10-09-2013, 14.16.00 | #121 |
Cittadino di Camelot
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Tirai un sospiro di sollievo, uscendo dal Palazzo Reale... non avevo mai amato molto queste occasioni ufficiali.
Seguii, dunque, fuori Jacopo e l'uomo di nome Simone... osservavo quest'ultimo... non mi piaceva, c'era qualcosa di mellifluo e sfuggente nel suo sguardo che contrastava con il gesticolare sbrigativo... E tuttavia a colpirmi fu l'agitazione che li pervadeva entrambi, l'urgenza della voce nell'esporre il problema al Re... "Mi sembra di capire che questo misterioso ladro vi preoccupa seriamente, messer Simone..." dissi gentilmente, uscendo nel cortile "Pensate davvero, dunque, che qualcuno voglia rubare... come si chiama?" voltandomi appena verso Jacopo "Il... Verziere Fiesolano, dico bene? Non pensate che sia solo una burla, mi par di capire..." I miei occhi si mossero tra i due... "Ma poi... perdonatemi, ma io proprio non capisco... perché mai qualcuno che intende rubare un oggetto, debba prima gridare la sua intenzione ai quattro venti e rendere così la sua impresa immensamente più difficoltosa? Siamo dunque di fronte ad un pazzo, o ad un ladro esibizionista?"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
10-09-2013, 15.53.39 | #122 |
Cittadino di Camelot
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"Madama Matilde, vorrei avere un abito composto da più parti sovrapposte, tutte in chiffon. I colori utilizzati vorrei che fossero l'azzurro, il rosa e il lavanda.
Gli strati devono essere di lunghezze diverse. Le maniche devono essere corte, a metà del braccio, e devono ricadere morbide. Il seno deve essere ricoperto da una fascia di pizzo bianco e da uno strato inferiore sempre color lavanda. La fascia-nastro sotto il seno, la vorrei rosa. Ecco l'abito si può vedere in questo libro". Gli porsi il libro per fargli vedere la figura.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
10-09-2013, 16.03.10 | #123 |
Cittadino di Camelot
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Alle ultime parole di Mussan ritrassi subito la mano.
I miei occhi si posavano sugli uomini presenti ascoltando silenziosamente i loro discorsi ma trasalii nell' udire la parole di Azable...che stava a significare che ero parte della banda...che tipo di banda tanto da sincerarsi se si potevano fidare di me. Mille dubbi mi assalirono...."Di che banda state parlando milord Azable?Voi mi avete offerto un posto come modella ma non di far parte di una banda..siate sincero con me..altrimenti me ne andrò e farò finta di non avervi nemmeno incontrati" dissi guardando gli uomini con aria interrogativa.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
10-09-2013, 17.09.27 | #124 |
Cittadino di Camelot
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" Non c'e' motivo per uccidere nessuno....Padre Anselmo non ci sarà di ostacolo......attenderà il mio ritorno giorno e notte......sono cresciuta in questa Chiesa.....senza genitori lui mi ha cresciuta....era l'unico posto dove mi si offriva un riparo e affetto......." vidi i due sgherri ammutolirsi alle parole del Capo......e dopo che si fu addormentato....andai da Padre Anselmo...." Padre, come state ?.....questa non ci voleva....venite, sediamoci su quella panca, domani non avrete piu' nessuno tra i piedi, guardate che Donna Agnese sa che avete un brutto raffreddore con bubboni.....era l'unico modo per tenere lontani i parrocchiani, i bambini staranno a casa...sino a quando non andrete a trovarli voi....Padre...volevo parlarvi di Sygma...e' lì che voglio andare...sapete di quel quadro che vogliono rubare, c'e' una ricompensa per chi eviterà che questo avvenga.......sapete quanto bisogno ho di quei soldi.......la casa...i bambini...il minimo indispensabile......l'altro giorno ha piovuto e una piccola parte di tetto non ha retto.........so che non siete d'accordo perchè io affronti questo viaggio.....ma con l'elemosina che mi danno e i pochi lavori che riesco a fare....non ce la faccio.......alle volte in sogno mi appare un uomo ricco.....che si prenda cura di me e dei miei diavoletti.....ma quello Padre e' piu' di un miracolo credetemi............un ultima cosa prenderò i sai da Frate che avete nella Sagrestia li farò indossare ai due uomini .......dirò che sono dei Frati muti e io li sto accompagnando al convento di Sygma..........e ora Padre Beneditemi............".......attesi la sua Benedizione...non sarei andata a riposare senza
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10-09-2013, 17.24.54 | #125 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Jacopo fissò Talia e poi Simone.
