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Vecchio 04-04-2012, 14.23.24   #1451
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
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“Un'altra visione?” Stupito Guisgard. “Non hai mai avuto tante visioni tutte insieme... forse questo luogo esercita qualcosa di strano su di te... forse dovresti riposare, Talia....”
Chinai la testa ed appoggiai la fronte sul suo petto...
“Hai ragione...” sussurrai “Non ho mai avuto tutte queste visioni... tante, tante visioni... continuo a vedere volti e luoghi, continuo a vedere scene e a conoscere cose...” sospirai “E sono così stanca... così stanca e sfinita...”
Poi tornai a sollevare gli occhi su di lui.
C’era solo buio davanti a me, ma era come se riuscissi a vedere Guisgard... i suoi occhi chiarissimi e quel modo che aveva di socchiuderli appena quando era preoccupato... e la linea della sua bocca che si assottigliava quando era contrariato o indeciso...
Sorrisi.
“Ma tu non preoccuparti...” mormorai, sollevando una mano sulla sua guancia “Non preoccuparti per me. Io posso reggere tutto questo... posso farlo se tu sei con me!”

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“Va bene, va bene, piccola...” disse, cercando di tranquillizzarla.
Cominciò allora a far scorrere la sua mano sul vestito di lei.
Accarezzava il velluto, poi la seta, la ciniglia e ad un tratto, all'altezza del fianco destro, avvertì qualcosa.
“Qui...” mormorò “... c'è qualcosa... come una doppia piegatura... e al tatto avverto qualcosa...” con le dita allora prese le due pieghe cucite l'una sull'altra e le strappò di quel tanto per liberare il contenuto che aveva avvertito “... è una scritta... ricamata con fili d'oro...”
Lesse allora a Talia quella scritta:

“Cerca quel fiore
nella chiara e calda aria del mattino.
Cercalo perché è giunta la stagione in cui fiorirà.
La stagione è la vita, la giovinezza quel fiore e l’Amore il suo frutto.”
Trattenni in fiato, mentre leggeva, ed i miei occhi si allargarono a dismisura...
“I... i versi di Callimaco...” dissi lentamente, rammentando le parole di Andros “Ordinò di farli ricamare dove nessuno li avrebbe visti, ordinò che quella scritta fosse simile all’amore: preziosa sopra ogni cosa ed invisibile agli occhi.”
Chiusi gli occhi, allora, nel tentativo di rammentare tutto... nel tentativo di rammentare i dettagli e cogliere i collegamenti... e quanti ce n’erano, di collegamenti... improvvisamente iniziai a vederne così tanti che faticavo a metterli insieme...
“Lui...” iniziai a dire, parlando pianissimo “Lui disse che erano versi particolari... disse che erano versi dedicati a due anime superiori, come tutte quelle che hanno il privilegio e il dono di incontrarsi nell’eterno scorrere delle cose... sì, disse così! E quei versi parlano di un fiore... un fiore, capisci? Un fiore speciale... ed io... io ho sognato un Fiore così, una volta...” parlavo piano, lentamente, ma la mia mente lavorava frenetica e correva da un pensiero ad un altro, da un ricordo ad un altro “Ho sognato un Fiore magico e quel Fiore era in pericolo, perciò andava protetto... E poi lui... lui, Andros, ha parlato di una profezia... un’antica profezia che unisce in un unico destino Capomazda e Sygma, così come Andros e Chymela... una profezia...”
Tacqui improvvisamente e riaprii gli occhi.
C’era confusione nella mia mente, ma in quella confusione iniziavo finalmente a vedere un bagliore luminoso... un bagliore lontano, sottilissimo ed incerto... ma presente.
“Dobbiamo...” dissi allora “Dobbiamo scoprire di che cosa parla quella profezia, Guisgard! Dobbiamo capire il nesso tra quella profezia ed i versi di Callimaco... dobbiamo scoprire che cosa turbava Andros a tal punto, tanto da perdere quasi la ragione... e scoprire che cosa è successo qui! Ed allora, forse, riusciremo a trovare quel Fiore... ed a capire perché è minacciato!”
La mia voce si spense all’improvviso e per un istante fu il silenzio...
E fu allora che la avvertii. Fu precisamente in quel momento che, con assoluta chiarezza, avvertii tutta la confusione, lo sconcerto ed il dubbio che si agitava nella mente e nell’anima di Guisgard.
Presi allora la sua mano tra le mie e la carezzai dolcemente...
“Lo so...” sussurrai “Lo so che sembra una follia. Sembra assurdo, inutile. Ma pensaci... se siamo finiti qui deve essere per qualche motivo... dopotutto, qualsiasi cosa sia successa in quella fabbrica, siamo stati noi a scatenarla...” sospirai “Ricordi? Eri tu a dire che mai niente succede per caso... eri tu a dire che per tutto c’è una ragione... tu mi hai insegnato questo! E se ciò è vero, allora c’è una ragione anche per la nostra presenza qui e se continuo ad avere queste visioni... non credi?”
__________________
** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 04-04-2012, 16.38.40   #1452
Lilith
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Lilith è sulla buona strada
"No... mi dispiace... avevano i volti incappucciati e nel momento preciso in cui uno di loro se lo stava togliendo, io svenni... Ricordo solo che i loro volti erano coperti da un cappuccio... Ma se ascoltassi le loro voci, saprei dirvi subito se si tratta di loro. Avevano voci così taglienti e terribili, come un coltello che ferisce un uomo nel bel mezzo della notte" Dissi io, con rabbia e dolore, mentre ci stavamo preparando per partire verso Tylesia.

