11-09-2014, 21.09.51 | #1501 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Milady...” disse Dominus ad Altea con tono adirato “... tutti sanno della richiesta della regina di Gioia Antiqua... credete dunque di farmi danno parlando così? In questo modo vi voltate contro questa corte che vi ha sempre accolta e fatta sentire importante? Appoggiando sovente le vostre richieste e decisioni? Siete dunque dama di tali e dubbi propositi? Rinnegando il vostro signore per un uomo che potrebbe essere chiunque, persino il peggior lestofante del regno?” Guardò i suoi familiari. “Mi dispiaccio per voi... perchè un tale comportamento non è degno del vostro lignaggio.” Tornò a guardare Altea. “Non comprendo i motivi del vostro assurdo e disdicevole comportamento. Cosa credete di guadagnare da tutto ciò? Forse l'assurdo proposito concepito in passato da chi non trovava miglior modo per conquistare terre e titoli? I matrimoni politici si fanno per scongiurare guerre o farle terminare. Non per unire ciò che è separato da ostilità. Capomazda e Sygma oggi come oggi non hanno rapporti, né relazioni. E lassù, in quelle città libere ed autonome, ricche della loro arte secolare, se ne infischiano altamente di ciò che si decide qui. E la sparizione di mio nipote anni fa ne è la dimostrazione.” Fissò Guisgard in lacrime. “Non posso perdonarti... no, dopo che sei giunti qui fingendoti chi non sei e riaccendendo il mio dolore, solo per i tuoi propositi indegni... ma se davvero sei chi affermi di essere allora portami il Fiore... qui molti credono alla sua esistenza... ci sono profezie antiche, che giungono da un'epoca eroica e remota che ne parlano... dunque se sei davvero un Taddeo portami quel Fiore...” guardò Izar “... così sia scritto e così sia fatto.” Sentenziò il duca.
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11-09-2014, 21.21.56 | #1502 |
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Guardavo quell'amuleto tra le sue dita....e mi chiedevo..se la magia potesse entrare regale nel giardino dell' Amore puro..........non poteva ne ero certa, ogni cosa era un dono e la malvagità ed il potere non potevano erigersi sull'Amore.......Quel Bambino poteva essere il simbolo del bene e della purezza........solo il cuore di un bambino poteva accedere in quel giardino.....incomincia così a comprendere il gioco di Symoin......io ero vergine...ero votata agli Dei.........il mio cuore era puro come quello di un bambino..........questo mi fece paura..........mi mossi in maniera goffa.....andando a sbattere sul tavolino con uno dei calici...e tutto fini' a terra con un fragore assordante..........." Io..mi spiace...ho bisogno di aria.........ecco..si la magia.......Ma la Magia non apre le porte ......a chi non ha un cuore puro e voi mi conoscete io non sono pura...come un bambino........"......finì con le spalle alla porta............cercare di scappare sarebbe stata una mossa illogica......ma Symoin...dov'era......?......
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11-09-2014, 22.10.55 | #1503 |
Cittadino di Camelot
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Il Duca urlava e inveiva contro me..come un pazzo furioso..ma non capivo il motivo delle sue lacrime verso Guisgard.
