28-03-2012, 19.16.56 | #1311 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Lilith si avvicinò ai due cavalieri morti, cercando di comprendere la causa della loro morte.
“Amor condusse loro ad atroce morte, poiché impeto e passione in lor fu forte. Misera e ria piangerà ella per la tenzone, di questa fatal furia di color senza ragione.” La ragazza udì nel vento questi enigmatici versi. Un momento dopo, Redentos e gli altri le si avvicinarono. “Credo siano morti” disse il cavaliere, controllando le ferite sui due cadaveri “trafitti dalle loro stesse spade...” In quello stesso istante si udì un sordo tonfo. Parsifal giaceva a terra senza conoscenza. Redentos lo prese e lo adagiò presso un cespuglio. “Sembra abbia perso i sensi...” fece il cavaliere “... qualcuno di voi conosce un modo per rianimarlo?” Fissando Jovinus, Lilith e Avid il nano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 29-03-2012 alle ore 01.21.59. |
28-03-2012, 19.24.55 | #1312 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Così, Cavaliere25, Tieste e il falco entrarono in quella locanda.
Subito il locandiere si avvicinò e assegnò loro un tavolo. Il falco si appollaiò su una delle sedie. “Questo uccello, per quanto bello, non può restare qui.” Disse il locandiere. “Rischia di spaventare i clienti.” “Non abbiate paura, questo non è un falco come tutti gli altri!” Esclamò Tieste. “Davvero?” Fissandolo il locandiere. “E in cosa differisce?” “Dal fatto che questo falco parla!” “Volete prendermi in giro?” “Affatto!” Sorridente Tieste. “Volete scommettere?” “Perchè no...” “Scommettiamo un pasto e una stanza?” “E se invece vinco io?” Chiese il locandiere. “Non so, dite voi...” “Mi farete da sguatteri per tre giorni!” “Andata!” Ridendo Tieste.
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28-03-2012, 19.27.45 | #1313 |
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"Ortiche selvatiche bollite... e petali di margherite e di rose schiacciati" dissi io, senza pensare "devono...devono essere uniti e bagnati con acqua bollente. L'impacco va messo sulla fronte."
I cavalieri sembravano stupiti, ma io non ci feci molto caso... ormai sapevo a memoria decine, forse centinaia, di cure e medicine da preparare con le erbe, anche se spesso utilizzavo alcuni incantesimi, che facilitavano la guarigione. Iniziai subito a setacciare il sottobosco. Mentre cercavo in un prato l'ortica, ripensai alle parole che udii nel vento... Chissà se erano state frutto della mia fantasia o se c'era, da qualche parte, qualcuno che voleva comunicarmi qualcosa?
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28-03-2012, 19.30.04 | #1314 |
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Ascoltai le parole di Fyellon..."Sapete per i vostri ideali, Fyellon, penso che voi potreste essere a vostro agio tra i Cavalieri del Tulipano...ma vi lascio alle vostre convizioni ideologiche, convenendo comunque che la Chiesa ha mobilitato il popolo in antiche superstizioni che dovrebbero essere sfatate". In fretta indossammo i nostri mantelli, camminavamo per la strada che portava alle porte, ero un pò titubante, per via delle guardie, fu difficile entrare a Tylesia, se ben ricordassi...come si poteva uscirne??
E proprio mentre ero persa in questi pensieri giungemmo alle porte ben blindate e sorvegliate dalle guardie, le quali iniziarono a porci delle domande. Fyellon mostrava sicurezza...accennai un leggero sorriso...da cugina ero passata a...novella sposa. Quando a bruciapelo una guardia mi pose una domanda in modo arrogante..."Io..vedete cavaliere, non capisco come a Voi possa tanto interessare la nostra vita, mi sembra sia normale che io e..il mio consorte..abbiamo deciso di unirci in matrimonio. D'altronde la Regina in persona benedisse la nostra unione..." deglutii e mostrai un anello che trovai nella stanza e recava il simbolo della corona della Regina di Tylesia.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
28-03-2012, 20.00.51 | #1315 |
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A quelle parole di Lilith, Redentos annuì e incaricò il nano Avid di accompagnare la ragazza per cercare l'occorrente per quell'impacco.
