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Vecchio 20-07-2011, 22.29.48   #141
Emrys
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Emrys sarà presto famoso
E sarà bene che io smetta di rispondere a complimenti immeritati, altrimenti quel benedetto racconto non lo finirò mai!

Scherzi a parte, vi ringrazio infinitamente, Lady LLamrei - mia signora! - e voi, Sir Guisgard - mio signore ed amico!
__________________


Se a ciascun l'interno affanno
si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio)
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Vecchio 20-07-2011, 22.37.19   #142
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
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E sarà bene che io smetta di rispondere a complimenti MERITATI, altrimenti quel benedetto racconto non lo finirò mai!

!
Ecco! Quindi procedete con l'opera! Dante non perdeva mica tempo per scrivere la Commedia....(però se l'è presa comoda...)
llamrei non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 21-07-2011, 15.06.17   #143
Sir Aphelion
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Sir Aphelion sarà presto famoso
Segue l'ultima parte del racconto. La prima, al post 126, è stata sostituita con una versione conforme al regolamento.
Sir Aphelion non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 21-07-2011, 15.08.55   #144
Sir Aphelion
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Sir Aphelion sarà presto famoso
II parte

Sibilla ebbe qualcosa come un'illuminazione, e molto presto avrebbe scoperto se si sarebbe confermato vero o falso, soluzione o illusione. Entrò nel castello, e si diresse speditamente in un'ala molto recondita di esso. Non incontrò nessuno strada facendo, ed ancor meno prevedeva di poter incontrare anima viva proprio qui. Scese una scala a chiocciola con scalini la cui pietra era consumata dai passi di molti secoli. L'umidità tipica dei luoghi sotterranei si percepiva con tutti i sensi, e vi era una sola torcia in fondo alla scalinata ad illuminare il suo percorso. Sibilla pensava: "Sono già inciampata, non occorre che mi capiti una seconda volta,... ...vero?"
Vero! Aprì con una certa fatica il pesantissimo portone il legno, prelevò la torcia dal muro, ed entrò in quella che, senza timore di smentita, possa definirsi una delle stanze più misteriose del castello. Era l'antico laboratorio! Sibilla fu colta da un brivido improvviso al solo pensiero che qui Merlino possa aver preparato i suoi incantesimi, e quali antiche ricette segrete siano ormai divenute segreto esclusivo di tali mura! Era tutto nel più totale disuso, abbandonato da secoli. Ovunque si vedevano fiale, contenitori, strani attrezzi e fogli e libri abbandonati all'oblio. Sibilla aveva qualcosa come un'intuizione, come dicevamo. Si guardò intorno con la torcia in mano, provò a far luce qua e la dove le serviva, analizzava i contenitori, fino a quando si avvicinò ad una bottiglietta e... ... ... . Si, era proprio quella! Incredibile che la storia non abbia inghiottito nel vortice del proprio passato tale oggetto così intriso di leggende, eppure era proprio lì! Si trattava di... ... ... .

Facciamo qualche passo indietro e usciamo dalla stanza buia mentre Sibilla continua a fissare incredula la bottiglietta (ma lasciamo la porta aperta, altrimenti la ragazza si spaventa!). Risaliamo le scale, e torniamo a vedere con i primi raggi del sole che ormai penetrano attraverso le finestre all'interno della grande sala d'ingresso. Non siamo più soli, perché in lontananza, lo avrete intuito, c'è una persona che sta correndo. Una fanciulla, per l'esattezza. Qual 'è la sorpresa in tutto ciò? Ora vedrete:

