15-04-2014, 03.10.41 | #1411 |
Cittadino di Camelot
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“Accidenti…..maledizione!” esclamai infuriata al merlo.
Di sicuro c’ era lo zampino di quella megera….di quella arpia di Isolde. Sicuramente aveva rapito lei Jack. “E sia, Orco!.....Fatemi pure il vostro enigma, ma prima di risolverlo……ditemi che fine a fatto il mio cavallo. Lo avete divorato?....Sennò come farò proseguire senza di lui!?!.....Ah e se risponderò in modo giusto, sarete voi a rispondere a uno dei miei indovinelli, oltre a lasciarmi libera di andare!” e sentenziato questo attesi il responso dell’ orco.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
15-04-2014, 14.58.35 | #1412 |
Disattivato
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Continuammo il viaggio attraversando un panorama spettrale.
E le immagini del sogno continuavano a tormentarmi, finché non vedemmo quel cimitero. Restai per un istante ad osservare gli scheletri danzanti, e poi sospirai. "Beh, sembra che anche madama Morte abbia deciso di unirsi alla nostra spedizione... Così, senza che nessuno l'abbia invitata.." Guardai lontano, e raccontai loro del sogno che avevo fatto. "So che siamo abituati a viaggiare con questa compagnia indesiderata ma.. Occhi aperti.. E se dovesse succedermi qualcosa, non abbandonate la missione.." Sospirai "E ora andiamo, prima lasciamo questo posto spettrale meglio eh.. In marcia!". Iniziai a canticchiare una canzone dei soldati, in cui si parla con la morte vista come una vecchia amica. E sperai in cuor mio che non ci raggiungesse tanto presto. |
15-04-2014, 15.38.05 | #1413 |
Cittadino di Camelot
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Finsi indifferenza alle parole del duca rivolte a me...a dire il vero era troppo sicuro di sè e capii subito era stato attratto dal premio, come tutti quei cavalieri che mi circondavano, piuttosto dalla volontà di liberare quella gente.
Mi voltai verso Posteg ed egli indietreggiando corse via verso le scuderie e lo seguii ma era troppo veloce, come preso da una furia veloce ma non tanto da non sentire le sue parole. Rimasi attonita e lentamente lo cercai tra i cavalli e dissi sottovoce..."Posteg, io vi credo..voi avete una dote speciale..ora raccontatemi di quel sogno".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
15-04-2014, 15.59.56 | #1414 |
Cittadino di Camelot
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Daizer apri' la porta della mia stanza e senza distogliere i suoi occhi dai miei.....iniziò ad elencare tutto quello che era avvenuto e che non gli era mai stato raccontato......era furioso...era spaventato.......ma era attratto......riuscii a scavare la sua anima......e sentii che pulsava ..e sentii che gridava giustizia mandando via la rabbia ed aprendo i pensieri al cuore......ma come può un profano ascoltare la voce del silenzio ?........fui scossa da braccia robuste ...pensando che magari .....quello che provava fosse svanito in un attimo.....Come può un uomo non capire......come potevo io non comprendere.........i battiti del mio cuore aumentarono ed impulso la mente comandò alla porta di chiudersi con un tonfo sordo alle sue spalle.........sobbalzai anch'io......ma ora eravamo nell'intimo della mia camera......" Daizer...mi fate male......state stringendo e mi fate male.....".....mi divincolai da lui e mi andai a mettere in un angolo della stanza....massaggiandomi le braccia......perchè si comportava così....che motivo aveva....." Avete scoperto che Isolde era mia sorella......in realtà io non sapevo che fosse coinvolta in tutta questa vicenda........vi ho pagato....e vi ho restituito i cavalli.....non siete mai stato obbligato.....mai...neanche quando abbiamo recitato al rinnovo del nostro matrimonio.........però questo devo dirvelo...il bacio che mi avete dato...non mi sembrava una recita....sembravate sincero...sincero a tal punto che non riuscivo a credere.........credevo che mia sorella si fosse sbagliata...e che un uomo avrebbe potuto innamorarsi.............innamorarsi di cosa....di una maga errabonda.........di una donna con un destino segnato.........siete tutti al sicuro....Voi la ragazza e i Frati.........potete andar via.......la mia battaglia la porterò vanti da sola.......Don Auster infondo conosce il fatto suo........".....Ero delusa......ero triste ero...tutto il male del mondo....i miei occhi cercaro le le sue labbra....avrei voluto...che mi prendesse fra le sue braccia facendomi conoscere l'Amore che non avevo conosciuto.......chiusi gli occhi per non vederlo andare via....mentre lacrime salate ...bagnarono le mie labbra
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15-04-2014, 18.23.15 | #1415 |
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A quelle parole di Eilonwy, una mostruosa figura emerse dal fossato sotto il ponte, mostrandosi alla ragazza ed al merlo.
