21-05-2013, 17.37.17 | #1261 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai Josephine e sorrisi.."Non devi preoccuparti, so che tu vuoi fare la giornalista...e potrai collaborare con Mr. Dean..non ti costringo a fare ciò che non vuoi...scoprire insomma questo fatto..per noi studiosi di arte o archeologi è come scoprire un oggetto raro..e io non ho intenzione di lasciarmi scappare questa scoperta..bene ora vado a letto domani devo andare a lezione".
Entrai nella camera stile barocco e mi stesi sul grande letto in ferro battuto..mi addormentai subito e mi svegliai al mattino di buona ora. Mi preparai una buona colazione e poi scesi subito le scale e andai alla fermata dell'autobus vicina, una portava proprio alla Università Cattolica, era stracolmo di gente, e correva veloce per le strade, ero in piedi e ad ogni fermata imprecavo, quasi cadevo, finchè la vidi in lontananza, prenotai la fermata e scesi subito. In poco mi trovai nella aula, era già piena di studenti, e piena di emozione.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
21-05-2013, 19.43.45 | #1262 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio si era preparata per l'appuntamento con Masan.
Mentre però si vestiva per uscire, aveva sentito le ultime notizie al telegiornale. Durante la notte c'era stato un tentativo di furto al Museo Archeologico. Misteriosi individui erano riusciti a penetrare nel museo, devastandone gran parte degli ambienti, danneggiando anche alcune opere custodite. Tuttavia, stranamente, non avevano portato via nulla di ciò che era custodito nel museo. La polizia era riuscita ad arrivare mentre i ladri erano ancora nel museo, avviando così con loro un vero e proprio conflitto a fuoco, avendo però la peggio. I misteriosi criminali, infatti, si erano dimostrati ben preparati a quell'azione delittuosa, apparendo ben equipaggiati al punto di poter sostenere e vincere uno scontro armato con la polizia. Le uniche immagini disponibili dell'accaduto mostravano le auto della polizia in fiamme mentre gli ignoti delinquenti abbandonavano la scena del crimine. E nelle immagini, sebbene per poco, era apparso quello che sembrava essere il capo di quel gruppo criminale. Un misteriosissimo ed inquietante individuo, coperto da una strana uniforme, simile ad una futuristica corazza e accompagnato da uno spaventoso cane, anch'esso dall'aspetto allucinante. Poco dopo, Clio uscì da casa e raggiunse l'università. E all'ora stabilita, Musan la raggiunse.
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21-05-2013, 19.56.10 | #1263 |
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A quelle parole di Elisabeth, Ingrid restò turbata.
Profondamente turbata. Restò poi in silenzio per lunghi momenti. Fissava la strada, mentre l'auto sfrecciava via. “Io...” disse “... io non so cosa tu mi stia dicendo, Elisabeth... ma forse dovresti parlarne alla polizia... o forse...” esitò “... forse dovresti raccontare tutto ai nostri fratelli... si, credo che dovresti... ho saputo che Liam è in città in questi giorni... e lui dovrebbe conoscere tutta questa storia... non credi?”
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21-05-2013, 20.04.54 | #1264 |
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Altea così raggiunse l'università.
Durante il tragitto l'autobus restò per un po' nel traffico, a causa di ciò che era accaduto in città la notte prima, con quel tentato furto al Museo Archeologico da parte di misteriosi criminali. Per la strada erano ancora visibili i danni per lo scontro armato con i poliziotti. Alla fine l'autobus condusse Altea davanti all'università. Qui la ragazza seguì la lezione e alla fine di essa, come pattuito, attese l'arrivo di Daiz. L'investigatore non tardò e all'ora stabilita si presentò davanti alla studentessa. “Buongiorno alla studentessa più affascinante che io conosca.” Disse nel vederla.
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21-05-2013, 20.20.56 | #1265 |
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Guardavo nervosamente il display dello smartphone, controllando le testate giornalistiche.
