11-11-2013, 01.54.39 | #1101 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Capitolo XI: Il quadro rubato
“Faust No, no. Il diavolo è interessato. Che per amore di Dio faccia favori a qualcuno, è difficile. Fuori le condizioni, chiare e tonde. Un servo del tuo genere, in famiglia, è un pericolo.” (Johann Wolfang von Goethe, Faust) Il misterioso uomo sorrise a Clio. Un sorriso enigmatico. Poi la fissò con i suoi occhi chiari. Occhi intensi e penetranti, quasi capaci di ipnotizzare se fissati per un lungo momento. Aveva capelli neri e mossi, indossava una camicia bianca di lino, una fascia di cachemire gli cingeva la vita, pantaloni di pelle nera ed alti stivali di cuoio. Quegli occhi azzurri poi spiccavano ancora di più, grazie al viso di un pallore non comune. Tanto da apparire simile ad uno spettro. Se ne stava seduto su una robusta sedia di legno scuro. Accanto a lui vi era un piccolo tavolino intarsiato di madreperla, sul quale stava un vassoio con una bottiglia e due minuscoli bicchieri. L'uomo prese allora la bottiglia e riempì col suo contenuto i due bicchieri, per poi offrirne uno alla ragazza. “Benvenuta a casa mia...” disse con un accento che, sebbene quasi impercettibile, era tutt'altro che di Sygma “... assaggiate questo elisir... viene prodotto su un'isoletta greca e solo in tre bottiglie l'anno... una è per il Sultano Turco... un'altra è per il Patriarca di Costantinopoli... e la terza” sorrise “è per me...” sorseggiò un po' di quell'elisir dal suo bicchiere “... così capirete che stavolta non ci sono trucchi...” la fissò intensamente “... dicevate prima che vi ho sorpresa... davvero? Per così poco? Allora, perdonatemi, ma temo che non siate mai stata amata abbastanza... se basta così poco da parte di un uomo per sorprendervi... dopotutto mi cercavate, no? Non conoscete la leggenda di Faust? Se si invoca un demonio poi quello prima o poi si manifesta... potevo dunque farvi attendere?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 18-11-2013 alle ore 01.55.03. |
11-11-2013, 02.03.38 | #1102 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Jacopo ascoltò Talia e poi annuì lievemente col capo.
“Si, certo...” disse “... si, ti vedo un po' stanca... ti farò subito riaccompagnare a casa... appena finirò qui, tornerò anche io...” Ma proprio in quel momento qualcuno bussò. Entrarono allora Simone e il conte Roberto Fiosari, accompagnati dal servitore. “Capitano...” fissandolo Simone “... pare sia accaduto qualcosa...” “Cosa?” Chiese Jacopo. “Sembra che il nostro uomo sia giunto.” “Possibile?” Quasi incredulo Jacopo. “Dov'è ora?” “Probabilmente sta fuggendo via in questo momento.” Rispose Simone. “Ma possiamo ancora raggiungerlo.” “Dobbiamo!” Esclamò Roberto, visibilmente agitato. Jacopo allora ordinò al servitore di condurre Talia alla loro carrozza, affinché potesse tornare subito a casa. E poi uscì dalla stanza con Simone e Roberto. “Prego, milady...” disse il servitore a Talia “... seguitemi, vi condurrò alla vostra carrozza.”
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11-11-2013, 15.55.36 | #1103 |
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Ascoltai Ermiano con attenzione...mi strinsi di più allo sciallo, sentivo freddo.
"Capomazda?" e guardai il colonnello addormentato.."Ne ho sentito parlare negli studi col mio maestro, ma mi sembra non sia corso molto buon sangue tra Capomazda e Sygma e che il Ducato di Capomazda è molto legata al Clero". Mi fermai un attimo a riflettere...Ermiano aveva detto che Altafonte non voleva sentire la mancanza di quel posto.."E quindi..se non voleva sentirne la mancanza..ne deduco che il Cavaliere di Altafonte provenga da Capomazda, e così? E ditemi...ho sempre pensato al suo nome...deve avere un nome il vostro padrone..ognuno di noi ha un nome e cognome..non me lo potete dire in segreto?".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
11-11-2013, 16.27.12 | #1104 |
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Risi piano a quelle parole, prendendo l'elisir che mi veniva offerto, e portandomelo alle labbra, titubante.
