26-03-2012, 19.37.48 | #1261 |
Cittadino di Camelot
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Beringario fece la sua entrata.....mi aspettavo tutti tranne lui, ma non vi era tempo per capire chi fosse amico e nemico...era solo il tempo di raccoglieri i frutti che si erano seminato........" Pregare....voi vi ricordate cosa significa pregare ?.......io credo che in questo posto voi vi siate dimenticati un po' di quello che sia la vita stessa......pregare e' chiedere con fervore e fede....e vi garantisco che era quello che stavano facendo........le loro frecce spaccheranno i vostri cuori...........io vi consiglio di Pregare......"......
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26-03-2012, 19.53.52 | #1262 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Appena Talia pronunciò il nome di Lulù, la cagnetta si svegliò e come destatasi da un incantesimo corse via.
“Ci andremo…” sussurrò Guisgard “… ci andremo molto presto in quel borgo… e poi c’è la Casa delle Bifore…” In quel momento un colpo di vento lambì una delle finestre. Guisgard allora strinse a sé Talia con un braccio, mentre con l’altro sistemò un altro pezzo di legna sul fuoco. “Così non sentirai freddo…” sorridendo alla ragazza. Ma subito le parole di lei lo colpirono. “Andros e Chymela?” Ripeté. “Ah, i nomi con cui ci chiama il vecchio guardiano… forse questo palazzo ti sta suggestionando? Dimmi… ti fa forse un po’ paura?” “Sei pronta, Talia?”Domandò il maestro. La ragazza annuì. “Vado a prendere il carro…” fece lui “… ti aspetto, sbrigati.” La ragazza allora corse a prendere la sua mantellina. “Allora, hai deciso?” Chiese Guisgard. “Chi verrà con te?” “Vuoi che lo chiediamo al maestro?” Domandò Fyellon. “No, sceglierà lei.” Deciso Guisgard. “Ecco, io…” titubante lei. I due ragazzi la fissavano in attesa di un responso. “Ecco...” alzando gli occhi Talia “… stavolta verrà… Nestos…” “Come sarebbe?” Stupito Guisgard. “Ci sarà da aiutare il maestro e lui è troppo piccolo. Devi scegliere uno di noi.” “Uffa…” sbuffò lei “… allora Fyellon…” Guisgard restò colpito. Talia chinò di nuovo lo sguardo. “Ecco, io…” tentò di dire. “Va bene.” Annuendo Guisgard. E andò via con indifferenza. I tre tornarono al Casale verso sera. Il maestro corse dentro con Talia in braccio. Guisgard non era al Casale. Era fuori, verso il bosco. Corsero a chiamarlo alcuni dei suoi fratelli. Talia era stata morsa da un cane. Ora aveva la febbre alta. Guisgard corse al Casale, ma non riuscì a vedere Talia. C’era il medico e non faceva entrare nessuno. Corse allora dove erano gli altri fratelli. “Fyellon…” fissandolo “… dov’eri? Dove, quando quel cane l’ha morsa?” “Cosa diavolo vuoi?” Con sdegno l’altro. “Se starà male” con rabbia Guisgard “io ti ucciderò!” E i due vennero alle mani. Giunse il maestro a dividerli. “Se vi vedo ancora litigare” urlò “dopodomani nessuno di voi verrà con me a cercare il Cervo Bianco!” Per i due aspiranti cavalieri nulla valeva più che cacciare il leggendario Cervo Bianco. Giunse il nuovo giorno e solo verso sera la febbre scese e Talia cominciò a stare meglio. Ma Guisgard sembrava scomparso. Lo cercarono tutti, ma inutilmente. Ritornò a notte fonda, con le mani sanguinanti. Tutti gli andarono incontro. “Dove sei stato, Guis?” Non riuscì a rispondere: cadde privo di sensi, con la febbre alta. Riprese conoscenza dopo tre giorni. Trovò Talia accanto a sé. “Guisgard, finalmente…” felice la ragazzina. “Cosa…” “Non sforzarti…” tranquillizzandolo lei “…hai avuto la febbre alta… sei uno sciocco… ho avuto tanta paura… sei tornato in paese per quel cane… sei uno sciocco, Guisgard...” Lui si voltò dall’altra parte. “Sciocco…” accasciandosi lei col volto sul petto di lui “… per questo non volevo che venissi in paese… capisci ora? Ti ho visto… ti ho visto in sogno, ferito alle mani… se ti avessi raccontato di quel sogno, tu non mi avresti creduta… tu non credi mai a ciò che vedo in sogno… sciocco, sciocco…” e alcune lacrime rigarono il suo viso “... ora non potrai andare col maestro a cacciare il Cervo Bianco... era la cosa più importante per te…” “Tu…” prendendo la sua mano Guisgard “… tu sei la cosa più importante, Talia…” Quel ricordo ritornò nella mente di Guisgard, come condotto dal vento che soffiava sul colle del Belvedere. “Dimmi cosa hai visto…” sussurrò a Talia “… raccontami cosa ti hanno mostrato le tue visioni…”
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26-03-2012, 20.02.25 | #1263 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Non accettiamo certo lezioni da una straniera, milady.” Disse Berengario ad Elisabeth. “Voi parlate di cose che non conoscete, né comprendete… i nostri nemici non possono pregare… sapete perché? Lo sapete, milady?”
