22-03-2014, 02.29.45 | #1171 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Eilonwy, chiamato Flees in disparte, per punirlo del cattivo gusto e della mancanza di rispetto mostrati al chierico, lo trasformò ancora in ghiaccio, lasciandogli libera stavolta solo la testa.
Inoltre gli tappò la bocca con una pera. Ma prima che la ragazza si allontanasse per cacciare, il giovane cavaliere sputò quella pera. “Dannata ragazza...” disse con astio “... ancora una volta mi hai mancato di rispetto... credi che questi tuoi giochetti siano divertenti? Ti fanno sentire una maga? Benissimo... mi senti? Ti piace la magia? Aspetta che mia madre lo sappia e vedrai davvero cos'è la magia... piangerai amaramente quando si vendicherà sui tuoi stupidi amici!” Minacciò. La ragazza poco dopo cominciò la sua caccia e ben presto riempì di cacciagione la sua borsa. Ma proprio in quel momento udì un cavallo. “Ehi, tu...” la chiamò qualcuno “... chi sei? E chi ti ha dato il permesso di cacciare in queste terre? Hai commesso un reato, sai? E grave!” Era un ragazzo a cavallo.
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22-03-2014, 02.34.07 | #1172 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Beh...” disse il padre di Clio a sua figlia “... devo dire che siete stati molto in gamba, tu e quel cavaliere... da ciò che mi hai raccontato il vostro stratagemma e poi quella fuga nel bosco sono state due mosse tanto audaci, quanto rischiose... in verità” aggiunse con fare distaccato “quel tipo non mi ha mai fatto una buona impressione... era al mercato degli schiavi, dove trovai anche Nestos... in effetti è arrogante, presuntuoso e saccente... troppo imbevuto di se stesso per essere definito cavaliere... tuttavia immagino di dover essergli debitore, visto ha liberato mia figlia... quanto alla spedizione... individui simili hanno nella stragrande maggioranza delle volte un proprio prezzo... magari basterà trovare il suo... credo che una degna ricompensa possa convincerlo non solo ad essere dei vostri, ma anche a rispettare disciplina e gerarchie...” sorrise “... già, ti avevo chiesto di venire qui per darti una cosa... poi è accaduto quel che sappiamo e l'avevo quasi scordato...” suonò un campanellino e pochi istanti dopo si presentò un servitore.
“Portami la teca.” Ordinò il vecchio ufficiale. Il servitore obbedì e ritornò con quanto chiesto dal suo padrone. Si trattava di una meravigliosa custodia laminata in oro e argento. “Qui dentro” spiegò il padre a sua figlia “c'è la mia spada. Ho sempre impugnato quest'arma con onore ed essa mi ha ripagato con grandi vittorie. E sono certo che tu saprai fare altrettanto. Per questo voglio donartela, Clio.” Ma proprio in quel momento tornò Nestos, che salutò con rispetto il suo padrone e sua figlia. “Novità da corte?” Chiese l'ex ufficiale. “Come sta sua altezza il principe?” “Diciamo che le sue condizioni possono ritenersi stazionarie, signore.” Rispose Nestos. “Speriamo bene.” Mormorò l'ex ufficiale.
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22-03-2014, 02.47.16 | #1173 |
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"Mi spiace non....non pensavo che fosse vostro questo bosco. Pensavo che appartenesse a Fra' Venerabis! E lui non mi ha detto niente!....Vi prego, siate clemente con me. Giuro che non l' ho fatto apposta!" dissi al ragazzo abbassando gli occhi per la vergogna.
Sentì che scese da cavallo e che si stava avvicinando a me. Alzai lentamente e con timidezza lo sguardo e affermai: "Se volete vi ridò in dietro il gallo cedrone, ma, di grazia, lasciatemi andare col fagiano. Io sono mortificata....vi chiedo perdono!". Lo guardai in volto e lo vidi sorridere. Perché sorrideva?
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
23-03-2014, 23.19.22 | #1174 |
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Come sempre Tyssen non diede importanza alle mie parole..questa era una strega potente e io lo avevo visto su Elvet..non certo una donna da mandare al rogo.
Eppure io ero non molto convinta..avrei osservato io attentamente la situazione. Me lo aspettavo..mi aveva proposto di fare la sua madrina al torneo. Mi guardai attorno e vidi la figlia del locandiere gironzolare per i vari tavoli, senza un attimo di pausa e servire e la chiamai.."Damigella..vedete questo bel milord e cavaliere? Cerca una madrina e voi siete una bellissima ragazza...e pensate lui è pure bravo e favorito...volete provare la emozione di essere la più bella del paese con quella corona? Andate a dire a vostro padre farete la sua madrina..e ditegli questo Cavaliere è serio ed è caro amico di lady Altea..vostro padre conosce..mio zio". Vidi la ragazza illuminarsi e mi rivolsi a Tyssen..."Questa ragazza lo merita di più..avanti, quanti tornei avete fatto? E abbiamo visto? Non ho mai voluto fare la madrina...ma farò sicuramente il tifo per voi, d'altronde siete l'unico cavaliere io conosca." Mi alzai dal tavolo, la gente stava uscendo.."Bene penso siate impegnato con gli allenamenti, io volevo dare una occhiata al mercato..vorrei un abito nuovo e semplice e poi ho visto una bella bancarella di monili e ne sono interessata."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
24-03-2014, 00.05.13 | #1175 |
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Guardai la spada con stupore.
