07-12-2011, 01.13.07 | #1451 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Parsifal fissava la misteriosa figura davanti a lui.
“Perché i doni di Dio in questo mondo sono visti come veleno…” disse la figura, con una voce che sembrava ammorbidirsi ed ammansirsi sempre di più “… ed io ed il frutto di quel dono siamo imprigionati in questa cella…” ora la sua voce appariva finalmente chiara e riconoscibile. Era quella di una donna. Ad un tratto l’altra figura, quella che stringeva un martello, si avvicinò ancor più a Parsifal come per colpirlo. “Fermo!” Gridò all’improvviso una voce. “Fa una mossa e giuro che ti trafiggo con la mia balestra!” Minacciò Fountaine.
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07-12-2011, 01.39.12 | #1452 |
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Padre Adam non rispose nulla a quelle parole di Elisabeth.
Giunto poi Emile, i tre raggiunsero la fattoria. Qui trovarono un uomo ed una donna, marito e moglie, che li accolsero con garbo, senza fare loro alcuna domanda. La casa era accogliente ed un bel fuoco riscaldava quell’ambiente. “Sedetevi pure accanto al camino.” Disse il padrone di casa. “Io sono Alain e questa è mia moglie Muriel.” “Tra un po’ il pranzo sarà pronto.” Sorridendo la moglie. Poco dopo ai tre ospiti fu servita una minestra calda, insaporita con verdure ed un po’ di lardo, per dare a quel pasto il sapore della carne. “Perdonateci, amici.” Fece Alain. “Non abbiamo di meglio da offrirvi. Purtroppo la miseria ormai domina quasi ovunque qui ad Animos…” “Alain!” Lo riprese Muriel. “Si, perdonami…” sorridendo lui “… volevo dire Magnus…” “Non temete…” disse Emile “… nessuno più di me in Francia odia i Ginestrini e la loro dannata Repubblica.” “E’ inutile condannare, amico mio.” Intervenne padre Adam. “Nessun uomo è tanto malvagio da essere odiato dai propri simili. Non giudichiamo, così da non essere poi giudicati noi.” “Perdonatemi, padre…” replicò Emile “… conosco i Vangeli… ma vedendo cosa sono i miei simili, beh, talvolta quasi dubito di essere un Cristiano… scusatemi…” e finito poi di mangiare uscì fuori sulla staccionata.
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07-12-2011, 01.40.34 | #1453 | |
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." Ultima modifica di Lady Gaynor : 07-12-2011 alle ore 02.26.50. |
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07-12-2011, 02.07.31 | #1454 |
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Quella visione svanì in un attimo.
Un istante dopo, Daniel fu raggiunto da Hagus, Cavaliere25, Giselle e il resto del gruppo. Partirono così seguendo le indicazioni di Marie. Attraversarono uno stretto sentiero e si ritrovarono presso la chiesetta del Presbitero Tommaso. Hagus entrò e trovò una monaca intenta a pregare. “Sorella, lady Giselle è salva.” Disse Hagus alla religiosa. La monaca allora abbracciò Giselle e la portò negli alloggi accanto alla chiesa. “Ora pensate solo a riposare.” Rivolgendosi alla donna. “Domani, a Dio piacendo, sarete condotta dalla vostra padrona.” Giselle, prima di seguire la monaca, ringraziò tutti loro per averla liberata. “Daniel, Cavaliere25…” fece Hagus ai due “… siete stati un ottimo aiuto per questa missione… il vostro aiuto è stato determinante. Vi siamo tutti debitori.”
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07-12-2011, 02.16.26 | #1455 |
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Altea si ritrovò così davanti a quelle due guardie.
“Attendete qui, milady.” Disse una di quelle. Poco dopo la guardia ritornò. Ma non era sola. “Ancora voi…” disse Angry “… a questo siete arrivata dunque? A spacciarvi per la moglie del mio padrone? Lui amava e ama tutt’ora sua moglie… quella vera. Voi invece non siete niente… andatevene via o vi farò mettere ai ferri.” E diede ordine alle guardie di chiudere il cancello, lasciando così Altea da sola fuori al palazzo.