Lasciai mi umiliasse davanti a tutta la corte con parole davvero pesanti sulla mia persona e quando finì di impartire gli ordini a Izar, guardai mio nonno con sguardo austero ed irremovibile..lui annuì con la testa..tra noi vi era sempre stata telepatia..nessuno come mio nonno poteva capirmi e io conoscevo gli ideali di mio nonno e mio padre e presi la parola. "Duca Dominus..prima di partire da questa corte" e feci un inchino e vidi lady Sibille guardarmi con sorriso di complicità "vorrei dirvi ho notato in voi un radicale cambiamento e parlando mi rivolgo pure a milord Guisgard dè Taddei, il quale non può sapere i motivi di tutto questo". Mostrai al Duca e a Guisgard l' anello di fidanzamento taddeide.."Sapete milord Guisgard, proprio ieri sera il Duca ad un ballo disse io ero quasi la padrona di questo palazzo e davanti alla corte disse ero la padrona dalla Domus Ardeiana, che voi ben conoscerete...ora sono una sconsiderata, una maleducata e poco rispettosa..vedete come le cose cambiano in poche ore?" vi era silenzio, la gente osservava e il Duca ascoltava silenzioso ma io osservavo il ragazzo, mentre i miei occhi erano inquieti e umidi.."Per anni, anzi fin da quando ero bambina mi è stato impartito di come comportarmi in questa corte..l'ho servita e me la hanno fatta servire. La volontà del Duca Taddeo l' Austero alla mia nascita fu di volerci.."ebbi un attimo di ripensamento ma mi feci coraggio "marito e moglie e alla mia nascita fu fatto un atto notarile di matrimonio firmato dal duca Taddeo, da mio nonno e mio padre..e pure dal Duca Dominus..quindi pure egli riteneva legittimo questo..e questo sarebbe successo al ritrovamento del bambino..il duca Taddeo l' Austero fece questo in veste di grande amico di mio nonno, noi proveniamo da Sygma..mio nonno era li..quando voi si presume foste rapito..e seguì il duca a Capomazda per servirlo assieme a mio padre...mio nonno mi disse sempre quel matrimonio fu sancito per il forte legame di amicizia e lealtà tra lui e mio nonno, tanto al mio quindicesimo compleanno mi venne detto questo fatto e il duca Taddeo volle io fossi colei che avrebbe dovuto possedere questo anello..e voi sapete il significato..da quando siete apparso il Duca" e guardai Sua Signoria "prova odio per me..odio perchè se fosse così voi andreste al trono e io..sarei vostra moglie perchè questa è stata la ultima volontà del Duca Taddeo l' Austero, nella stanza di mio nonno vi è un dipinto voluta da Taddeo..rappresenta me con la corona e dispose quando il bambino rapito fosse stato trovato il quadro doveva essere completato con voi vicino me". Vidi mio nonno con le lacrime e mio padre pensieroso.."Lo hanno voluto loro, per anni mi hanno narrato di voi, mi hanno trattato come la reginetta di corte..ma ora sono scomoda..come siete scomodo voi che siete tornato, forse Sua Signoria il Duca ha cambiato idea su di me per questo...forse lui mi ha trattato come una pedina e non come dice la famiglia con quel atto notarile o per un motivo politico...ma una cosa voglio chiarire...io non voglio rivendicare il mio diritto di essere la futura Granduchessa di Capomazda". A quelle parole udii dei mormorii, la gente era sorpresa, altri annuivano verso me..chi sempre mi aveva considerato come mi aveva detto il Duca la vera padrona del Palazzo e a voce alta davanti a tutti ripetei.."Ripeto..non voglio rivendicare di essere la futura Granduchessa di Capomazda poichè se egli fosse davvero il legittimo erede dovrebbe essere libero di scegliere chi sposare..ma sto solo rappresentando l' ultima volontà del Duca Taddeo l' Austero e non per essere contro il Duca Dominus, il quale mi ha trattato fino a stamattina ... come una dei Taddei e non lo posso negare...e io mi trovo tra due fuochi". Guardai Guisgard deglutendo.."Allora visto non vi è posto più a corte per me, visto io rappresento ora la volontà di Taddeo l' Austero che vi ha cercato con tutto se stesso, ha riposto la sua fiducia nella mia famiglia e la mia famiglia in Capomazda...io verrò con voi se volete..non posso più rimanere qui, avete visto pure voi come sono stata trattata, non è un capriccio...sarò testimone della vostra buona Fede e nessuno potrà avere dubbi". Lady Sibille applaudì a quelle mie parole, mi sfilai l' anello datomi dal Duca Taddeo l' Austero e glielo consegnai a Izar.."Riconsegnatelo a Sua Signoria..così capirà la mia buona fede..non ambisco al Trono..non potrei mai obbligare questo ragazzo a sposarmi contro la sua volontà...vedete? Sono pure contro la decisione della mia famiglia e del Duca Taddeo..milord Guisgard, vi chiedo di accettare la mia richiesta poichè ora voglio riappropriarmi di ciò che sono..visto fino ora sono stata trattata come un oggetto di bella esposizione..e pure da Sua Signoria" e lo guardai mentre una lacrima scese sul mio viso.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 11-09-2014 alle ore 22.39.37. |
12-09-2014, 01.46.30 | #1504 |
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"Il vascello volante..." Sorrisi appena "Perchè ci abbia trainato fin qui? Non ne ho la minima idea, probabilmente volevano solo sottrarre la preda al vascello ducale che ci stava attaccando.. Non lo so, non ho ricevuto nessuna spiegazione..." alzai le spalle.
