09-04-2018, 17.03.00 | #111 |
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Mi piaceva quel suo modo di fare, mi divertiva, eccitava, provocava.
Continuai ad accarezzargli il petto e a guardarlo tutto come se io stessa stessi valutando se avevo davanti un cavallo di razza. E da quello che vedevo, sembrava proprio di sì. "Mi piacciono i servi così devoti, così pronti a soddisfare i capricci dei propri padroni..." guardandolo negli occhi "Desidero che quando deciderò uscire per una cavalcata voi dovrete essere pronto, così come il mio stallone preferito, sono stata chiara?" con un sorrisetto divertito. |
09-04-2018, 17.24.08 | #112 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Gwen prese il viso di Elv fra le mani e lo baciò.
Le sue labbra, fredde ed aride, incontrarono quelle di lui, calde e pulsanti di vita, unendosi e confondendosi le une nelle altre. Un bacio vitale, rigenerante che inebriò il giovane viaggiatore e percorse scottante la bella vampira. I loro respiri si fusero, divenendo per un lungo istante una cosa sola. Furio restò sorpreso dalla reazione di Altea e non rispose nulla. Il loro cammino continuò, sotto il mite sole di Aprile, in uno stretto sentiero zigzagante fra ulivi e vitigni in erba. Risalirono un basso e dolce declivio, fino ad imboccare una stradina fiancheggiata da alti cipressi, le cui cime aguzze si sferzavano appena al lieve vento collinare. Non lontano si poteva scorgere la sagoma di Monsperone, racchiuso e circondato dalle sue mura rinascimentale. “Non biasimo vostro marito...” disse ad un tratto il giovane fissando la città “... anche io sarei geloso e non vi dividerei con nessuna... nemmeno con lo sguardo...” proseguendo e senza guardare la dama. Aegos la guardava con i suoi occhi azzurri e beffardi, mentre Lys gli accarezzava piano il petto scoperto dalla camicia appena slacciata. “Come madama comanda...” disse con un sorriso marpione, ambiguo, quasi impertinente.
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09-04-2018, 17.33.17 | #113 |
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Lo sentivo, era inebriato da quel contatto.
I nostri respiri e le nostre labbra erano una cosa sola. Continuavo ad assaporare quelle labbra morbide, che sembravano essere state dipinte e poi intessute di morbido e caldo velluto. Anche io mi sentivo persa, anche senza la Luna, che ci avrebbe sicuramente ascoltati, fra alcune ore. Ma adesso, potevamo anche farne a meno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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09-04-2018, 17.33.49 | #114 |
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Rimasi stupita alle parole di Furio.."Hai una ragazza? Ovviamente non penso tu sia interessato a me..parli come tu fossi geloso, ma non devi essere geloso di mio marito..ma di qualcuno più pericoloso..forse col tempo te lo dirò" sospirai.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
09-04-2018, 17.43.56 | #115 |
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Il suo sguardo, il suo modo di fare, mi piaceva, mi piaceva da morire.
Non era da molti guardarmi in quel modo, né essere così sfacciati ma con stile. Sì, il mio signore aveva ragione, le bestiole aiutano molto i padroni. E questa bestiola in particolare sembrava scalpitare per soddisfare la sua padrona, cosa che non potevo non apprezzare particolarmente, specie se si trattava di un esemplare così interessante, così impetuoso e appassionato. "Vedo che ci siamo intesi...." sussurro, ancora più vicina a lui mentre la mia mano scende su quel petto fino a raggiungere la cintura e poi superarla, scendere ancora a testare se il mio bello stallone era già pronto per una bella cavalcata, il tutto fissandolo negli occhi con lo sguardo sicuro, forte, eccitato e lussurioso, senza curarmi del fatto che qualcuno potesse vedermi, senza curarmi di nulla. Perché in effetti era così, io non mi curavo di nulla che non fossero i miei desideri, i miei capricci, le mie voglie o il volere del mio padrone. "Io comando.." sussurrai poi, vicinissima alle sue labbra mentre la mia mano continuava a tastare e tormentare quella virilità che speravo fosse eccitata e vogliosa come l'azzurro del suo sguardo. |
09-04-2018, 17.52.04 | #116 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Quel bacio continuò a lungo, dove i due giovani assaporarono ciascuno la bocca dell'altro.
Un bacio dal sapore proibito, inebriante, invitante e provocante. Quasi ipnotico, ammaliante, come frutto di un incanto. Elv continuava a far sue le labbra avide di Gwen, che baciandolo teneva il suo volto fra le mani. Lui allora fece scivolare le sue braccia sulla schiena della vampira, cingendole i fianchi e stringendola a sé con le mani, come a volerla stringere più intensamente al suo corpo. “Io sarei geloso di tutti...” disse con sguardo enigmatico il giovane Furio “... persino del diavolo in persona.” Spronò il suo mulo e senza attendere la risposta di Altea si incamminò fino al portone del palazzo di Fulminaccio, che sorgeva poco prima della collina di Monsperone. Aegos guardò Lys negli occhi tutto il tempo,senza abbassare mai lo sguardo, senza mai mostrare soggezione verso quella sua padrona. La lasciò accarezzargli il petto, toccarlo fino alla cintura dei pantaloni e scendere a sfiorargli e stringergli quella mascolinità pronunciata che subito rispose presente al tocco della bella padrona. E quando lei prese a tastare il suo stallone, un lampo attraversò l'azzurro indomito e selvaggio dei suoi occhi ed un sorriso impertinente ed insolente si accese appena sul suo volto, di chi si sente forte ed orgoglioso. “Come madama desidera...” disse con il tono di chi non riconosce rispetto, né paura.