Lady Dafne correva fuori dal castello. In realtà non sapeva neanche dove andare esattamente, però intanto correva. Il motivo della sua corsa? Ovviamente la lettera che stringeva in una mano. In lontananza vide la splendida fontana al lato del cortile, e davanti ad essa la sagoma d'una persona che riconobbe ben presto essere sir Emrys. Esattamente la persona che poteva darle un saggio consiglio, per cui accelerò ulteriormente la sua corsa per raggiungerlo. E lo raggiunse. Purtroppo al momento di fermarsi lady Dafne inciampò, e cadde nell'acqua della fontana. Emrys osservò la scena senza scomodarsi neanche di un solo centimetro, e quando vide Dafne tuffarsi, disse solo: "Gioventù, gioventù, beata gioventù!", scuotendo la testa.
Dopo un po' lady Dafne riemerse, si guardò intorno agitata, e urlò: "Nooo, la lettera!" (che era finita in acqua insieme a lei). "Ora non si potrà più leggere, sir Emrys, e non ricordo bene il contenuto che volevo... ...".
Emrys la aiuto cavallerescamente ad uscire dalla fontana, mentre Dafne provò a scuotersi per asciugarsi.
Emrys: "Fatemi indovinare, ...un cavaliere di Camelot, ... ...bla bla bla.... ... a voi devoto... ...bla bla bla... ...richiede il vostro aiuto... ... non è così?"
Dafne: "Ma come fate a saperlo?"
Emrys: "Non siete la prima fanciulla che arriva oggi con questa lettera, per fortuna però sarete l'ultima. Presumo che vogliate chiedermi un suggerimento sulla sua identità, giusto?"
Dafne: "Ma è ovvio, una lettera così ben scritta, con tutti i crismi della cavalleria, può essere solo il frutto d'un animo nobile, cortese ed onesto! Voglio sapere a tutti i costi chi sia questo cavaliere! Chi, ma soprattutto dove sia!"
Emrys: "Quanta furia, milady! Sono certo di non errare nel suggerirvi di seguire semplicemente il vostro istinto, e se possibile, asciugatevi che vi prenderete un raffreddore".
Dafne: "Ma voi cosa ci fate qui davanti alla fontana a quest'ora del mattino, se posso domandarvi?"
Emry: "Di sicuro non ci faccio il bagno come voi! Questo gioco di acque ha sempre suggerito un'armonia ideale ai miei versi, e proprio da questa sorgente traggo ispirazione! E voi, la vostra lettera dove l'avete trovata?"
Dafne: "Appoggiata ad un vaso nel balcone dal quale mi affaccio ogni mattina appena sveglia per respirare subito l'aria fresca. Infatti di tanto in tanto vi saluto da lì, mentre fate la vostra passeggiata mattutina per il cortile".
Emrys: "Giusto, giusto. Dunque, questo misterioso cavaliere di Camelot che ha messo lì la lettera conosceva bene anche le vostre abitudini, e ha fatto in modo che la trovaste proprio adesso".
Dafne: "Sir Emrys, credo di avere una vaga idea! Vi farò sapere, ma adesso corro. Buona passeggiata!"
Dafne, ancora tutta bagnata, corse verso l'interno del castello. Emrys invece rimase fermo, appoggiato alla fonta. Sul fondo vide ancora la lettera. Cominciò a scuotere la testa. E a sorridere.

Dafne salì le scale che conducono alla torre più alta. Aprì il portone, e si trovò all'aria aperta. Il vento asciugò in fretta i suoi vestiti, così come i raggi del sole già più caldi a quell'ora del mattino, mentre lei si guardò nervosamente intorno. Ad un certo punto vide sventolare qualcosa. Qualcosa che a prima vista non poteva avere alcun senso. A prima vista no. Ma come sventolava in quel momento, era già successo in un frangente ben più tragico della storia. E fu lì che Dafne capì. O pensò di aver capito. O forse si illuse di aver capito.
Ah, beata gioventù!

Lasciamo lady Dafne sola sulla torre più alta di Camelot, e rientriamo nel castello. Scendiamo le scale e attraversiamo la grande sala d'ingresso. Niente paura, non c'è più nessuno con una lettera in mano. Raggiungiamo quella che è una delle stanze più nobili del nostro castello, la sala dei dipinti. Qui sono ritratti tutti (o quasi) i cavalieri che mai abbiano fatto parte della tavola rotonda, o comunque siano entrati nella leggenda di Camelot.
Per l'esattezza, i quattro muri sono stracolmi di ritratti. Lancillotto, Gaheris, Bors, Gawain, proprio tutti. Difficile dire se il loro sembiante corrispondeva del tutto, non lo saprà mai nessuo, ma in verità a Camelot nessuno lo ha mai voluto mettere indubbio. Ma adesso dobbiamo spostarci, e anche in fretta, poiché qualcuno ci sta venendo addosso.

