15-03-2012, 16.43.57 | #1121 |
Cittadino di Camelot
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La voce di Guisgard... ora allegra e vivace, ora bassa e morbida... sorrisi leggermente alle sue parole...
Ed intanto i nostri cavalli procedevano al moderato trotto, salendo la china di una dolce collina, finché non giungemmo sulla cima... avvertii, dal passo di Luthien, che la strada stava spianando: il sole riscaldava la mia pelle con maggiore intensità, ora, e sentivo il vento spazzare delicatamente la campagna... Fermai, dunque, il cavallo e, chiudendo gli occhi, rimasi in ascolto... L’aria era limpida, tersa... il profumo dei fiori del giardino giungeva fino a me e mi avvolgeva, sentivo le foglie degli alberi frusciare... “Deve essere davvero bello, qui...” mormorai sovrappensiero... poi voltai appena la testa verso Guisgard: “Descrivimi ciò che vedi...” lo pregai “Descrivi ciò che più ti colpisce... così sarà come se anche io potessi vedere!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
15-03-2012, 17.22.10 | #1122 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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XII Quadro: il Fiore, la Profezia, Andros e Chymela
("Nessuno di noi ha mai visto un uomo simile, e non so per quale motivo soltanto io sono stato così colpito dai suoi discorsi. Gli altri hanno ascoltato le stesse cose, ma a nessuno è capitato qualcosa di simile.") (Novalis, Enrico di Ofterdingen) I loro cavalli avanzarono dolcemente verso l’arco, per poi attraversarlo. “C’è un palazzo molto bello…” disse Guisgard “… quasi fuori dal tempo, con un’architettura ora sfarzosa, ora essenziale… il Sole dona dei riflessi fiabeschi a questo luogo… ci sono alberi fioriti ovunque, come se la Primavera fosse giunta per prima in questo posto… gli alberi di albicocche sono i primi a fiorire… rammento ciò che udivo sempre da piccolo sui fiori di albicocca… i primi a fiorire e i primi ad appassire…” scese dal cavallo e prese le redini del suo destriero e di quello di Talia “… sembra davvero di vivere in una favola quassù… e poi la vista è da togliere il fiato… c’è una lapide che recita qualcosa…” Lesse allora ad alta voce: “L'Amore è un privilegio, come un fiore sbocciato inatteso, fiorito e donato senza merito, che chiede solo, come pegno, di essere colto, sfogliato e vissuto fino in fondo, petalo dopo petalo.” Ma appena finito di leggere, Sheylon cominciò a ringhiare. Tre feroci cani circondarono Guisgard, Talia e la loro tigre. I cavalli tradivano nervosismo e agitazione e Sheylon attendeva solo un cenno dal suo padrone per attaccare.
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15-03-2012, 17.49.30 | #1123 |
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Cavaliere25 ritornò in superficie.
Aveva in mano la chiave recuperata sul fondo dello stagno. Ma la misteriosa figura era svanita. Ad un tratto il boscaiolo udì una possente cavalcata. Di nuovo il mostruoso demone era apparso nella selva. Brandiva la sua mazza ferrata ed avanzava inveendo contro il Cielo e contro la Terra. Ad un tratto la chiave in mano a Cavaliere25 cominciò a brillare intensamente. Un attimo dopo, un maestoso falco scese sulla cappellina scavata nella roccia. Cavaliere25 lo riconobbe subito: era lo stesso falco che aveva con sé la misteriosa figura. “Fossi in te” disse incredibilmente il falco “mi darei una mossa… quel demone ha tutta l’intenzione di voler far scempio del tuo corpo e accaparrarsi la tua anima…”
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15-03-2012, 17.54.32 | #1124 | |
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Chiusi gli occhi mentre Guisgard parlava e nella mia mente prese forma quel palazzo, il giardino, i fiori, gli albicocchi...
Sorrisi. “L'Amore è un privilegio...” ripetei piano “Come un fiore sbocciato inatteso... fiorito e donato senza merito, che chiede solo, come pegno, di essere colto, sfogliato e vissuto fino in fondo, petalo dopo petalo.” Di nuovo sorrisi... “Sono dei versi davvero belli!” mormorai. Citazione:
Con una mano carezzai delicatamente il muso di Luthien, perché restasse calma, e con l’altra scesi a cercare quella di Guisgard.
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15-03-2012, 18.37.49 | #1125 |
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La mano di Talia.
Bianca e delicata, tremante per l’agitazione ed incerta era tesa in avanti, smarrita ed impaurita. Poi quella di Guisgard la strinse forte. Non disse nulla, ma lui era lì, accanto a lei. “Sheylon…” mormorò il cavaliere. La sua unica preoccupazione era per Talia. I cani sembravano sul punto di attaccare. “Chi siete?” Gridò all’improvviso una voce. E sulle scale davanti all’ingresso del palazzo apparve una sagoma. Stava immobile a fissare i nuovi arrivati. “Richiamate i vostri cani!” Disse Guisgard. “E perché dovrei?” Chiese l’uomo che il riflesso del Sole celava nelle fattezze ai loro occhi. “I cani non vanno forse aizzati contro i ladri?” “Come osate?” Ringhiò Guisgard. “Non siamo ladri!” “E cosa cercate qui?” “Cerchiamo…” Ma prima che Guisard finisse di parlare, si accorse di un movimento inatteso di quell’uomo. Un movimento che tradiva una profonda meraviglia. Un attimo dopo richiamò i cani e scese di corsa verso i nuovi arrivati. Era un uomo anziano ma di robusta costituzione. Fissava come stravolto Guisgard. Poi i suoi occhi si posarono su Talia e poi tornarono di nuovo sul volto del cavaliere. “Finalmente…” mormorò “… quanto vi ho atteso…” e si inginocchiò in lacrime davanti a Guisgard. Questi si voltò verso Talia e poi tornò a guardare il vecchio. E lo stupore era forte sul volto del cavaliere.