“Ecco il tuo stupido amico ed il tuo cavallo.” Disse l'orco, indicando Jack e Dante che legati penzolavano dal ponte sopra il fossato. “Mi piacciono gli arcani...” continuò il mostro “... e se tu risolverai il mio, io risponderò poi al tuo. Ma bada, ragazzina, che per ogni risposta sbagliata che mi darai, io ucciderò uno di quei due appesi.” E rise forte.
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15-04-2014, 18.27.26 | #1416 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Ho sognato...” disse Posteg ad Altea “... ho sognato un cavaliere... io ero nella foresta e lo vedevo avvicinarsi col suo destriero... io fui quasi preso dal timore ed ebbi l'istinto di scappare via... ma egli mi sorrise... e restò a fissarmi con i suoi occhi chiari... e mi chiese poi come si raggiungeva Solpacus... era gentile... nessuno è mai gentile con me... nessuno tranne voi, madama...” sorridendo alla bella avventuriera “... gli chiesi chi fosse... e lui mi rispose che era giunto per uccidere la belva e liberarci... non dimenticherò mai i suoi occhi... aveva gli occhi chiari... come quelli dei Taddei...” chinò il capo, per poi tornare a fissare Altea “... ma perchè voi mi credete, madama?”
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15-04-2014, 18.47.17 | #1417 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai attentamente Posteg raccontare il suo sogno e rimasi perplessa.."Un cavaliere dagli occhi azzurri...e questo vi basta per essere certo che possa far parte della famiglia dei Taddei e quindi venire da Capomazda?".
Non volevo turbare l'uomo ma la cosa mi parve bizzarra...certo poteva essere quel cavaliere arrivasse a salvare Solpacus ma il resto mi lasciò perplessa a meno che Posteg non avesse un forte sesto senso..."Vedete Posteg..io sono convinta che quel cinghiale rappresenti il Male e la strega Isolde, e per sconfiggerlo ci vuole una persona dall'animo nobile, che non punti all'arma...e comunque in voi vedo una persona pura". Sorrisi all'uomo e gli presi la mano.."Allora io mi fiderò di voi come voi di me..e aspetterò questo cavaliere dagli occhi azzurri. Ora mi reco in piazza..sapete dove trovarmi se ne avete bisogno, io sono in locanda e qui in giro". Tornai in piazza e come immaginai vi era gran festa, sembrava quasi si volesse riverire il duca con tutti gli onori, come si era soliti fare con un nobile di un certo valore.
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15-04-2014, 20.12.19 | #1418 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard ed i suoi compagni di viaggio proseguirono lungo il loro cammino.