Lady Gonzaga si precipitò nella grande sala dei dipinti. Non fece in tempo a rendersi conto del proprio stupore dinanzi a tale sfarzo, che subito stava per essere travolta da Sibilla che seguì subito dopo. Allo stesso modo volse lo sguardo intorno, senza trovare le parole adatte. Non le trovò neanche Dafne, che si precipitò nella stanza.
Quanti nobili cavalieri hanno fatto la storia di Camelot, pensarono tutte e tre congiuntamente, ma nessuna di esse pronunciò il proprio pensiero.
Gonzaga: "Sapeste cosa mi è capitato!"
Sibilla: "Sapeste cosa è capitato a me!"
Dafne: "E io allora cosa dovrei dire?"
Così raccontarono quel che era accaduto, confrontando le lettere (tranne Dafne, ovviamente). In quel momento giunse Emrys, curioso di sapere quale fosse l'esito delle ricerche delle tre fanciulle.
Gonzaga: "Guardai in fondo al pozzo. L'acqua al suo interno è straordinariamente limpida, c'è chi sostiene infatti che si tratti delle lacrime degli spasimanti che vengono respinti dalle dame che corteggiano. Comunque sia, nel fondo trovai questo, e lo tirai fuori".
Gonzaga mostrò a tutti una lunga ciocca di capelli dorata.
Sibilla: "Ma a chi sarà mai appartenuta? Io invece, nel laboratorio ho trovato questa bottiglietta, ormai vuota, che un tempo conteneva un filtro magico per fare innamorare chi ne bevesse!"
Dafne: "Ma come fate a saperlo, se ormai è vuota?"
Sibilla: "C'è scritto sull'etichetta, tra le avvertenze: "Attenzione, consumare con cautela, può provocare sintomi di innamoramento, anzi lo farà sicuramente! E voi, Dafne?"
Dafne: "Arrivata in alto sulla torre vidi sventolare qualcosa, per l'esattezza questi due drappi, uno bianco e uno nero".
Gonzaga: "Sono stati ritagliati ai loro margini, quindi un tempo componevano un tessuto molto più grande. Dal tipo materiale potrebbero sembrare forse... ... ...".
Sibilla: "Delle vele per imbarcazioni, una bianca e una nera!"

A quel punto le tre fanciulle si guardarono reciprocamente negli occhi, e Emrys le seguiva. Avevano capito chi fosse il loro cavaliere misterioso, e in silenzio si diressero davanti al suo ritratto. Lo osservarono, e pronunciarono il suo nome all'unisono: "Tristano!"
In quel momento entrò Morrigan: "Tristano chi?", e raggiunse il gruppo.
Dafne: "Oh amante sublime, quasi perfetto, colpevole senza aver commesso colpe! E adesso torna qui a Camelot, dopo tanti secoli, e chiede aiuto proprio a noi!"
Sibilla: "La ciocca dorata dei capelli di Isotta, il filtro magico che li fece innamorare, e l'equivoco della vela bianca e di quella nera al suo arrivo. Ma come è possibile, Emrys?"
Emrys: "Camelot è un luogo senza tempo, anche se devo dire che le mie ossa lo sentono più che bene il tempo che scorre!"
Gonzaga: "Emrys, vi chiediamo allora di metterci a disposizione tutta la vostra arte nel saper comporre i versi, per rispondere a Tristano e dichiarargli la nostra volontà di accoglierlo!". Dafne: "Si, lasceremo le tre lettere di risposta lì dove Tristano ci lasciò gli indizi, e aspetteremo".
Emrys: "Eh eh, mie care giovincelle, la poesia può molto, ma non tutto. Badate bene, posso comporre dei versi che abbiano simili poteri, ma per far ciò mi occorre un inchiostro che, agli occhi di chi legge, abbia questi effetti persuasivi".
Sibilla: "Andremo a comprarvelo subito, messer Emrys, così ci scriverete subito la lettera!"
Emrys: "Non è così semplice, le componenti necessarie per tale inchiostro sono ben più rare: da un lato occorre cogliere una rarissima rosa blu di montagna. Con molta, ma molta fortuna se ne riesce a trovarne una proprio sulle montagne ai confini più settentrionali del regno. Poi occorre un altrettanto rara e preziosa orchidea nera, che cresce, forse, in un giardino nascosto oltre l'immensa foresta oltre i confini occidentali del regno. Infine, e questa e la cosa più difficile, occorre trovare l'elitropia, la leggendaria pietra che rende invisibili. Secondo la leggenda si trova nei ruscelli ai confini meridionali del regno. Una volta che disporrò di questi elementi, sarà facile triturarli per ricavarne infine l'inchiostro magico. A quel punto, potremo scrivere a Tristano, e non vi è alcun dubbio che, se leggerà le lettere, si innamorerà dei vostri nomi che le firmeranno, e non esiterà a raggiungervi!"
Dafne: "Non è sufficiente dipingere una rosa di blu, un'orchidea di nero e prendere una pietra qualsiasi che solo somigli all'elitropia?"
Emrys: "Mia cara, l'amore è si cieco, ma non del tutto scemo!"
Gonzaga, Sibilla e Dafne: "Allora corriamo subito a cercare queste tre componenti. A presto".