Infondo, aveva detto niente trucchi, anche se mi chiedevo come potessi fidarmi di Mirabole. "Amata? Temo che non sia una possibilità contemplabile.. L'amore rischia di essere una complicazione.." Sorrisi appena, scacciando dalla mente il pensiero di quel bacio, delle sue braccia attorno a me, del tocco delle sue labbra, del suo respiro sul mio viso. Possibile che mi venisse in mente in un momento come quello? Dovevo restare concentrata. "Casa vostra, eh.. Devo dire che corrisponde perfettamente all'idea che mi sono fatta di voi.. Eccentrico, sfacciatamente ricco.. " Dissi, passeggiando leggiadra per la stanza, cercai di sbirciare fuori dalla finestra, ma non conoscevo abbastanza Sygma per capire dove fossimo da un dettaglio. "Questo significa che me ne andrò così come sono arrivata.." Sospirai "..sì, vi stavo cercando, ma, se avete scambiato le mie attenzioni per delle avance, avete sbagliato di sgrosso.." Sorrisi "..no, so bene che non fareste mai uno sbaglio simile.. Non appena scoprirò la vostra identità la rivelerò a Missani.." Lo guardai negli occhi, con un finto sorriso di scuse, decisamente la diplomazia non faceva per me "Niente di personale..." Sorrisi. Quel bastardo viscido tiene imprigionato mio fratello, e io ho avuto la bizzarra idea di salvarlo "E così non siete di Sygma..." Sorrisi. Oh, come avrei voluto conoscere gli accenti italiani abbastanza bene da capire di dove fosse. "Vediamo se indovino... Posso azzardare... Capomazda?" Sorrisi, beffarda, sapendo che non mi avrebbe mai detto la verità. "Andiamo: Novalis, il Fiore Azzurro, il Verziere che sta per essere sottratto a Santa Felicita.. Avete sentito il re, no? Verrà esposto in una galleria.. Ma immagino che voi non lo permetterete...". D'un tratto, un ricordo attraversò la mia mente. "Sapete, sono stata dove un tempo sorgeva una città.. Altaforte.. Ora c'è solo una piccola cappella dedicata all'arcangelo Michele.." Alzando lo sguardo su di lui "lì, una ragazza sosteneva di avervi visto, mente riportavate nella chiesa del suo villaggio l'immagine della vergine.. Un gesto molto generoso da parte vostra, o forse.. Esattamente nel vostro stile..". |
11-11-2013, 19.17.45 | #1105 |
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Padre Roberio ando avanti e chiese lalle guardie di farci pregare.....ed esse se pur a malincuore si spostarono tanto quanto bastava per potere tene d'occho la Cappella certo che di bugie ne stavo dicendo tante che alla fine sarei arrivata direttamente al cospetto del demonio...... Cominciammo così a recitare il Santo Rosario......la litania diventò eco in quella Chiesa solitaria....e io diventai un unica cosa con quelle pietre.....sino a quando Padre Roberio mi chiese cos'altro c'era nel mio sogno.....lo chiese pregando....e in latino.....ero una donna dai modi ruvidi, non conoscevo l'alta società....ma Padre Anselmo...sin da piccina.....mi aveva insegnato ogni cosa....per essere una buona cristiana a scrivere e a leggere e di conseguenza conoscevo bene il latino.....e nello stesso modo in cui me lo disse Padre Roberio....io risposi.." Vidi delle nubi con Angeli e il suo Santo volto...era Maria.....era turbata da come era utilizzato questo Sacro luogo.....uomini di fede mi disse e non uomini di guerra......chi doveva sorvegliare doveva essere una donna di fede....avrei dovuto sorvegliare pregando e digiunando.......con la vostra presenza Padre e quella di Fra Bartolomeo........"......le mie labbra erano aride..e il cuore batteva forte.....parlavo di un sogno che non avevo fatto......ma davanti ai miei occhi il sogno mi apparve certo e luminoso come se stesse prendendo corpo.....caddi in ginocchio...pregando senza sosta.......mentre i miei occhi si chiusero per un attimo solo per un attimo.......sentivo la voce di Padre Reberio
Ultima modifica di elisabeth : 11-11-2013 alle ore 20.45.14. |
11-11-2013, 20.12.37 | #1106 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Così Padre Roberio ed Elisabeth continuarono le loro preghiere.