Non riuscivo a non pensare a quanto avevo sentito prima di uscire, e volevo sapere cosa avevano da dire i giornali. Mi aveva profondamente turbata. Già il fatto che ci fosse di mezzo il museo archeologico bastava per farmi stare in pena, poi l'efferatezza e la crudeltà del crimine lasciava senza parole per non parlare di quell'individuo che sembrava uscito da un videogame. Ma, se dovevo essere sincera, quello che mi turbava di più era il coinvolgimento del museo archeologico. Corrucciai la fronte, nel leggere le notizie. Siamo sicuri che non abbiamo preso nulla? Certo che sei proprio malfidente! Alzai lo sguardo, e mi resi conto che Masan mi aveva raggiunto. Mi alzai in piedi, sorridendo. "...Salve... Come sta?" Dissi con un cenno della mano quando fu vicino. "...ha sentito cos'é successo al museo? Il nostro scavo non è in collaborazione proprio col museo archeologico?" Continuai, sicura che conoscesse bene l'accaduto. "...Mi scusi, non è il momento, me ne parlerà in viaggio.." Guardai di nuovo il display, dove capeggiava la foto scattata al misterioso criminale. "...è che stavo leggendo adesso.." Sussurrai. Alzai lo sguardo e mi ritrovai con gli occhi in quelli i Masan, per un breve momento. "...Allora.." Sorridendo "...vogliamo andare?". |
21-05-2013, 20.35.06 | #1266 |
Cittadino di Camelot
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Uscii dalla Università e vidi Daiz..."Ho un nome..Altea..non bellezza etc" dissi mentre salivo sulla sua auto sportiva..."Bene e oggi che andiamo a scoprire...che è successo di particolare?"
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21-05-2013, 21.08.11 | #1267 |
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Gli occhi di Masan.
Erano in quelli di Clio e vi restarono per alcuni istanti. C'era qualcosa in quegli occhi. Qualcosa di enigmatico, di indecifrabile. Qualcosa di mutevole, di sfuggente, di inafferrabile. Erano occhi di ghiaccio, come se la luce non riuscisse a penetrare fino in fondo, generando così ombre e chiaroscuri, in cui immagini e sensazioni inquiete prendevano forma. “Si...” disse “... ho sentito di sfuggita... una brutta storia, non c'è che dire... purtroppo molti neanche concepiscono la vera essenza di un'opera d'arte... si limitano a metterla nei musei, a pagare un biglietto e a guardarla fissando una stupida guida, cercando un significato puerile e commerciale, scritto e confezionato per turisti annoiati e annoianti... questa gente non comprenderà mai il vero tormento del genio capace di generare arte... sono troppo inferiori... più simili alle bestie che all'essere umano...” restò poi in silenzio, chiudendosi in se stesso “... mi perdoni...” destandosi poi di colpo “... mi faccio prendere spesso la mano... e ho rischiato di annoiarla, mi scusi davvero...” sorrise “... beh, direi di andare. Il tempo volge al peggio e Sant'Agata di Gothia, a differenza di Capomazda City, è in mezzo alle montagne.” Raggiunsero allora la sua auto nel parcheggio per i docenti. Qui Clio vide il bellissimo pastore tedesco di Masan. “Le presento Flender...” fece lui “... il mio inseparabile compagno.” Salirono in auto e partirono per Sant'Agata di Gothia.
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21-05-2013, 21.39.05 | #1268 |
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L'auto di Daiz, appena Altea fu a bordo, sfrecciò via.
“Altea...” disse l'investigatore “... davvero un nome niente male. Sembra quello di una principessa greca o di una musa. Insomma, qualcosa di simile.” Rise. “Mi chiede cosa è accaduto? Beh, per prima cosa, qualcuno stanotte ha cercato di rubare qualcosa al Museo Archeologico. Ma stranamente non ha portato via nulla. La radio li chiama ladri, ma, a giudicare da come hanno ridotto le auto della polizia, io direi più che somigliavano ai membri di un commando. E poi da come si vestono non penso possano davvero definirsi dei ladri. Solitamente chi ruba cerca di passare inosservato. Questi invece sembravano usciti da un cartone animato di fantascienza. Di quelli che fanno in Giappone. E la cosa, devo dire, mi puzza un po'... cercavano qualche reperto antico... la stessa strada che stiamo seguendo noi per il nostro caso...” mise la sesta “... che fine ha fatto la sua amica? Non vuole essere dei nostri?”
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21-05-2013, 21.47.38 | #1269 |
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Guisgard, a quelle parole di Talia, cambiò espressione e divenne cupo.