Mentre cavalcavamo, ascoltai i discorsi di padre Jovinus e di Parsifal, ma non riuscii a capire molto.
Improvvisamente incontrammo una donna in lacrime davanti ad una piccola cappella. Scesi subito da cavallo e mi avvicinai a lei, guardandola in viso ed attendendo che smettesse di singhiozzare e che iniziasse a spiegarci ciò che le era capitato.
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo."
Mago Merlino
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Vecchio 04-04-2012, 17.12.56   #1453
Guisgard
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard ascoltava Talia che sembrava animata da un’eccitazione senza limiti per quello che stava vivendo ed in un certo modo vedendo.
Allora lui prese le mani di lei, senza però dire niente.
Lei percepì in qualche modo la sua inquietudine.
“Forse stiamo correndo un po’ troppo, Talia…” sentenziò con voce ferma “… questo posto è tanto bello, quanto misterioso… anzi, inquietante sotto certi aspetti… e tu… tu sei troppo sensibile… forse è colpa mia… forse dovrei portarti via da tutto questo…” scosse lievemente il capo “… credo che siamo rimasti fin troppo qui… io… io ho un qualcosa da fare, Talia… un compito che mi aspetta… e non posso rimandarlo oltre… e poi quel Fiore… cosa vuol dire? Anche io, ricordi, ho sognato un Fiore? Beh? Io non ho la tua capacità di vedere attraverso i sogni, quindi inutile cercare segni dove non ci sono… la verità è che questo luogo, con i suoi colori e l’alone che lo avvolge, è particolare ed esercita su di te un fascino indubbio…”

Talia se ne stava seduta con le ginocchia al petto a fissare il verdeggiante bosco animato dal fresco vento primaverile.
Ad un tratto una melodia la destò dai suoi pensieri.
“Guisgard!” Voltandosi lei.
Il fanciullo se ne stava ai piedi del muretto su cui era seduta lei, a suonare la sua ocarina.
“A cosa pensi?” Chiese lui.
“Nulla di che…”
“Io lo so…”
“Davvero?” Sbirciando in giù lei.
“Si, certo.”
“E sentiamo…”
“Pensi al tuo sogno…” sorridendo lui “… a quello di cui mi accennasti ieri...”
“Era solo un sogno…” tornando a fissare il bosco lei “… un sogno come tanti…”
“Io non posso saperlo…” fece lui “... visto che non hai voluto raccontarmelo…”
“Ti interessa così tanto?”
“Certo!”
In quel momento il maestro chiamò.
“Devo andare al Tempio...” disse lei.
“E il sogno?” Alzando lo sguardo lui. “Me lo racconterai domani?”
“Domani te ne sarai già dimenticato...” sorridendo lei.
“Sai che non sarà così…”

