27-08-2014, 18.43.25 | #1241 |
Cittadino di Camelot
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Nettuno...avrei dovuto chiamarti Stolto.........." Ho la sensazione...che potresti morire se solo sapeste...ma siete così stupido....che non vedete oltre il vostro naso........" ..il campanellino distolse il mio pensiero da Nettuno...e guardai...la barca avvicinarsi...il marinaio era ......una persona proveniente dall'oltre tomba.......prima passo' Pileo che mi aiutò a salire sulla barca....e dietro di me c'era Nettuno.....il cocchiere pagò e diede istruzioni.........in quel momento ebbi l'impressione.........di conoscere Acheronte.........e quando Nettuno mi fece la domanda...sorrisi...con soddisfazione e gli risposi ..." All'inferno........sarete il benvenuto......io ...sono la Regina degli inferi..in me alberga solo il peccato.......avranno pietà di voi "...........le mie parole......suonarono così vere nella mia mente che ebbi un tremore..........
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27-08-2014, 19.32.25 | #1242 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La regina degli inferi.
Ed Elisabeth sembrava davvero una regina. Percepiva tutto ciò che la circondava e riusciva ad essere se stessa in tutta quell'incredibile situazione. Si, se stessa. Ma chi era davvero? Elisabeth o Symoin? O forse entrambe? La barca lasciò il vecchio molo e cominciò a navigare su acque stranamente calme e silenziose. Tutto scorreva in modo irreale intorno a loro. “E ditemi, regina degli Inferi...” disse Nettuno con sarcasmo “... ci conducete davvero all'Inferno? Per avere le nostre anime?”
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27-08-2014, 19.37.29 | #1243 |
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“Io non patteggio con i pirati.” Disse Velv ad Altea. “Dovresti conoscermi. E comunque non è detto che lady Yolanda sia a bordo di quella nave. Chissà, magari è ancora a Bivar... signor Burgos...”
“Capitano?” “Faccia calare in mare le lance che ci sono rimaste” ordinò Velv “affinchè ci trainino fino al porto di Bivar. Senza vele noi non possiamo muoverci e sono stanco di stare piantato qui mentre altri combattono intorno a noi.” “Si, capitano!” Così, gli uomini sulle lance remando trainarono la Regina d'Afravalone fino al porto di Bivar, dove finalmente il suo equipaggio poté scendere a terra. E sul molo vi erano Tommaso ed i suoi uomini che attendevano. Ormai la battaglia tra i pirati ed i mercenari era lontana ed ai loro occhi era appena visibile. Intanto, sull'Hydra, Clio ed i suoi avevano deciso di tentare il tutto per tutto. Yolanda e la sua dama di compagnia furono condotte sul ponte e legate agli alberi, in modo da poter essere ben visibili dalla nave di Picche. “Siete solo degli assassini...” disse Yolanda a Vivas e a Luis che le avevano legate “... e spero vi facciano colare a picco!” “Verresti anche tu con noi, bellezza.” Ridendo Vivas. Nello stesso momento la nave di Picche si stava muovendo contro di loro, con l'enorme rostro, legato ad un braccio di ferro e mobile, pronto ad affondare nel legno dell'Hydra. “Signore, guardate...” uno degli uomini di Burmid al suo capo, passandogli il cannocchiale. “Hhihihihi...” ridendo il capo dei mercenari “... che patetici... hihihihi... sperano di salvarsi usando come scudo quelle due donne... hihihihi...” abbassò il cannocchiale “... il mio Swit e Perston...” mentre sulla sua spalla vi era Matiz, la sua gabbianella blu. E subito uno dei suoi gli portò il fucile. Lo stesso con cui aveva freddato il bambino al porto. La gabbianella allora volò via. “Questa è la nostra risposta... hihihihihihi...” prendendo poi la mira Burmid. Sparò un colpo e dopo alcuni secondi il petto della dama di compagnia di Yolanda fu spaccato da quel preciso e letale proiettile. “No!” Gridò Yolanda davanti a quella scena. Un attimo dopo attorno alla dama legata all'albero si formò una densa pozza di sangue. “Ci chiamano assassini” impietrito Emas “ma loro al nostro confronto sono delle bestie!” E ormai la nave di Picche era prossima a speronare l'Hydra. Pochi momenti dopo un terrificante urto fece sussultare il veliero pirata. Allora una gigantesca onda si alzò, abbattendosi violentemente sul ponte ell'Hydra e portandosi via alcuni filibustieri. Tra cui anche Clio che perse immediatamente conoscenza. E in quel fragore, nessuno sembrò accorgersi che ancora una volta il cielo si era fatto scuro.
