28-04-2009, 23.25.23 | #111 |
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Seppur senza corpo ed anima...la vostra essenza vive ..eccome .nei miei pensieri..e nel mio istintivo tatto.
Il mio olfatto sente il vostro odore che permane pei sentieri da voi attraversati...e la terra da voi calpestata è intrisa di candide piume..cadute dalle vostre ali.. ormai chiuse. Or dunque..esistete...e ben di voi ..avete scritto..sulla corteccia di quei salici spogli ....e ve ne sono grato. Voi riaprirete quelle ali... e riamerete ancora....perchè di una nuova vita io vi faccio dono...offrendo la mia ..per la vostra! Sir Morris con Ammirazione
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] Ultima modifica di Morris : 28-04-2009 alle ore 23.29.46. |
29-04-2009, 00.02.51 | #112 |
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Mi offrite dell'acqua poetica,sir..mi offrite bagliore agli occhi e suoni soavi agli orecchi..guardate,vi tendo le mie mani esili,scarne,tremanti,porgetemi l'armatura,affinchè io possa prendermene cura fate di me il vostro servitore,lasciate che vi esprima la mia gratitudine con la cosa più preziosa che mi rimane,le mie lacrime,signore,sono tutto il mio essere,sono tutto ciò che mi rimane,lasciate che io pianga a lungo per voi lacrime di commozione..e se ancor'anche potessi donarvi fino all'ultima lacrima,fino a prosciugarmi gli occhi,invocherò gli dei di farmi reincarnare in altre vite ancora e per voi saranno tutte le mie lacrime di commozione..ecco..sento il respiro che mi state donando attraversarmi i polmoni,la linfa vitale che vi è appartenuta scrosciare fervidamente nelle arterie,i vostri pensieri percuotermi le membra,sento voi,sir morris,sento la vostra vita nelle mie carni e sto pregando,perchè essa sia sufficiente ad entrambi,e se gli dei vorranno esaudirmi,da questo istante noi vedremo nuova luce..
Anche voi avete tutta la mia ammirazione,sir Morris,vi abbraccio sentitamente.zaffiro |
30-04-2009, 18.45.03 | #113 |
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Sono sopravvissuto..come anche voi...grazie alle vostre implorazioni Divine.
Avete rischiato di non rinascere.. per salvare la mia vita..ed io..che ho già ripreso le mie forze..per ricompensare il vostro incommensurabile gesto..vi prometto che mai nessuno ..che oserà offendervi ..rivedrà la luce del sole. Sir Morris
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
30-04-2009, 19.09.55 | #114 |
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Sir Morris,gli dei non hanno esudito me quanto eletto voi ad impresa divina,è stato il vostro animo,profondo,puro,cristallino che ha tenuto in mano le nostre sorti.Ora siamo stretti in un patto indissolubile..condividiamo sangue e pensieri,ho certezza del vostro giuramento quanto il respiro che ho avuto da voi..vostro servitore ovunque andiate,zaffiro
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02-05-2009, 21.05.11 | #115 |
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Anina e le farfalle.
Da qualche parte,tanto tempo fa,lessi,di una fanciulla di nome anina che amava le farfalle.Le rincorreva nel prato per ore ed ore,pur di afferrarne qualcuna e scrutarne la bellezza.Un giorno,incuriosita da quelle fantastiche creature,si rivolse alla nonna per chiederle come nascessero così belle,la nonna,con pazienza e premura,le raccontò della loro nascita in bruco,della loro evoluzione in larva ed infine della loro metamorfosi in farfalla,anina rimase a bocca aperta,tanto che avrebbe voluto scorgere un bruco d'ogni dove pur di vederlo mutarsi in farfalla,così la sua ricerca nei campi,stimolata dalla sua impaziente curiosità,finì con l'occupare molte ore della sua giornata,e tutte le volte che stava per rientrare a casa,dopo ore ed ore di vana ricerca di bruchi,l'amarezza l'assaliva e l'impazienza cresceva.Un mattino,appena alzata,come tutte le altre mattine si portò alla finesta a scrutare il cielo,affinchè il bel tempo le permettesse di correre nei prati,quand'ecco che con ilare stupore scorse tra le foglie dei gerani sul davanzale un bozzolo di farfalla,pensò che fosse bellissimo averla lì sotto al naso,avrebbe potuto seguirne