Passaggi, poesie, testi

[Taliesin]

“Il Crepitio di Foglie Cadenti preannunciano il passaggio del Cervo,
mentre il rantolo affannato fruscia tra le foglie di una caccia senza tregua
profumo di muschio e di alloro troneggiano sulle mie labbra
nell’attesa famelica di un pasto senza fine che potrà calmare la mia sete,
come fonte d’acqua di montagna che alimenta il mio Giaciglio di Cristallo
dove ogni speranza è riposta e dove ogni certezza alberga solo nel ricordo di Te,
mia unica Speme, mio unica Salvezza, mia unica Malinconia…”
Taliesin, il Bardo

[elisabeth]

Vivere in un mondo fatto di carta
Dove il sogno diventa realtà
E il racconto diventa brusio
Nella notte insonne dove il riposo non c'è
Il rantolo delle foglie spostate dal vento
Lente passeggiano nella mia mente
Perché di Cristallo e' il mio mondo
Dove un fuoco lontano si specchia e vive
Riflettendosi sulle mie labbra rosse e vive
Di questo mondo di carta sanno
Sanno di vita sanno di te

[elisabeth]

Poter camminare tra le strade di una città
Che asfalto non ha
Poter sentire il canto delle stelle
Quando tutto tace
Avere il sole tra le mani
E giocare a palla come un bimbo
Avere te in un mondo che non conosco
Sarebbe come continuare ad aver bisogno di luce
Allora cerco il mio Cristallo e vedo tuoi occhi
Ho ritrovato il canto della mia anima....

[Taliesin]

Polvere e deserto separano i nostri confini,
luci soffuse riscaldano il passaggio di carovane esauste
rinfrescate dalle palme sempreverdi di un civiltà primordiale.

Mi affaccio al cospetto della prossima duna
come Morgana mi mostra il sottile velo che dischiude la tua bellezza,
tra danze inebrianti e calici fruscianti di vino speziato
assaporo il tuo bacio, come un dolce malessere dopo un Addio...

Taliesin, il Bardo

[Altea]

Addio, addio..
or Morgana balla il suo incanto fatto di veli
dai mille colori di infiniti Cieli.
Musica inebriante al suon delle orecchie e dei sensi
o Cielo, Lei in questo turbinio di sorrisi, danze e musiche
il senno mi vuole rubare...ladra d' Amore mi hai fatta tornare
e or io non posso più la retta via pigliare.

Altea

[Altea]

Odo passi incerti nell' anima mia,
scivolano, tentennano, si fermano...silenzio.
Silenzio che porta fremito di sospiri
sospirati e sospiranti...silenzio.
Sospiri che creano forme di arcane
visioni..e prendi forma..fatto di sospiri, sogni
e desideri e della parvenza idilliaca che assumi nella mia mente.
"Siamo della stessa sostanza fatta di sogni"...
La mente mia..la tua..si fondono
come mani che si congiungono..troppo lontane
per toccarsi..per scaldare quello che è solamente
"un sospiro violento ed improvviso d' amore".

Altea

[Altea]

Giorno di silenzio e composita attesa
In ginocchio prego tra campi di fiori
Smossa da inquietudinante silenzio come fiori
piegati dal forte vento.
Aspetto brezza che rassicuri e che curi
La tua sagoma ridente si riflette come sogno visionario
nelle fresche e liete acque del ruscello.
Odo il suo lento scivolar d' acqua
che sembianza di tua voce pare.
Il sole scalda le mie tremanti membra
e par si che di tuo caldo abbraccio egli muti.
Quanto aspettare..quanto bramare..
or che il cuor sospirante ti cerca come tenero amante.

Altea.

[Eleanor]

"Sono dunque così brutto?... credete forse che non oda le beffe sulla mia faccia bianca e magra, sul mio aspetto malaticcio, quasi effemminato? Lo sguardo degli altri mi lascia indifferente. Soltanto il vostro mi uccide"

[Altea]

Originalmente inviato da Eleanor

"Sono dunque così brutto?... credete forse che non oda le beffe sulla mia faccia bianca e magra, sul mio aspetto malaticcio, quasi effemminato? Lo sguardo degli altri mi lascia indifferente. Soltanto il vostro mi uccide"

È un pezzo vostro? Mi ricorda un libro letto su Eleonora di Aquitania quando sposò il futuro Re di Francia..egli si credeva bruttino ricordo e non valente al pari della Regina.

[Eleanor]

... ma nn si potrebbe dire in un racconto quale letizia Lancillotto ebbe tutta la notte con Ginevra. Così, quando apparve il giorno ed egli dovette lasciare colei che amava quanto può amare un cuore mortale, fu per lui un grande martirio: IL CORPO PARTIVA, L ANIMA RESTAVA ...