“Che strani ingredienti...” mormorò il nano mentre aiutava Lilith a cercare nella selva “... così curate i malanni nel vostro villaggio?” Ma proprio in quel momento, di nuovo alla giovane alchimista sembrò di udire qualcosa: “Amor ristagna amaro nella Ragione e sterile muore come un'inutile illusione. Diletta e ispirata è la mano mia che scrive, suona, canta e parla d'Amor, ma non lo vive!” Un attimo dopo vi era solo il vento.
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28-03-2012, 20.07.27 | #1316 |
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“Bello davvero...” disse il soldato osservando l'anello di Altea “... qui però siamo noi che facciamo le domande, milady... e ci interessa tantissimo ciò che accade al popolo, soprattutto quando non comprendiamo i motivi che spingono qualcuno ad abbandonare la città, quando invece tutti gli altri se ne stanno ben al riparo tra le sue mura... dunque vi chiedo ancora, milady... non temete di incontrare i nostri nemici uscendo da Tylesia?”
Fyellon fissò il soldato e poi Altea. Era nervoso e lentamente cominciò a far scivolare la mano sull'elsa della sua spada sotto il mantello. Tutto ora dipendeva dalla risposta della ragazza a quei soldati.
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28-03-2012, 20.12.38 | #1317 |
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Stavo per rispondere ad Avid, quando udii nuovamente dei versi... Parlavano di amore, da quello che capii la persona (o la cosa) che mi faceva udire quelle parole scriveva riguardo l'amore, ma non lo viveva direttamente...
"Avid, avete sentito anche voi...?" chiesi io al nano per capire se anche gli altri potevano sentire le voci. Se non fosse stato così c'erano due possibili spiegazioni: o era tutto frutto della mia fantasia o qualcuno voleva comunicare con me attraverso la magia. Se fosse stato così avrei dovuto trovare a tutti i cosi la persona (o cosa) che mi inviava quei messaggi e capire le sue intenzioni.
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28-03-2012, 20.13.34 | #1318 |
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Il soldato prese la mia mano...e osservò il mio anello, ma egli non era convinto...continuò con la sua veemenza....ecco il popolo era sottomesso davanti a queste persone, e non avevano nemmeno la libertà di uscire da questa città.
Mi accorsi che Fyellon stava toccando l'elsa della spada, sospirai, lo guardaii sperando capisse e feci un lieve cenno della mano..."No cavaliere, non ho paura, perchè ho il mio consorte, vicino, il quale è un ottimo guerriero a difendermi".
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28-03-2012, 20.41.18 | #1319 |
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Entrati all'interno della fabbrica, Guisgard e Talia si ritrovarono in un piccolo vestibolo che fungeva da ingresso.
Quella stanzetta era semplice e rassicurante, come richiedevano luoghi adibiti a tali funzioni. Oltrepassato il vestibolo, i due si ritrovarono in un grande ambiente con telai, fusi, mensole, argani e tutto il necessario che solitamente occorre alla tessitura. “Sembra che qui si producessero stoffe di tutti i tipi...” mormorò Guisgard. Ma la cosa curiosa era che tutto quell'ambiente appariva ancora in grado di funzionare. Anzi, i fili e le stoffe erano ancora disposti attorno ai fusi e sui telai e sulle mensole molti lavori erano già ultimati e ripiegati con cura. Persino il carbone, raccolto in piccoli sacchi, giaceva accanto a piccole caldaie, simili a stufe, per poter essere utilizzato per l'acqua calda. “Sembra quasi...” guardandosi attorno Guisgard “... che il lavoro qui sia stato interrotto all'improvviso... come se tutti gli operai fossero usciti solo qualche istante fa... che cosa curiosa...” I raggi del Sole filtravano dalle finestre che correvano sui lati lunghi di quell'ambiente, investendo di un alone luminoso i tavoli da lavoro. “Io credo che qui...” continuò Guisgard, sempre stringendo la mano di Talia “... che