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15-03-2012, 18.58.08 | #1126 |
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Daniel aveva scelto.
Aveva scelto come agire e contro chi schierarsi. I soldati restarono a fissarlo, mentre la gente, dopo un momento di stupore, cominciò ad invocare il suo nome. “Cavaliere Verde!” Gridavano. “Il nostro liberatore!” Non avevano mai visto un simile cavaliere. Le leggende sul suo conto, infatti, erano ormai dimenticate da tutti. “Attaccate quel cavaliere!” Ordinò all’improvviso il capo dei soldati. “Deve essere uno dei nostri nemici!” Ma Daniel, proprio in quel momento, svanì in una scintillante luce vede e abbagliante. Si ritrovò, un istante dopo, fuori dalla città. “Hai scelto il tuo destino, Daniel…” vibrò Giada “… ora sta a te compierlo…” si illuminò con vigore la spada “… ora continueremo il tuo allenamento per apprendere i poteri della tua corazza…”
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15-03-2012, 19.01.00 | #1127 | |
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Stringevo la mano di Guisgard con tutta la forza che avevo...
Luthien scalpitava, nervosa... ed io continuavo a sussurrarle parole all’orecchio con la speranza di tenerla calma... Sentivo Sheylon ringhiare minacciosamente ai cani e quelli abbaiare... Poi, all’improvviso, una voce. Poche parole, secche e diffidenti, la risposta di Guisgard... ed infine qualcosa di inatteso e quasi incredibile. Citazione:
Sorpresa, mi lasciai scivolare giù dal cavallo e, con le mani tese in avanti, feci qualche passo verso Guisgard... “Che cosa accade?” domandai, incerta. Poi, seguendo il rumore dei suoi singhiozzi, mi inginocchiai vicino al vecchio... “Signore...” mormorai, poggiandogli delicatamente una mano sulla schiena ricurva “Signore, vi prego... perché piangete?”
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15-03-2012, 19.45.04 | #1128 |
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Talia si avvicinò a quell’uomo, per poi chinarsi accanto a lui.
Lui subito prese la mano di lei e la strinse forte. “Che gioia e che onore, mia signora…” in lacrime lui “… ho atteso tanto il vostro ritorno…” alzò poi gli occhi verso di lei e sorrise “… siete sempre più bella…” fissò Guisgard senza smettere di sorridere “… eh, più vi guardo, milady, più comprendo perché il nostro signore abbia perso la testa per voi!” E fece l’occhiolino al cavaliere. Guisgard lo fissava sempre più stupito. “Oh, ma che sciocco!” Esclamò all’improvviso il vecchio. “Si, sono proprio un vecchio sciocco! Immagino voi vogliate subito prendere possesso del vostro palazzo, miei signori!” Si alzò e fece loro cenno di seguirli. “Stasera vi preparerò una cena degna di quelle che siete abituati a gustare nel vostro palazzo di Capomazda, miei signori!” Guisgard si avvicinò a Talia e prese la sua mano. “Mi avevano detto che il vecchio guardiano era pazzo” mormorò sottovoce “ma non pensavo fino a questo punto… tu cerca di essere naturale e assecondalo qualsiasi cosa dica… presto ce ne andremo da qui…” fece poi cenno a Sheylon di seguirli. “Sembra strano…” disse il vecchio che li precedeva “… ma proprio una settimana fa mi hanno portato, i cittadini del posto, un magnifico vestito… quasi sapessero del vostro arrivo, mia signora…” Entrarono nel palazzo e attraversarono il sontuoso cortile interno, passando accanto al meraviglioso e lussureggiante giardino animato da palme e cespugli fioriti. Gli ultimi raggi del Sole morente, come un incantato e perenne crepuscolo, dipingevano riflessi di mutevole intensità donando a quell'ambiente un alone fiabesco e capace di rapire come il più bello e meraviglioso dei sogni.
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15-03-2012, 19.57.51 | #1129 |
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Mentre Altea era nella sua stanza, in balia di pensieri ed inquietudini, qualcuno bussò alla sua porta.
Era un servitore. “Milady, sua maestà vuole vedervi.” Disse. “Prego, vi condurrò io dalla regina.” Così, Altea fu condotta dalla sovrana. “Avvicinatevi pure, lady Altea…” fece la regina “… ci è stato appena riferito che vostro cugino è giunto a corte… egli però, a quanto ci è stato riportato, ha infranto le leggi di Tylesia che vietano i duelli… cosa avete da dire a sua discolpa?”
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15-03-2012, 20.31.34 | #1130 | ||
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Citazione:
Ma la voce festosa e vibrante di felicità del vecchio mi interruppe... Citazione:
Intanto eravamo entrati nel palazzo... sentivo il rumore dei miei passi e di quelli di Guisgard rimbombare negli ampi saloni, mentre il vecchio si muoveva silenziosamente, producendo ad ogni passo appena un lieve fruscio... Sospirai... C’era una strana atmosfera in quel palazzo... eppure non avevo paura... al contrario, mi sentivo calma e serena... mi sentivo al sicuro... Strinsi di più la mano di Guisgard e gli sorrisi.
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