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27-08-2014, 19.48.34 | #1244 |
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Il marinaio remava lento e col suo capo chino riusciva a guardarci tutti......guardavo l'acqua....sembrava mercurio...era densa e grigiastra.......il Silenzio era snervante...solo il rumore dei remi che entravano e uscivano dall' acqua........Ma come ogni dolce cosa...arrivo' la voce carica di sarcasmo di Nettuno.......un Nettuno dedito al punzecchiamento.........." Nettuno....tesoro caro...ma io voglio il tuo corpo....se avessi voluto l'anima....l'avrei già avuta......ricordatevi che siete vivo per miracolo...diciamo che dovete ringraziare Elisabeth e il suo tenero cuore....."........e se lo gettavo in acqua....?......e così finiva di starmi col fiato sul collo ?....era tutto così complicato.....Symoin....sembrava essersi eclissata.....e io....dovevo subire le domande impertinenti di Nettuno.........."...Giusto...perchè la forma lo esige...da questo momento sono sua Maestà.........sono stata chiara ?......O da dove venite..si usa diversamente..."......
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27-08-2014, 19.52.35 | #1245 |
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Scossi il capo..."Velv..non cambi? Eh..futuro marito?Burmid non ha scrupoli..ma tu non mi ascolti".
Arrivammo a ciò che restava del porto di Bivar e finalmente dopo tanto toccai terra..seppure una terra infelice..vidi Tommaso, ci guardammo e gli sorrisi..in altre occasioni lo avrei abbracciato come un caro fratello. "Bene..ora che siamo sbarcati qui..e visto la gente morta e ferita a terra..dove pensi di andare per trovare lady Yolanda?" chiesi a Velv perplessa.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
27-08-2014, 20.12.05 | #1246 |
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Era la fine.
Non si sarebbero mai fermati davanti alle donne. "Noi assassini, eh.." Sorrisi a lady Yolanda "Qui a nessuno interessa salvarti..." Scossi la testa. "Diamine..." Imprecai. Impugnai la spada, con gli occhi di fuoco. Forse potevano affondare l'Hydra con quel cannone enorme, ma avremmo combattuto fino all'ultimo. Infondo, sarei morta sul ponte della mia nave, con la spada in pugno, cosa potevo volere di più? Ero un guerriero molto più di quanto non fossi un marinaio. Sospirai. Vederlo un'ultima volta, tanto per cominciare. Dirgli addio. Alzai gli occhi al cielo, assaporando la brezza marina in un istante che parve infinito. "Addio.." Sussurrai con gli occhi socchiusi. Quando li riaprii ero pronta a tutto. Ma poi, improvvisamente, tutto si fece buio per me. |
27-08-2014, 20.15.49 | #1247 |
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L'equipaggio della Rgina d'Afravalone scese a terra e Tommaso salutò il suo capitano e poi sua cugina Altea.
“Capitano...” disse Tommaso a Velv “... pirati e negrieri sembrano essere spariti.” “I pirati hanno lasciato Bivar” fece Velv “mentre gli schiavisti si saranno nascosti in qualche buco. Signor de Bastian... formate delle squadre e cominciate a cercare lady Yolanda e la sua dama di compagnia. Magari sono ancora su quest'isola.” “Si, capitano.” Annuì Tommaso. “Nel frattempo io e te andremo a bere qualcosa...” Velv ad Altea “... devo rilassarmi e riflettere sul da farsi... vieni, c'è una locanda laggiù e sembra ancora intatta.” Ma proprio in quel momento uno dei soldati indicò l'orizzonte. La battaglia continuava e lontani boati giungevano da quel feroce scontro. Poi del fumo e un'onda si alzò tra le navi, che ora sembravano solo piccole ed informi figure lontane.
