18-03-2014, 19.21.59 | #1131 |
Cittadino di Camelot
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Dopo aver finito di cantare, il merlo mi disse il suo vero nome e andammo a dormire.
Prima di addormentarmi come un sasso dissi a Tisin: "Avete proprio un bel nome, Eccellenza!....Buona notte!". All' alba, mi svegliai piena di energie come non mai, anche se non avevo dormito molto. Dopo esser ritornata normale, mi stiracchiai come un gatto e decisi di vestirmi prima di scongelare Sir Flees. Mi diressi verso l' albero dove avevo appeso gli abiti e legato Dante. Con mia grande sorpresa non vi trovai gli abiti del giorno prima, ma un luminoso e spendente vestito fatto di finissimi fiocchi di neve! Vicino alle radici dell' albero, vidi due scarpe col tacco fatte di ghiaccio puro! Indossai sia l' abito che le scarpe. Sia il vestito che le calzature sembravano essere state fatte su misura per me. Rimasi un po' stranita da tutto ciò. Chi mai mi avrebbe fatto un tale dono, se Sir Flees era congelato e i frati della chiesa stavano ancora sonnecchiando? Senti su uno dei rami della quercia una vivace e familiare risata. Guardai in alto e scorsi un giovane, più' o meno della mia età, dalla pelle diafana, gli occhi cerulei e i capelli bianchi. Era scalzo e aveva un sorriso luminoso come la neve appena caduta. Lo riconobbi era il mio grande amico (se non quasi fratello) d' infanzia: Jack Frost. Mi illuminai in volto e esultante urlai: "Jack....Jack!...Sei proprio tu?...Scendi birbantello!".
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18-03-2014, 20.34.59 | #1132 |
Cittadino di Camelot
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Don Auster aveva un gemello talmente uguale a lui...che avevo sempre creduto nel fatto che chiunque avesse attentato alla sua via....avrebbe ucciso il fratello sbagliato Don Charls.......e già lui era colui che faceva gli onori di casa, Daizer non doveva andare all'attacco......non eravamo al cospetto di un baro in un'osteria......eravamo al cospetto di un baro che lodava il Signore......dovevo fermare la sua irritazione...." Don Charls.....le voci che vi sono giunte sono corrette egli e' mio marito e lo e' da un anno...mentre lei e' mia nipote figlia di mio fratello.....la madre e' morta di parto e mio fratello dopo qualche tempo e' morto di crepacuore.....la bambina e' cresciuta con me....ora stiamo raggiungendo il Borgo di Leiman...e' lì che abbiamo deciso di vivere con i due Frati che ci seguono in questo viaggio......ho una parente, e vogliamo stabilirci da quelle parti........se vostra e' soddisfatto..possimo andare.....infondo siamo solo una perdita di tempo, siamo dei contadini nulla di piu'...."......no...eravamo molto anzi tanto e mi vennero in mente le parole di Daizer la sera prima.....chi era quella ragazza...e perchè Don Charls la guardava in maniera insistente....mi avvicinai e diedi la mano a Daizer sorridendogli, volevo rassicurarlo.....e volevo fare la moglie affettuosa......una combinazione di cose che non sapevo neanche da dove venissero...non avevo avuto una famiglia normale....ma alle volte ci sono cose che si imparano solo perchè ce le hai scritte dentro.....e ora speravo solo che tutto finisse......e rimpiangevo di aver promesso di non usare la magia...ma tutto aveva un limite...anche le promese
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19-03-2014, 01.29.57 | #1133 |
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“Ma quanta fretta...” disse don Charls ad Elisabeth “... dopotutto, se siete stati convocati qui, è interesse nostro proteggervi.” Rise appena.
“Proteggerci da cosa?” Chiese Daizer, che aveva la mano della maga nella sua. “Questa città” spiegò il chierico “è un luogo di Fede, essendo abitata da gente timorata di Dio. Tuttavia fuori le sue mura, nell'immenso e primordiale bosco, vi dominano forze oscure che si manifestano attraverso segni che non sempre è possibile decifrare.” “Fissò i tre che erano davanti a lui. “Per esempio, è giunta voce di una misteriosa setta ereticale che pare diffondere la sua, diciamo, dottrina, anche se la parola più esatta è propaganda, fra i fanciulli e le fanciulle, spargendo così come veleno i loro diabolici semi di morte.” Il suo sguardo si fermò sulla ragazza che era con Elisabeth e Daizer. “Ma sono certo che voi siete degni e affettuosi genitori acquisiti per questa vostra nipote.” Sorrise alla ragazza. “Sei molto carina, sai? Posso conoscere il tuo nome? E da dove vieni?” Chiese alla ragazza. E a quelle sue domande del chierico Daizer lanciò una rapida occhiata ad Elisabeth.