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07-12-2011, 02.37.49 | #1456 |
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Le parole che provenivano da questa donna erano veramente dolci, ma perchè ha dovuto subire una così atroce condanna.... Mentre la ascoltavo, lo strano individuo con il martello tentò di attaccarmi ma fortunatamente il mio Maestro intervenne.
"Maestro, che cosa orribile hanno fatto questi monaci a codesta fanciulla..... è orribile" "Perchè dovresti essere veleno..." chiesi a quella donna |
07-12-2011, 03.13.58 | #1457 |
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Tutto stava accadendo velocemente.
In quella stanza vi erano Parsifal, Fountaine, la misteriosa donna incatenata a quella sedia e lo strano individuo col martello. “Fermi!” Disse una voce all’improvviso. “Fermi e riponete ogni arma…” continuò il priore del monastero. “Cosa sta succedendo qui?” Domandò Fountaine. Un monaco accese due candele e finalmente la luce spazzò via la penombra da quel luogo. Apparvero così i volti di quella donna e dell’individuo con il martello. Lei era una giovane donna bellissima. Mentre l’individuo col martello era deforme.
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07-12-2011, 03.17.06 | #1458 |
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A quelle parole di Gaynor, il capitano le afferrò un polso e la spinse sul letto.
Si avvicinò poi alla giovane. Ma quando fu sul punto di strapparle via quella veste, notò qualcosa che lo turbò. Era un giglio ricamato sull’orlo della clamide. “Come avete avuto questa veste?” Chiese a Gaynor. “Rispondete… chi vi ha dato questa veste che indossate?”
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07-12-2011, 03.38.37 | #1459 |
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“L’aristocrazia non è ben accetta in queste terre.” Disse De Jeon fissando Talia. “Ed ora, a quanto vedo, anche tu ne fai parte.”
“Eh, egli non ci ama, moglie mia.” Sospirando Guisgard ed accennando il suo solito sorriso irriverente. “Vi dirò, amico mio, che essere aristocratici oggi è davvero una gran seccatura.” Rivolgendosi poi a De Jeon. “Non parlavo con voi, monsieur.” Fissandolo De Jeon. “Oh, ma parlo io a voi.” Ridendo Guisgard. “Lasciate che vi presenti monsieur Renart e monsieur Cabuan.” Intervenne Missan, come a voler interrompere quella discussione tra Guisgard e De Jeon. “Sono venuti per fare una denuncia.” “Davvero?” “Si, sir Guisgard.” Annuendo l’ambasciatore. “Monsieur Cabuan è stato testimone nientemeno che di un crimine operato dal Giglio Verde e dai suoi complici.” “Incredibile!” Esclamò Guisgard. “Già.” Annuì Missan. “Quanto a monsieur Renart, invece, pare voglia denunciare un traditore… un nemico del popolo, un Pomerino che nasconde il viso dietro una maschera. Un traditore che ha nome Tafferuille.” “Si, l’ho veduto io stesso andare, tempo fa, in una locanda piena di Pomerini.” Disse Renart. “E con me c’era anche lei.” Indicando Talia. De Jeon si voltò verso la ragazza. “Solitamente conosco bene i miei simili…” mormorò “… i loro sentimenti, le loro virtù o le loro miserie… ma forse con te mi sono sbagliato…” un lampo attraversò il suo sguardo. “Talia era con me!” Ripeté Renart. “E abbiamo passato la notte in quella locanda. Insieme!” De Jeon lanciò un altro sguardo a Talia, per poi avvicinarsi a Renart. “Ci basta la vostra testimonianza, repubblicano.” Disse il Ginestrino. “Gli aristocratici non possono testimoniare davanti al Tribunale Popolare.” Guisgard fissò Renart. “Cosa avete da guardare?” Rivolgendosi all’inglese questi. “Pensavate di essere stato il primo?” E rise. “Dove si trova questo Tafferuille?” Domandò De Jeon. “Al Teatro Reale, signore.” Rispose Renart. “Missan, mandalo a prendere.” Ordinò De Jeon. “Lo interrogheremo subito. Forse il boia oggi avrà un bel po’ di lavoro da portare a termine.” Missan annuì e si allontanò. “Posso chiedervi, amico mio, di non parlare di queste cose davanti a mia moglie?” Avvicinandosi Guisgard a De Jeon. “Vedete, è facilmente impressionabile.” “Fatela finita, pappagallo, o vi taglierò la gola io stesso.” Rivolgendosi a lui con astio De Jeon. “Che singolare coincidenza…” sorridendo Guisgard “… stavo pensando la stessa cosa anche io… eh, peccato non avere con me un’arma… ma forse questo genere di cose è stato bandito nella vostra repubblica…” “Abbiamo bandito solo il marcio da Magnus…” fissandolo De Jeon “… quanto alla vostra spada, possiamo tranquillamente rimediare…” raggiunse allora la parete dell’androne e sfilò dal muro due spade che erano fissate accanto ad uno scudo. “Non è romantico, anima mia?” Voltandosi Guisgard verso Talia. “Due uomini che lottano per te… chissà chi sarà il fortunato per cui sospirerai…” le baciò la mano, per poi raggiungere il Ginestrino.