“Ora torneremo nella fabbrica” disse Guisgard, destando Talia da quel ricordo “e restituiremo questo vestito... e poi ripartiremo…”
Prese allora la ragazza per mano e si diressero verso la fabbrica.
Ma appena entrati, la fabbrica apparve vuota.
Non c’erano più gli operai e tutti i macchinari erano fermi e spenti.
“Ma cosa sta succedendo qui…” mormorò Guisgard “… sono tutti spariti, Talia…”
E mentre si guardava intorno, si accorse di qualcosa.
Qualcosa che luccicava su uno dei tavoli da lavoro.
Si avvicinò e prese quell’oggetto.
“Che strano…” fissandolo “… è una moneta… una moneta d’oro… un Taddeo..." e si voltò poi verso Talia.
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Vecchio 04-04-2012, 17.25.44   #1454
Parsifal25
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Parsifal25 sarà presto famoso
"Cavalieri che combattono per il Signore.... non sacrificherebbero degli innocenti" dissi a fil di voce.

Pensaì ancora a quel sogno e nel contempo fissavo Lilith....
"Chissà.... del perchè di quello sguardo intenso quando ci fu il primo incontro, probabilmente qualche visione.....quando vi sarà occasione, le chiederò"

Volevo avvicinarmi a Lilith per ringraziarla e restituirle il suo amuleto, ma nell'attimo in cui stavo per giungere...... un pianto ruppe il silenzio della Selva. Una donna matura andava disperandosi, aveva le fattezze di quella del mio sogno.

Senza indugio scesi da cavallo e mi avvicinaì.... vi era anche Lilith che prestava il suo aiuto. "La sua umanità è davvero unica" pensaì.

Subito dopo mi rivolsi verso la donna e chiesi:
"Milady, quale pena vi affligge? Possiamo aiutarla?" le porsi la mano per rincuorarla.
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Vecchio 04-04-2012, 17.38.06   #1455
Guisgard
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Fyellon fissò quel castello spettrale.
“Si, venire qui è stata una sciocchezza…” mormorò “… una perdita di tempo…” si voltò poi verso Altea “… comunque sia, ormai siamo qui… usufruiremo dell’ospitalità di questo luogo.”
Aiutò allora Altea a scendere dal calesse e insieme al nano e al gobbo entrarono nel misterioso castello.
Oltrepassato il portone d’ingresso, un lungo viale si mostrò ai loro occhi.
Attraverso questo raggiunsero un cortile interno, dal quale si accedeva ad un’ampia corte.
Nel vederli, un uomo di età avanzata e robusta corporatura andò loro incontro.
“Siamo col maestro Insengrid.” Disse il nano Grunt.
Allora quell’uomo li condusse negli alloggi.
“Siete marito e moglie?” Domandò quell’uomo ad Altea, indicando Fyellon.
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Vecchio 04-04-2012, 17.41.02   #1456
Guisgard
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Cavaliere25 e Tieste, però, non erano soli in quella cella.
Con loro vi era anche un altro prigioniero.
Era un vecchio, dagli occhi penetranti e l’aspetto venerando.
“Cosa avete fatto per essere rinchiusi qui?” Domandò al boscaiolo ed al suo amico.
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Vecchio 04-04-2012, 17.44.33   #1457
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cavaliere25 sarà presto famoso
niente dissi guardando quel uomo eravamo insieme a un falco che parlava e il locandiere della taverna voleva che parlasse ma il volatile non a voluto farlo anzi lo a insultato e noi abbiamo preso la colpa e i soldati ci hanno arrestato voi chi siete dissi guardando l'uomo io mi chiamo cavaliere25 e lui è il mio compagno di viaggio
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Vecchio 04-04-2012, 17.47.10   #1458
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Lilith e Parsifal si erano subito avvicinati a quella donna, attratti dal suo dolore.
“Sono meschina e miserabile…” piangendo lei “… nulla è peggio che vedere la propria figlia destinata all’infelicità… che Dio abbia pietà di noi…”
“Cosa vi tormenta tanto, milady?” Avvicinandosi anche Redentos. “Cosa è accaduto a vostra figlia?”
“Ella ha sposato un uomo” rispose lei “che ora non prova più nulla per lei… e vive segregata in un terribile e triste maniero, il cui solo nome genera angoscia nell'animo...”
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Vecchio 04-04-2012, 17.56.32   #1459
Parsifal25
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Parsifal25 sarà presto famoso
Le parole di quella donna entrarono nel mio cuore.... un'altra vittima di un triste amore che ancora una volta condanna.