“Provate a spiegarlo alla nostra lady Elisabeth…” sorridendo Shoyo. “Milady…” fece Berengario sempre con gli occhi in quelli di Elisabeth “… i nostri nemici non sono dei Santi, come li immaginate voi… e in verità… non sono neanche degli uomini…”
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26-03-2012, 20.07.01 | #1264 |
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Il discorso di Redentos mi aveva lasciata smarrita e perplessa... Non avevo capito molto di quello che aveva detto, eppure quel piccolo oggetto mi affascinava sempre di più e continuava ad incuriosirmi la loro strana religione. Purtroppo non feci in tempo a porgli altre domande, poichè un forte suono di campane ci sorprese.
"Quei suoni vengono da quella direzione" dissi io, indicando il nord.
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26-03-2012, 20.10.30 | #1265 |
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Questa volta il vento mi fece dominio...i miei capelli divennero fronde ed il mio viso prese le sembianze dell'acqua del fiume............" Siete solo degli sciocchi, non riuscite a guardare oltre...come se la preghiera fosse dovuta ai Santi......avete mai pregato per la vostra anima...lo avete mai fatto ?....avete mai pregato con fervore tutte le volte che il vostro cuore vi scoppiava in petto per la pena o per la paura ?........siete qui riuniti da non so piu' quanto tempo...a discutere e a perder tempo.....e intanto Tylesia brucia....e il vostro popolo e' in pericolo.....ma a voi che importa....il mangiare non vi manca e il tetto sulla testa ancora non vi e' crollato addosso.......se loro sono malvagi, voi non siete migliori....".......Troppe chiacchiere inutili....per una citta' che stava morendo....
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26-03-2012, 20.19.28 | #1266 |
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Io e Fyellon riuscimmo a salvare il popolo, dentro le terme, ormai il pericolo era passato...che strano, ma come questi incendi divampavano cosi improvvisamente?? Era un mistero..."Fyellon, se voglio andare a Palazzo? Non so più che fare...Voi che pensate di tutto questo, non trovate tutto misterioso? Settimane fa un altro incendio ci fu a Palazzo e i Cavalieri del Tulipano chiusero me e la Regina dentro una Torre...la Regina...ormai ho perso la sua fiducia, non ha creduto in me e se ne andò risentita", appoggiai il capo sul cavaliere piena di dubbi.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 26-03-2012 alle ore 20.26.56. |
26-03-2012, 20.29.59 | #1267 |
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A quelle parole di Elisabeth, tutti i cavalieri si alzarono sdegnati.
“Questa donna è indegna di sedersi con noi!” Gridò Shoyo. Tutti le fecero eco. “Silenzio.” Alzandosi Guxyo. “Perché dite queste cose, milady?” Domandò ad Elisabeth. “Credete davvero che noi siamo nel torto? Che quelli che ci assediano siano dalla parte della Ragione? Eppure voi ignorate chi siano davvero i nostri nemici…”
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26-03-2012, 20.38.42 | #1268 |
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" Sapete Guxyo. cosa confonde i grandi eserciti ?.....la disgregazione....in una sola citta'......ci siete voi e il comandante Reas....due modi di vedere la vita ?...o due modi di amare la vita ?......se solo foste compatti....e se solo il vostro cuore battesse per lo stesso principio..sareste invincibili..."...mi voltai verso Shoyo..." Io non saro' degna di sedere al vostro stesso tavolo.....ma voi forse no siete degna di essere chiamata essere umano per come avete accolto mio figlio e la donna che stava con me......pregare farebbe bene anche a voi ...."......
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26-03-2012, 20.51.51 | #1269 | |
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Citazione:
“Ma tu non ci hai mai creduto...” mormorai “Dicevi che erano fantasie, immaginazioni, congetture... Non ci hai mai creduto... mai! Almeno finché...” Mi bloccai... e la mia mente fu sfiorata da un lontano ricordo... il ricordo di un ragazzino impulsivo con le mani sporche di sangue e la febbre che saliva rapidamente... Istintivamente strinsi più forte la mano di Guisgard e vi posai un leggero bacio... “Sei sempre stato così avventato...” mormorai. Per qualche momento rimasi così, immobile ed in silenzio... assaporando quel momento speciale... Poi sospirai ed iniziai a parlare... “Chymela... credo fosse la principessa di una terra chiamata Sygma. Ho visto il suo palazzo, l’ho vista nella Sala delle Udienze di suo padre incontrare un viaggiatore... Cristiano... Andros...” Lentamente... tra titubanze, correzioni e spiegazioni narrai a Guisgard tutto ciò che avevo visto... gli parlai della sua somiglianza con Andros e del modo in cui avevo intuito che Cristiano era in realtà l’Arciduca... gli descrissi i sentimenti di Chymela e ciò che lei aveva provato quando aveva scoperto la verità... Parlai a lungo, con la voce bassa e regolare... e quando ebbi finito e la mia voce si spense, solo in crepitare del fuoco rimase a riempire l’ambiente.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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26-03-2012, 20.52.32 | #1270 |
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Fyellon abbracciò Altea.
“Questa città sembra dominata dall’assurdo…” mormorò lui “… qui non domina la Ragione, ma solo il caos… si, dite il vero… fatti misteriosi stanno accadendo intorno a noi… mi chiedo chi siano questi fantomatici nemici di Tylesia… tutti ne parlano, ma nessuno sembra averli mai visti…” fissò allora la ragazza negli occhi “… sapete cosa vi dico? Che scopriremo noi la verità… resteremo qui per stanotte… il tempo che i soldati smettano di cercarci, almeno per ora… all’alba andremo via… ora riposate… io sorveglierò la situazione…” E toltosi il mantello, Fyellon lo avvolse attorno alle spalle di Altea.
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