07-07-2011, 19.20.50 | #121 |
Cittadino di Camelot
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Anno del Signore 1452
Correva l'anno del Signore 1452, era una tersa mattinata di inizio maggio nella stagione in cui il beffardo inverno di dischiude anche negli ombrosi sentieri di montagna, dove le foglie cambiavano colore ed in lontanzna lungo pendii e crini smembrati dal solco dei carri, si affacciavano dirupi infecondi dai quali si domina ancor'oggi la piccola vallata immersa nel sonno, tra le pendici del vulcano spento ed il mare antico, culla di civiltà....
...non è per me un ricordo piacevole, perdonate dunque se la mia mente vacilla ed il mio cuore sanguina... sperso di proseguire il viaggio, ma non oggi... |
07-07-2011, 21.32.02 | #122 | |
Dama
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07-07-2011, 21.38.22 | #123 |
Dama
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Emrys, chiedo venia se solo ora ho potuto completare la lettura della prima parte del vostro racconto...(ora attacco con le scusanti ) ma son dovuta uscire da Camelot per un paio di giorni e recarmi presso un'altra corte oltre confine (regionale) a "controllare" se la voce che girava da qualche tempo fosse veritiera...sono in corso i saldi...brutta roba non li consiglio a nessuno...troppa frenesia, troppe code per pagare...ma è un duro lavoro...e qualcuno lo dovrà pure fare...così mi devo sacrificare..
E oggi, ritornando alla normalità (?) mi son dovuta accollare l'incarico di amanuense e scriba...per stilare con dovizia l'elenco di punti del regolamento che, chissà come mai, avete tempestivamente smarrito-poi-miracolosamente-ritrovato-mezzo-stracciato. Ebbene: ora ho concluso la lettura di questa meravigliosa avventura che vede come protagonista un Cavaliere che io adoro e che, credetemi, incamera tutte le caratteristiche speciali che voi avete descritto. Un applauso a Emrys per la capacità di trasmettere in con le parole delle storie e a cavaliere25 che si merita questo speciale riconoscimento |
07-07-2011, 22.08.15 | #124 | ||
Cittadino di Camelot
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Grazie, mia signora! Speravo di aver bene interpretato tutte le storie che mi han raccontato su di lui nei vicoli di Camelot e nei corridoi del palazzo! Mi sembra proprio un gran bravo ragazzo. Citazione:
Attendiamo.
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Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio) |
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08-07-2011, 21.10.59 | #125 |
Dama
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17-07-2011, 20.17.20 | #126 |
Bannato
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I parte
(Versione aggiornata) Qualche tempo fa mi trovai affacciato da una delle torri di questo castello. Era l'alba, e pensai di godermi la quiete che precede il risveglio degli abitanti del nostro regno, di percepire i primi, dolci olezzi dei fiori e delle piante di questo florido giardino nel quale quotidianamente ci capita di incontrarci. Pensavo di poter osservare tutti gli animali e insetti mettersi all'opera (il tempo passa ad osservarli che uno non si rende neanche conto), invece... non fu così. Sinceramente non saprei neanche riferire con esattezza cosa sia accaduto, ma sono certo che saprete aiutarmi a ricostruire la vicenda. Dunque, mi trovai affacciato dalla torre, quando... ... Lady Gonzaga correva lungo il cortile verso l'entrata. Era la tipica corsa di chi si sta affrettando per comunicare qualche novità. Non vi era alcun dubbio che tenesse qualcosa tra le mani, qualcosa che... ...le fece perdere l'equilibrio, e inciampò sul lastricato. Si rialzò, e dopo qualche attimo ritrovò il passo celere di prima. A