Mi torna in mente la trsite sorte che toccò a Petra e al suo figliol malformato....

"Il passato anche se in un'altra veste torna sempre....." ancora una volta si era destinati a far giustizia in questo mondo corrotto.

"Milady.....quale è il nome di questo maniero?"
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Vecchio 04-04-2012, 18.04.37   #1460
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
“Un Taddeo?” sussurrai, alle sue parole...
I miei occhi si allargarono appena... il Taddeo di Andros...
“Un Taddeo d’oro... ed è sul penultimo tavolo in fondo a sinistra, vero? Proprio come nella mia visione!”
Sospirai...
“Oh, Guisgard...” mormorai, stringendo la sua mano tra le mie “Guisgard... io lo so che tu sei solo preoccupato. Sei preoccupato per me! E forse, in parte, hai ragione: questo posto mi affascina... mi rapisce, perfino... ma io non sto inventando niente! Tutto ciò che vedo, tutto ciò che provo non nasce della mia mente, ma le viene inviato... ed io, lo ammetto, non sempre sono in grado di capirne il motivo, o il senso... ma so che un motivo c’è, ed il mio compito è proprio cercare quel motivo!”

“Talia!”
Quella voce improvvisa, alle mie spalle, mi fece sussultare violentemente. Mi voltai e lanciai un’occhiata all’uomo che era appena emerso dalla vegetazione... solo un’occhiata, poi tornai a scrutare le acque del lago con aria torva.
Lui rimase immobile per un attimo... infine si avvicinò e si sedette vicino a me...
“Non dovresti sparire così, sai?” disse dopo qualche momento “Mi hai fatto preoccupare! Hai fatto preoccupare tutti!”
“Volevo stare un po’ da sola!” mormorai, sempre con quell’espressione contrariata sul volto.
L’uomo mi scrutò per qualche istante, in silenzio... poi sospirò.
“Talia... io non capisco! Che cosa c’è?”
Esitai...
“Guisgard!” dissi poi, la voce secca e carica di nervosismo.
Il Maestro sollevò un sopracciglio, ma non disse niente...
Per qualche momento non aggiunsi altro... poi, incapace di trattenermi ancora...
“Lui...” proruppi, la voce vagamente più alta del normale “Lui non mi crede! Non crede a niente di ciò che dico! Gli ho raccontato i miei sogni, quelli che faccio sempre più spesso... ma lui mi dà ascolto? Neanche un po’! Dice che ho una fervida immaginazione, oppure dice che sono sensibile e mi lascio influenzare... dice che dovrei dare meno peso a ciò che vedo in sogno... è testardo, Maestro! Testardo come un mulo! ...E mi fa una rabbia!”
Il Maestro sospirò.

Sospirai...
“Se solo tu volessi credermi...” mormorai.
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