29-03-2012, 01.20.38 | #1321 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Avid guardò stupito Lilith.
“Sentito cosa?” Fece il nano. “Non sento nulla, oltre il vento…” Infatti solo il vento sembrava ora attraversare la selva. “Affrettiamoci a trovare le erbe di cui avete bisogno…” la esortò poi Avid “… così Parsifal potrà riprendere conoscenza…” Ma proprio in quel momento, il vento cessò di colpo. Un attimo dopo tre figure emersero dalla vegetazione circostante. Erano tre uomini a cavallo. Indossavano lunghi mantelli e i cappucci celavano le loro teste. “Salute a voi.” Salutò uno di quelli. “Siamo forestieri e ci siamo persi in questa selva. Siamo diretti in pellegrinaggio alla chiesa di Santa Sofia. Si dice sorga in queste terre. Potreste indicarci la strada?”
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29-03-2012, 01.31.30 | #1322 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il soldato fissò per lunghi istanti Altea.
Lunghi istanti nei quali Fyellon avvertì una tensione sempre più crescente. E proprio quando il cavaliere fu sul punto di estrarre la sua spada, il soldato disse: “E sia… del resto è affar vostro se restare qui, oppure lasciare la città.” “Tranquillo, li proteggerà l’amore!” Esclamò un altro di quei soldati. E tutti loro risero. Un attimo dopo, Fyellon e Altea furono fatti uscire da Tylesia. Avevano due cavalli; quello di Fyellon e un altro che il cavaliere aveva comprato da un maniscalco. E appena usciti dalla città, i due finti sposi galopparono via. Galopparono fino a perdere di vista le alte mura di Tylesia e fino a quando la selva non li avvolse nel suo ventre. “Finalmente siamo fuori da quella città…” fece Fyellon “… ormai mi sentivo oppresso…” Continuarono il loro cammino, fino a quando giunsero davanti ad una piccola cappella. Qui stava un uomo impegnato a scolpire un bassorilievo.
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29-03-2012, 01.41.57 | #1323 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Kojo ascoltò ogni parola di Elisabeth.
“Chi vi ha riempito la testa con tutte queste sciocchezze?” Fissandola. “Di certo qualche chierico… beh, milady, dimenticatele… dimenticate tutte queste cose… siamo nati liberi… liberi di scegliere il nostro destino e tutto ciò che ci circonda è mosso dal caso… dite che non siete mia?” Accennò un sorriso. “Vi ingannate… io vi voglio, milady… e quando questa guerra sarà finita, voi sarete il premio per il vincitore… il mio premio…” si tolse il mantello e con fare sicuro lo avvolse attorno alle spalle di Elisabeth. L’aria della sera si era infatti fatta più fresca. Quasi fredda. Kojo allora accompagnò Elisabeth nella sua stanza. “Rammentate cosa vi ho detto nel parco?” Guardandola con bramosia. “Io vi voglio, milady… e so che voi volete me…”
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29-03-2012, 10.48.36 | #1324 |
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" Il caso non esiste.....nulla e' mosso per caso, neanche il piu' abile dei maghi puo' muovere le forze della natura senza prima invocare..........voi non avete idea cosa puo' muovere un popolo in fervida preghiera...non c'e' arma piu' forte che l'invocazione di gente religiosa o che sia l'invocazione di filosofi al grande universo........" Fui avvolta dalle sue parole e dal suo manto..l'aria era inspiegabilmente gelida..ma forse era il gelo che era sceso sul mio cuore a rendere tutto cosi' freddo e distaccato......davanti alla mia stanza.." Voi avete la presunzione di sapere cosa voglio, eppure non mi conoscete.......non sapete neanche se il mio cuore batte per qualcun'altro e credo che forse poco vi importerebbe.........ricordate Kojo...non sono il premio di nessuno...come mi avete rammentato...siamo uomini liberi..." Entrai nella mia stanza e chiusi la pesante porta alle mie spalle........buttai il mantello su una sedia e vestita mi sdraiai sul mio letto.....la stessa stanza che avevo condiviso con Altea.....che strano quel luogo eravamo arrivati io, lei e daniel insieme, eppure ognuno di noi aveva preso le sue decisioni e cammini diversi.....che pero' avrebbe ricondotto tutti nello stesso luogo...e chissa', uniti magari dalle stesse sensazioni...Tylesia ci aveva rapiti.........ripensai al bacio di Kojo e alle sue parole.....e pensai a Reas....Avevo per Reas un sentimento puro che nasceva dal profondo dell'anima....non vi era stato tra di noi nulla...forse un lieve tocco, le nostre mani si erano unite eppure a lui avevo svelato il mio amore......Kojo....invece sucitava in me agitazione, fastidio per i suoi modi brutali.....era convinto di poter avere tutto......ma non avrebbe avuto nulla.......e nulla aveva voluto da me Reas..... Reas non avrebbe piu' voluto neanche vedere la mia ombra..........quanto mi mancava il mio bosco, quanto mi mancava l'essere cullata dalla natura stessa......un profumo speziato arrivo' alle mie narici...provocando un sonno profondo...un sonno senza sogni
Ultima modifica di elisabeth : 29-03-2012 alle ore 16.30.47. |
29-03-2012, 11.31.22 | #1325 |
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Non risposi ad Avid. Ero immersa nei miei pensieri e non avevo tempo di parlare; dovevo cercare le erbe ed i fiori per Parsifal e cercare di capire perchè potevo udire solo io quei versi e che incantesimo veniva utilizzato de quello che me li faceva sentire.
