Il fantasma dell'Elyseum

[Dacey Starklan]

Apprezzai le parole di Set, anche se non erano abbastanza forti quanto quelle di Phoemnis.
Era tempo di dimostrare proprio a quest’ultimo, il mio essere Margherita.
Mi accettai con un tecnico circa la posizione di alcune luci quindi raggiunsi il mio palco.


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[Guisgard]

"Beh, l'idea è buona, ma per avere qualche speranza di essere assunto ho bisogno di referenze..." disse Elv a Gwen "... mi proponi tu? Magari con una sana e solida raccomandazione?" Divertito.

[Guisgard]

A Dacey fu indicato il centro del palco che fungeva da set, con il regista indaffarato con le ultime cose prima dell'inizio.
“Dacey...” disse infine “... sei pronta, cara? Mi raccomando... ti voglio sensuale, decisa, tentatrice, con una forza erotica vitale ma raffinata. Devi convincere Faust che pur di averti, pur di avere la tua virtù val ben la pena dar via l'anima... chiaro? Immagina di essere al cospetto di Faust... nell'ombra troverai di certo Mefistofele... parla a Faust, stregalo, seducilo, illudilo.” Guardò tutti gli altri. “Azione!” Dando il via alle riprese.

[Lady Gwen]

Risi divertita.
"Sì, sì, me ne occuperò io, non preoccuparti..." con un enorme sorriso.
Forse non tutto il male veniva per nuocere, magari il caso aveva voluto che lui perdesse il lavoro in redazione, ma comunque fosse, averlo vicino non mi sarebbe dispiaciuto affatto.

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[Guisgard]

L'uomo guardò Destresya con i suoi occhi azzurri e tenendo in mano il bicchiere ghiacciato.
Cominciò a sorseggiarlo.
"I soldi non mi interessano..." disse "... non ho mai rubato nulla per il solo denaro... non cercavo sfide... no... ma giustizia... riscatto sociale..." bevendo "... in effetti vi è qualcosa nell'Elyseum che mi affascina... da sempre... come la donna di un altro che non si riesce a conquistare..." sorridendo.

[Guisgard]

"Bene." Disse raggiante Elv. "Finiamo di magiare e poi si va al castello." Entusiasta a Gwen.
Addentò ancora quel panino, ma poi gettò il restò nel piatto.
"Come fanno gli Americani a mandar giù solo panini simili io non lo capirò mai..." bevendoci sopra la Coca Cola.

[Lady Gwen]

Sorrisi mentre annuivo, era bellissimo vederlo di nuovo entusiasta, praticamente raggiante, col suo bellissimo sorriso ad illuminarlo ed ero felice di poter essere io ad aiutarlo.
Risi di cuore quando gettò il panino nel piatto, con divertimento.
"Oh io sono tranquilla e felice, col mio "cibo ipocalorico"..." dissi,divertita, facendogli il verso.

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[Destresya]

Era uno strano ladro, non che io conoscessi molti ladri a dire il vero, ma me li ero sempre immginati diversi.
Non rubava per denaro, sembrava una sorta di eroe tormentato del passato.
Lo guardai, scrutandolo attentamente.
Si diceva che madame Destresya leggesse nel pensiero, ma in realtà ero solo brava ad osservare e a comprendere il cuore di chi mi stava di fronte.
Ma quell'uomo, Cristiano, era davvero strano, non riuscivo a comprenderlo fino in fondo, anche se ovviamente sarebbe stato impossibile con così poco tempo a disposizione.
Ma ciò che disse mi incuriosì.
"Interessante metafora.." con un lieve sorriso enigmatico "...posso chiedervi di cosa si tratta?" fissandolo negli occhi "qualunque cosa sia, con me avrete l'opportunità di girare indisturbato per il castello, dunque qualunque cosa stiate inseguendo.. sarà vostra... dal canto mio vi darò tutto l'aiuto possibile..." senza togliere mai lo sguardo dal suo.

[Guisgard]

"Si si, ridi..." disse Elv a Gwen "... ma solo chi mangia cibi fritti, unti e pieni di salsine varie è davvero felice, non lo sai?" Divertito.

[Lady Gwen]

Roteai gli occhi con un sorriso sornione.
Poi mi sporsi appena di lato, avvicinandomi al suo viso.
"Intendi questa salsa?" col tono appena più basso, riferendomi alla piccola goccia che ne era rimasta all'angolo del suo labbro.
Allora mi avvicinai ancora e la raccolsi, assaporando appena il suo labbro con le mie.
Poi mi staccai da lui.
"Discreta, in effetti..." dissi piano, con un vago sorriso.

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