08-10-2017, 01.13.34 | #1551 |
Disattivato
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Quello scenario così terribile, ora invece appariva silenzioso e quasi rassicurante.
Best sorrise ed accarezzò Elise, prendendola per mano. Quel sorriso, oh quanto amavo quel sorriso. Mi illuminai nel sentire la sua mano sul mio viso, mentre il cuore accelerava sempre di più. "Sì amore.." sussurrai piano, completamente persa nell'azzurro dei suoi occhi. L'avrei seguito in capo al mondo, l'avrei seguito ovunque, in ogni avventura, in ogni storia, in ogni gioco sussurrato alla notte. Lo avrei seguito perchè era il mio amore, e non desideravo altro che poter vivere della sua presenza, del suo calore. Quando arrivarono i ribelli non capii cosa stesse succedendo, pensavo solo che avrei lasciato tutto e tutti per cercare quel posto. Quel posto che avevo sognato per anni, quel posto dove potevamo essere solo noi, senza che niente e nessuno ci venisse a disturbare, dove potevamo essere felici, quel posto cercato in mille notti d'amore, descritto in mille storie, sognato e sospirato. Quel posto che esisteva... oh sì, solo per noi. Quel posto dove potevamo stare nell'unico modo che contava: insieme. Per sempre. Perché una volta trovato, non l'avremmo più lasciato, mai più. |
09-10-2017, 18.43.12 | #1552 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Seconda parte
IL MISTERO DELL'ISOLA DEL DRAGO “Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi.” (Sun Tzu) “L'Isola del Drago..." disse il colonnello Corcionne, per poi accendersi uno dei suoi sigari cubani "... si trova lontana da ogni rotta conosciuta e fuori da qualsiasi giurisdizione nazionale ed internazionale. Anni fa è stata acquista da un singolare personaggio... un individuo tanto misterioso, quanto folcloristico. Potrebbe benissimo essere saltato fuori da un vecchio romanzo. Di lui non si conoscono immagini certe e solo pochissime invece ne raffigurano la sua inaccessibile isola. Ne conosciamo il nome, Ordifren, poi poco più. Sappiamo che è un ex monaco, divenuto poi scienziato. Ha acquistato l'isola facendone così il suo covo fortificato. Una sorta di baluardo isolato in mezzo al mare, indipendente da tutto e tutti, munito di un proprio esercito e perfettamente addestrato. L'isola non ha contatti col resto del mondo fatta eccezione per il torneo. Un torneo che viene proclamato ogni tre anni ed in cui si affrontano combattenti di ogni tipo, dagli esperti di arti marziali, ai lottatori, fino agli spadaccini e ad ogni altro atleta o provetto di una qualsiasi disciplina combattiva. Al torneo si accede grazie ad un invito diretto ed esclusivo. Solo a coloro sia giunto questo invito è consentito l'ingresso sull'Isola del Drago.” E mostrò ai suoi uomini una delle rare foto del'isola, usate per pubblicizzare il millenario torneo. +++
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09-10-2017, 19.02.14 | #1553 |
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Riguardavo, ritagliavo e sistemavo da ore le foto dell'ultima competizione che avevo documentato.
E dovevo ammettere di aver fatto anche stavolta un ottimo lavoro. Ma sì che lo hai fatto, sii più immodesta, ogni tanto Sì, è vero, è vero, dovevo esserlo. Amavo davvero, il mio lavoro. Mi permetteva di essere a contatto con la gente in uno dei settori più vasti e vari che si potessero immaginare. Era questo il bello dello sport, ti permetteva di frequentare ambienti di ogni genere e di confrontarti con gli altri e con altre realtà. Oltre che di vedere tanta gente interessante... pensavo ironicamente, ma con una punta di malizia, mentre osservavo i corpi flessuosi e tesi degli atleti nelle mie foto. Intanto, la vita fuori dall'agenzia scorreva tranquillamente ed io continuavo pacificamente a lavorare al pc e studiare le mie foto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 10-10-2017 alle ore 00.27.09. |
09-10-2017, 19.07.57 | #1554 |
Cittadino di Camelot
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Era una calda giornata di ottobre, insolita dopo le piogge delle settimane precedenti; camminavo nel parco dell' immenso Palazzo del mio piccolo regno.