quel punto si poteva riconoscere cosa teneva tra le mani: si trattava di un foglio, più esattamente di una lettera. Entrò dal portone d'ingresso del castello di Camelot, ma era ancora presto e non trovò nessuno nella grande sala. Quindi uscì nuovamente. In assenza dell'altrui consiglio dovette fare affidamento al suo, ma talvolta è sufficiente interpellare il proprio giudizio e prestargli ascolto. Dalla semioscurità della sala tornò alla luce mattutina delicata che invano cercava i primi raggi di sole. Senza ulteriore esitazione Gonzaga si avviò verso il giardino, nel quale ha sempre trovato le risposte più adatte ai propri quesiti. Caso mai avrebbe trovato lì conferma o smentita della propria intuizione. Nella sua mente era già fissata ogni parola della lettera appena scoperta, eppure il senso stentava a trovare una collocazione certa nei suoi pensieri. In fondo al cortile, davanti al giardino si spezzò finalmente la sua solitudine, ed incontrò qualcuno a cui volentieri avrebbe confidato il contenuto della lettera, pur di sgravarne la propria mente dai dubbi che in così poco tempo le aveva suscitato. Si trattava di Emrys: "Buongiorno, mia cara Gonzaga. Così presto, e già così solerte? Raramente la mia passeggiata mattutina trova interlocutori disposti a staccarsi dalle braccia di Morfeo, prima che la sveglia o il gallo provvedano a ciò. Eppure non erro nel vedervi oltremodo agitata". Gonzaga: "Pare che il mattino abbia donato a voi la quiete che ha voluto sottrarre a me, sir Emrys. Ma... voi come mai siete già sveglio, a passeggiare fuori e oltretutto di buon umore?" Emrys: "Il buon umore, milady, è il bastone che mi accompagna passo per passo a qualsiasi ora della giornata. La natura, nella sua operosità silenziosa, conserva i consigli più antichi a chi riesce ad ascoltarli, e qual momento migliore se non quando la natura stessa si sveglia? Basta anticiparla di qualche minuto, e svelerà tutti i suoi segreti a chi sia disposto ad intenderli. I vostri, lady Gonzaga, presumo siano custoditi nelle righe di questa lettera che tenete per mano, giusto?" Gonzaga: "Gius... ... ma come sapete che si tratti di una lettera? Potrebbe essere un foglio qualsiasi!" Emrys: "Il mio intuito suggerisce che non si tratti esattamente della lista per la spesa!". Gonzaga: "Così è infatti! La lettera è alquanto misteriosa, credetemi!" Emrys: "La lettera, o il suo mittente?" Gonzaga: "Bé, l'una in conseguenza dell'altro... ... ma chi vi ha detto che si tratti di un mittente, nel senso che...". Emrys: "Mia cara Gonzaga, il mio intuito già a quest'ora è sufficientemente sveglio da suggerirmi che non sia stata vostra zia a farvi gli auguri per l'onomastico per iscritto, e per questo ora siete così agitata! Dunque chi l'ha scritta? Aaaahhh, ho capito, un vostro spasimante è stato attratto dal suono della cetra con cui ogni pomeriggio fracass... ...deliziate le nostre orecchie qui in giardino, non è così?" Gonzaga: "Non saprei. Il mittente è misterioso per voi che non conoscete il contenuto della lettera allo stesso modo come lo è per me! Leggete voi stesso" (gli porge la lettera). Emrys: "Bla bla bla... ... ...firmato un cavaliere di Camelot. Perlomeno sappiamo da dove viene e cosa fa di mestiere. Dove l'avete trovata questa lettera?" Gonzaga: "Ero diretta al mercato quando, passeggiando tra i viali fioriti che conducono fuor dai confini, pensai quanto fosse... ...". Emrys: "Cara, non vi ho chiesto la vostra biografia!" Gonzaga: "Perdonate, l'ho trovata sulla panchina poco più avanti in giardino, tenuta ferma con una pietra, la dove sono solita suonare la cetra il pomeriggio. Cosa mi suggerite? Chi potrebbe essere il mittente? Cosa dovrei fare secondo voi, provare a scoprirne l'identità, o