l'evoluzione senza abbandonarla un istante,neppure di notte,e così si mise con tale ipegno a scrutare quel bozzolo che quasi non si curava di dormire..dopo qualche giorno di trepidante attesa,finalmente sul bozzolo scorse una piccolissima fessura,pensò che era ora che la farfalle nascesse,ma ci vollero molte ore prima che lei intravedesse le ali,finalmente la fessura divenne abbastanza grande affinchè le ali iniziassero a portarsi fuori dal bozzolo,anina guardava lo sforzo immane che l'esserino compiva nel tentativo estenuante di tirar fuori le ali,tanto che pensò che se con le forbicine avesse tagliato il bozzolo,avrebbe aiutato la farfalla a nascere prima.Così fu,tagliò il bozzolo nel verso della lunghezza ed astrasse la farfalla con le sue piccole manine,la farfalla era bellissima,le sue ali accartocciate pian piano si distesero,e si mostrarono alla fanciulla in tutta la variopinta bellezza,anina la adagiò su un fiore e se ne andò a dormire.il mattino successivo la trovò ancora lì,ed ancora un'altro mattino successivo al precedente,così anina cominciò a chiedersi perchè non volasse,ma il mattino dopo ancora,scoprì amaramente che la farfalla era morta.Subito,di corsa,in lacrime si portò dalla nonna per chiederle il motivo per cui la farfalla non fosse vissuta più a lungo,raccontandole di come l'aveva amata e di come l'aveva aiutata a liberarsi dal bozzolo,detto questo,la nonna,con grande sapienza,le spiegò che nel tentativo di aiutarla a nascere le aveva arrecato un danno,perchè lo sforzo enorme che lei le aveva evitato tagliando il bozzolo con le forbici,aveva impedito alla farfalla di irrobustirsi le ali,perchè solo quello sforzo poteva dare vigore alle nervature della ali,pertanto la farfalla,aiutata da anina,aveva ali troppo deboli perchè non avevano potuto compiere il corso della natura,la loro debolezza non le aveva mai permesso di volare,così non poteva portarsi ai fiori per cibarsi ed era morta di stenti e di fame. Col senno di poi,credo di averla danneggiata anche io la mia farfalla,eppure ne avevo avuto cura..proprio come anina. |
04-05-2009, 20.42.40 | #116 |
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Molto toccante la vostra storia, Lady Zaffiro, molto carina e piena di significato!
Adesso, prendendo spunto da essa....e aggiungendo ciò alle vostre magnifiche definizioni su di noi.....posso ben dire che...siamo due corpi con un sol paio d'ali! Sir Morris ..ovunque voi andiate
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
06-05-2009, 17.30.25 | #117 | |
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12-05-2009, 21.16.08 | #118 |
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Il nespolo cinabro
Nella dimora dove ho trovato alloggio,c'è una stanza con la porta sempre socchiusa,è localizzata nell'ala ovest del palazzo,è un luogo luminoso,caldo,silenzioso,si riversa a piombo sulla scogliera,in questa stanza sono riposti libri vecchi,altri antichi,altri di nuova rilegatura,al centro della stanza c'è un piccolo tavolo,sempre adornato con un vaso di fiori di campo,sempre freschi,profumati,la stanza è quasi sempre vuota,il padrone di casa non vi ci si reca oramai da molto tempo,perchè la sua vista,affievolita dalla senilità,non gli consente più di apprezzare le letture come un tempo.Fui sorpresa quando mi disse che avrei potuto accedervi e, senza che me lo ripetesse una seconda volta,spinta dalla curiosità,vi entrai.La porta dava sul tavolo e sulla biblioteca,passando nel corridoio,avevo sbirciato sull'uscio molte volte,ma senza consenso,non mi ero mai sentita di spalancarla,la porta sempre socchiusa,sebbene quello che la fessura offrisse alla mia vista fosse davvero poco a soddisfare la mia curiosità. Così,senza indugio,appena mi fu permesso,entrai. Gli spazi erano enormi,le librerie raggiungevano il soffitto che si erigeva a cupola su mura di almeno dieci metri,il tavolo,piccolo,quello che appariva dalla fessura,non era che un punto nello spazio,la finestra che dava sulla scogliera era la prima di una lunga serie,le tende,che erano lievemente mosse dall'alitare della brezza marina,creavano leggere ombre sui pavimenti di marmo verde,e più in