Quindi le tre graziose fanciulle uscirono dalla sala dei ritratti, e rimasero solo Morrigan e Emrys.
Morrigan: "Perché mi guardate così, Emrys? E soprattutto, perché ridete?"
Emrys: "Posso confidarvi un piccolo segreto?"
Morrigan: "Ma certo, con me è al sicuro!"
Emrys: "Le tre lettere sono finte! Le ho scritte io stesso per ingannare le tre dame!"
Morrigan: "Come, allora anche tutta la storia dell'inchiostro magico, la rosa blu, l'orchidea nera, l'elitropia...?"
Emrys: "No, quello è tutto vero, l'inchiostro può essere fatto realmente, ed effettivamente possiede il potere di far innamorare chi legge parole scritte con questo inchiostro. E proprio per farmi procurare queste componenti ho spedito loro tre. Ultimamente notavo come sospiravano per le antiche storie d'amore di Camelot, così ho escogitato questo pretesto che, come vedete, fa funzionato egregiamente! Una volta che avrò le tre componenti e avrò fatto l'inchiostro, potrò finalmente comporre versi da destinare ad una fanciulla di cui vorrei conquistare i sentimenti".
Morrigan: "Ma loro tre certamente rimarrano molto deluse!"
Emrys: "Sono giovani, mia cara, così come voi. Siete facilmente soggette ad illusioni ed inganni, ma bisogna pur imparare nella vita!"
Morrigan: "Ma perché non siete andato voi stesso a procurarvi queste componenti?"
Emrys: "Io, da solo, per gli angoli opposti del regno? Avrei impiegato anni interi a mettere insieme tutto, loro al massimo tra un paio di settimane saranno di nuovo qui!"
Morrigan: "Ma avreste potuto chiedere a qualcuno di procurarveli, magari pagandolo adeguatamente. Così non sarebbe stato necessario ingannare loro tre".
Emrys: "Il caso vuole che queste sostanze siano soggette alle stesse regole della spada nella roccia: possono essere colte solo da chi sia mosso da un sentimento sincero, altrimenti perdono il loro effetto".
Morrigan: "Quindi foste voi a nascondere sia le lettere, sia gli indizi?"
Emrys: "Così è!"
Morrigan: "Ma non potreste più semplicemente dividervi l'inchiostro e fare metà voi e metà loro?"
Emrys: "Purtroppo ogni filtro magico può essere destinato ad una sola persona, in questo caso la fanciulla di cui intendo conquistare gli affetti. Per quanto riguarda le nostre graziose amiche, sono nel pieno della loro bellezza e disongono di tutte le armi della seduzione, non occorre loro possedere filtri magici".
Morrigan: "L'inchiostro magico! Incredibile, sir Emrys! Siete un novello Oberon che spreme il succo del fiore di cupido sugli occhi di Lisandro, Demetrio, Ermia e Elena, come in sogno di una notte di mezza estate!"
Emrys: "Novello Oberon? Mia cara, in realtà fui io allora a consegnare a Oberon il preparato, ma nella mia ingenuità giovanile gli consegnai tutti gli ingredienti, senza tenerne per me! Ah, ingenuità dei giovani".
Morrigan: "Devo scappare, a presto, Emrys".
Così Morrigan corse verso la porta, ma... ...
Emrys: "Morrigan!"
Morrigan (era già quasi uscita): "Si, sir Emrys?"
Emrys: "Capite bene che se direte una sola parola a loro tre sarò costretto a trasformarvi all'istante in un rospo, vero?"
Morrigan: "Non in una farfalla?"
Emrys: "In un rospo!"
Morrigan: "Allora non dirò niente".