Arrivarono a Sant'Agata di Gothya, dove Adamo e suo figlio Afiel salutarono e si divisero dagli altri due. “Che Dio vi assista, amici.” Disse Adamo a Guisgard e ad Aust. Così, il cavaliere ed il cantore, lasciata la strada che conduceva a Sant'Agata di Gothya, presero la direzione verso il monte Aburn, alle cui pendici sorgeva Solpacus. “Dove siamo diretti?” Chiese Aust a Guisgard. “Al castello di lord Corsionne.” Rispose questi. “Si trova tra Sant'Agata di Gothya e Solpacus. E' un vecchio amico di mio zio e ci darà ospitalità.” I due, allora, accelerarono il passo, fino a superare del tutto le terre di Sant'Agata di Gothya. Galopparono attraverso la foresta folta e lussureggiante, sotto un tempo che diveniva sempre più inquieto, fino a quando cominciò a piovere. Alla fine, i due avvistarono il castello di lord Corsionne. Era una costruzione antica e poderosa, dislocata su più livelli attorno ad un alto e largo dongione di origine Longobarda. Poi, l'architettura Normanna, una volta conquistata la regione, aveva realizzato quel sontuoso maniero, degno ora di essere la dimora di uno dei nobili più importanti del reame. Guisgard suonò il corno più volte, fino a quando da una delle torri risposero col medesimo suono. Il castello aprì così le sue porte e Guisgard e Aust furono fatti entrare. “Signorino Guisgard!” Nel rivederlo il vecchio servitore di lord Corsionne. “Afro!” Abbracciandolo il cavaliere. “Comunque non credo che valga più questo tuo modo di rivolgerti a me! Non sono più quel ragazzino che rincorrevi per tutto il castello!” Rise. “Lord Corsionne dov'è?” “Venite...” e lo condusse in una grande sala “... aspettate qui... il padrone arriverà presto.” Ed uscì. Guisgard attese allora il nobile girovagando per la sala, fino a quando si fermò davanti al ritratto di una bellissima ragazza. Aveva la carnagione chiara, i capelli lunghi e chiari, lo sguardo luminoso, ingentilito sotto palpebre languidi e perfette. Era abbigliata come le ricche dame borghesi di Sygma, mentre il suo meraviglioso profilo sembrava legarsi alla perfezione con i riflessi ed i bagliori racchiusi dall'azzurro del cielo e dal verde delle colline. “E' ormai l'alba...” sussurrò lui “... forse dovrei riportarvi a casa o la vostra balia mi brontolerà...” sorrise. “O forse” sorridendo anche lei “sarò io ad essere brontolata da vostro zio, visto che vi ho sottratto all'addestramento mattutino...” “Affatto.” Disse lui. “In verità tra poco cominceranno le solite operazioni che ogni giorno interessano la caserma. Saluteremo la bandiera di Capomazda e poi quella di Sygma e tutto il resto.” “Ma se non abbiamo dormito stanotte.” Fece lei. “Io ora potrò riposare un pochino, ma voi invece dovrete correre in caserma.” “Mi sento vispo e forte come un grillo.” Ridendo appena lui. "Potrei, non so... scalare torri, accoppare draghi, salvare dame... anzi, una in particolare." “Amore...” piano, quasi sottovoce lei. “Dunque sarò prontissimo per ogni compito che dovrò svolgere oggi e...” si arrestò di colpo “... come... come avete detto?” Lei sorrise. “Ripetetelo...” Lei lo guardò. “Ripetilo, ti prego...” “Pensavo non l'avessi sentito...” “Ripetilo...” “Amore...” “Se avessi saputo del tuo arrivo” all'improvviso una voce alle spalle di Guisgard, destandolo da quel ricordo “avrei dato ordine di toglierlo.” “E' un quadro bellissimo, milord...” voltandosi Guisgard “... sarebbe un peccato toglierlo... come state, signore?” “Bene, ragazzo mio.” Disse Corsionne. “E tu?” “Bene, grazie a Dio.” Annuendo il cavaliere. E tornarono a fissare entrambi quel ritratto. +++
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15-04-2014, 20.45.40 | #1419 |
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“Non vi accadrà nulla.” Disse Porturos a Clio.
E tutti gli altri annuirono. La compagnia, così, lasciò quel cimitero e riprese il suo cammino verso Solpacus. Il tempo era divenuto ancor più cupo ed una lenta pioggia aveva iniziato a cadere su quello scenario, rendendolo ancor più sinistro ed angosciante. Infine, un paio di miglia prima del centro abitato, Clio ed i suoi raggiunsero una casa rurale posta in una radura irregolare. E fuori lo steccato videro un uomo abbigliato come i pastori del posto.
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15-04-2014, 20.51.34 | #1420 |
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Altea salutò Posteg e ritornò in piazza.
Molti però erano andati verso la chiesa. Nel vederla arrivare, Older si avvicinò a lei. “Milady...” disse “... quasi tutti sono in chiesa, dove il duca Gvin vuol essere investito dal vescovo come campione di Solpacus. Credo voglia subito anche la spada, ma secondo le regole essa può andare solo al vincitore... mah...”
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