La vergine di Sant'Agata di Ghotya

[Guisgard]

"Si, potrebbe essere..." disse Stainov a Gwen "... dopotutto il circo era fermo nel bosco, dove guarda caso sono poi avvenuti i primi massacri..."
"Io continuo a credere invece che la causa potrebbe essere una malattia..." intervenne Elv.
"Che discorsi tetri!" Esclamò Azzy. "Suvvia, dobbiamo distrarci e pensare ad altro!" Ridendo.
Il pomeriggio volgeva verso il tramonto.
Azzy allora si alzò e portò in tavola una torta farcita.
tagliò una fetta per ognuno, offrendola a ciascuno con entusiasmo.
Anche stavolta la torta era quasi impossibile da mangiare.

[Lady Gwen]

Annuii, anche se poco convinta.
Chiaramente, non potevamo raccontare a Stainov il resto della faccenda, non potevamo raccontarlo a nessuno, dunque cercavo anche io di farmi persuadere da teorie più logiche e concrete.
Non riuscii a emulare l'entusiasmo di Azzy, non ero psicologicamente predisposta, adesso, a scherzare e parlare di argomenti allegri.
La perdita di Archie era ancora troppo recente per permettermi di passare oltre.
Ci servì ancora una volta una fetta di torta ed era come sempre immangiabile, ma come sempre accettai di fare buon viso a cattivo gioco.

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[Guisgard]

Azzy tagliò un fetta di torta in più e la mise in un piattino.
“Vado a portarla a Jesse.” Disse sorridendo e tutta contenta andò nella camera della bambina.
“Ancora qui quei due?” Urlò questa dalla sua camera ad Azzy. “Perchè continuano a venire?”
“Perchè li abbiamo invitati e sono ben accetti!” Urlò Azzy.
“Tanto faranno la stessa fine di quel lurido maiale del loro amico!” Ridendo Jesse. “L'ho udito dalla mia finestra... urlava come un porco mentre crepava!” Divertita.
“Basta!” Isterica Azzy.
Elv guardò Gwen.

[Destresya]

Niente, non c'era niente in quell'archivio!
Iniziai a sbuffare e a guardarmi attorno, ma possibile che non ci fosse niente?
Guardai dappertutto, quando stavo per perdere le speranze, vidi un atto notarile di Uaarania.
Subito lo presi e lo mostrai a Fessen.
"Ehi, guarda qui.." porgendoglielo.

[Lady Gwen]

Azzy portò una fetta di torta a Jesse e cercai di essere psicologicamente pronta, ma non ci riuscii.
Le sue parole scossero ufficialmente il mio sistema nervoso, inesorabilmente.
Strinsi un lembo del vestito per trattenere le lacrime, visto che sarebbe stato uno spettacolo raccapricciante, ma non resistetti.
"Scusate" mormorai.
Uscii di filato dal loro appartamento e mi rintanai nel nostro, dando sfogo al dolore ancora fresco, come il sangue che aveva appeno preso a sgorgare dai miei occhi.

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[Guisgard]

“Interessante, madama...” disse Fessen a Destresya, per poi prenderlo ed aprirlo per leggerlo.
“E' un atto in cui si autorizza alcuni architetti giunti da Uaarania di poter attuare modifiche all'impianto del castello...” spiegò il bel conte “... la data è di un bel di tempo fa... risale infatti a pochi giorni dopo la morte di lady Layla, moglie del barone De Goth...”

[Guisgard]

Gwen corse via, sconvolta, mentre Elv la chiamò.
Lei però uscì dall'appartamento degli Stainov e raggiunse il suo, dove restò lì da sola per lunghi istanti.
I minuti trascorrevano lenti.
Passò un'ora, poi due.
Era da sola mentre fuori il tramonto si avvicinava.

[Destresya]

Fissavo intensamente quel documento.
Era molto molto importante, me ne accorsi immediatamente.
Parlava di alcuni lavori fatti in casa, poco dopo la morte di Lady Layla, molti anni prima.
"Guarda in che zona della casa!" dissi a Fessen "È lì che dobbiamo iniziare a cercare!" entusiasta.

[Altea]

Ascoltai il barone che inesorabilmente vendeva la sua vita all' oblio e al destino più solitario.
Afferrai le sue mani preoccupata "Barone, vi sentite poco bene? Solitamente di notte siete sveglio, pure voi avete molto da vivere e da dare..forse la vostra vita riserva un mistero che non avete svelato mai e questo vi fa logorare l' anima?".

[Guisgard]

“Non lo specifica...” disse leggende Fessen “... parla solo di questi lavori, in modo vago... fu proprio il barone a richiedere personalmente l'intervento di questi architetti da Uaarania... altro non dice...” guardando poi Destresya.