11-05-2013, 02.14.20 | #1161 |
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Non risposi alle parole di Luke e mi limitai ad osservare la città attraverso il finestrino.
Strabuzzai gli occhi quando vidi le macchine in fiamme. "...Accidenti che brutta storia.. Ha ragione, Luke, spero di non rimanere imbottigliata per molto... Non possiamo certo fare tardi al pranzo dei Taddei.." Così dicendo mi voltai nuovamente verso il finestrino, osservando ogni cosa attorno a me. |
11-05-2013, 02.28.33 | #1162 | |
Cittadino di Camelot
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Continuai a fissarlo, ma in silenzio...
lo fissavo guidare, parlare con quel vago sorriso sulle labbra... lo fissavo e mille domande si accalcavano nella mia mente, eppure non ne posi neanche una... lo guardavo e basta... lo guardavo. Ed fu, probabilmente, per questo motivo che non notai la strada che stava imboccando... a almeno non la notai finché non varcò quel cancello. Attraversammo la proprietà e poi entrò in un garage... mi aprì la portiera ed io scesi... Citazione:
Non sapevo dove fossi, ma questo stranamente non mi turbava... ora, però, forse, ero anche un po’ a disaggio... “Oh...” mormorai “Lei... lei è stato molto gentile ad avermi dato questo... passaggio... davvero molto! Ma... ma non vorrei essere un disturbo, perciò... perciò, se sarà così gentile da prestarmi un telefono, io credo... credo che potrei chiamare un taxi e togliere così l’incomodo...”
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11-05-2013, 03.14.00 | #1163 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Un” disse Guisgard a Talia “taxi? Il suo fidanzato non ha neanche il buongusto di venirla a prendere? Neanche dopo averla lasciata da sola davanti ad un cimitero? Che tempi... la cavalleria è morta.” Sorrise appena. “La riaccompagnerò io allora. Mi dia solo il tempo di una rinfrescatina e di cambiarmi.”
“Ehm, signore...” fece Kuon. “Si?” “Dimentichi che sta per iniziare un pranzo.” Fissandolo il maggiordomo. “Un pranzo in tuo onore. Ci saranno tutti. Tutta Capomazda City.” “Già, dimenticavo...” mormorò Guisgard “... beh, se il suo fidanzato non è geloso” rivolgendosi a Talia “magari può restare qui per il pranzo. O al massimo chiamarlo e farsi raggiungere da lui. Ma non credo apprezzerà il nostro pane. Sa, è per palati fini. Abbiamo gusto qui. E non solo per la cucina.” Sorrise sarcastico. “Penserete voi alla nostra ospite, Kuon? Magari facendole indossare un abito adatto per il pranzo.” “Chiamerò madame Marches e la sua boutique in centro, signore.” “Si, bene.” Annuì Guisgard. “E forse un parrucchiere...” “Shoen Fruan impiegherà pochi minuti per arrivare, signore.” “Ottimo...” fece Guisgard “.. però io non le farei un taglio troppo liscio... trovo che invece un po' mossi i capelli le diano un tocco di...” “Fidati di lui, signore.” Mormorò Kuon. “E' il miglior parrucchiere per signore.” “Beh...” fissandolo Guisgard “... allora vedo che avete pensato a tutto voi, vecchio mio...” “Non avere pensieri.” Disse il maggiordomo. “La signorina è molto affascinante e non sarà complicato prepararla e mettere in risalto la sua fresca bellezza. Ora forse dovresti andare tu a prepararti.” “Si, giusto.” Asserì Guisgard. “Allora a tra poco.” Facendo l'occhiolino a Talia. E andò a prepararsi.
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11-05-2013, 15.02.55 | #1164 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Chissà, magari al mercato nero” disse Asevol ad Altea “o forse nelle mani di un collezionista privato. Non credo di aver mai visto questo genere di monile nel museo cittadino. E neanche nella collezione privata degli Arciduchi.” Sorrise. “Sono oggetti molto particolari e sicuramente hanno una storia. Chissà, forse legata al periodo della Guerra con Sygma. Se poi si riuscisse a dimostrare che la collana è appartenuta anche ad uno degli Arciduchi, beh, il suo valore salirebbe alle stelle. Magari è legata ad uno dei Taddei morti nell'ambito del mito della maledizione.”