"Dunque siete giunto qui per.. caso? Oh, questa è bella..." sorrisi "E chi mi dice che non siate voi stesso una spia.. andiamo, il vostro arrivo è quanto mai sospetto.. e ho come l'impressione i miei uomini non impazziscano per voi, ma non sono molto ospitali, questo è certo..". "Dunque.." alzandomi "Non vi darò la ragazza, questo è chiaro non la affiderei a nessuno.. portatemi la prova che suo padre è disposto a pagare, e avrete parte della ricompensa.. rammentategli, però, che non ho intenzione di fare un pessimo affare, considerando che a Bivas mi avrebbero dato duemila Taddei, e che quell'isola non è certo l'unico mercato degli schiavi a disposizione..". Sorrisi, indicando la porta con la mano. "Questa è la mia parola..". |
12-09-2014, 02.37.28 | #1505 |
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A quelle parole di Elisabeth, nel vederla così agitata, quasi impaurita, l'uomo accennò un vago sorriso.
Fece qualche passo verso di lei, fino a quando il suo volto fu vicinissimo a quello della donna. “Esistono molti tipi di magia...” disse in un sussurro “... magie per evocare il Bene e magie per evocare il male... ma cosa è davvero Bene e cosa invece davvero male? Anche dietro agli ideali più nobili, ai principi più alti e puri, può celarsi il marcio... come i chierici, che sbandierano il valore della castità ma solo perchè la Chiesa, impaurita dalla possibilità che i suoi membri lascino averi a mogli e figli, impone loro il celibato come fosse un Dettame Divino...” la fissò negli occhi “... vedete? Tutto è relativo... forse perchè non esiste né il Bianco, né il nero a questo mondo, ma solo il grigio... il grigio delle debolezze e delle miserie umane...” allungò una mano ed aprì la porta alle spalle di Elisabeth “... volevate prendere un po' d'aria, no? Prego...” indicandole di uscire “... andate pure... non siete certo prigioniera... non vi è male qui... e nulla di questo luogo potrà mai nuocervi...” e raccolse da terra il vetro rotto delle bottiglie e dei bicchieri.
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12-09-2014, 03.42.32 | #1506 |
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“Voi” disse Dominus ad Altea “avete tradito la mia fiducia! Senza sapere chi sia costui” indicando Guisgard “vi rivolgete a lui come se fosse davvero un Taddeo! Senza rispetto verso di me e senza riconoscenza per avervi nominato mia pupilla! Ora dite che i miei modi sono cambiati? Chiunque al mio posto vi caccerebbe con vergogna da questa cote!” Guardò poi Guisgard. “E fino a prova contraria costui è un impostore! Che ci porti il Fiore Azzurro e allora sarà riconosciuto per colui che afferma di essere! Ma fino ad allora resterà un impostore!” Rise con astio. “Complimenti...” a Guisgard “... cercavi un trono ed ora hai trovato pure un'aspirante moglie!”
