01-04-2018, 00.52.10 | #1251 |
Disattivato
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Il gobbo era un pervertito, questo sicuro.
Vedevo bene come ci guardava, come sbavava, non era certo la prima volta che capitava, ma diamine, chi mai avrebbe voluto una creatura così ripugnante. E poi, noi avevamo Ordifren, non facevamo che sognare le sue mani su di noi, addosso, ovunque. Non mi stupirei de dovessi scoprire che ci stava spiando. Povero diavolo, dopotutto che altro potrebbe mai fare uno come lui? Le ragazze lo incalzarono, e fu un'ottima cosa, altroché, perchè finalmente si levò dai piedi e se ne andò di corsa dalla stanza, provocando la nostra ilarità e risa più spensierate. "Speriamo sia andato a lamentarsi con Ordifren e che giunga presto a punirci.." con aria maliziosa. "Dopotutto siamo bambine cattive..." alzandomi e iniziando a canticchiare un motivetto mentre accennavo una specie di ballo in quella vasca, coperta solo di sapone, tra il profumo di essenze, l'odore delle nostre pelli, il ritmo dei nostri respiri. Una danza che presto coinvolse le altre, i nostri corpi morbidi e floridi che si muovevano, si toccavano, scivolavano l'uno sull'altro, al ritmo di quella musica solo canticchiata prima da una, poi dall'altra, poi da tutte insieme, nella libertà più completa, senza alcun pudore, remora né morale. Perché quella era la nostra natura. |
01-04-2018, 01.14.03 | #1252 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Herbert rise com'era suo solito.
“Eh, le buone idee...” disse a Nyoko “... quanto sono rare! Dovrebbero venderle a buon prezzo!” Divertito. “Secondo me l'unica soluzione è cercare di convincere il tuo amico Pavel... se hai una certa influenza su di lui allora potresti cercare di convincerlo a darci il libro...” Elv si voltò e vide quell'incredibile cavaliere senza testa emergere con tutto il cavallo dalla terra. Spronò il suo spettrale destriero e si lanciò all'inseguimento dell'autobus. “Presto...” disse Elv al conducente “... presto, più veloce!” “Ma cosa diavolo succede?” Il guidatore, per poi guardare nello specchietto retrovisore. “Ma cos'è quello?” “E' ciò che va in giro a mozzare teste!” Rispose Elv. “Se ci tiene alla sua allora dia gas! Gas!” Voltandosi poi verso Gwen. Altea attese diversi minuti ma non arrivò nessun sms di risposta. Fuori si sentiva la pioggia scendere copiosa sulla brughiera. Poi prese ad accarezzarsi la generosa scollatura ed il rampollo restò a fissarla. Era una scollatura molto vistosa e l'erede di Sir Taddeo si perse a guardarla. Seguiva con il suo sguardo azzurro la mano di Altea che si accarezzava la forma dei seni nel decolletè. Clio e le altre presero a danzare maliziose nella vasca, nude e coperte solo di schiuma. Quei corpi nudi ed insaponati si muovevano sinuosi, si toccavano saffici tra le loro risate lascive. Era uno spettacolo capace di far impazzire qualsiasi uomo. Poi, ad un tratto la porta del bagno si aprì di colpo ed apparve il dottor Ordifren sulla soglia. Indossava una pregiata vestaglia di seta rossa, con un pellicciotto come bavero. Le guardava divertito e le fissava tutte. “Ho sentito dire che le mie bambine fanno i capricci...” disse col suo accento straniero e perverso “... non hanno fame? La cena è in tavola...” sorridendo.
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01-04-2018, 01.20.39 | #1253 |
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Quando il conducente si voltò indietro, vide finalmente quell'inferno in terra emergere dal sottosuolo e iniziare ad inseguirci.
Mi strinsi ad Elv ora seriamente terrorizzata. Avevo paura di un altro incidente, di quello spettro, paura di non farcela. Ci eravamo salvati una volta, ma ce l'avremmo fatta di nuovo? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
01-04-2018, 01.26.47 | #1254 |
Cittadino di Camelot
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Ero pensierosa, guardavo il cellulare ma non vi era nessuna risposta..perché mai..forse era accaduto qualcosa a quell' uomo..potrebbe essere stato.
Guardai Guisgard negli occhi azzurri e vidi che scrutava il mio decolletè e la mia mano e deglutii..e se fossi stata davvero in pericolo. "Guisgard...se vuoi andiamo ora in città..che dici..cosi domani iniziamo la nostra nuova vita laggiù..che pensi? Oppure andiamo domani mattina..dai raccontami di questo Fiore Azzurro..e poi dimmi quando andiamo nella mia dimora cittadina, verrai vero?" con voce suadente ma il suo sguardo mi aveva scosso non poco.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
01-04-2018, 01.33.29 | #1255 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il conducente guardò incredulo quel cavaliere che inseguiva veloce e dannato l'autobus.
“Ma è assurdo...” disse sgomento. “Dia gas!” Gridò Elv. “Dia gas!” Pioveva e la pioggia scendeva copiosa sulla brughiera, rendendo la strada fangosa. Qualunque cosa fosse quel mostro era molto veloce e si avvicinava sempre più al pullman. “Ma cos'è?” Guidando il conducente. “Pensi a guidare!” Elv. “Dove stiamo andando?” “Dove vuole, l'importante è che vada veloce!” Urlando Elv. “Sta giù, Gwen!” Alla ragazza per farla stare accovacciata al suo posto. Infatti l'autobus sembrava sul punto di perdere aderenza da un momento all'altro. “Io preferirei restare qui nella brughiera...” disse lui ad Altea “... nel mio castello... non ti piace?” Sempre guardando l'invitante scollatura della bella stilista. “Il Fiore Azzurro? Conosco la leggenda... pare sia un Fiore in grado di realizzare ogni desiderio.” Sorridendo con i suoi occhi da cucciolo.