qui siano raccolte le più belle stoffe del mondo... tinte con colori straordinari... forse i più belli mai battezzati dalla natura... vuoi giocare, Talia?” Sussurrò lui. “Allora lasciati guidare dalla mia voce...” e soffiò tra i capelli di lei, come a voler accendere un incantesimo. Passò un solo istante e poi cominciò a descrivere quel luogo. “La luce brilla così sulle porpore di Cipro, sulle sete del Catai e sul lilla di Provenza.” A voce bassa lui. “L'azzurro di Siviglia sembra allora gareggiare con le venature granata dei drappi di Carcassonne, mentre il giallo paglierino delle Fiandre assume fosforescenti bagliori sotto i dardi Primaverili. Il blu di Marsiglia è pervaso di riflessi chiaroscuri, simili al pregiato ciniglia di Praga, morbido al tatto e vellutato sulla pelle. E poi venature fulve e cromate si perdono su stoffe dagli esotici riflessi, che sembrano descrivere ora i colori intensi e passionali delle Indie, ora quelli mutevoli ed inafferrabili che animano i mercati a Sud del Borneo, della Cina imperiale fino agli sperduti e sognanti empori del Mar del Giappone. Raramente credo che il verde abbia assunto tante tinte e tonalità, come quelli che scendono su alcuni seggi accanto al gruppo di telai più grandi. Il verde d'Irlanda allora narra, con i suoi riflessi, della magia di quella terra fatata, mentre quello del Lussemburgo intona riverberi di un millenario imperialismo, che pare voler risalire alle potenti e regali case di Sassonia e Franconia. Ma su tutto domina il verde Gigliato, maestoso e solenne con i suoi richiami aurei, della corte di Capomazda, come gli stendardi che sventolano sul palazzo del Belvedere, al quale però sembra fare verso il Giglio dorato di Sygma, delicato e raffinato.” Sorrise. “Come faccio a riconoscerlo? Perché il nome di quella terra è ricamato in oro.” E molte altre meraviglie descrivevano lo splendore dell'arte di quei tessitori, persi forse negli incantati misteri del Belvedere.
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28-03-2012, 22.06.03 | #1320 |
Cittadino di Camelot
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Ci fu un lungo silenzio alla mia domanda....Kojo sembrava assorto e alla fine.....mi fece partecipe del suo modo di vedere la vita ..della sua fedelta' al popolo di Tylesia......e alla fine decise di porre a me quelle domande che ogni uomo e donna si trovano davanti al loro cammino...le risposte...solo una risposta....non ebbi il tempo di pensare..le sue labbra possessive si impossessarono delle mie....fu un bacio che racchiuse tutto un mondo......era un bacio prepotente......era un bacio che non ammetteva rifiuto......rimanemmo qualche istante a guardarci negli occhi....sino a quando non lo scostai da me..." Comprendo che e' piu' facile prendere che chiedere....io non sono vostra Kojo come voi non sarete mai di nessuno...mi chiedete se c'e' un Dio....si esiste un essere che ha dato la possibilita' a noi umani di godere delle bellezze dell'universo....ci ha dato la possibilita' di scegliere....e' forse sua la colpa se l'uomo ama uccidere...stuprare, rubare....no..l'uomo sceglie e le sue azioni ricadono su se stesso....si chiamam libero arbitrio.....Voi vincerete o perderete questo lo sa solo Dio....sapete cose' la vita ?...una grande scacchiera dove il gioco e' aperto sino a quando qualcuno non dice ..scacco matto.....Trionferete Kojo ?.....se questo accadra' ringraziate Dio di avervi dato la possibilita' di proteggere il propio popolo..............ma in tutto questo esistono i filosofi...e allora ci sara' un grande architetto...........ma alla fine il gioco non cambia, una cosa dovete comprendere..se nel vostro cuore alberga la fede, qualsiasi essa sia.....non avrete bisogno di nessuna corazza.........Il mio Regno e' la natura stessa...sono figlia delle acque....ma so..che non sono stata io a cerare tutto questo.......e adesso, accompagnatemi in camera......sta facendo freddo..."...
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