09-03-2015, 03.09.42 | #1151 |
Disattivato
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Per un momento sbiancai nell'osservare quella figura.
Stavo sognando? Era un'illusione? Non sapevo che cosa pensare, che cosa credere. Sapevo solo che era lì, davanti a me, e il mio cuore iniziava ad accelerare. Stai letteralmente impazzendo, dai retta a me. Lo osservai con gli occhi sgranati per lungo tempo, scrutando il suo sguardo che si posava su di me. "Guisgard..." Mormorai, con sorpresa, speranza e una voce tremante, senza togliere gli occhi dall'intenso azzurro dei suoi. |
09-03-2015, 09.19.47 | #1152 |
Cittadino di Camelot
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Quei due non volevano desistere, non ci lasciavano andare. Insistevano dicendo che non era sicuro camminare per strada in quei giorni e che avevamo bisogno di compagnia.
Non sapevamo cosa fare. Anche Rida si guardava nervosamente intorno in cerca di un modo per allontanarci da quegli uomini. Appena avevo visto la targa della via, avevo subito pensato alla casa di Velven, ma non avevo idea di dove si trovasse. Ad un certo punto, mentre i militari erano distratti, feci scivolare la chiave datami da Velven nella mano di Rida. Quando se ne accorse, Rida si volto`; negli occhi vidi qualcosa, come un'improvvisa illuminazione. Si volto` di nuovo verso i militari ed inizio` a parlare.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
09-03-2015, 13.46.31 | #1153 |
Cittadino di Camelot
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Con il foglietto datomi da Tifonne nascosto nella tasca del mantello, mi incamminai di nuovo verso il carcere, con la speranza di poter parlare con Sir Caffon, il nuovo capo carceriere.
Quello era sicuramente il cammino più lungo e travagliato della mia vita, soprattutto dopo il sogno di quella notte e il lungo dialogo avuto con la Madre Superiora. Le sue parole mi risuonavano continuamente in testa, senza darmi tregua. Mentre camminavo, non potevo non ricordare il nostro incontro. "Vi vedo strana, mia cara. Credo che sia giunto il momento di parlare, non credete?" mi disse. Le raccontai tutto, quel mattino. Le raccontai del prigioniero dalla maschera di ferro, dei miei sospetti e dei miei strani sogni. Le raccontai di Pirros nascosto dalla guaritrice e del mio incontro con Tifonne. Le raccontai anche, come d'istinto, avevo detto a Tifonne di una lettera che mi imparentava al prigioniero misterioso. Vuotai il sacco e, improvvisamente, mi sentii più leggera. Fino a quando la Madre Superiora sorrise, quasi mestamente. "Avete il Dono, come vostra madre" mi disse, tirando fuori dalla sua Bibbia un vecchio foglio di carta "Ve lo avevano cucito così bene addosso, che quelli che rubarono i gioielli che portavate con voi, non lo videro. Ed ora eccolo qua. Leggete." Con mano tremante aprii quel foglio ingiallito. Poche parole scritte sulla carta, che ebbero però il potere di imprimersi a fuoco nel mio cuore: " Nascondete dal male e dalla morte Teodora Tessa Taddei. Dio Padre Onnipotente vi ricompenserà con la sua misericordia eterna. Io vi ricompenserò con l'oro, affinché non manchi niente a lei e a voi" "Non so più chi sono" dissi ad alta voce, mentre bussavo alla porta del carcere.