attendere che sia lui a presentarsi al mio cospetto e dichiarare i propri intenti?" Emrys: "Seguite quel che vi suggerisce il vostro istinto, ma fate in modo che non corra più della ragione! Ove questa si trova ad inseguire, prima o poi si corre il rischio di inciampare per la troppa fretta!" Gonzaga: "Vi ringrazio per il vostro consiglio, sir Emrys. Non che ora ne sappia più di prima ma... ... in fondo non è cambiato nulla, ma grazie lo stesso! Buona passeggiata!" Lady Gonzaga si allontanò entrando in giardino. Emrys, pensando tra sé: "Beata gioventù, l'ingenuità è vostra compagna fedele e spesso anticipa i vostri intenti!" Così Gonzaga si addentrò nel giardino, percorrendo sentieri a lei ben noti. Passò accanto alla panchina, sulla quale aveva poco prima trovato la lettera. Più avanti giunse nell'angolo più recondito del giardino, ove si trova un pozzo antico, intorno al quale le damigelle di Camelot sono solite dare appuntamento ai loro spasimanti, al termine di lunghi e ricercati corteggiamenti. Lady Gonzaga si appropinquò al pozzo con un presentimento indefinibile. Appena giunta lì, provò a sporgersi oltre per volgere il suo sguardo in fondo, al suo interno. Avrebbe già dovuto discernere il suo volto riflesso nell'acqua straordinariamente pura e limpida. Avrebbe dovuto vederlo. Ma così non fu. In realtà vide una cosa completamente diversa. Diversa ed inattesa. Inattesa e inspiegabile. La lettera, che tanto gelosamente aveva tenuta stretta da quando l'aveva trovata, le cadde dalla mano. La prima folata di vento di quel mattino la allontanò leggermente sull'erba. Lasciamo lady Gonzaga immobile in quell'immagine mentre osserva il fondo del pozzo e ciò che si trova al suo interno, quasi fosse un dipinto, circondata dai cespugli pieni di fiori. Facciamo alcuni passi indietro, mentre l'immagine di Gonzaga si rimpicciolisce ai nostri occhi. Torniamo alla panchina sulla quale trovò la lettera, e se fossimo passati da qui pochi minuti prima, avremmo scorto una persona correre molto in fretta. Una persona, per l'esattezza una fanciulla, che ormai si è allontanata parecchio da quel punto. Proviamo a raggiungerla inseguendo le sue tracce invisibili, e scopriamo che si tratta di lady Sibilla. Ormai ha raggiunto il posto cui era diretta, il cortile interno sul retro del castello di Camelot. Inequivocabilmente tiene qualcosa tra le mani, forse un foglio, ma più probabilmente si tratta di una lettera... ... ... Lady Sibilla aveva ormai raggiunto il cortile interno, di corsa. Purtroppo per la gran fretta dimenticò di fermarsi, e inciampò sulle antiche pietre. Era sempre stata affascinata da questa parte del castello, che le sembrava indubbiamente la più romantica. Doveva pensare ogni volta a Lancillotto, che probabilmente passeggiando qui sospirava per Ginevra. Oppure pensava a Ginevra, che passeggiando qui doveva aver sospirato per Lancillotto. O ad entrambi che di nascosto dovevano aver sospirato insieme. Oppure a re Artù, che da solo doveva aver sospirato per loro due. Ma Sibilla si accorse subito di non essere sola in quel posto, e chiamò: "Emrys, anche voi qui? Come mai così presto?" Emrys rispose: "Ho sempre avuto l'impressione che queste antiche mura che ci circondano in questo cortile fossero portatrici di altrettanto antichi pensieri e consigli. La notte porta mistero, ma l'alba raschia dal mondo ogni enigma, e talvolta pare che si possano udire in modo appena percepibile talune di questi vecchi pensieri. Piuttosto, milady, cosa sospinge i vostri passi con tanta furia, quasi fosse già l'ultima, e non la prima ora del giorno? Per caso è questa lettera che tenete tra le mani?" Sibilla: "Così è, sir Emrys... ...ho ancora il fiatone, desiderate leggere voi