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19-03-2014, 01.38.51 | #1134 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quella domanda di Altea, il locandiere alzò lo sguardo sul disegno alla parete.
“E' stato fatto tempo” disse l'uomo “da una vecchia che abitava in questa città e che ora non c'è più. Lo scopo di questo disegno è quello di tenere lontano le forze del male. La donna raffigurata è infatti una terribile strega che in passato viveva in queste terre. I suoi malefici flagellavano gli antichi abitanti del posto, alterando i loro raccolti, facendo morire con misteriosi morbi i loro animali e persino diffondendo malaria e peste. Si narra che una volta fece invadere la città da centinaia di ratti, che diffusero ovunque ogni sorta d'infezione.” “Naturalmente” intervenne Older “è solo una leggenda. Comunque nessuno poi ha mai pensato di togliere quel disegno dalla parete. Forse perchè, nonostante fosse una strega, quella donna risulta alquanto avvenente.” Rise.
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19-03-2014, 02.08.27 | #1135 |
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Jack, nel vedere Eilonwy, scoppiò a ridere e poi, con un agile balzo, saltò giù dal ramo.
“Quanto tempo, sorellina...” disse divertito, mostrando alla ragazza un teatrale inchino “... allora cosa mi racconti? Non so, ma ho pensato che ti annoiassi e allora ho deciso di venirti a cercare. Dai, quali novità ci sono?” Fece un saltello all'indietro, alzandosi poi sulle braccia. “In verità sono io che mi annoio... e già da un bel po'... su, dimmi che hai trovato qualcosa di interessante e divertente da fare...” In quel momento il merlo volò sulla spalla destra di Eilonwy. “Piacere di conoscere questo vostro amico, damigella.” Disse l'uccello. “Ehi, un merlo parlante!” Esclamò Jack. “Ma dove l'hai pescato?” Fissando poi la ragazza.
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19-03-2014, 02.16.18 | #1136 |
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Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Eh, cosa volete...” disse sospirando “... diciamo che sono bravo a leggere negli occhi di una ragazza... i vostri, poi, invogliano particolarmente a farlo... e fortunatamente, nonostante i vostri vaghi sforzi di apparire così mascolina, una donna non riesce mai a celare del tutto ciò che il suo cuore grida...” rise appena “... oh, ma naturalmente non diremo a nessuno di ciò che abbiamo dovuto fare per fuggire da quei mercenari... dunque non temete, milady, porterò nella tomba il segreto di quel bacio rubato...” sarcastico lui “... avete la mia parola di gentiluomo e di cavaliere, ovviamente...” con tono forzatamente riverente, per poi ridere di gusto “... quanto ai senatori e ai loro messi non preoccupatevene... io sono tutto ciò che hanno inviato per la vostra liberazione... sui vostri uomini poi, beh, lo scopriremo tra breve se saranno in grado di riconoscervi o meno...” indicando qualcosa davanti a loro. Infatti vi erano alcuni soldati che sorvegliavano una delle torri prossime alla mura cittadine. “Altolà!” Gridò uno di quelli appena il cavallo di Guisgard e Clio apparve a pochi passi da loro. “Avanzate ed annunciatevi!” “Viva il re!” Esclamò Guisgard. “O il vescovo, a seconda di chi servite!” Erano soldati del re. “Da dove giungete?” Chiese loro il militare. “Beh, non si vede?” Ironico il cavaliere. “Siamo due piccioncini nel bel mezzo di una fuga romantica, in cerca di una chiesa per sposarci e di una città in cui nasconderci.” Aggiunse con tono scanzonato. “Mi state prendendo in giro?” Alterandosi il soldato. “Io prendere in giro le guardie del re?” Fingendo stupore Guisgard. “Che Dio mi scampi!” Esclamò. “Volete forse che le ire del vostro bel capitano cadano su di me?” E si abbandonò ad una sonora risata.
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19-03-2014, 02.48.14 | #1137 |
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Lo abbracciai forte e gli stampai sulla guancia un bel bacio.
"Grazie per questo tuo dono. Che Dio ti benedica, discolaccio!" dissi esuberante. In un baleno e con chiarezza, spiegai al caro Jack Frost cosa era successo al mio regno, ai miei genitori, della maledizione e dei nuovi poteri acquisiti, della fuga verso Afravalone e Lady Galatea, di Sir Riccardo, della Dama del Lagno, di Sir Flees e sua madre e del viaggio che stavo facendo a causa del ricatto della terribile Strega Nera Isolde. "Questo è il Principe Tisin! E' stato maledetto come me, ma non da Slathnir....da Isolde!" spiegai allo Spirito dell' Inverno. Guardai Jack con le lacrime agli occhi, sia per la felicità di averlo ritrovato sia per tutte le sciagure che incombevano su di me. "Ti prego, Jack!....Aiutami non so che fare!....Devo cercare e trovare il Fiore Azzuro, sennò Coco ed Aladiah saranno spacciati!....Neanch'io voglio dargli quell' arma di Dio, ma non ho altra scelta. Tu mi hai raccontato sin da bimba tutto ciò che riguardava il Fiore Azzurro. Quindi, in nome del Cielo, dammi una mano in questa folle missione!" dissi supplicandolo. Dopo un po', lo feci inginocchiare, sfoderai la zampillante Spada di Fuoco Fatuo e sentenziai: "Sir Jack Frost!....Vi nomino Cavaliere Reale della mia persona e del Crystal Azarath Kingdom!".
