13-10-2010, 02.56.56 | #121 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard afferrò la mano di Morven e lo fissò negli occhi.
"Volete giocare, cavaliere?" Chiese. "Badate però che io gioco solo se la posta in palio è alta!" "Cavalieri, dadi e poi guai! Lo so io, non finiranno mai!" Recitò Iodix.
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13-10-2010, 03.02.24 | #122 |
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Morven fu sorpreso da quel gesto repentino dell'uomo, ma resse il suo sguardo e non indietreggiò nè ebbe un brivido. Finse di ignorare i versi del buffone, e fissando Guisgard:
"Non vi avrei sfidato per una posta che fosse meno che alta, cavaliere..." disse "La vita... che ne dite, può andar bene per voi, la vita?"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
13-10-2010, 03.12.07 | #123 |
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Ne dicevano di scemate quei due...........la vita non era una posta da mettere in gioco..........mi era passata la fame.....e quei due erano due teste calde......avevo un bel boccale di vino, era l'unica cosa in mio potere.....per rinfrescargli le idee....mi alzai dal mio posto e presi la brocca ancora piena, mi avvicinai al Cavaliere che avevo sentito si chiamasse Guisgard......e in maniera assolutamente goffa ed impacciata gli versai addosso l'intero boccale......" Perdonatemi ma qualcuno mi avra' spinta...ho bagnato i vostri pantaloni........".........presi cosi' il fazzoletto che poratvo in vita e feci per sciugargli il liquido
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13-10-2010, 03.13.47 | #124 |
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"La vita?" Ripeté Guisgard sorridendo. "La vostra non mi interessa, cavaliere... mentre la mia... la mia vale ben poco."
Lasciò allora la mano di Morven e con gesto fulmineo portò la spada sul tavolo sotto la gola del giovane cavaliere. "Male, amico mio..." disse "... molto male... la spada è la miglior amica di un cavaliere... e sarebbe una beffa se vi uccidessi con la vostra stessa spada..." E con gesto altrettanto rapido girò il verso dell'arma, porgendo l'elsa a Morven. "E' vostra, cavaliere... abbiatene più cura..." E detto questo rise di gusto.
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13-10-2010, 03.17.06 | #125 |
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Ma un attimo dopo, una misteriosa dama, riversò su Guisgard un'intera brocca di vino.
"Che io sia dannato!" Urlò il cavaliere, mentre fissava Elisabeth. "Voi... voi... dannata, pazza donna..." "Donna folle, Dio non volle!" Esclamò Iodix.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 13-10-2010 alle ore 03.24.55. |
13-10-2010, 03.22.30 | #126 |
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Morven non si fece sorprendere dalla bravata di Guisgard, e mentre quel cavaliere gli tendeva l'elsa della sua spada e gli rispondeva con aria di celia, il ragazzo fece un sorrisetto cattivo e gli lasciò intravedere la sua mano sinistra, che, celata sotto il mantello, stringeva in tutta tranquillità il suo secondo gladio.
Quindi, sollevò un istante le spalle, rise lievemente all'indirizzo di Guisgard, e rinfoderò con un gesto elegante l'una e l'altra delle sue armi, non senza prima averle fatte roteare vistosamente sotto il naso di Guisgard. Fu proprio in quel momento però che Morven dovette indietreggiare, come non aveva nemmeno fatto prima, perchè degli schizzi di liquido scuro lo colpirono all'improvviso sul viso. Il giovane passò le dita sulla faccia e sui propri indumenti, e comprese un istante dopo che si trattava di vino. Riportò gli occhi su Guisgard e si avvide che il cavaliere era completamente bagnato da quel rosso liquore, mentre una dama, di fronte a loro, il boccale ancora in mano, si scusava con finta aria contrita. Morven guardò Guisgard, se stesso, quindi di nuovo la dama, e un istante dopo esplose in una gaia risata.
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13-10-2010, 03.32.46 | #127 |
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Tamponai con il fazzoletto i suoi pantaloni con tale violenza.......che avrei potuto fermarne la discendenza.........." Sono cosi' rammaricata di quello che e' successo......credetemi io mi sento costernata....." ...mi resi conto pero' che il vino aveva schizzato tutti e il mio mantello sembrava avesse preso qualche rara malattia.......al suono della voce adirata di Guisgard e il suo continuo chiamarmi pazza.....mi fece bollire il sangue a tal punto che le dita della mia mano afferrarono la sua coscia un po' piu' sotto dell' inguine........" Vi sarei grata se evitaste di darmi della pazza..........credo che la tolleranza sia una delle prime virtu' per un cavaliere....."...lo guardai negli occhi senza lasciare la sua coscia
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13-10-2010, 03.36.28 | #128 |
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"Milady..." disse Guisgard cercando di contenere l'ira "... mi avete fatto salire il sangue alla testa con la vostra bravata... ora, vi prego, togliete le mani dalle mie parti basse o non risponderò più di me..."
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13-10-2010, 03.38.55 | #129 |
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" Non solo intollerante.....anche collerico ed irruente con la gentilezza di una donna.....non ho intenzione di abbandonare i vostri gioielli sino a quando non mi chiederete scusa..."
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13-10-2010, 03.40.14 | #130 |
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Avevo abbracciato Rainbow e l’avevo consolata dopo quella brutta esperienza... esperienza dura da sopportare per una ragazza.
Avevo ascoltato lo scambio di parole tra quei cavalieri senza fiatare... poco mi importavano le loro contese e le loro beghe, ciò che mi interessava era una cosa sola e quella cosa fu messa in discussione quando sir Belvan decise di tornare a Cartignone. Non replicai. In fondo cos’altro potevamo fare ormai? Ma dentro di me ribollivo di rabbia: sarei di certo giunta più lontano se avessi lasciato la città da sola... Una volta giunti a Cartignone, mi diressi al palazzo con gli altri, qui lasciai lady Rainbow alle cure di una buona e devota serva e uscii di nuovo. Camminavo per le strette vie della città cercando di smaltire la rabbia e la frustrazione che mi rendevano il sangue amaro... ero stata una sciocca: troppe emozioni dominavano il cuore di quei cavalieri, a troppe distrazioni erano soggette le loro spade votate al bene assoluto e alla giustizia... ma io, io piccola povera dama, io avevo un solo interesse, un unico scopo... e me l’ero lasciato sfuggire dalle mani proprio quando credevo di esser sulla strada giusta. Alzai gli occhi al cielo e osservai tristemente la luna piena... che cosa dovevo fare? Rassegnarsi? Mai! Combattere? Sì, certo... ma come?
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |