19-11-2015, 03.55.15 | #1101 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Agian restò a fissare i due cadetti, mentre Marwel, approfittando del loro arrivo, riuscì a divincolarsi dalla morsa dell'uomo.
“E ora” disse Agian ai due militari “cosa farete? Mi arresterete? O forse mi pesterete a sangue? Siete in due ed io uno solo, dunque non sarà complicato.” Con disprezzo. “Basto io soltanto...” fissandolo Icarius. “Avanti, lascialo perdere...” fece Palos “... non vorrai finire nei guai per uno così...” “Meriterebbe una lezione...” mormorò il cadetto dagli occhi azzurri. “Avanti, pestatemi pure...” alzando le mani Agian “... cosa aspettate? Magari i caccia di Canabias sono troppo forti per voi... invece malmenare un civile, quando siete in due, è molto più semplice, vero?” “Ci sta solo provocando...” Palos ad Icarius “... andiamo.. è solo un idiota...” “Se mi togliessi la divisa?” Icarius. “Saresti più tranquillo? Io contro te?” Agian sorrise. Ma poi intervenne Marwel, chiedendo ad Icarius di andare con lei per curare il livido che aveva sulla faccia. “Ecco...” ridendo Agian “... nascondersi dietro la sottana di una donna è sempre la scelta migliore.” “Meglio evitare guai...” disse Palos al suo compagno. “Ci rivedremo presto io e te...” Icarius ad Agian. E questi se ne andò soddisfatto. “Vi ringrazio...” voltandosi Icarius verso Marwel “... ma non dovete incomodarvi, è solo un livido...” toccandosi la guancia.
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19-11-2015, 04.01.38 | #1102 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi al suo saluto, mentre teneva gli occhi socchiusi per il sole.
Risi poi alla sua domanda e risposi al suo dolce bacio. "Tu che dici?" gli chiesi, sorridendo con malizia e baciandolo ancora.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
19-11-2015, 10.53.21 | #1103 |
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Stava succedendo qualcosa proprio sotto i miei occhi e io non riuscivo a capacitarmene.
Prima di tutto non ero convinta che Miss Gaynor dicesse la verità. A palazzo era certa non fosse mai giunta e non mi era permesso ascoltare musica al di là delle serata organizzate appositamente. Quindi no, non era una cantante o almeno non solo quello. Certo aveva una bella voce e del talento musicale. Era evidente a tutti. A qualcuno in particolare. E senza capire il perché sentii una sorta di fitta quando Guisgard si complimentò con la ragazza. << Scusatemi , miss complimenti per l'esibizione. Perdonate ma ho bisogno di un po' di aria fresca, fa molto caldo qua dentro>> e così dicendo mi congedai uscendo e andando nel cortile. Era notte e le stelle brillavano come grandi occhi lucidi. Perché mi venne da fare quel paragone, non lo sapevo ma mi colpì e iniziai ad avvertire la malinconia.
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19-11-2015, 11.49.11 | #1104 |
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Su richiesta di Marwel, i due cadetti ignorarono quell'uomo e per fortuna ella non dovette asciugare il sangue dai loro volti, l'aveva già fatto una volta e sperava di non dover ripetere il gesto.
Il livido di Icarius era violaceo e ben evidente e Marwel sapeva come trattarlo, dovevano solo raggiungere l'orfanotrofio, così anche i bambini sarebbero stati felici di avere due piloti come ospiti. "Oh no, nessun disturbo" sorrise "avanti, venite con me è il mimino che possa fare per tutti e due per avermi difesa per ben due volte. Siete invitati a cena". Fece strada ai due cadetti e non ci mise molto ad arrivare davanti alla porta dell'orfanotrofio. L'entrata era spoglia di mobili, vi era solo un lungo attaccapanni da muro con una fila di cappottini appesi e delle scarpe vicino al battiscopa. "Bambini, sono tornata! E ho una sorpresa per voi!" urlò. Si rivolse poi ai due cadetti "i maschietti vanno matti per i piloti. Temo di doverli vedere un giorno sopra quegli aerei". Andò in cucina per posare la busta con la spesa e disse ai due cadetti "fate come se foste a casa vostra", poi cercò l'unguento per il livido di Icarius e tornò dai cadetti. "Palos, accomodatevi pure in salotto, sarete stanco" poi guardò Icarius e continuò "voi venite con me, ho trovato il modo di medicarvi quel brutto livido".
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato. |
19-11-2015, 12.22.52 | #1105 |
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Trasalii a quelle parole di Lyon.
Ancora loro! "Icarius e Palos? Li avevo sentiti parlare di sfuggita di voler fare una passeggiata nel borgo perché non riuscivano a dormire.." pensierosa. Poi Lyon mi ricordò il regolamento. "Lo so, naturalmente..." annuii "Ma prima cercali, assicurati che non siano semplicemente ubriachi in qualche taverna, o non si siano addormentati accanto ad una bella donna.. non sarebbero i primi.. mica tutte sanno che i legionari vanno svegliati prima dell'alba.." alzando le spalle. Poi sospirai. "Se però in un'ora non li avrete trovati, sì.. bisognerà fare rapporto al capitano, emanare un mandato di cattura per diserzione e procedere con la corte marziale.." annuendo "Ma se come credo è solo una bravata e li troverete in fretta portateli da me, che comunque vanno redarguiti e puniti per il loro comportamento, anche se non con la fucilazione.. cose del genere non devono capitare... ora va, portami notizie..". |
19-11-2015, 13.23.45 | #1106 |
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Sorrisi a Guisgard, un sorriso a metà fra il compiaciuto e l'ironico. "Si, è vero, molti uomini mi fanno di questi complimenti, e io so di meritarli... la falsa modestia la lascio alle ragazzine timide che ancora non sanno come gira il mondo. Ma vi dirò una cosa... la bellezza di una donna è un'arma a doppio taglio. Tante volte è d'aiuto, in più di un'occasione mi ha cavata d'impaccio, ma in qualsiasi momento ti si può ritorcere contro... Ma voi questo non potete capirlo, per un uomo essere bello come voi è sempre un vantaggio..." conclusi guardandolo fisso negli occhi.