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19-03-2014, 16.56.45 | #1138 |
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Ascoltavo i due uomini perplessa guardando quel quadro...la conversazione si concluse con la battuta finale di Olden e la sua risata.
"Mio caro zio..." dissi annuendo col capo visto dovevo fingere di essere sua nipote.."io non riderei tanto, purtroppo..." e mi rivolsi ai due uomini seriamente. "Questa strega...Isolde..io non la sottovaluterei e nemmeno la considererei cosa passata...io l'ho vista e sono persona tremendamente scettica. Era in un bosco e ha un figlio...che ella mandò da un maestro per diventare...cavaliere diciamo..contro la Chiesa e Dio...e purtroppo sono stata legata a una vicenda ultimamente prima di arrivare qui". Fu così che raccontai loro la storia del maniero e di Elvet. Mi sedetti al tavolo riflettendo.."E in quegli occhi della zingara che mi ha fatto i tarocchi ho visto i suoi...guardate caro zio...non notate una somiglianza..ella è qui..e perchè?Non vorrei avesse a che fare con quella arma che si darà in dono al vincitore se è tanto particolare...non sapete nulla di quella arma?" e mi rivolsi pure al locandiere...era lei quella donna e se era in questo posto un motivo vi era di sicuro. In me nacque un certo senso di risentimento...ricordavo la sfrontatattigine con cui si rivolse a me e ai compagni di ventura...tanto quanto sciocco fosse suo figlio, ma nulla era da sottovalutare..speravo solo non volesse nulla da me.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-03-2014, 17.36.08 | #1139 |
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"Questa è bella.." Dissi, vagamente infastidita.
"Certo, io non ho mai fatto mistero dei miei sentimenti, ma dovete essere un veggente per indovinare nome e cognome dell'uomo che amo... Non mi avete mai visto con lui, nè sentito parlare di lui... Dunque avrebbe potuto essere chiunque... Eppure siete stato molto preciso, e non solo ora, ma ben prima che lasciassimo il covo.... E soprattutto non potete conoscere i suoi sentimenti nei miei confronti... Nessuno può... In un momento delicato come questo, informazioni di questo tipo sono molto pericolose... E io non posso permettermi di essere tradita o spiata... Non temete, punirò molto severamente l'unica persona che può avervi rivelato certe cose... A meno che non sappiate darmi una spiegazione più convincente... A voi può sembrare una sciocchezza, ma non lo è, se trapelano informazioni riservate sulla famiglia reale, significa che ci sono delle spie e dei traditori, e non sono cose che prendo alla leggera, specie adesso! Quanto al resto, non amo segreti e sotterfugi, data la situazione, era la cosa migliore da fare, non ho nulla da nascondere...". Arrivai alla porta, e alzai gli occhi al cielo. "Sono Clio de' Groyster, Capitano della Guardia Reale... E questo è l'uomo che vi ha risparmiato la fatica di venirmi a liberare... Avanti aprite i cancelli, dobbiamo avvisare i senatori.." Mi voltai verso Guisgard "Avete detto a Gufo che oggi era il giorno dello scambio, che sarebbero arrivati i senatori, ero lì con voi.. Rammentate? Quindi bisogna avvertirli subito, o li uccideranno...". |
19-03-2014, 19.24.40 | #1140 |
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“Non c'è di cui preoccuparsi...” disse Older ad Altea “... quella strega non oserà mettere piede qui. Questa città è protetta da molti cavalieri in questo periodo ed inoltre tanti riti di liberazione sono stati fatti in passato. Quanto alla zingara, in verità non ricordo il suo volto, ma sono certo che non si tratta di quella megera.”
“Sono d'accordo.” Fece il locandiere. “L'arma messo in palio poi” mormorò Older “è un altro motivo per cui non dobbiamo temere quella strega. Le armi appartenute ai nobili Taddei sono tutte benedette e consacrate” annuì sorridendo “e tra le loro caratteristiche hanno quella di combattere gli spiriti del male.” Ma proprio in quel momento alcuni clienti entrarono nella locanda. “Locandiere...” chiamò uno di quelli “... presto, carne e del buon vino.” Altea però riconobbe subito quella voce. Era Tyssen.
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