Il sacerdote però ripensava alle parole della donna. Era praticamente impossibile attuare ciò che lei aveva visto in quel sogno. Le autorità non permettevano ciò. Poi la porta della chiesa si aprì di colpo ed altri soldati entrarono. “Non si entra così nella Casa del Signore...” disse con tono di protesta Padre Roberio. “Padre...” avvicinandosi a lui uno dei militari “... dobbiamo prepararci... Sua Maestà domani vuole il quadro nel Palazzo Reale.” “Ma appartiene alla Chiesa!” Esclamò il sacerdote. “Sono gli ordini del re.” Sentenziò il soldato.
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11-11-2013, 20.23.18 | #1107 |
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“Si...” disse Ermiano ad Altea “... Sua Signoria proviene da Capomazda...” sorrise “... anche se credo di potervi rivelare che Sygma è a lui molto cara... quanto la sua stessa terra oserei dire... un po' assomiglia al suo stesso animo... qui infatti vi è l'arte, la bellezza... ma sono quasi velate, quasi sussurrate... e anche lui è così... si, se Sua Signoria fosse una terra, avrebbe queste caratteristiche... un nome? Si, tutti ne hanno uno... lui però ne ha molti...” rivelò quasi con tono enigmatico.
In quel momento l'orologio cominciò a suonare all'improvviso.
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11-11-2013, 20.29.30 | #1108 |
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Mirabole sorrise a quelle parole di Clio.
“Perdonatemi...” disse sorseggiando il suo elisir “... ma qui è permesso solo a me fare domande... non temete, non ho mai pensato di poter ambire alle vostre avance... in verità per confrontarmi con i miei nemici... che poi sono i vostri amici, devo assumere le loro sembianze... quindi non posso permettermi un cuore da potervi donare...” si alzò dalla sua sedia. Quell'ambiente sembrava quasi fluttuare. Poi in lontananza si udì il rumore di una barca. Clio allora comprese: erano su un'imbarcazione. “Voi siete qui” aggiunse Mirabole “perchè possedete qualcosa che io voglio...” le si avvicinò “... qualcosa che mi occorre...” la fissò negli occhi “... potete parlare con i miei nemici... ebbene direte loro che Mirabole non solo ruberà il Verziere Fiesolano, ma libererà anche l'innocente dall'ingiusta prigionia... salvandolo dal patibolo...” sorrise lievemente e si avvicinò ancor più a lei, per poi accarezzarle il viso con un fiore. Clio allora avvertì un intenso profumo e poi perse conoscenza, cadendo svenuta fra le braccia di Mirabole. Ma proprio in quel momento si udirono voci e rumori. Poi degli spari raggiunsero la barca, rompendo i vetri delle finestre e lacerando le preziose tendine. Mirabole allora adagiò Clio sul letto e corse poi a guardare fuori. Sui ponti sul fiume erano giunte le guardie del re e le loro armi continuavano a colpire la barca del ladro. In breve ci fu una pioggia di fuoco.
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11-11-2013, 20.37.11 | #1109 |
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Tanti nomi???? Rimasi sbigottita a quelle parole quando sussultai al suono dell'orologio a pendolo...
"Oh, si è fatto tardi Ermiano e sapete non ho nemmeno sonno...quasi quasi faccio un giro per la casa, ma non vorrei essere invadente, dove potrei andare e non ledere la privacy del padrone di casa?".
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11-11-2013, 20.56.56 | #1110 |
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L'apertura del portone fu cosi' violenta che sobbalzai e le candele rischiarono di spegnersi........i soldati entrarono e uno di essi fu molto duro nel rivolgersi al prete.......Il Re......e la Chiesa ?........." Padre...vorrei parlarvi un attimo....e' importante...." e così in disparte parlai lui...." La Madonna in sogno mi ha detto cosa devo fare e voi sapete che non posso far finta di nulla....il quadro andra' dal Re ....ma solo se lo porteremo noi e Fra Bartolomeo...ormai e' giorno dovrebbe essere qui.....dovete dirlo voi ai soldati...sono una suora e da donna non mi ascolteranno..."........
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