là,verso l'interno,sulla sinistra della porta,si stagliava nei dieci metri di altezza,fino a toccar soffitto,un nespolo cinabro,non ne avevo mai visto uno cinabro,folto di fronde,robusto nel suo tronco radicato nei marmi,colmo di frutti,maturi,appartentemente succosi e dolci,fui tanto incantata da quell'arbusto,che dimenticai di trovarmi in una sala di lettura.Mi ci volle un po' di tempo,prima che smettessi di contemplarlo e decidessi di scegliere ul libro da portar via con me. Dovevo asportare dagli scaffali un libro dopo l'altro,perchè la sola occhiata senza aprirli non mi permetteva di leggere di quale materia trattasse o di chi fosse l'autore,tutti i libri,infatti,quelli vecchi e quelli nuovi,erano rilegati a mano in una copertina di velluto di vari colori,i primi che riuscii ad aprire,non erano scritti,ma illustrati,in essi c'erano disegni di cose,fiori,figure umane in un ordine sequenziale preciso ma che a me non lasciava tracciare alcuna linea guida,i disengni,tutti a matita,ritraevano belle figure di uomini e di donne intervallate da rose,primule,calici,nuvole,cerchi,linee,davvero non capivo che senso avesse quell'ordine di immagini,ma ogni libro che aprivo era così,pullulante di immagini in ordine casuale,ne riponevo uno e ne prendevo un altro,non so quanti ne ebbi tra le mani,eppure in nessuno trovai degli scritti,l'ultimo che avevo aperto,era rivestito di un velluto operato dello stesso colore delle foglie dell'albero,cinabro,splendente,proprio come un minerale,nella prima pagina,come un segnalibro,vi era una foglia del nespolo,appena dietro la grande foglia lanceolata,scorsi il disegno proprio di un albero,era il nespolo,ma quale meraviglia destò in me la vista di quei tratti a matita che tracciavano sì un albero di nespolo in bianco e nero,ma dal centro di esso,adagiato sui rami più robusti,si diramava la figura di un uomo,i suoi piedi,fino a sotto i polpacci,erano rappresentati uniti all'albero,come se quell'uomo prendesse vita dall'albero come dei rami che si continuassero in gambe,poi tutto il corpo,chino,accovacciato,col volto tra le mani,quasi in segno di disperazione.Cercai traccia di cancellatura,di tratti incerti della mano che l'aveva disegnato,ma non scorsi che una perfetta continuità tra i due elementi che quell'iimagine mi parve ansimante,e l'albero soffocante. Mentre scrutavo il disengno mi sentii toccare sulla spalla,di scatto mi voltai,ma dalla paura rimasi immobile,ogni intento della ragione a scappare fu abortito dal tremore delle gambe,quando una voce mi disse:"quello sono io".Scorsi così una figura umana che si stagliava in aria dal cuore del grande albero,era un uomo,le sue gambe nascevano dai rami,non aveva i piedi,due rami di increspata corteccia,ben saldi al tronco si continuavano in una pelle trasparente,fresca,giovane,a formare le gambe e poi tutto il corpo di quel giovane che non aveva mai potuto toccare terra.Rimasi senza voce,il cuore palpitante dallo spavento ora sebrava battere di emozione,non solo per la bellezza della creatura che mi si mostrava allo sguardo,ma per quell'ancoraggio,sì fantastico,eppur così infelice,ed infelice era lo sguardo di quell'uomo che non poteva separarsi dal tronco,non ci fu bisogno che gli chiedessi chi fosse e perchè fosse il quella condizione,mi sussurrò,con voce commossa di pianto,che non era altro che il frutto dell'immaginazione di una donna che con una matita aveva reso il suo stato d'animo di prigioniera. |
12-05-2009, 23.46.30 | #119 |
Cittadino di Camelot
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Una delicata e deliziosa storia, Lady Zaffiro...m'avete donato un soave scorcio di stucchevole serata.
A volte, basta un sol gesto di generosità, nel nome di tutta Camelot..per illuminarla e rinnovare, in modo esemplare, il suo perpetuo splendore. Grazie, oh appassionata creatura. Sir Morris
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[I][B][COLOR=red]Sir Morris[/COLOR][/B][/I] |
13-05-2009, 00.30.57 | #120 |
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grazie a voi,sir Morris,per avermi dedicato il vostro tempo.Buonanotte.
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