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11-05-2013, 15.04.39 | #1165 |
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Quell'incidente aveva praticamente bloccato la circolazione sulla strada principale, quella che tagliava in due Città di Capomazda.
L'antica capitale del ducato, infatti, aveva forma longitudinale, caratteristica questa che doveva leggersi nel ruolo che i re avevano dato al primordiale centro urbano destinato poi a svilupparsi nella fiorente città dei Taddei. Essa infatti, anticamente, era vista come collegamento, passaggio obbligato, tra la capitale del regno, l'odierna Afrapolis, Suession e l'attuale Nuova Casalis. E quella forma allungata aveva caratterizzato il futuro sviluppo di Città di Capomazda, con una grande arteria centrale a collegare ogni suo quartiere e strada secondaria. “Mi chiedo...” disse Luke “... cosa mai ha potuto causare quest'incidente... non pensavo fosse così attiva la criminalità in città...” suonò il clacson più volte “... ma dove passi, idiota?” Gridando ad una macchina che lo aveva superato saltando sul marciapiede. Dopo un po' l'ingorgo cominciò a diminuire ed il traffico a scorrere. “Non temete...” rivolgendosi Luke a Clio “... conosco delle scorciatoie... arriveremo in tempo al pranzo del nostro miliardario egocentrico!” E dopo aver imboccato qualche traversa secondaria ed un paio di sensi vietati, l'auto di Luke si ritrovò sulla strada che conduceva sull'antica acropoli cittadina. E qualche minuto dopo, intravidero il maestoso palazzo dei Taddei.
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11-05-2013, 19.20.21 | #1166 |
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Ero ancora vagamente sotto shock...
sotto shock per l’incidente, gli spari, la fuga... e forse per questo motivo non dissi niente, restando in silenzio, vagamente confusa, durante tutto quello scambio di battute... in silenzio... muovendo gli occhi dall’uno all’altro, quasi senza capire... parlavano di vestiti e capelli... un pranzo... ...un pranzo? Dopo che ci avevano sparato a raffica, e quasi colpiti? Dopo che avevo visto quelle macchine schiantarsi e prendere fuoco proprio davanti a me? Chiusi appena gli occhi: solo l’idea di andare a pranzo mi dava la nausea... Osservai l’uomo strizzarmi l’occhio e poi allontanarsi... non aveva avuto neanche il buongusto di chiedere il mio parere, pensai. Mi voltai, quindi, verso l’anziano maggiordomo che se ne stava ancora davanti a me, osservandomi. “E’ sempre così arrogante e supponente, il suo capo?” chiesi, senza curarmi affatto di modulare il tono “Non ha avuto neanche la gentilezza di dirmi il suo nome, dopo avermi quasi investita... né di chiedermi se, per caso, ci fosse qualche posto dove volessi andare... ed ora, per contro, dovrei accettare un invito a pranzo... più un abito, un taglio di capelli... deve essere pazzo!”