>>> continua
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Vecchio 21-07-2011, 15.10.13   #145
Sir Aphelion
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Sir Aphelion sarà presto famoso
>>> Continuazione della seconda parte.

Poco più tardi, nella sala d'ingresso del castello, Morrigan incontrò le altre tre che stavano per andare.
Morrigan: "Buon viaggio, a presto!"
Dafne, Gonzaga e Sibilla si guardarono negli occhi, quasi a consultarsi senza parole, poi:
Sibilla: "Possiamo confidarvi un segreto, prima di partire?"
Morrigan: "Con me sarà al sicuro!"
Sibilla: "Le tre lettere di Tristano sono finte!"
Morrigan: "Cosa? Come fate a saperlo?"
Dafne: "Le ha scritte lo stesso Emrys. Negli ultimi giorni ci siamo messe di proposito a recitare versi delle grandi storie d'amore tradizionali in sua presenza, per attirarne l'attenzione. Sapevamo dell'inchiostro magico, ma solo lui conosce come si prepara. Una volta terminato, glielo toglieremo di nascosto e lo utilizzeremo noi! I versi delle sue poesie sono eccellenti già così, senza ulteriore magia!"
Gonzaga: "Ma non ditegli niente, altrimenti saremo costrette a trasformarvi in un rospo!"
Morrigan: "Ma conoscete almeno la formula per farlo?"
Gonzaga: "Un modo si troverà, niente paura".
Morrigan: "Ma così vi perderete il gran ballo questo fine settimana, con tutti i cavalieri del regno pronti a corteggiare le dame! E l'occasione migliore e capita una sola votla l'anno!"
Sibilla: "Tranquilla, non ci perderemo niente, al massimo entro un paio di giorni saremo di ritorno, non più di tre!"
Dafne: "No, due giorni basteranno comodamente!"
Morrigan: "Buon viaggio, allora!"


Un anno, 9 mesi e 17 giorni dopo.
Davanti all'entrata di Camelot.

Dafne, Sibilla e Gonzaga: "Finalmente a casa! Che fatica! Ecco che arriva Morrigan.
Morrigan: "Siete tornate, finalmente! Avete recuperato tutte le componenti?"
Sibilla: "Ci mancherebbe anche che dopo tanto tempo torniamo a mani vuote! Certo che abbiamo tutto!"
Gonzaga: "Appena sarà pronto l'inchiostro, sostituiremo di nascosto la boccetta con una che conterrà una sostanza del tutto simile, che noi provvederemo a preparare. Non si accorgerà di nulla, e se si, sarà ormai troppo tardi!"
Morrigan: "Strano comunque che Emrys si sia fatto ingannare da voi, di solito possiede la facoltà di guardare almeno per brevi momenti nel futuro, quindi se ne sarebbe accorto!"
Dafne: "In questo caso però gli sarebbe stato più utile impiegare l'altra sua facoltà di guardare nel passato, quando abbiamo ordito questo tranello".
Gonzaga: "Bé, per guardare contemporaneamente avanti e a retro avrebbe dovuto essere particolarmente strabico!"
Sibilla: "Il gran ballo com'è andato poi?"
Morrigan: "Quale, quello dell'anno scorso o di quest'anno? Ve ne siete persi due! Che cavalieri, che eccellenze! Altro che Tristano! Ma ecco che arriva Emrys"
Emrys: "Finalmente, bentornate!"
Gonzaga: "Abbiamo tutto, quanto occorrà per preparare l'inchiostro?"
Emrys: "A fare le cose per bene, circa una quindicina d'anni, non più di venti!"
Gonzaga, Sibilla e Dafne: "Cooosaaaaa?"
Emrys: "Scherzavo, scherzavo, il tempo di darvi una rinfrescata, e sarà già pronto".

Più tardi si incontrarono nell'ufficio di Emrys.
Emrys: "Questo è l'inchiostro già pronto! Per stasera ormai è tardi, sono troppo stanco per comporre versi, inoltre e stata preparata una festa per il vostro ritorno. Ci incontreremo domani per le lettere".

