13-05-2013, 03.47.22 | #1171 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Alla fine, Clio e Luke riuscirono ad arrivare al grande palazzo dei Taddei.
La ragazza mostrò l'invito e i due furono accolti nell'imponente e antica dimora nobiliare. C'era già un buon numero di invitati e subito Luke iniziò ad indicare a Clio i più celebri fra loro. Poi apparve l'amministratore delegato della Taddei Corporation. “Quello è Saome Tondo...” disse Luke a Clio “... praticamente è l'uomo di fiducia del boss defunto. Ora tutto è nelle sue mani. Anche perchè, voci di popolo affermano che il rampollo di casa Taddei non sia all'altezza di guidare l'impero economico di famiglia...” fece poi cenno a Clio di seguirlo “... salve, dottor Tondo!” Presentandosi all'amministratore i due. “Vogliamo regalare alla gente di Capomazda City una bella saga sui Taddei? Con tanto di illustrazioni artistiche e onomatopee fatte come si deve?” “Questa non è una casa editrice, giovanotto.” Sorridendo Tondo. “Infatti!” Replicò Luke. “Ce ne occuperemo noi! Vede?” Indicando Clio al suo fianco. “Ho anche una eminente docente dell'Università Cattolica! Quella finanziata dalla vostra azienda! Saremo documentati su tutto!” “Pubblichi un libro o un fumetto” disse Tondo “ed io lo comprerò. Leggendolo ovviamente come puro esercizio letterario.” Rise. “E della Gioia dei Taddei cosa ci dice?” Chiese a bruciapelo Luke. “Non esiste nessuna Gioia!” Esclamò Tondo. “Abbiamo tanti problemi qui e non possiamo certo preoccuparci di spettri e demoni!”
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13-05-2013, 03.56.10 | #1172 |
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Oydo sorrise ad Elisabeth.
“Non tema...” disse poi “... lei ci guadagnerà e non poco da questa storia. Un nuovo ospedale, con macchinari, strutture, personale specializzato e soprattutto fondi.” Sorrise. “Fondi da utilizzare per la ricerca, per sovvenzioni o anche semplicemente per le sue tasche, dottoressa. In cambio di cosa, si chiederà... beh, è presto detto... la corazza dell'Arconte Meccanico...” indicandola nella capsula “... vogliamo ripararla e renderla di nuovo funzionale. Essa era collegata al corpo dell'Arconte tramite il suo sistema nervoso. Qualcosa di incredibile per quei tempi. E allora entra in gioco lei adesso... dovrà svolgere delle analisi e dei test per capire come rendere possibile questo. Lei ci aiuterà a legare quella corazza al sistema nervoso umano, dottoressa.”
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13-05-2013, 04.20.06 | #1173 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard allora raggiunse la sua camera, quella che aveva avuto sin da piccolo e che suo zio aveva praticamente conservato in attesa del suo ritorno.
Una doccia veloce e poi si avvicinò alla borsa in cui aveva conservato gli oggetti affidatigli da frate Nicola. Prese così la spada, la celata e infine la pergamena che il vecchio frate gli aveva detto di leggere. La srotolò e cominciò a leggerla: “Ragazzo mio, se stai leggendo questa pergamena vuol dire che il nostro breve incontro è già avvenuto. Avrei voluto rivederti e perchè no, riabbracciarti in un'occasione più degna, ma gli eventi sono evidentemente precipitati. Tuo zio non è morto per cause naturali, ma questo, probabilmente, tu già lo sai anche se non vuoi ammetterlo a te stesso. E ciò che ha ucciso tuo zio, presto o tardi, giungerà a reclamare anche la tua vita. Da piccolo ti fu dato un nome particolare, adatto sia ad un bambino che ad una bambina, proprio per tentare di confondere il demone di quella maledizione. Ma non si può fuggire per sempre dai propri demoni e dal proprio Destino. E tu ora dovrai affrontare l'uno e l'altro. E in questa battaglia sarai solo, perchè io non potrò più aiutarti. Tutto ciò che potevo darti, l'hai avuto in tutti i miei insegnamenti. Ora sta a te, ragazzo mio. Rammenta però che discendi da una stirpe di eroi. E agli eroi l'Altissimo chiede cose che per altri sono impossibili. Non stare a chiederti il perchè. Forse l'unica risposta è perchè altri non possono. Là fuori però avrai altri nemici. Se stai leggendo questa pergamena vuol dire che io sono andato via per non farmi trovare da loro. Gli Illufestati sono ovunque e vanno fermati. Distruggere il vertice del loro potere ora è forse impossibile, ma bisogna fermare coloro che sono stati incaricati di cercare il Fiore Azzurro. In nessun caso devono arrivare al Fiore. Ti ho dato tutto ciò che possedevo e ora sta a te