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12-05-2013, 11.09.20 | #1167 |
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Il cellulare smise di vibrare....e per quanto riguardava le scelte.....si potevano non fare..e io le avevo non fatte e la mia carriera ne aveva risentito......comprendevo che non avrei potuto fare molto o forse nulla per trovarmi fuori di li' con tranquillita' e pace.....il mio mal di testa aumentava...cio' significava che non c'era nulla di buono.....Oydo da parte sua.....si stava trattenendo dal diventare furioso....." Bene ho tutto l'interesse di andar via di qui....quindi vediamo un po' cosa c'e' di nuovo"......altro tunnel.....ma che diavolo era quel castello.......avevo letto che nel periodo della seconda guerra mondiale molti Castelli avevano nelle loro viscere il vero cuore di un'attivita'...spionistica e di ricerca che al difuori non sembrava proprio.......O mio Dio......una sala Operatoria enorme...ogni strumentazione era di ultima generazione........gli strumenti erano sigillati cosi' come dovevano essere prima di ogni intervento.....e poi ?.....Una capsula con all' interno una corazza ...in Titanio aveva detto Oydo......L'Arconte meccanico.....il mio cervello incomincio' a mettersi in moto.....e la cosa era tra il fantastico e l'abbominevole.....guardai all' interno della capsula.....un uomo ?.....l'emozione fa brutti scherzi...o si incomincia a piangere in versione cascata.....e anche quando decidi di smetterla i tuoi occhi continuano come se nessun meccanismo mentale possa fermali oppure ridi come una deficente..che davanti ai suoi carnefici riesce a piegarsi in due dalle risate..uso film comico........sinceramente risi..riuscendo a reprimere il piegamento in due..avevo paura....." Tutto meraviglioso qui...devo dire che e' il sogno di ogni chirurgo.....non avere piu' il problema di andare a cercare i mezzi per operare....e avere strumentazione ultima generazione.......adesso vediamo se ho indovinato......prima possibilita'....mi state regalando per non so quale motivo un Ospedale dove poter finalmente lavorare come ho sempre desiderato.......oppure seconda e poco probabile possibilita'.. resuscitare il signore che riposa da non so quanti secoli..............seppur una donna di scienza.....e anche se.... massone per scelta........io spero.....che la prima ipotesi sia quella giusta perche' per la seconda......siete ammattito.........."........Bene Elisabeth.....questa situazione...non l'avresti mai immaginata.......
Ultima modifica di elisabeth : 12-05-2013 alle ore 17.58.37. |
12-05-2013, 17.19.14 | #1168 |
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"...non si preoccupi... Sono abituata al traffico cittadino, anche se devo dire che un incidente così non l'avevo mai visto..." Dissi, guardando dritto di fronte a me.
Ma il tutto non durò moltissimo, e riuscimmo ad arrivare in tempo davanti al grande palazzo dei Taddei, grazie alla guida sicura e un poco spericolata di Luke. Decisamente, mai avrei immaginato di mettere piede in quel posto. Un gran numero di auto eleganti erano parcheggiate nel parco, e altre ancora percorrevano la nostra stessa via. "...mi chiedo se non ci sentiremo due pesci fuor d'acqua..." Dissi piano, rivolgendomi al fumettista. Ero cresciuta in periferia, fatto i salti mortali per pagarmi gli studi, non ero minimamente preparata a tutto quello sfarzo. Mostrai l'invito ad un addetto, con un sorriso. "...Salve... Clio Lester, facoltà di Lettere, università cattolica di Capomazda... Ho una delega dal presidente di Facoltà..." Indicai Luke con un cenno della mano "...lui é con me..". |
12-05-2013, 19.41.08 | #1169 |
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Ascoltai attentamente le parole del professor Asevol...ma non era tanto per il valore economico che volevo scoprire se in giro ci fosse una seconda collana, ma nel tomo si narrava di quanto la mia antenata teneva a questa collana..ma mai si seppe se trovò il Suo Cavaliere.
"Potete tenerla Mr. Asevol..cosi potete fare le vostre ricerche tranquillamente, se pensate possa esserci una soluzione"..poi pensai un attimo.."Ma Voi pensate che Mr. Robert dè Taddei sia morto a causa di questa maledizione?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-05-2013, 01.32.38 | #1170 |
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Asevol sorrise ad Altea.
“E' soltanto un vecchio mito.” Disse. “Un mito affascinante, certo, ma nulla di più. La parola mito deriva dal greco e significa favola. E proprio come una favola esso veniva raccontato da qualche bardo o qualche poeta, magari per un piatto di minestra, per sedersi davanti al fuoco di una nobile corte o per entrare nelle grazie del suo signore. E più passava il tempo, più questa leggenda si arricchiva di particolari, in modo da far durare di più il racconto e di conseguenza l'ospitalità a corte. E cosa poteva arricchire il racconto al punto da renderlo ricercatissimo dal pubblico? I protagonisti, ovviamente. E chi meglio della stirpe dei Taddei poteva fornire protagonisti così conosciuti a tale materia? E così venne elaborata la leggenda di questa maledizione. Ossia, solo un oscuro incanto poteva scalfire la forza dei nobili duchi.” Sorrise ancora. “Spesso la storia ci aiuta a decifrare molte cose, in maniera documentata e certa, che in passato invece apparivano inspiegabili ai nostri antenati.”
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