Il mare era di un azzurro intenso e il mio regno, Serenica, era una piccola macchia nel Mar d'Afragolignone. Fortunatamente eravamo un piccolo staterello indipendente ma temevamo sempre attacchi..come se mostri del passato tornassero. Da secoli gli eredi al trono venivano istruiti alle arti marziali e il mio punto di forza era pure il tiro con l' arco ma facevo ardui allenamenti per saper usare la spada come mio fratello, il Principe Parotazmi. La mia ancella Samia mi seguiva in dignitoso silenzio visto la notizia appena arrivata e mi sedetti al bordo di una delle tante fontane che, maestosamente e gloriosamente, zampillava acqua. Si avvicinò il Consigliere di Corte, Ahimar, e lo guardai in tono sofferente e duro "Quindi, mio fratello, il Principe Parotazmi, si è vilmente fatto sconfiggere in un duello al torneo dell' Isola del Drago...devo dedurre questo visto non ha fatto più ritorno da quella Isola?" sospirando "Che vergogna e disonore per Serenica, ma voi che pensate?" rivolgendomi ad Ahimar. Fissavo lo sconfinato Palazzo e avvertii uno strano senso di vendetta mista a perplessità..un mistero ciò che era accaduto a mio fratello che, nonostante tutto, adoravo quasi come me stessa "Inquietudine e sofferenza mi tormentano" continuai preoccupata "Si deve far luce su questo fatto, il Principe era imbattibile e se fosse stato battuto avrebbe preferito la morte al disonore, sì..è tutto strano".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
09-10-2017, 20.24.10 | #1555 |
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Finalmente avevo lasciato la mia famiglia. Non ne potevo più di essere sotto il loro comando insistente.
Finalmente potevo essere autonoma, avere cura di me stessa e sentirmi libera di passare il tempo libero come meglio mi pareva. Mi sono iscritta all'università cittadina di Afragolopolis, il più lontano possibile da casa mia. E comunque, non mi dispiaceva come città. Era grande e ricca di beltà, e le persone non era affatto male. Mi sono presa una casa in affitto e sono stata assunta come commessa di un negozio di abbigliamento, così da potermi mantenere da sola gli studi. Presto avrei anche cambiato il mio numero, così da poter cambiare la mia vita per sempre, senza più una madre assillante e un padre già assente e patetico. Il primo giorno all'università è stato splendido. Il bello di essere socievole è che riesci a fare amicizia facilmente, senza sembrare una ficcanaso. Il corso mi piace e anche i professori, penso che mi troverò davvero bene, qui. Tuttavia amo l'aria aperta, mi piace andare al mare o anche in montagna, a guardare il panorama e a perdermi con la sua vastità. Quando posso, vado a studiare in spiaggia, è bello e rilassante, ti apre la mente. Il mare sarà sempre l'unica cosa che mi mancherà, della mia città natale, ma imparerò ad amare anche quello di questa città. Guardo l'orario, è ancora presto per tornare a casa, così mi siedo su una panca vicino all'università, guardando la gente fare avanti e indietro. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
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10-10-2017, 01.50.54 | #1556 |
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Afragolopolis quella mattina sembrava più caotica del solito.
Colonne di auto in fila tartassavano con i loro infiniti colpi di clacson, mentre una moltitudine di passanti brulicava tra la stazione della metropolitana, il piazzale d'accesso all'Università Cattolica ed il viale che portava verso Afra Park. Tutto ciò pareva però non disturbare più di tanto la giovane Nyoko, così presa ad assimilare tutto di quella sua nuova città. Era molto diversa dal suo luogo natio, dove aveva abitato fino a pochi giorni prima, ma ora tutto per lei diventava più grande, quasi immenso, sterminato. Ad un tratto vide due ragazze che avevano seguito con lei la lezione durante il seminario sedersi sulla panca accanto alla sua, impegnate a riordinare i vari appunti dettati dal professore.
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10-10-2017, 01.51.09 | #1557 |
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Era una fresca mattinata di Ottobre, con l'aria limpida che permetteva un ampio colpo d'occhio su tutta Afragolopolis.
Il traffico ed i suoi rumori si sentivano benissimo dai vetri della finestra, senza però arrivare a disturbare la giovane e talentuosa fotografa impegnata col suo lavoro nel suo studio. Ad un tratto il cellulare di Gwen cominciò a squillare.
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10-10-2017, 01.53.39 | #1558 |
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Se non fossi stata così impegnata a modificare queste foto, di sicuro avrei fotografato Afragolopolis fuorì dalle vetrate, c'era una luce meravigliosa a quest'ora.
Certo era che lo sport mi dava da mangiare e pagava le bollette, ma amavo comunque fotografare in ogni caso, soprattutto per diletto. Poi, il celulare squillò e risposi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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10-10-2017, 02.02.50 | #1559 |
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“Salve...” disse una voce femminile e professionale al cellulare di Gwen “... è lo studio fotografico Morgana? Sono la segretaria del famoso campione di arti marziali Elv Reevs. Lo conoscerà senz'altro, immagino. Ecco, vorrei prenotare una seduta fotografica...”
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10-10-2017, 02.09.28 | #1560 |
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"Sì, è questo" risposi gentilmente, adoravo il nome del mio studio "Oh, ehm... Sì, probabile..." dissi con tono Incerto, dopo tutti i campioni che fotografavo, qualcuno poteva sfuggirmi, ma ero certa di non aver mai sentito questo.
"Una seduta, dice? Beh, anche subito, se vuole. Sono libera. È possibile per voi?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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