"Io." poi sorrisi "mi fate un grande onore, padre... grazie... grazie, mi auguro di esserne all'altezza..". Mi voltai verso Nestos, appena entrato. "Sapete guidarci fino a Gioia Antiqua, mi auguro.. se vi servisse qualcosa per il viaggio, non esitate a procurarvelo...". Mi alzai, scambiando la mia spada con quella di mio padre. "Ora, con permesso, vorrei far visita a Sua Altezza prima di andare in caserma..." feci per andarmene ma mi voltai prima verso Nestos "A proposito, avete notizie da Guisgard? Sarà dei nostri domani?": |
24-03-2014, 01.59.17 | #1176 |
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Tyssen restò sorpreso e forse un po' deluso da quella trovata di Altea.
Avrebbe voluto dire qualcosa ma, davanti alla contentezza della figlia del locandiere, il bel cavaliere restò in silenzio, limitandosi ad un sorriso di circostanza. Salutò poi con cortesia la vivace avventuriera che aveva espresso il desiderio di visitare il mercato di quella città. Così Altea lasciò la locanda e cominciò a girare tra banchi e bancarelle, attori girovaghi e saltimbanchi, teatrini di marionette cortei di valletti e paggi che annunciavano per le strade l'imminente inizio della giostra. Ad un tratto, però, l'attenzione della bella avventuriera fu attirata da una lunga processione che, attraversando la città, terminò davanti alla chiesa di San Martino. La testa di quella processione vedeva alcuni chierici, seguiti poi da cavalieri a cavallo. E due di essi trasportavano una piccola teca di marmo con incisioni di pregevole fattura. “Ecco il premio della giostra, guarda...” disse un uomo tra la folla a suo figlio, indicando la teca portata in processione.
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24-03-2014, 02.08.35 | #1177 |
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Quel giovane aveva preso a sorridere fissando con attenzione la cacciagione di Eilonwy.
Saltò allora giù dal suo cavallo e tenendolo per le briglie si avvicinò poi alla ragazza. “Per fortuna sono solo un fagiano ed un gallo...” disse a bassa voce, tirando un sospiro di sollievo “... questa foresta” rivolgendosi poi ad Eilonwy “appartiene alla mia famiglia da generazioni. Ed anche gli animali che in essa vivono sono una nostra proprietà.” Il suo tono era fermo. “Sappiate” continuò “che qui vige il divieto assoluto di cacciare. E ad ogni violazione di questo monito può scattare la pena di morte.” Guardò poi con attenzione la ragazza. “Siete molto giovane... ovviamente non credo che siate stata voi a prendere quel fagiano e quel gallo. Magari volete nascondere qualcuno... forse l'autore di questo furto... avanti, parlate... chi ha cacciato i miei animali? Ditemelo e per questa volta vi lascerò andare.”
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24-03-2014, 02.16.00 | #1178 |
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“Ho già preparato” disse Nestos a Clio “tutto ciò che mi occorre per la spedizione, milady. Mappe da viaggio e manuali di erbe e pozioni. Quanto a Guisgard...” continuò “... l'ho visto poco prima di tornare qui. Eravamo insieme a corte, dopo che voi avete lasciato il Palazzo dei Migliori. In verità gli ho detto cosa pensavo riguardo alla sua presenza con noi in quella spedizione. Egli però si è limitato a sorridermi, con quel suo modo di fare che lo rende a volte vago ed enigmatico. In certi casi ho quasi l'impressione che non prenda nulla troppo sul serio.”