“Sempre ammesso che accetti la sfida, milord.” Intervenne Izzar. “Voi cosa ne dite?” Il Duca al suo Ciambellano. “Che rifiuterà.” Rispose questi. “Benchè io” prendendo la parola il presunto impostore “ritenga tutto ciò una farsa, poiché lord Dominus non ha alcun diritto di imporre condizioni o pegni, non mi opporrò. Se sono giunto qui è perchè voglio mettere fine a questo scontro che reca danni al nostro ducato. Dunque, per dimostrare che il mio sangue è nobile quanto il suo e che il mio nome è legittimo, così come la mia rivendicazione al seggio ducale, accetto l'impresa impostami.” Fissando i presenti e poi di nuovo il duca. “Impostami non da lui” indicando Dominus “ma dal Fato, affinchè io dimostri a tutti di essere il vero nipote di Taddeo l'Austero.” Sul volto di Dominus apparve un ghigno di compiacimento. “Milady...” voltandosi Guisgard verso Altea “... io non sono mai stato in questo palazzo se non da piccolissimo e ormai a stento ne serbo il ricordo... dunque non posso conoscere le cose di cui mi dite... ma se sono qui oggi, se sono vivo e forte per reclamare ciò che mi spetta di diritto, è solo grazie a coloro che mi hanno salvato e cresciuto... per questo a loro va la mia riconoscenza... dunque, milady, ritenetevi libera da quelle nozze decise a tavolino da chi ora non c'è più... io sono libero da quel passato che non mi appartiene e lo siete anche voi.” “Benissimo!” Esclamò Dominus. “Il nostro aspirante duca ha le idee chiare e non teme di cimentarsi in quest'impresa!” Soddisfatto. “Dopotutto dispone di una nave volante, capace dunque di condurlo a ridosso dei Cieli, così da essere più vicino alla fama!” “O all'Aldilà.” Disse Izzar con sguardo sinistro. “Partirò subito.” Fece Guisgard. “Non dimenticare il vaso d'oro...” sorridendo Dominus “... la regina di Gioia Antiqua tiene molto che il Fiore Azzurro sia conservato in esso.” Con sarcasmo. “E portati via anche lady Altea... non è più gradita in questo palazzo.” Guisgard prese il vaso d'oro. “Milady, per questo viaggio non voglio nessuno di cui preoccuparmi.” Il presunto impostore ad Altea. “E' pericoloso e non metterò a repentaglio la vostra vita. Tuttavia, grato per il vostro appoggio davanti a questa corte, sarò lieto di condurvi ovunque vogliate. Ve lo devo. Dopo ciò partirò per quest'impresa.”
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12-09-2014, 03.58.59 | #1507 |
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“Immaginavo di non essere creduto.” Disse Pepe a Clio. “In effetti è più facile riporre fiducia nei propri uomini, che in uno sconosciuto.” Accennò un sorriso. “E sia.” Annuì. “Vorrà dire che, impossibilitato a proporre altro, me ne starò ad oziare su quest'isolotto in cerca di informazioni circa il misterioso vascello volante ed il suo enigmatico equipaggio.” Sorrise. “Vi invito però ad una riflessione... siete in gamba, altrimenti non stareste a capo di questo vascello... riflettete su tutto ciò che i vostri uomini hanno fatto o detto ultimamente... sin nei minimi dettagli... riflettete... sono certo che scoprirete qualcosa... magari solo un dubbio, un'incertezza... ma sarà già qualcosa... e chissà allora che non vi sorgerà spontanea nel cuore un po' di fiducia verso le mie parole... chissà... ah, posso essere slegato ora? Sapete, non credo durerei molto su quest'isolotto con le mani incatenate.” Ridendo.
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12-09-2014, 15.06.46 | #1508 |
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"Naturalmete..." Sorrisi "Se scoprirò che le vostre parole sono veritiere, allora vi consegnerò la ragazza.." Lo fissai per un lungo istante "Ma se scoprirò che le avete torto anche solo un capello, state pur certo che vi troverò anche in capo al mondo, e vi pentirete di esservi messo contro di me..".