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09-04-2018, 18.04.49 | #117 |
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A quelle parole rimasi senza parole...cosa intendeva dire..non poteva essersi innamorato di me, nemmeno mi conosceva...ma io non riuscivo a provare nulla, certo era bello, i suoi occhi azzurri splendevano, aveva temperamento..ma forse aveva parlato in generale.
Lo vidi spronare il suo mulo e io lo raggiunsi assieme a Cruz finchè giungemmo a Palazzo.."Ti aspetto a Palazzo...non far intendere siamo andati alla Pieve e ci siamo soffermati a parlare, facciamo finta non ti abbia visto e conosciuto nemmeno per tuo zio, non sia mai lo dica a mio marito" e lo guardai negli occhi, quegli occhi che prima celavano quello sguardo enigmatico. Entrai a Palazzo e raggiunsi la cucina dove stava Salamano.."Che fame..per favore mi potete servire del the nel mio salottino privato? Questa cavalcata mi ha messo appetito" e uscii aspettando nel salottino e guardando fuori dalla finestra in silenzio.
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09-04-2018, 18.05.20 | #118 |
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Era sempre più bello.
Quel calore che anche se non arrivava a scaldarmi riusciva comunque ad attraversarmi ed era una sensazione strana, non l'avevo mai provata. C'era come un ritmo, cadenzato, ipnotico e ammaliante, simile a una danza, che ci univa. E lui faceva sue le mie labbra con desiderio e senza il minimo tentennamento. C'era qualcosa di profondo a legarci, indissolubilmente. Mi sentii poi catapultata sul suo petto quando strinse con foga i miei fianchi. A quel punto mi sistemai, per permettergli di stringermi ancora, più forte, e io accarezzavo il suo petto ben fatto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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09-04-2018, 18.10.38 | #119 |
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Mi piaceva quello che sentivo, mi piaceva eccome.
Se c'era una cosa che mi aveva sempre compiaciuto era vedere gli uomini belli pronti in mia presenza, come se fossero lì a non aspettare altro che il mio segnale per scatenare la belva che avevano dentro. Anche in quel momento era così, anche Aegos era palese che non vedesse l'ora di scatenare ogni suo istinto contro di me, e la cosa cominciava ad eccitarmi parecchio. Lo so che per quel giorno, dopo i tre nel bosco sarei dovuta essere sazia ma... andiamo, chiunque avrebbe spazio per un succulento dolce anche dopo un banchetto da svariate portate. Dopotutto, avevo detto al vecchio Stuardo di portarmi informazioni sul Maresciallo ma ancora niente di niente, insomma, dovevo pur passare il tempo in qualche modo, o no? Fissai il bello stalliere con un sorrisetto beffardo, con l'altra mano gli afferrai il collo, lo attirai a me e lo baciai. Un bacio intenso, fatto di lussuria, fame, eccitazione pura. Un bacio lascivo e caldo, come un assaggio di quel dolce che non vedevo l'ora di assaporare pezzo per pezzo. "Vieni con me.." sussurrai poi, eccitata, prendendolo per mano e conducendolo verso il palazzo. Non avevo ancora inaugurato la mia stanza, ora che ci pensavo. |
09-04-2018, 18.25.59 | #120 |
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Salamano annuì ad Altea.
La dama raggiunse il salottino ed attese guardando la campagna dalla finestra. Ma ad un tratto avvertì un capogiro. Fu costretta a sedersi, provando un senso di vuoto e poi una vampata di calore... Il giardino era fiorito dei meravigliosi boccioli primaverili, con la giovane sposa che passeggiava tra le eriche ed i gerani. Teneva in mano un libro di poesie di alcuni poeti classici, quelli che nessuna dama del tempo avrebbe mai letto, o almeno non in pubblico. Leggeva così di quei versi arditi ed audaci, di passione, fughe ed adulteri. Tutto ciò le sembrava però il frutto fantasioso di un poetare estetizzante e fittizio. La vita non è fatta di queste cose. Giovanissima era andata in sposa al vecchio banchiere e tempo di fantasticare non vi era. Notò allora alcuni servitori che portavano il vino nelle cantine e vide un garzone, giovane e biondo, che la fissava con insistenza. In principio non gli diede peso, ma poi notò la sua perseveranza nel guardarla. Le scappò allora un sorriso. Dopotutto cosa c'era di male nel guardare un ragazzo? Un garzone che neanche sarebbe tornato più nel castello. Infatti andò via e non vi tornò mai più. Ma quella notte lei lo sognò. O forse sognò solo il desiderio di sentirsi donna. “Ecco, madama.” Disse Salamano arrivando col tè. “Posso dopo presentare alla signora il mio buon nipote?” Chiese. Si baciarono ancora, con lei stretta a lui, sul petto, contro il suo corpo. Elv assaporava le sue labbra, aprendo appena gli occhi per cercare quelli di Gwen, richiuderli e continuare a baciarla. Baci dolci, densi del succo del piacere, del profumo inebriante della passione. Lei sentiva le forti braccia del giovane cingerla, le sue mani stringerla. I rosso e lunghi capelli della vampira come pendagli sfioravano il volto di lui, come lente carezze cadenzate e sensuali. “Mi piace che qui sia sempre buio...” disse sussurrando lui sulle labbra di lei “... una lunga ed eterna notte per amarsi...” sorridendo e baciandola. Subito Aegos rispose al bacio della sua padrona, accogliendo le sua labbra calde e vogliose, facendole sentire la sua lingua umida e lasciva. Poi lei lo portò via. Lui sorrise senza dire nulla, seguendo la signora come farebbe uno stallone prese al laccio ma scalpitante nell'attesa di scalciare forte. Si diressero così in camera di Lys. Ma nel corridoio Stuarto si avvicinò alla bella padrona. “Madama, ho raccolto le informazioni richieste.”
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