“Si, forse...” bevendo un po' di quella Coca Cola “... assaggi questo panino... le assicuro che nessuno sa farli come Kuon...” sorridendo “... si, Kuon è incredibile... è un uomo straordinario... forse l'unica persona al mondo capace di sopportarmi...” morse il panino “... questo è particolare...” indicandolo a Talia “... di sicuro non c'è niente di simile dalle sue parti, mi creda... questa particolare varietà di broccoli cresce solo qui ed ha un gusto ed un sapore particolare... e le salsicce, aromatizzate, vengono messe nel panino appena tolte dalla brace... è questo il segreto...” gustandolo “... magnifico...” la fissò “... avanti, assaggi. E non si fermi al sapore piccante, anche se le sembrerà troppo all'inizio. Lo assapori lentamente... chiudendo gli occhi... gustandolo piano... sentirà tutto il sapore di questa magnifica terra...” In quel momento arrivò Kuon. “Signore...” “Cosa c'è, Kuon?” Voltandosi Guisgard. “E' accaduto qualcosa...” “Cosa?” Mise allora il tablet sul tavolino e mostrò al suo padrone le immagini del furto al museo. “Gli occhi di quell'uomo...” fissando il piccolo schermo Guisgard “... sono gli stessi di colui che ha rivendicato il video terroristico... è il capo delle Tarantole Rosse...” “Cosa cercavano secondo te al museo?” Chiese Kuon. “Il Codex Nolhiano...” mormorò Guisgard. “Signore?” Stupito Kuon. “Me ne ha parlato Padre Nicola...” con occhi di ghiaccio l'ultimo dei Taddei “... cercano il Codex quei maledetti...” “E' così prezioso questo codice, signore?” Domandò il maggiordomo. “Si...” annuì Guisgard “... credo di si... per questo dobbiamo arrivare ad averlo prima di loro...” e restò a fissare gli occhi di quel criminale sul tablet.
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21-05-2013, 22.41.41 | #1270 |
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Quegli occhi, era incredibile come riuscissero a monopolizzare la mia attenzione.
Distolsi lo sguardo, rapidamente, e seguii il professore verso la macchina, sistemai il borsone nel baule mentre tenni il trasportino sulle ginocchia. "...Ottimo.. La montagna è casa mia.." Rabbrividii "...detesto il mare...". "....Ma ciao, bello..." Dissi poi accarezzando la testa dello splendido cane. "...non esiste cane più bello del pastore tedesco, a parer mio.." Dissi sorridendo a Masan. "...beh, spero che lui e il mio principino possano andare d'accordo..." Allungando la mano nelle fessure del trasportino in modo da accarezzare piano il manto nero del mio gatto, accoccolato su se stesso. Era incredibile quanto fosse bravo nei viaggi, se ne stava lì, tranquillo, senza dare di matto o altro. "...le presento Giuliano..." Sorrisi "...le risparmio tutta la titolatura imperiale.." Facendo l'occhiolino al professore. Mentre il tempo passava guardavo fuori dal finestrino. "...comunque non si preoccupi.. Anche io sono il tipo che si fa prendere la mano... Capisco benissimo il suo ragionamento sul museo... Ma per chi studia queste cose ovviamente l'approccio è molto diverso..." Risi "...certo, se mettesse me davanti a un quadro novecentesco, o altro... Mi scambierebbe per uno di quei vuoti curiosi.." Scossi la testa "..ad ognuno il suo.. E al museo archeologico in particolare ci sono molte cose a cui tengo particolarmente..". Restai in silenzio per alcuni minuti. "...cosa crede che cercassero?" Dissi poi, seguendo il filo dei miei pensieri. "...crede davvero che non abbiano preso niente?" Sospirai, sarcastica. "...non mi fido dei giornali come non mi fido ciecamente delle fonti letterarie..." Sussurrai "...ognuno tira l'acqua al suo mulino...". Mi voltai verso Masan e lo osservai guidare, restai a guardarlo per alcuni istanti, lo sguardo era puntato sulla strada e per la prima volta non mi trovai davanti ai suoi occhi così enigmatici. Sorrisi "...ora sono io ad annoiarla, mi scusi... Di solito queste notizie mi scivolano addosso.. Ma se si toccano dei reperti..." Rabbrividii "...quello sì che mi preoccupa...". |