Così uscirono Dafne, Gonzaga e Sibilla dall'ufficio di Emrys, e rimasero solo lui e Morrigan.
Emrys: "Mia cara Morrigan, sappiate, se già non lo sapete, che le nostre tre graziose amiche tenteranno di sostituire questa boccetta con un loro inchiostro che proprio in questo istante stanno andando a preparae, imitandone il colore! Proprio per questa ragione la boccetta che lascerò qui sulla scrivania sarà falsa, e quella vera rimarrà per tutta la notte sotto il mio cuscino".
Morrigan: "Vedo che è proprio impossibile ingannarvi!"
Emrys: "Da troppi secoli ormai cammino per le vie di questa terra, ne ho viste troppe per farmi ingannare da tre fanciulle! Ma non dite niente, altrimenti, come sapete, sarò costretto a trasformarvi in rospo!"

Quindi si ritrovarono tutti a cena, insieme agli altri abitanti di Camelot. Fu una serata molto divertente, quando ad un certo punto accadde che... ...
Emrys: "Sono staaaanco, molto staaaaanco, perdonatemi, ma con le mie ultime forze cercherò di raggiungere il letto. Buonanotte!"
Tutti: "Buonanotte!"
Dafne, Sibilla e Gonzaga si rivolsero a Morrigan
Gonzaga: "Sappiate che gli abbiamo messo un potente sonnifero sia nel cibo che nelle bevande, meglio abbondare. Ha funzionato perfettamente!"
Dafne: "Sapevamo che avrebbe sostituito la boccetta sulla scrivania con una falsa, prevedendo una nostra azione. Probabilmente terrà quella vera con sé, magari sotto il cuscino. Grazie al potente sonnifero però non si sveglierà se la sostituiremo! Ma non ditegli niente, perché altrimenti dovremo... ...".
Morrigan: "Si, si, mi trasformerete in un rospo, lo so!"

Il mattino dopo, all'alba, Morrigan e Emrys si incontrarono nel cortile. Gli altri dormivano ancora, visto che la cena si era protratta a lungo.
Morrigan: "Allora, a costo di essere trasformata in rospo, tanto a questo punto mi sembra quasi inevitabile, devo dirvi che... ...".
Emrys: "Il sonnifero? Lo so, lo so.... ...".
Morrigan: "Allora dovete sapere che... ...".
Emrys: La boccetta che hanno sostituito sotto il mio cuscino? So anche questo. Ma voi dovete sapere che ieri sera, poco prima di cena, mi sono recato di nascosto nelle loro stanze. Ero certo che da qualche parte vi fosse la boccetta con l'inchiostro finto, che poi avrebbero sostituito di notte con quello vero sotto il mio cuscino. Quindi ho provveduto a lasciare a loro la boccetta contenente l'inchiostro vero, che loro tre in questo modo mi hanno praticamente restituito nottetempo, riportandomela di fatto direttamente sotto il cuscino e riprendendosi quella finta fatta da loro stesse! Ha ha! Gioventù, gioventù, l'ingenuità vi accompagna fedelmente!"
Morrigan: "Devo dire che sono senza parole!"
Emrys: "Io invece posso rassicurarvi: non è mai esistita una formula per trasformarvi in rospo, ma ero sicuro che mi avreste voluto credere! Comunque sia, filtri d'amore e incantesimi simili hanno sempre portato al male, le nostre fanciulle posseggono le grazie per sedurre, non hanno bisogno di magia! Per evitare altri equivoci, mi appresto subito a scrivere la lettera alla mia adorata per consumare l'inchiostro nella boccetta."
Morrigan: "Se portano al male, perché allora voi stesso siete propenso ad utilizzare l'inchiostro magico?"
Emrys: "Come dite? Eeeehm, .... ... devo andare, buona giornata!"

Infine Emrys si incamminò adagio verso il luogo nel quale avrebbe scritto i versi da dedicara alla fanciulla per la quale sospirava. Purtroppo, nel pensare a lei non si rese conto di uno scalino pochi passi più avanti, sul quale era piuttosto facile inciampare. ...Quattro passi.... e pensava alla fanciulla. ...Tre passi... e pensava ai suoi versi. ...Due passi... e pensava all'inchiostro. ...Un passo, ancora niente.
D'improvviso...
Emrys: "Questo scalino non lo avevo visto proprio, meno male che me ne sono accorto in tempo altrimenti sarei inciampato!"
Allora proseguì, ma non si accorse subito dopo di una buccia di banana a terra. Così scivolò e cadde a terra. "Non è successo nulla, tutto a posto!"
Emrys si rialzò tranquillamente e proseguì. In breve si renderà conto che nella caduta si sia infranta la boccetta con l'inchiostro, ma all'eccellenza dei suoi versi di certo non occorre la magia!