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden. |
09-03-2015, 15.33.45 | #1154 |
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Sorrisi alle parole del Priore....." Penso e credo che tra me e voi non ci sia alcuna differenza....non c'e' un credo per me ed un credo per voi....bisogna solo aver Fede.......se io e voi ci siamo trovati su questa strada...non e' stato per il nostro volere...ma per il volere di tanti......Noi abbiamo disegnato il nostro destino e tutti coloro che ci sono al fianco...amici e nemici..ci aiutano a portarlo avanti......Cio' che vi ho indicato...non guardatelo con gli occhi ...guardatelo col cuore..vedrete Tommaso....che una nuova luce si aggiungerà al vostro cammino....".....una voce di donna....chiamo' il mio nome.....mi voltai di scatto....era il tempo che io mi unissi a quel Tempio......poi avrei proseguito lamia strada...con il Priore....era vero..il popolo doveva essere aiutato e questo doveva essere fatto a costo di perdere ogni cosa....amavo De Gur...ed era la gioia piu' immensa, speravo solo che la forza del mio amore in quel momento lo stesse aiutando.......mi allontanai dal Priore...e mi incamminai verso il cerchio di pietre.......il Tempio a cielo aperto.......guardai la volta celeste......una volta arrivata li'...trovai sei donne in fila da una parte del cerchio e sei dall'altra.....al centro tre ceri........ai fianchi mi venne messo un grembiule di pelle d'agnello ed avanzai verso Oriente......lì mi fu dato un arco.........era il mio arco.... ed una donna..dall'aspetto autorevole mi attendeva seduta ad uno scranno......mi guardai in giro.......non vi era smarrimento in me.....ero a casa....." Se La Dea Diana...ha chiesto alla mia anima la ricerca di un percorso...non per se stessa ma per il bene di altri...sono pronta ad affrontarlo......ma..molte cose non mi sono piu' chiare da quando vivo nel mondo degli uomini...il loro smarrimento...la capacità di non ascoltare i bisogni propri per poter far fronte a quelli degli altri.....ha scosso anche me.......Guisgard e De Gur.......Il primo...mi e'totalmente sconosciuto, ma era un uomo giusto e il popolo ha sete di giustizia.....il secondo.....non comprendo che fine possa aver fatto.......ci sono con me dei profani...Un Priore...legato alle leggi del Signore...sta cercando di far luce sull'uomo la cui morte ha sconvolto la terra degli uomini stolti...chiedo a voi Saggezza per questa figlia in cammino...."..........Avevo bisogno, comprendere....c'era così scompiglio in me..che non riuscivo a portare bene a chi mi stava accanto......
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09-03-2015, 16.02.44 | #1155 |
Cittadino di Camelot
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Rimasi a guardare il Palazzo Ducale perplessa quando mi accorsi in me si era insinuato il tarlo del dubbio...un dubbio forte...ma che diavolo stai facendo Altea??
Mi voltai verso Bensuon ma non ebbi il tempo di parlare che arrivò subito Guanto, la mia ira iniziava a farsi sentire ma dovevo mostrare cordialità ma non per entrare ma per andare via.."Oh Milord Guanto, io sono nata a Corte, questa è la mia casa..ovviamente oltre le altre mie residenze" e lo guardai sorridendo falsamente..paragonava la ricchezza come le api sul miele,non sapeva o forse lo sapeva io di ricchezze ne avevo fin troppe e stava parlando con chi era imparentata con i regnanti di Sygma e finsi indifferenza..anzi dovevo sfoggiare le mie doti di attrice e lasciai scivolare via la mia mano della sua guardando stupita Bensuon..."Oh..Conte de Fleur..abbiamo dimenticato il regalo prezioso per il nuovo Duca in quella locanda..e non possiamo rischiare la prendino...una bellissima spada con oro e pietre preziose..milord Guanto..vogliate scusarmi, devo andare a recuperarla, con questi malintenzionati in giro..avremmo tutto il tempo di conversare dopo e altre volte" e sfoderai un sorriso sensuale mentre prendevo la mano di Bensuon e iniziai ad addentrarmi nella brughiera veloce..nessuno mi batteva nella fuga e nella corsa. Arrivata davanti al Cimitero Longobardo mi guardai attorno e cercai di riprendere fiato.."Che sciocca sono e pure tu..stiamo entrando in una storia e non ne sappiamo niente e il motivo, sono stata presa da mille dubbi e visto la scottatura con Cassaluia non voglio certo rischiare la mia vita..quell' uomo era Guanto e sa benissimo io detesto il nuovo Duca, in una cena è successo un pandemonio sia da parte mia e una donna..Elisabeth ricordo..e io fui pure reguardita fortemente da mio nonno, ovvio si chieda perchè ora sono li". Scossi il capo "Ma non è questo che mi ha fatto andare via..pensaci un attimo" e gli indicai di seguirmi per la brughiera, sapevo benissimo dove andare "ma perchè dovremmo fare tutto questo? Lady Sissi ha detto di bloccare il molosso prima entri del tutto nella tana della volpe..la volpe sarebbero i Taddei..ma se ha detto io farnetico e Guisgard è morto e non è imprigionato, allora per chi devo combattere..se i Taddei per lei si sono estinti del tutto?" e i dubbi si susseguivano ancora.."E mi sono meravigliata hanno usato la magia davanti a me..i Taddei sono Cattolici, non praticherebbero mai queste pratiche esoteriche, Dominus lo fece ma era in mala fede...ma hanno indovinato tutto" e dissi a Bensuon di quello che predissero, del fatto che a commissionare la cripta dicevano era la Dama del Lagno e gli spiegai chi era, del Fiore Azzurro "...e poi..dicono io sto farneticando se dico Guisgard è nella prigione, e loro che parlano di magia..mi stanno usando come un burattino, e tutta questa fretta poi..o sanno qualcosa e non vogliono dirlo ma io sto rischiando la vita..o non sono affatto imparentate coi Taddei..non ci vogliono degli occhi azzurri solo per dimostrarlo. E poi se non escono da casa loro, e mi sembra strano delle nobili anziane vivano in una capanna sperduta nel bosco e non vanno nemmeno in capitale..come fanno a vivere..di che si cibano?". Mi fermai in mezzo ai boschi, poco lontano dalla casupola delle tre donne ma giusto per vedere.."Bene, le spieremo..anche perchè se hai notato mi stanno usando per qualcosa e non lo dicono e poi prima mi sembravano strane quando parlavo di Guisgard, mi fissavano...ora vediamo se la luce è accesa, se è cosi le spieremo dalla finestra e vediamo cosa fanno..e laggiù vedi quella baita? L' avevano costruita per me e mie sorelle quando eravamo piccole, poi si usava per le scampagnate, è vivibile, le controlleremo per un giorno..perchè noi non abbiamo fretta come loro, soprattutto se di mezzo vi è la mia vita..hai visto che succede nella capitale..magari entriamo in quel Palazzo per non uscirci più" e feci cenno a Bensuon di andare vicino la casa tra gli alberi, il buio ancora ci avrebbe aiutato per un pò.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 09-03-2015 alle ore 16.13.04. |
09-03-2015, 17.56.15 | #1156 |
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La figura a cavallo guardò per un lungo istante la ragazza di Miral.