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07-12-2011, 09.38.45 | #1460 |
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La fattoria era calda e accogliente.....e i due proprietari ci avevano accolto con l'umilta' e la generosita' delle persone semplici.....il calore del camino era balsamo per il nostro corpo immerso nell'acqua per tanto tempo...e il profumo di minestra faceva gorgogliare lo stomaco in maniera imbarzzante.....Mi rivolsi alla donna Muriel cosi' aveva detto di chiamarsi...." Perdonatemi avrei bisogno dell'acqua per pulire la bimba e del latte caldo......e' da un po' che non mangaia e se continua cosi' i suoi strilli li sentiranno per molte miglia......".....Trovai cosi' tutto l'occorrente per sistemare la bimba.....ora era profumata e sfamata e dopo qualche gorgoglio si era addormentata come un'angioletto.....la deposi sul letto dei due cognugi...sotto di lei misi il mio mantello.....era come se io l'avessi ancora tra le braccia....
Il pasto era buono.....e comunque era caldo.....non dissi neanche una parola ...quella guerra aveva portato alla fame......la gente stava raschiando nelle pentole per riuscire a procurarsi un pasto decente, che strana cosa era la liberta'......a quanto pare si otteneva solo col sangue......e molte volte....la Liberta' non era di tutti ma solo di quei pochi che avevano il potere..per gli altri in genere cambiava veramente poco...........Sentii Emile rivolgersi a Padre Adam in maniera insolita....era veramente amareggiato..conosceva i Vangeli.......parole straordinarie solo per pochi...comprenderli non era per tutti...ma solo per chi riusciva ad aprire il proprio cuore, l'uomo era un'altra cosa....l'uomo continuava a sporcarsi l'anima.........Lo vidi uscire, dopo aver finito l'ultima cucchiaiata di minestra, lasciare qualcosa nel piatto era un orrore.........Uscii fuori senza curarmi di chi avrebbe potuto pensare che era ineducato lasciare il desco........non parlavo con Emile da tempo..."........Corsi quasi per raggiungerlo ogni suo passo erano due dei miei.......arrivai alla staccionata che ansimavo quasi....e quando lentamente rispresi respiro......" Emile.....devo ringraziarvi, se ho riavuto Maria tra le braccia e' solo per Voi...so' perfettamente cosa pensa di me Padre adam...e forse cosa pensate anche Voi di me............Vi prego di credere che non ho nulla a che vedere con la stregoneria.........chi prende alcuni studi....conosce le forze della natura...ama Dio in maniera incondizionata...........Conosco le sacre Scritture .......e i Vangeli Emile ..parlano a gli uomini in maniera semplice, forse troppo semplice per penetrare in cuori corrotti........."...presi le sue mani tra le mie.....non era convenzionale che una donna facesse una cosa del genere...ma ero sempre stata spontanea......." Emile....Padre Adam vuole che io dia Maria ad una famiglia.....perche' lui non pensa io la possa crescere in realta', vuole togliere la bimba tra le braccia di chi pratica stregoneria........vorrei che tu sapessi.....che io non lo permettero' mai, per nulla al mondo...e tutto quello che io ho fatto sino ad ora lo fatto solo per Amore............desidero solo voi lo sappiate......Grazie perche' se oggi sono qui lo devo a Voi...".......Gli bacia la guancia.....e mi staccai da lui.....mi sentivo smarrita...ma solo perche' non sapevo cosa mi stava....riservando il futuro...... |
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