continuare la ricerca del Fiore. Devi trovarlo prima che lo trovino loro. Un documento importantissimo ti aiuterà nella ricerca. Un documento che anche i nostri nemici vogliono avere. Si tratta del Codex Nolhiano. Trovalo prima di loro. La spada ti aiuterà. Non esiste al mondo un'arma simile. Ma nell'usarla starà a te decidere cosa essere, se un Angelo o un demone. Altro non ho da dirti, ragazzo mio. Una volta da piccolo mi chiedesti cosa rende un uomo capace di realizzare tutto. Il cuore, Guisgard. Con la forza che ha nel cuore. Non dimenticarlo, mai. Che Dio ti assista e ti risparmi, figlio mio. E se Lui vorrà, ci rivedremo. Frate Nicola.” Guisgard richiuse la pergamena e poi fissò la spada. Era bloccata al fodero da una piccola catena. Allora la impugnò. Un attimo dopo però cominciò a sentire qualcosa. Un capogiro. La lasciò cadere sul letto e restò a fissarla. Dopo qualche minuto la impugnò ancora. E di nuovo quei capogiri. Cercò di resistere e tenne ancora in mano quell'arma. E ad un certo punto ebbe delle allucinazioni. Nel frattempo, al pianterreno, Talia era con Kuon. “Magari, signorina, non ha voluto rischiare.” Disse sorridendo Kuon. “Rischiare un suo rifiuto. Non capita tutti i giorni, se posso permettermi, di incontrare una ragazza come lei e il signor Guisgard, credo di poter dire, è molto sensibile alla sua bellezza. Ma condivido la sua perplessità. Anzi, se posso permettermi un suggerimento, direi di farlo penare un pochino. Del resto il signor Guisgard ha bisogno di qualche regola. Almeno per quanto riguarda la sfera, diciamo, personale. Quindi io sarò, in questo, suo alleato.” Rise appena. “Preparo una cioccolata calda? Ovviamente solo per noi due. E magari con qualche biscotto. Naturalmente i preferiti del signore. Biscotti che mangeremo invece solo noi due.” Sorrise ancora. “E dopo ci prepareremo per il pranzo. Pranzo di cui, ne sono certo, lei sarà la madrina.”
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13-05-2013, 15.49.34 | #1174 |
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Annuii.."Storie di corte, intendete. Di bardi che esaltavano i propri Signori, ve ne sono a centinaia nelle antiche corti." Non ero molto convinta, comunque..."E quindi ciò che è stato scritto in questi libri sulle mie due antenate, pensate siano solo favole? Io ne ho letto il contenuto...quando lo farete voi, ne parleremo."
Misi la collana sul tavolo, il professor Asevol era una persona davvero gentile, mi sentivo a mio agio con lui e, inoltre, amava il dibattito, non come alcuni professori che davano per unica certezza i loro pensieri..poi fu colta da improvvisa curiosità..."Si può visitare il palazzo della famiglia dei Taddei? Vorrei vedere come è all'interno e se vi sono antichi cimeli di famiglia interessanti...è aperta al pubblico o si deve avere un appuntamento?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-05-2013, 16.26.27 | #1175 |
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Ad Oydo gli era andato in fumo il cervello.....era l'unica cosa sicura che sapevo..per il resto......stava parlando di un test e di prove a cui non avevo mai pensato...ma come avrei potuto pensarci......collegare la corazza alle terminazioni nervose di un uomo.......guardavo quella corazza, conservata con cura maniacale........." Lei pensa che tutta la vita giri intorno al Dio denaro ?......nella stra maggioranza delle cose.....non posso darle torto......ma qui non si tratta di denaro.....qui si tratta di qualcosa di assurdo.....collegare un uomo a quella corazza ...se mai si potesse fare.....significherebbe negargli una vita normale nel momento in cui decidesse di togliersela, non stiamo parlando di una camicia.........I Test....gli studi......il sistema nervoso umano e' un mondo inesplorato.....anche negli interventi piu' semplici il nostro cervello sembra essere sconosciuto......qui ....si parla di uccidere un uomo......e io sino a prova contraria...aiuto a vivere non a morire.......e poi perdonatemi........cosa ha di speciale quella corazza.....forse secoli fa serviva a qualcosa ma oggi si potrebbe sopperire...........anche se sinceramente.....non so per quale pazzia....."......ero un mondo di pensieri..sensazioni...volevo andare via da li'...quello non era il mio posto....
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13-05-2013, 16.28.51 | #1176 |
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Mi guardavo intorno, osservando l'alta società di Capomazda nei suoi abiti migliori.