“Voi...” disse poi all'improvviso “... chi siete? Cosa fate nella brughiera a quest'ora? Siete una serva fuggita dal vostro padrone? O forse una prostituta?” Fissandola con i suoi enigmatici occhi azzurri che, sotto l'effetto del mistico pallore lunare, apparivano intrisi di una luce mutevole e sfuggente.
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09-03-2015, 18.02.37 | #1157 |
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Sbiancai, ma cosa stava succedendo?
Prima Icarius poi questo tizio. "Chi sono io non è affar vostro.." Seccata "Mi sono persa nella brughiera e sto tornando nella capitale..." Scuotendo la testa "Mi domando chi siate voi, piuttosto... Cos'è, andate in giro ad insultare tutte le ragazze che vi capitano a tiro?". |
09-03-2015, 18.07.12 | #1158 |
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“Siete gentili, cari soldati.” Disse Rida, dopo aver sorriso a Gwen, quasi per farsi tenere il gioco da lei. “In verità, se proprio insistete, c'è qualcosa che potete fare per noi.”
“Bene.” Annuendo uno dei militari. “Vedete questa chiave?” Mostrandola Rida ai militari. “Ebbene, essa ci fu data da un bell'ufficiale ducale che cortesemente e con generosità ci ha offerto ospitalità nella sua casa. Potete dunque condurci in quella dimora? Noi sappiamo solo che si trova in questa strada.” I militari si scambiarono lunghe occhiate fra loro. “Parlano del sergente Velven...” mormorò uno di quelli. “Si, certo...” fece un altro ancora di quei militari “... vi accompagneremo noi, signore...” E così, con la coda fra le gambe, i soldati portarono Gwen e Rida davanti alla casa di Velven. Le salutarono ed andarono via come cani bastonati.
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09-03-2015, 18.08.51 | #1159 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tessa, in balia di inquietudini e ricordi, bussò alla porta del carcere.
Quel luogo, tetro e desolante, appariva quasi immerso in un'atmosfera surreale ora che nel ducato tutto era divenuto caos. L'ingresso si aprì e un uomo tozzo e dall'aspetto trasandato si mostrò agli occhi della giovane donna. Quasi istintivamente vide la lettera che lei aveva con se, con sopra il sigillo di Tifonne, l'ex comandante di quel carcere. Subito allora fece cenno a Tessa di seguirlo. Poco dopo, quasi senza accorgersene, la giovane si trovò nell'ufficio di Caffon. “Bene...” disse l'uomo “... ditemi pure, vi ascolto...” fissandola.
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09-03-2015, 18.21.25 | #1160 |
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Elisabeth fu condotta in mezzo a quelle donne, in quel rituale antico e dimenticato.
La natura sembrava pulsare, animarsi ed avvolgerla. Le si avvicinò allora una giovane sacerdotessa che parlava come sotto uno stato di trance. “Il cane” disse “si è insinuato nella tana della volpe. Esso però è un vigliacco, poiché teme l'arrivo dei lupi per scacciarlo. Così ha chiesto aiuto al serpente, che miseramente striscerà nella tana della volpe e stritolerà i suoi piccoli per poi covare là le sue uova di morte.” “Chi dunque è il vero nemico?” Chiese all'improvviso la donna sullo scranno ad Elisabeth.
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