I suoi occhi scuri erano impenetrabili ed enigmatici. C'era qualcosa in quegli occhi. Qualcosa che li aveva sempre caratterizzati. Come se riuscissero sempre a celare le sue emozioni ed i suoi stati d'animo. Jacopo era un uomo particolare. Un uomo sempre capace di misurarsi, di controllarsi, di far valere la ragione sempre e comunque. Ma nello stesso tempo animato da una forza non comune. Forza che aveva sempre messo al servizio di se stesso, come tutti quegli uomini che non credono al Destino ma solo alle loro qualità. “L'uomo che si nasconde sotto il nome di Mirabole” disse Simone alla ragazza “è sicuramente, come giustamente dite, un esibizionista, un megalomane, un fanatico.” “Un mitomane.” Fece Jacopo. “Si e della peggior specie.” Annuì Simone. “Magari” osservò il capitano “non è solo un uomo a nascondersi dietro quel nome, ma più uomini... forse una banda...” “Non saprei...” mormorò Simone “... quando affronto un avversario preferisco conoscerlo prima bene... e studiando i suoi precedenti furti ho l'idea che ci troviamo di fronte ad una sola mente... un indole così esaltata da se stessa da spingere, ho motivo di credere, a questi furti per il solo gusto, o per meglio dire bisogno, di far parlare di sé... e questi tratti, così tutti insieme, ed affiancati alle indubbie qualità criminali, all'audacia e all'inventiva quasi scenica delle sue azioni sono rare da riscontrare in più uomini... e poi quel quadro non è un semplice oggetto d'arte secondo qualcuno...” “Esagerazione...” sbuffò Jacopo interrompendolo “... se esiste davvero questo Mirabole, allora prima o poi sarà a tiro della mia spada...” guardò poi Talia “... ma non voglio parlare di questo ora... Simone, a presto...” “A presto, capitano...” con un cenno di assenso il viceprocuratore “... milady...” E Jacopo e sua moglie tornarono a casa. E appena giunti, uno dei servitori consegnò al capitano un biglietto. “E' un invito...” guardandolo Jacopo “... per una festa pare...”
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10-09-2013, 17.45.34 | #126 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Padre Anselmo tentò di far desistere Elisabeth da quel suo proposito, ma non ci fu nulla da fare.
Seguire quegli uomini o andare a Sygma per difendere quel quadro erano, agli occhi del prete, la medesima cosa. Un'assurdità. Venne però il mattino e il capo si sentiva un po' meglio. Tuttavia la sua ferita era ancora fresca e questo fece preoccupare i suoi due compari. “Non importa...” disse lui “... guarirà da sé...” I tre allora, come proposto da Elisabeth, indossarono quei sai. “E voi?” Chiese il capo alla donna. “Come vi vestirete? Da suora?” “Inoltre serve un carro per partire...” fece Monty “dovete procurarcelo voi...” “Trovatene uno” il capo ad Elisabeth “e Monty e Ioga lo ruberanno...”