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27-08-2014, 20.25.37 | #1248 |
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Una locanda in questo posto..guardai Velv stupita..era stanco..lo presi sottobraccio.."Andiamo in questa locanda..a dire il vero pure io sono un pò stordita e spero trovino presto la mia cara amica Yolanda".
Sentimmo un boato, mi voltai verso il mare e vidi una onda gigante sommergere delle navi...la nave pirata..ma io ero ancora perplessa, il mio sesto senso non sbagliava solitamente. "Quella nave pirata sembra avere dei guai..ma tu non hai voluto saperne..pensa se sopra vi stava veramente lady Yolanda? Avresti almeno potuto provare, sei troppo sicuro di te e questo non ti giova". Ormai eravamo davanti alla locanda e gli feci cenno di entrare.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
27-08-2014, 20.31.55 | #1249 |
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“Oh, ma certo...” disse Nettuno ad Elisabeth, mostrando un irriverente e vistoso inchino “... ma certo, mia regina. O forse preferite maestà? O magari mia sovrana? E ditemi, regale signora, credete davvero che la mia anima sia così semplice da prendere?”
La barca continuava il suo tragitto. Sembrava battere una rotta poco conosciuta, visto che nessuno si vedeva oltre loro su quelle acque.
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27-08-2014, 21.03.48 | #1250 |
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Capitolo V: Il trono dei Taddei
“Soltanto quel pallore era strano: si sarebbe detto un uomo rinchiuso da lungo tempo in una tomba, che non avesse potuto riprendere il colore dei vivi.” (Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo) Quell'onda sul ponte dell'Hydra. Le grida dei suoi uomini, le cime e le vele che si spezzavano e si laceravano, cadendo con forza sul ponte sottostante, simile ad una sentenza ed una condanna. Quell'onda. La forza dell'acqua, il profumo di salsedine, il sapore del sale. Poi il cielo che cominciò a girare vertiginosamente intorno a Clio. Tutto allora si fece buio. E sognò. Sognò il mare, il suo palazzo, le lunghe giornate ad allenarsi, tra sogni e paure. Tra la voglia di essere se stessa e gli obblighi di quel mondo che la opprimeva. E sognò quel volto a cui aveva donato i suoi ultimi pensieri. Sognò poi l'Hydra ed i suoi pirati. Ed ancora il mare. Un mare sterminato e burrascoso, che pian piano si fece calmo e rassicurante. Fino a quando riaprì gli occhi. Era stesa in un morbido e profumato letto. Profumato con essenze di un esotica delicatezza. Una piccola lampada ad olio illuminava quell'ambiente, sebbene la luce del giorno morente ancora riusciva ad entrare dalle piccole e decorate finestre, riflettendosi sui preziosi tessuti rossi e bianchi che coprivano le pareti. Ovunque intorno a lei vi erano stoffe di velluti, di broccati di straordinario valore e di grande bellezza, lasciati su una delle sedie di noce finemente lavorate o sui mobili d'ebano intarsiati di madreperla, avorio e rivestiti d'ambra. Su un piccolo tavolino poi facevano bella mostra, come trofei di un ostentato sfarzo, coppe d'oro, brocche d'argento e calici di cristallo, affiancati da bottigline di pregevole e sottilissimo vetro di Venezia, colme di elisir dai vivi colori, quali rosso, giallo, verde. E tutto ciò scintillava come gemme preziose di un favoloso tesoro sotto i lievi bagliori rilasciati da quell'unica lampada. In fondo alla stanza, infine, su un divano di gusto Ottomano, con frange vivacissime, stava un meraviglioso pugnale. Lo stesso pugnale che Clio cercava da tempo, con la speranza di ritrovarlo in uno dei tanti tesori predati con i suoi uomini. In quel momento però, proveniente da fuori la stanza, sentì un fischiettare. E fu solo allora che si accorse di indossare, sotto le lenzuola, una preziosa veste di seta e nient'altro.
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