' inutile ed incapace di una zanzara! Lo sanno pure i sassi che il santo di Gioia Antiqua è S. Giorgio" e dopo aver parlato lo guardai. Vidi che fece una faccia confusa e sorpresa. Alzai gli occhi al cielo ed esclamai: "O Signore Santissimo, perchè tutti a me! S. Giorgio....quello del Drago!". Lo guardai di nuovo, ma non vedendo alcun segno di intelligenza e cultura incominciai a raccontare la storia del santo: "Si narra che in una città chiamata Selem, in Libia, vi fosse un grande stagno, tale da poter nascondere un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno, ma quando queste cominciarono a scarseggiare furono costretti ad offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte. Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene. Il re, terrorizzato, offrì il suo patrimonio a metà del regno, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli. Dopo otto giorni di tentativi, il re alla fine dovette cedere e la giovane si avviò verso lo stagno per essere offerta al drago. In quel momento passò di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale, saputo dell'imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa, promettendole il suo intervento per evitarle la brutale morte. Poi disse alla principessa Silene di non aver timore e di avvolgere la sua cintura al collo del drago; il quale prese a seguirla docilmente verso la città. Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi, ma Giorgio li tranquillizzò dicendo loro di non aver timore poiché «Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro». Allora il re e la popolazione si convertirono, il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi". Dopo aver finito di novellare, scrissi "Chiesa di S. Giorgio Maggiore" sulla bussola. Mi apparve la mappa con la nostra destinazione e i giorni che ci avremmo impiegato ad arrivarci. "Ci impiegheremo 5 giorni ad arrivare a Gioia Antiqua. Ecco tenete!" e gli porsi con freddezza la bussola.
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Romanzo I pilastri della terra (Ken Follett) | Hastatus77 | Libri | 24 | 19-03-2011 17.02.55 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 20.37.21.