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10-09-2013, 18.04.14 | #127 |
Cittadino di Camelot
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Tutto come previsto Padre Anselmo fece di tutto perchè tornassi sui miei passi....ma non c'era nulla da fare, questa era l' unica strada.......i tre briganti misero il saio.....e ora?....." No...non ci sarà nessuna suora , ma tre frati muti....cosi' evitiamo che aprendo la bocca l'ignoranza si dilaghi......essendo voi muti io sarò colei che vi accompagna al convento di Sygma......"....pensavo che fosse tutto finito e che avrei potuto tirare un sospiro di sollievo e invece....volevano un carro.....gia' un carro...il Capo aveva ancora problemi alla gamba..camminare per lui sarebbe stato impossibile.......chiusi i pugni come se volessi scaricare tutta la violenza non sulle loro facce invece lo feci sui palmi delle mie mani......." Mi avete seguita...quando sono uscita da qui...la prima casa in cui mi sono fermata nella parte sul retro ha due carri....credo che alla signora...uno possa bastare.......e ora fatemi il favore.....non chiedetemi più nulla....sto pagando una colpa che non mi appartiene...".......mi avvicinai a Padre Anselmo...." fate che il buon Dio mi perdoni......infondo, a lei uno bastava...".....mi sedetti su una vecchia sedia di paglia...ed attesi che quel carro mi portasse via di lì.....
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10-09-2013, 18.04.23 | #128 |
Cittadino di Camelot
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I miei occhi si spostavano tra Jacopo e Simone, mentre parlavano...
ero vagamente stupita... forse ero io ad essere nel torto ma io non riuscivo a vedere quel Mirabole come una grande minaccia... insomma... dopotutto aveva annunciato le sue intenzioni, no? E quindi quel quadro poteva essere ben protetto... anche a costo di farlo piantonare giorno e notte... non capivo come mai si dessero tanta pena... Jacopo, tuttavia, troncò presto il discorso... mio marito non amava che io mi immischiassi in questo genere di cose e lo lasciò bene ad intendere tanto a me quanto a Simone... ci congedammo dal viceprocuratore, dunque, e tornammo verso casa. Qui ricevemmo una sorpresa... “Un invito per una festa?” domandai, sollevando sorpresa gli occhi su mio marito “Oh, ma è delizioso... da parte di chi?”
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10-09-2013, 18.36.06 | #129 |
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Jacopo aprì il biglietto e lo lesse.
“E' di messer Nicolò Accio, il banchiere...” disse il capitano “... pare voglia dare una festa di presentazione, per il debutto in società di sua nipote... sarà un ricevimento in grande stile... praticamente ha invitato tutta la crema di Sygma...” fissò Talia “... immagino sia inutile chiederti se tu voglia andarci o meno...” sorrise “... beh, un'occasione mondana che forse mi viene in aiuto per farmi perdonare della nostra Luna di Miele mancata... o per meglio dire solo rinviata... su, preparati e va a far compere... voglio che tutti muoiano di livore per la mia bella moglie... acquista l'abito più bello e i gioielli più costosi... sarai tu il centro della festa, lo so... e sarò l'uomo più fortunato di Sygma...”
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10-09-2013, 18.53.51 | #130 |
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Padre Anselmo toccò con dolcezza il capo di Elisabeth, quasi a volerle perdonare quelle colpe non sue, ma procurate.
Iddio Onnipotente, infatti, sa che spesso le colpe dei miserabili sono indotte da oscuri demoni, che il più delle volte assumono i tratti dei nostri simili. Nostro Signore, nelle Beatitudini, invocò la Giustizia Suprema. E forse, quella Giustizia, richiede che quei volti non giungano mai nel Regno dei Cieli. I due briganti così rubarono quel carro. Poi, insieme al loro capo, indossarono quei sai. Verso il tardo pomeriggio, finalmente, con Elisabeth, lasciarono la chiesa, indirizzandosi verso le porte di Camelot. E quando le raggiunsero, videro alcuni soldati a controllare l'ingresso. “Badate di non tradirvi, o vi sgozzò all'istante...” disse il capo ad Elisabeth. E giunti al posto di controllo, i soldati fermarono il carro. “Chi siete?” Chiese uno di quelli. “E dove siete diretti?”
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