In quel momento anche Diana mi fece i complimenti, prima di uscire dalla taverna per prendere una boccata d'aria.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
19-11-2015, 15.40.49 | #1107 |
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Ne ero affascinata...più di quanto mi descrissero il mio maestro privato e mio nonno. Mi poggiai sul finestrino ad ammirare quel posto arido e deserto ma dal fascino complesso. Mi avevano narrato in queste zone vi erano avvenuti scontri tra gli aerei legionari e quelli di Canabias, comunque era un segnale stavamo quasi arrivando, quindi mi alzai per andare a darmi una sistemata nella toilette e fare colazione.
Ad un tratto vidi Rodian maneggiare delle carte, ovviamente non era perchè la curiosità è donna..ma perchè dovevo sapere che diamine stava facendo. Non sapeva dove ci trovavamo? Impossibile...sospirai e una idea maliziosa entrò nella mia mente. Dovevo giocare bene le mie carte ma la cosa mi dava abbastanza disgusto al pensiero...avanti Altea, non è un brutto ragazzo..e poi non è mica il primo ragazzo che baci senza provare nulla. Già l' unico per cui provai qualcosa di ..eternamente...forte fu il primo bacio e i successivi dati dalla stessa persona, e poi cercarne altri per dimenticarli senza successo. Mi avviai nel piccolo corridoio tra i vari posti e mi fermai davanti a lui, era solo ed armeggiava con le carte.."Posso?" mi sedetti senza avere il consenso e mi avvicinai a lui. Incrociai le gambe facendo alzare leggermente il vestito distrattamente e iniziai a recitare spudoratamente "Stiamo per arrivare ad Evangelia vero? Quindi dovrei salutarvi" mi avvicinai a lui poggiando la mano destra sul suo braccio e il volto al suo "E' un peccato non siamo compatibili di carattere, siete un ragazzo bello...questo biondo vi rende molto attraente e non fate il modesto..non volete baciarmi prima di lasciarci?" sorrisi falsamente e potevo sentire il suo respiro, lo guardavo negli occhi e presi la mano poggiata sulle carte, e con uno scatto degli occhi repentino gettai l' occhio su ciò che vi era scritto o indicato per capire le sue intenzioni.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-11-2015, 18.20.43 | #1108 |
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Fermer sorrise a Gwen, sempre con gli occhi socchiusi per l'insistenza del Sole nuovo.
“Allora” disse lui con un malizioso sorriso “dovete prescrivermi la cura, infermiera... una cura che prometto di seguire con molta dedizione...” giocando con i capelli di lei.
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19-11-2015, 18.26.11 | #1109 |
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“Io sono un tipo curioso” disse Guisgard a Gaynor “e con un carattere che spesso infastidisce. Diciamo sono un po' un solitario e la gente del vostro ambiente non la capirò mai. Non capisco, ad esempio, come ci si possa innamorare con una cantante o un'attrice. Col mestiere che fanno i baci sul set o gli incontri con i fans sono all'ordine del giorno. Per questo ci sono così tanti divorzi nel mondo dello spettacolo.” Finendo di mangiare.
“Il capitano” fece Leones “è un uomo assai particolare.” Sorridendo. Intanto Dacy aveva lasciato la taverna. Il cielo cominciava a spegnere le lontane ed indifferenti stelle pian piano che l'Oriente si schiariva. Alla fine sull'orizzonte restò visibile solo Venere, la stella del mattino, che lenta si accingeva a tramontare. Come se la notte e i sogni cedessero lentamente il posto al nuovo giorno e alle sue inquietudini. E la ragazza avvertì un senso di malinconia.
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19-11-2015, 18.31.35 | #1110 |
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Mi sedetti su un muretto poco distante la taverna. Dalla tasca del mio cappotto tirai fuori un foglietto. Era la pagina del libro con la foto della mia famiglia. Sapevo benissimo che i libri erano preziosi e non andavano rovinati ma volevo disperatamente un ricordo di ciò che ero.
Aprii accuratamente il foglio, lisciandolo con le mani e restai così, a osservare la mia famiglia. C'erano solo loro, i miei cari, e il cielo notturno. Tutto il resto sembravano non contare in quel momento. Niente Diana, niente Guisgard, niente borghesi, niente cantanti o chissà chi. Solo io, Dacey, con i miei ricordi e le mie sofferenze e un enorme buco nero nella memoria. Come ero sopravvissuta ancora non lo ricordavo infatti. Ero finta di fingere, sapevo che ero più al sicuro in questo modo ma, essere Diana, nascondere Dacey, iniziava a essere difficile.
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