Improvvisamente il vento cessò e tre figure scure comparvero dall'ombra. Non riuscii a vedere i loro volti, ma uno di loro si presentò e disse che erano pellegrini in cerca della chiesa di Santa Sofia. Io ero l'ultima persona a cui rivolgersi per cercare una chiesa, dato che sapevo a malapena cosa fosse. Guardai il nano Avid, aspettandomi che conoscesse quel luogo di pellegrinaggio, poi osservai quegli uomini a cavallo, cercando di intravedere il loro volto.
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29-03-2012, 12.03.11 | #1326 |
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Il soldato mi fissava...il cuore iniziò a battermi cosi forte che temevo quasi si potesse sentire, e osservavo il viso contratto di Fyellon, che si distese quando le guardie ci diedero il lasciapassare.
Uscimmo da Tylesia, salimmo sui nostri cavalli e seguii Fyellon, mi voltai e vidi Tylesia che stava sparendo dalla mia visuale, la sua magnificenza, le sue guglie..in cuor mio speravo di tornarci presto ma per poterla aiutare a tornare veramente...splendente. Ci trovammo in una radura, finalmente sentivo un senso di libertà.."Fyellon, sono da mesi che ero prigioniera in quella città..o forse in quel Palazzo. Ora non dobbiamo scordarci di Tylesia, dobbiamo cercare la Verità". Udii dei lievi rumori, ci trovammo di fronte una piccola cappella antica, molto semplice ma molto gradevole alla vista, e un uomo stava scolpendo un bassorilievo...ero curiosa. Scesi da cavallo e mi avvicinai a lui..."I miei saluti, cosa state scolpendo? una immagine? una frase, un ricordo di un amato alla sua dama?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
29-03-2012, 12.15.35 | #1327 |
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Mi trovaì immerso in una immensa landa fiorita..... probabilmente ero morto......
Mi sentivo leggero e senza preoccupazioni, forse avevo trovato la pace o sono riuscito a divenire parte della città di Eternia. Tutto taceva. Voltandomi, speravo di intravedere qualche amico che fino a quel giorno era stato parte della mia ricerca. Ero tranquillo, ma dall'altro lato mi sentivo triste, abbandonato e combattuto. Non sapevo se ciò che mi era capitato sarebbe stato giusto per me. Cominciaì ad incamminarmi attraverso tale distesa. Era tutto in fiore..... quando all'improvviso intravidi la figura di una ragazza che mi mostrava una via..... sembrava che la conoscessi..... era..... era Lilith. Mi chiesi: "Lilith!! Non ho scambiato neanche una parola e me la trovo in tal luogo? Non può essere....". Osservaì la sua figura ed ella continuava ad indicarmi una via..... seguì la sua mano e mi trovaì dinanzi ad una chiesa..... La analizzaì, osservaì e memorizzaì. Aprì la porta che conduceva all'altare e ciò che vidi non poteva essere vero..... Il Longiniu che porto al collo era nelle mani di una Santa che volgeva gli occhi verso la croce del Cristo. Non si leggeva nulla, neanche il nome di codesta statua. Tutto er silenzio..
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
29-03-2012, 12.52.20 | #1328 |
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Andai a sedermi su una sedia vicino al camino per riscaldarmi aspettando il padre dei tre giovani.. Dopo un pò chiesi..
<<Come vi chiamate?>>
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29-03-2012, 14.35.40 | #1329 |
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Chiusi gli occhi quando Guisgard iniziò a parlare e nella mia mente apparvero le mille e più immagini nate dalle sue parole... poco dopo, sempre guidata dalla sua voce, iniziai a vagare per l’ampia fabbrica... camminavo lentamente tra i telai, sfiorando con la punta delle dita le stoffe ed i fili intrecciati e tesi... ed ogni volta che, sull’onda delle sue parole, sfioravo una stoffa liscia e vellutata o fresca e leggera, mi sembrava quasi di poterla vedere... mi sembrava di poterne indovinare gli splendidi colori ed intuirne i ricchi decori.
Quando poi la sua voce si spense, mi fermai e tornai a sorridergli... “Sembra davvero un luogo magico...” mormorai “Un luogo meraviglioso, in cui nascono le stoffe più belle che orneranno un giorno i ricchi saloni della corte di Capomazda. Mi sembra quasi di poterle vedere davvero, sai? Il verde ed oro di Capomazda e il delicato Giglio d’oro e argento in campo blu delle terre di Sygma...” Chiusi gli occhi e sospirai profondamente... c’era qualcosa nell’aria, qualcosa che non riuscivo a cogliere completamente... Poi, d’un tratto, dei rumori. Mi voltai e rimasi in ascolto... rumori meccanici, come di macchinari al lavoro, ma bassi e attutiti come se provenissero da molto lontano... eppure c’era qualcosa di strano, perché avrei giurato che, qualsiasi cosa fosse a produrre quel rumore, si trovasse proprio dentro la fabbrica... “Hai sentito?” sussurrai, tendendo una mano verso Guisgard perché mi raggiungesse “Li hai sentiti anche tu quei rumori? Che cosa sono?” Un altro momento di silenzio... li sentii ancora per un istante, ma sempre più deboli e flebili... fino a perdersi di nuovo nel silenzio... “Ma che strano...” mormorai, stringendo di nuovo forte la mano di Guisgard “Vieni... andiamo a controllare!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
29-03-2012, 18.18.03 | #1330 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I tre uomini attesero una risposta da Lilith e da Avid il nano.
“Non siamo di queste terre...” disse questi “... siamo diretti a Tyelsia e non conosciamo altri luoghi qui intorno... siamo dolenti, ma non possiamo aiutarvi...” “Guidali oltre il sentiero che declina a Settentrione, dove la luce muore e sorgono ombre come illusione...” E mentre il nano parlava ai tre viaggiatori, Lilith udì queste parole mormorate dal vento.
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