“E' un individuo” intervenne il padre di Clio “presuntuoso e arrogante. Ho nutrito verso di lui una forte antipatia sin dal primo momento. E condivido gli stessi dubbi di mia figlia, circa una sua utilità in quella delicata spedizione.” “Signore, dimenticate che ha liberato lady Clio da quei mercenari.” Fece Nestos. “Non so quanti al suo posto l'avrebbero fatto.” “Aveva forse altra scelta?” “Certo, milord.” “Davvero?” Fissandolo l'ex ufficiale. “Signore, non era tenuto a farlo.” “Però, accettando quell'incarico, si è poi guadagnato la libertà.” Replicò l'anziano ufficiale. “Signore, è partito da solo.” Osservò il medico. “Dunque nessuno gli impediva di fuggire una volta lasciata la città. Poteva sparire e far perdere le sue tracce. Eppure ha scovato quei mercenari, trovando poi il modo di liberare lady Clio.” “A me proprio non va a genio quel tipo!” Sbuffò l'ex ufficiale. “In realtà” mormorò Nestos “pur conoscendolo da poco ho sempre avuto una sensazione. Guisgard è un uomo assai particolare. Dietro quel suo fare da Guascone, il sorriso irriverente, l'aria scanzonata e la sua sagace ironia, credo ci sia dell'altro. Qualcosa che egli tiene ben celato e che forse si può talvolta scorgere nel suo sguardo quando diventa inquieto e sfuggente. Allora una vaga malinconia aleggia nei suoi occhi.” “Bah!” Esclamò il padre di Clio. “Sembra che tu stia descrivendo il personaggio di un romanzo cavalleresco! Io dico che è solo un buffone imbevuto di se stesso!” Nestos sorrise al suo padrone ed annuì.
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24-03-2014, 17.19.28 | #1179 |
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Uscita dalla locanda mi persi tra la gente, gli scudieri e i paggi e i cavalieri..il fermento era ancora più forte, mi soffermai in una bancarella ma venni rapita da una strana processione e mi avvicinai alla folla che si era ammassata lungo la via.
Vi erano dei chierici e dei cavalieri che mostravano grande valore, a vederli non sembravano venuti per la giostra, li seguii lentamente finchè raggiunsero una chiesa..sembrava dedicata a San Martino e udii un padre parlare col proprio figliolo. Infatti il mio sguardo si posò sui due imponenti cavalieri che guidavano il gruppo, in mano recavano una teca preziosa e intarsiata, e l'uomo disse custodiva il premio..ovvero la famosa arma speciale. Mi feci largo tra la folla, per niente al mondo mi sarei persa l'occasione di vederla..perchè mai era tanto speciale, mi chiedevo..e pensai per un'arma tanto speciale così scortata ci voleva un cavaliere speciale..Tyssen sarebbe stato in grado di portarla se avesse vinto?
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24-03-2014, 17.53.14 | #1180 |
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"Beh, era uno schiavo..." Dissi, alzando le spalle "Se fosse scappato, non solo lo sarebbe rimasto, ma sarebbe diventato un fuorilegge, e un nemico del regno... Non mi sembra che questo fosse il suo sogno.. È abbastanza pieno di se da voler essere un eroe piuttosto che un fuggitivo.." Sorrisi.
"Voleva solo avere indietro la sua condizione di libero, e come dargli torto.. Ad Afravalone non siamo teneri con chi tradisce la nostra fiducia, a maggior ragione se si tratta di uno schiavo..."Dissi, ferma, guardando Nestos. "E comunque, conosco almeno un centinaio di uomini che avrebbero affrontato volentieri quei mercenari per liberarmi... Certo, con un po' più di irruenza, ma li avrebbero distrutti, almeno... Tuttavia, capisco bene che gli uomini servivano qui.." Sorrisi a mio padre. "Bene, col vostro permesso, non posso trattenermi oltre..." Salutai mio padre e Nestos con un cenno del capo ed uscii. Feci sellare un cavallo e raggiunsi il Palazzo Reale. Dovevo vedere Karel, nessuno me lo avrebbe impedito. Entrai così nella stanza del principe, e una fitta mi attraversò il cuore, nel vederlo ancora immobile. Quel bellissimo viso, così disteso, come se dormisse soltanto, e si potesse svegliare da un momento all'altro. Avrei voluto posargli un bacio sulle labbra, accarezzare dolcemente il suo viso, sfiorare i suoi capelli, ma non lo feci. Mi ero tradita una volta e non avevo intenzione di ripetere lo stesso errore. Gli Dei non avevano ascoltato le mie preghiere, a quanto pare dovevo partire e cercare di salvarlo con le mie forze. Non era ancora ora di deporre le armi e smettere di combattere. "Se questa è la vostra volontà..." Mormorai pianissimo. Mi sedetti sulla sedia, e gli presi la mano, lasciando che quel contatto mi scaldasse il cuore. "Domani partiremo, Altezza.." Dissi, con le lacrime agli occhi "Raggiungeremo Gioia Antiqua e troveremo la pianta che può salvarvi, non temete, vi vogliamo di nuovo con noi, e presto anche...". Era uno strazio stargli vicino e dover comunque essere così distaccata. Così, mi alzai, cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime, ed uscii. Lasciai così il palazzo per raggiungere, finalmente, la caserma. Raggiunsi il mio studio e feci immediatamente chiamare Astin. Quasi non mi sembrava vero di essere tornata a casa. |
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