stesso?" (gli porge la lettera). Emrys: "Bla bla bla... ... ... cavaliere di Camelot... ... ma siete sicura di non averla avuta da Gonzaga, o che lei l'abbia perduta? È esattamente la stessa! Dove l'avete trovata, se posso domandarvi?" Sibilla: "Dunque, mi stavo recando al lavoro dall'alchimista, come ogni mattina, camminando lungo i viali fioriti che conducono fuori da qui e pensando a ciò che... ...". Emrys: "Mia cara, non vi ho chiesto la vostra biografia!" Sibilla: "Perdonate, l'ho trovata incastrata in un cespuglio di mimose, dinanzi al quale sono solita soffermarmi ogni mattina per odorarle!" Emrys:" Hmmm, ogni mattina, dite?" Sibilla: "Così è!" Emrys: "Allora questo fantomatico cavaliere di Camelot, come si firma, deve conoscere le vostre abitudini! Nella lettera si dichiara devoto a voi e confida nel vostro aiuto, ma lo stesso lo dice anche a Gonzaga! Qualche idea sulla sua possibile identità?" Sibilla: "Volevo chiedere lo stesso a voi!" Emrys: "E io ricambio la domanda!" Sibilla: "Ciò non mi porta molto lontano. Grazie comunque, sir Emrys, e buona passeggiata!" Sibilla si allontanò, uscendo dal cortile. Emrys, pensando tra sé: "Gioventù, gioventù, la vostra ingenuità vi abbaglia anche in mancanza di sole! Eppure è tutto così evidente!" Fine I parte. Ultima modifica di Sir Aphelion : 21-07-2011 alle ore 15.14.03. Motivo: aggiornamento personaggio |
17-07-2011, 20.59.39 | #127 |
Cittadino di Camelot
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interessante questa storia... llamrei che innaffia le piante del palazzo? Ma non era un compito affidato a Emrys? chissà dietro quale prezzo si sarà sottratto a tale compito sono curiosa di sapere chi ha scritto quella lettera...sarà lo stesso che ha scritto a Sibilla???? spero che non mi facciate cadere dentro il pozzo...visto che sono anche caduta nella scalinata del palazzo
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[SIGPIC][/SIGPIC][B][I][SIZE="2"][COLOR="Wheat"] Nessun sole potrebbe risplendere se gli occhi del cuore non ne vedessero la luce.(anonimo)[/COLOR][/SIZE][/I][/B] |
17-07-2011, 21.09.02 | #128 |
Cittadino di Camelot
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Personaggi degli Annali
Ehm...io vorrei entrare a far parte dei personaggi degli "Annali del Regno di Camelot" e ho letto sul regolamento che chi voleva "iscriversi" doveva scriverlo in quest'area...
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[COLOR="Navy"][I]Possiamo solo immaginare quanto potremmo fare se solo ascoltassimo il nostro cuore e la nostra spada difendesse solo gli inermi, in nome di una giustizia che non appartiene al divino, ma all'uomo[/I][/COLOR] |
17-07-2011, 21.14.53 | #129 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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@Sir Aphelion
Messere, mi fa piacere che vi cimentiate in questo gioco proposto da lady Dafne... mi chiedo però se avete letto il suo regolamento, che ho accuratamente riportato qui. Lady llamrei, non ha mai detto che il suo personaggio poteva essere usate per queste storie... ne avete parlato con lei? Il personaggio di Emrys, inoltre è Bardo / Mago / Druido... non giardiniere. Vi pregherei quindi di prendere visione del regolamento. Grazie @Rohan Aggiungo il tuo personaggio.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
17-07-2011, 21.17.17 | #130 |
Cittadino di Camelot
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Grazie messere
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[COLOR="Navy"][I]Possiamo solo immaginare quanto potremmo fare se solo ascoltassimo il nostro cuore e la nostra spada difendesse solo gli inermi, in nome di una giustizia che non appartiene al divino, ma all'uomo[/I][/COLOR] |