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01-04-2018, 01.39.42 | #1256 |
Cittadino di Camelot
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La situazione era critica.
Il cavaliere ci inseguiva, la pioggia aumentava, come la velocità del pullman. Il conducente era sconvolto quanto noi, nemmeno lui si capacitava di tale assurdità, ma chi ci sarebbe riuscito? Nemmeno noi ci credevamo prima di avere la prova tangibile, ma poi ci eravamo ricreduti. Mi accovacciai come mi disse Elv e mi strinsi sempre più a lui per sentirmi protetta e sicura, in quella situazione angosciante. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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01-04-2018, 01.40.53 | #1257 |
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Quella danza sensuale, disinibita, leggiadra tra i nostri corpi coperti solo di sapone continuava, la melodia canticchiata qua e là ci accompagnava, segno che non avevamo bisogno di nulla che non fossimo noi stesse per accenderci.
Quando poi la porta si spalancò ed arrivò finalmente Ordifren, tutte ci voltammo verso di lui. Allora senza troppi complimenti io scivolai fuori dalla vasca e gli andai incontro, passo dopo passo con lo sguardo divertito, malizioso, con una lieve sfida nell'azzurro che ben si sposava con il suo. Oh quanto era eccitante quell'uomo, quanto mi faceva perdere ogni controllo, ragione, il suo accento mi faceva venire la pelle d'oca, i suoi occhi mi ipnotizzavano, il suo corpo mi faceva bruciare di desiderio. "Oh dai..." raggiungendolo, slacciandogli la vestaglia per poi buttarla alle sue spalle, liberando il suo corpo bellissimo. "Perché non vieni a giocare con noi?" con tono caldo e sensuale, facendo scendere le mie mani dal suo collo, al petto, alle braccia, fino a prendergli le mani e tirarlo appena verso la vasca. "Dobbiamo essere belle pulite per mangiare no?" divertita, maliziosa "Perché non ci aiuti a lavarci, allora?" mordicchiandomi un labbro con l'espressione di chi non vede l'ora di essere presa di nuovo. Oh, quell'uomo mi faceva perdere la testa... |
01-04-2018, 01.44.35 | #1258 |
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A quella risposta sobbalzai.."Nel tuo castello? Ma tu sei nel mio Palazzo...hai intenzione di andare al castello da solo?" perplessa ma poi sentii la storia del Fiore Azzurro.."Oh si" sospirai "Una bella storia, sarebbe bello trovarlo..avrei tanto da chiedergli allora".
Effettivamente se il ritratto doveva essere messo nel castello, era ovvio qualcosa era avvenuto e Guisgard poteva ritornarci e io sarei rimasta qui sola. Forse era una mia sensazione ma lo vedevo strano, guardava la mia scollatura senza problemi ora, volevo sentire la sua volontà sul castello.
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01-04-2018, 01.58.43 | #1259 |
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Era una folle corsa.
Era buio, pioveva e la strada ormai era coperta di melma. Il pullman correva quasi scivolando ad ogni curva. Sembrava sul punto di ribaltarsi o uscire di strada ad ogni metro. Gwen si era stretta ad Elv, mentre il conducente con sempre più fatica teneva l'autobus sulla strada. “Quel demonio” disse guidando “è ancora dietro di noi?” Ma un nitrito terrificante rispose alla sua domanda. “Acceleri!” Gridò Elv stringendo Gwen. “Più veloce non posso andare!” Agitato e spaventato il conducente. Ad un tratto il pullman sbandò ed uscì di strada. Il rampollo guardava quella scollatura voglioso, ma troppo timido ed imbarazzato per chiedere qualcosa ad Altea, nonostante la desiderasse da matti. “Beh, credo prima o poi io debba tornare al castello...” disse “... dopotutto è casa mia... se non lo facessi qualcuno potrebbe pensare che io sia l'impostore... non sei d'accordo?” Ordifren sorrise enigmatico e guardòClio nuda ed insaponata uscire dalla vasca. Si lasciò spogliare della vestaglia, restando nudo, per poi seguirla fino a raggiungere le altre. Si inginocchiò ai piedi della vasca e guardandole tutte iniziò ad insaponarle ancora. E toccava tutte, fissando soprattutto Clio. Acqua e sapone che scorrevano e scivolano ovunque, con le sue mani che lavavano con cura quelle ragazze. Cominciò dai piedi, poi le gambe, i seni, i fianchi. Infine raggiunse le loro cosce, cercando i loro sessi accoglienti. Ne lavava due per volta e quando Clio sentì la mano del suo padrone scivolare fra le sue cosce, cercando con le dita dove era più umida e calda, cominciò a sussultare, a vibrare tutta. Era un massaggio sensuale, lascivo, provocante, eccitante e perverso. Le sue dita si muovevano ritmiche, sicure, virili, insaziabili, mentre lui la guardava negli occhi. “Si, avevi ragione...” disse col suo accento straniero ed il tono eccitato “... eri tutta sporca.. da lavare tutta...” senza smettere.
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01-04-2018, 01.59.02 | #1260 |
Cittadino di Camelot
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Sospirai alla sua "idea" e mi guardai intorno mettendomi a braccia conserte.
"E va bene... Ci proverò" dissi seccata e andando verso la porta. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk
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