Il mio sguardo passava rapido da un invitato all'altro, senza tuttavia soffermarsi su nessuno in particolare. Luke mi fece notare l'amministratore delegato della Taddei Corporation e, con mia grande sorpresa, si avvicinò e iniziò a parlare con lui. Gli lanciai un occhiata di disapprovazione. Amavo starmene in disparte, nel mio angolino non andare dritta da uno degli ospiti più prestigiosi. Ascoltai il discorso tra i due in silenzio, ma alzai gli occhi al cielo quando il fumettista nominò la Gioia dei Taddei. "...il signor Odis ha un particolare interesse per i miti e le leggende, a quanto pare sono un ottimo elemento per un fumetto..." Sorrisi "...ha la fortuna di occuparsi di opere di fantasia anche se inquadrate in un periodo storico ben preciso... Un lusso che un accademico non può premettersi, ovviamente....". |
13-05-2013, 19.19.04 | #1177 |
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“Il Palazzo dei Taddei” disse Asevol ad Altea “è proprietà privata ed appartiene ovviamente alla famiglia de' Taddei. Tuttavia al suo interno, la zona detta Domus Ardeliana, ossia quella più antica, è stata adibita a museo. In essa si trova la collezione privata degli Arciduchi, visitabile però in determinati giorni e ad ore stabilite. A meno che non si ottenga un invito ufficiale. A differenza dei beni appartenuti ad altri signori e monarchi del passato, quelli dei Taddei non sono mai stati donati allo stato, né messi completamente a disposizione per il grande pubblico. Questo naturalmente perchè si vuole rispettare l'antica tradizione aristocratica, che vedeva il popolo indegno di accostarsi alla nobiltà e quindi impossibilitato a frequentare i luoghi invece destinati ai migliori, ossia all'aristocrazia appunto.” Sorrise. “Ma come mai tutto questo interesse per la storia dei Taddei? E' davvero rimasta così affascinata dagli antichi miti che orbitano intorno alla loro stirpe?”
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13-05-2013, 19.23.28 | #1178 |
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“Il nostro amico fumettista” disse Tondo a Clio “è un vulcano di idee. Peccato che spesso dimentichi i confini tra la realtà e la sua immaginazione.” Sorrise. “Ora scusatemi, ma devo salutare alcuni ospiti. Fino a quando il nuovo presidente non si mostrerà a noi poveri mortali, tocca a me fare gli onori di casa.” E così si allontanò da loro.
“Eh, vecchia volpe il nostro signor Tondo!” Esclamò Luke per poi fissare Clio. “Secondo i beninformati ora sarà lui a dirigere le industrie dei Taddei. Anche perchè il rampollo non sembra ispirare molta fiducia al consiglio d'amministrazione. Come si dice? A pensar male si fa peccato, ma si fa sempre bene!” Rise e prese dal vassoio portato da un cameriere due bicchieri di champagne. “Un bel brindisi? Alle nostre ricerche, al nostro sodalizio e a noi due!” Le fece l'occhiolino. “Ho letto che per conquistare una donna bisogna sorprenderla. E mi è appena venuta un'idea!” Prese la ragazza per mano e sgattaiolarono fuori dalla sala, senza farsi vedere da nessuno. “E' pronta a visitare questo enorme maniero, Clio? Magari alla ricerca degli oscuri segreti di questa stirpe maledetta!” E rise di nuovo. Ma in un'altra stanza del palazzo, attraverso un monitor, qualcuno li stava osservando mentre si spostavano in quegli ambienti.
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13-05-2013, 19.28.22 | #1179 |
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"Vi dirò..perchè ho letto talmente tanto di questa stirpe nel libro della ultima mia antenata che perfino si riferisce alla Gioia dei Taddei, che vorrei davvero saperne e studiarne di più. E poi ella racconta che era alla ricerca di un Fiore Azzurro ed era proprio qui a Capomazda, ed egli ovviamente regnavano qui...vorrei sapere se vi è alcuna traccia di tutto questo o fu solo invenzione...ma impossibile per una ragazza che veniva...da Camelot? Non pensate?" Presi un giornale vicino e strabuzzai gli occhi e mi alzai di scatto.."Leggete qui...Mr. Asevol, faranno un pranzo in onore del futuro erede dei Taddei" e gli mostrai il giornale.."Oggi, in questo momento, secondo voi è possibile avere un invito? Ci terrei molto, sarebbe una occasione per vedere appunto la dimora e la parte antica...per il vestito ho abbastanza soldi per comprarmene uno nuovo e subito..accompagnatemi vi prego".
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13-05-2013, 19.30.32 | #1180 |
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Oydo rise a quelle parole di Elisabeth.
Rise forte, in maniera quasi irriverente. Era una risata che sembrava mostrare chiaramente l'anima di quell'uomo. “Ah, com'è ingenua, dottoressa...” disse ad Elisabeth, smettendo finalmente di ridere “... il dio denaro... si, certo. Perchè no. Ma, vede, esistono molti altri dei. Un vero e proprio Pantheon. Il dio potere, il dio successo, il dio fama e così via. E quella corazza può semplificarli tutti. Infatti essa è una vera e propria centrale di forza. Un potere inimmaginabile. Un qualcosa davvero capace di rendere un semplice uomo invincibile. Lei crede che neghi un'esistenza normale? Certo. Ma per concedere un'esistenza simile a quella di un dio. Dalle analisi che abbiamo svolto su di essa, abbiamo compreso che un corpo legato a questa corazza può essere virtualmente eterno. Immagina? Una vita senza più dolore, senza più debolezza e senza più morte. Dottoressa... siamo di fronte all'alba di una nuova umanità... un nuovo Adamo... ma stavolta così potente da non temere più neanche il giudizio del suo dio. Ammesso ne abbia uno...”
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