Fine

Aphelion
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Vecchio 21-07-2011, 16.44.01   #146
Emrys
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:s mile_clap:
Sir Aphelion, mio signore, siete davvero un eccezionale narratore.
Fantastica storia. Divertentissima. Mi spiace aver rubato le battute a lady Llamrei, ma mi avete rappresentato in un modo che mi aggrada moltissimo!

Solo una nota, per salvarmi la pelle: io non minaccerei mai Lady Morrigan, mia signora (e mia dea!), anche perché avrei sicuramente la peggio. Ma nella finzione credo si possa accettare!

Da vero professionista, avete catturato molto bene alcuni aspetti dei cittadini di Camelot. Sicuramente su di me avete fatto un ottimo lavoro. Al di là della supposta bravura nel comporre versi, amo veramente gli aspetti della natura (da cui spesso prendo ispirazione), amo sentire come tutto dovrebbe muoversi in armonia e... sì, adoro anche simili intrighi. E anche sul mio sesto senso (o preveggenza) ci siete andato molto vicino... beh, l'avete raffinato molto, in realtà!
L'incidente finale, poi, è praticamente il leitmotiv della mia vita... della mia lunghisssssima vita (come giustamente avete sottolineato)... evito questo, prevedo quello, e poi...

Siete davvero bravissimo! Corro (si fa per dire, data l'età!) ad aggiungere un nota positiva alla vostra reputazione!

E vi premio con una corona d'alloro sul capo!
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Se a ciascun l'interno affanno
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Vecchio 22-07-2011, 14.19.51   #147
Hastatus77
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Hastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luceHastatus77 è un glorioso fuoco di luce
@Sir Aphelion
Racconto divertente.
L'ho inserito nella raccolta degli "Annali del regno di Camelot".
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..."


Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html
Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/
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Vecchio 22-07-2011, 14.28.51   #148
llamrei
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
Letto! Ma è simpaticissimo! Complimenti veramente!
llamrei non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-07-2011, 19.10.30   #149
Lady Dafne
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Lady Dafne sarà presto famosoLady Dafne sarà presto famoso
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Originalmente inviato da Emrys Visualizza messaggio

@Lady Dafne:

Approfitto del post (per non crearne un altro), per riportare la versione definitiva dell'ormai dimenticata introduzione degli Annali.
Spero vi piaccia!


Non è dell'armi, né degli incanti;
né della pugna accesa,
né dell'opera dei grandi
- eppure, di tutto questo -
che vi sarà narrato,
ma dell'ingegno di una nobil dama
e dell’opera sua, ch’ebbe gran fama.

Laddove Artù e il grande Merlino,
con pietre, leggi, ed un poter divino,
posero, solide, le fondamenta,
tessé lei con le sue parole,
trama e ordito d’ogni vicenda,
ed immortal rese Camelot la Grande
e l’animo intrepido d’ogni suo abitante.

Qui giunta con l'amor per un cavaliere
- che, a lungo, il Fato le negò di fatto -
Lady Dafne, tra le torri altière,
nella Storia trovò riscatto:
seppur vessata da malefiche trame,
redigé gli Annali di codesto Reame.
Lady Dafne è qui e si scusa per il ritardo (ah, il lavoro.... !!! )
L'introduzione è, come ogni vostro lavoro caro Emrys, decisamente sublime! Credo sia proprio adatta!
E che dire dell'ultima strofa: altro che Lacillotto e Orlando, questo è il più bel "poema" che sia mai stato scritto ...
GRAZIE mio caro Emrys!
__________________

"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
Lady Dafne non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 22-07-2011, 19.13.53   #150
Lady Dafne
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Lady Dafne sarà presto famosoLady Dafne sarà presto famoso
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Sono certa che Dafne apprezzerà quando...con calma....ritornerà a passeggiar per queste vie
Uffi llamrei, non sgridarmi .... porta pazienza!

... aspettate che leggo la seconda parte del racconto di Sir Aphelion... la prima era a dir poco molto bella e incalzante!!! Chi sarà questo cavaliere misterioso che scrive a tutte le dame?? mah....
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
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