Presi un profondo respiro "Ma voi valutate la mia di proposta, fate in modo di arrivare al padre e avrete parte del bottino.. Preferirei consegnarla direttamente a lui..". Aprii la porta e sorrisi a Pepe, per poi voltarmi verso i miei uomini. "Accompagnate il signor Pepe al molo.. Gentilmente.." Puntualizzai "Naturalmente slegatelo.." Sorrisi. "Buonafortuna, dunque.." Salutandolo con un cenno del capo, per poi tornare nella mia cabina. Pensai a lungo alle sue parole. Sapevo che potevano essere vere. I miei uomini effettivamente comportando in modo strano da qualche tempo. Ma chi poteva essere? Una cosa era certa: dovevo scoprirlo al più presto e non potevo fidarmi di nessuno. |
12-09-2014, 15.45.19 | #1509 |
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ll presunto taddeide accettò la sfida senza ripensamenti e sicuro di sè.
Il mio stupore fu grande quando il Duca Dominus mi gettò, praticamente, a lui rifiutandomi come uno scarto, un qualcosa che non serviva più..solo per aver detto la sua libera opinione. Guardai il ragazzo, lo ascoltai..non mi avrebbe voluto con sè nemmeno lui ma mi avrebbe portato dovrei avrei voluto. "Grazie milord Guisgard" dissi guardando la mia famiglia e poi il Duca "se permettete vorrei conferire sola con il presunto erede, fuori da questa stanza per comunicargli la mia volontà, visto non faccio più parte di questa corte e non vorrei nemmeno ledere alla mia famiglia che per anni ha servito prima Taddeo l' Austero e poi Sua Signoria qui presente..e Capomazda". Presi il giovane per mano con naturalezza e appena usciti dalla Grande Sala delle Udienze lo portai in disparte e parlai a bassa voce.."Ho sempre pensato voi dovevate avere i vostri diritti ma non mi aspettavo questo odio da parte del Duca. Nonostante quell' atto di matrimonio non mi sono mai sentita in obbligo verso di voi. Dove voglio andare? Non so quale sia il mio posto..sono stata cresciuta come una reginetta,istruita dai migliori maestri di corte per volere del Duca Taddeo e dei miei familiari." sospirai e sorrisi "E' un controsenso..se voi troverete quel Fiore Azzurro allora sarete riconosciuto il legittimo erede altrimenti no..ma cosa cambierebbe, solo per aver trovato un Fiore, per me vi sta dietro qualcosa di strano..state attento. Ora sono io la rinnegata, in un certo senso abbiamo lo stesso destino..non ho nessun posto dove andare, sono cresciuta in questa corte, e non voglio andare nella mia dimora a Baias..voglio scomparire per sempre..portatemi sull' isola di Bivar e voglio essere venduta al miglior offerente..questo è il mio destino..qualcuno mi prenderà visto nessuno si preoccupa di me e mi vuole..vado a prepararmi, voi rientrate e finite la vostra missione ma non fate cenno della mia volontà espressa...vi aspetto nel giardino vicino ai vostri uomini". Detto questo senza una minima inflessione partii decisa verso la mia stanza, guardai i vestiti donatimi dal Duca la sera prima per la festa e con sfida li indossai e misi addosso la preziosa collana e sorrisi..cosi sarebbe stato più facile vendermi. Non temevo il mio futuro...non avrei mai rinnegato i miei ideali e pensieri. Scesi in giardino e mi avvicinai al vascello volante e gli uomini di Guisgard..feci un leggero inchino e dissi solo.."Aspetto il vostro padrone, mi deve portare in un luogo..ma voi dovete fare in modo nessuno mi veda".
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12-09-2014, 17.23.48 | #1510 |
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“Potete indossare quel vestito da corsara e quel cappello” disse Pepe a Clio, mentre Vivas lo liberava dalle catene ai polsi “ma restate una donna dall'animo sensibile a quanto vedo.” Rise. “Tranquilla, non farei mai del male a quella ragazza. E' troppo preziosa per me.” Un inchino e scese dalla nave.
La ragazza ritornò sulla sua cabina, mentre intorno a lei si udivano le voci ed i rumori causati dei lavori a bordo dell'Hydra. Ma poco dopo, dall'esterno, cominciarono a giungere altri rumori. Provenivano dal porto dell'isolotto ed erano di natura totalmente differente. Infatti la gente del posto sembrava impegnata nei preparativi di qualche festività. Ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della cabina. “Capitano, sono Yanos... posso entrare?”
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