07-01-2013, 01.40.16 | #1561 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Le Stelle come lampade ad illuminare quella sera, il vento che spargeva ovunque la musica proveniente dalla villa e il fruscio delle palme divenuto ormai come una ritmica melodia ad accompagnare il tutto.
Poi ancora gli occhi di Fhael in quelli di Cheyenne e le loro mani strette. Ad un tratto il rintocco lontano destò i due da quel delicato e sognante incanto. “Forse si staranno preoccupando alla festa...” disse Fhael e Cheyenne, senza però lasciare la mano della ragazza “... la festa dopotutto è in vostro onore e gli invitati vi staranno cercando...” una strana luce allora si accese negli occhi del portoghese e la sua mano strinse, per un momento, quella di Cheyenne con intensità “... forse dovrei riaccompagnarvi dentro...” ma ad un tratto l'uomo chiuse gli occhi e la baciò.
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07-01-2013, 02.05.31 | #1562 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Voglio vedere che aria tira a Las Baias.” Disse Storm ad Elisabeth, mentre la barca lasciava il piccolo porto dell'Isolotto di San Martino. “Magari la situazione non è così catastrofica.” Gettò allora uno sguardo verso Ingrid che dormiva. “No, ha preso davvero una bella botta in testa. Dormirà ancora per un po' e forse sarà un bene. Spero di poter sbarcare presto in qualche posto tranquillo, che sia Las Baias o altro. Così capiremo in che condizioni si trova veramente.”
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07-01-2013, 02.15.07 | #1563 | ||
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Con un gesto rapido, Guisgard fece volare via la spada dello spagnolo... fu un gesto avventato, ma che mi strappò un leggero sorriso di vittoria dalle labbra.
Poi la nobildonna parlò, attirando l’attenzione di tutti. Citazione:
Quando Donna Ines parlò, poi, sollevai lo sguardo su di lei e sorrisi a mia volta... “No, milady...” dissi “Non ringraziateci! Maraiel è una bambina molto coraggiosa ed intelligente, ed è stato un piacere per me... per noi tutti, io credo... averla conosciuta!” Il mio sguardo tornò ad incrociare quello di Maraiel per un istante ed io le strinsi un occhio, con aria complice... poi tornai a guardare Donna Ines... “Quanto a me...” soggiunsi “Sapete... ebbi la fortuna di conoscere vostro figlio, molto tempo fa. Io, mio padre e mia madre fummo invitati da lui a Balunga per una colazione e così feci la sua conoscenza... era un uomo per bene, vostro figlio... un uomo giusto. E, credetemi, il mio dolore alla notizia della strage fu grande... lo è ancora! Vi prego di accettare la mia solidarietà al vostro dolore...” La mia voce si spense in un sussurro... un sussurro che, forse, solo Donna Ines poté udire... i miei occhi incrociarono i suoi ed io le rivolsi un piccolo e mesto cenno. Durò appena un attimo quel sottile scambio di parole... poi un ufficiale giunse sul ponte, richiamando l’attenzione di tutti... Citazione:
La mia espressione cambiò all’istante, nell’udire quel nome... ogni singola parte del mio corpo si tese e si irrigidì, il mio respiro si spezzò come di fronte ad uno spavento ed i miei occhi si allargarono allo stesso modo... “Musan...” mormorai, cercando lo sguardo di Guisgard “Che cosa ci fa qui?” Ero agitata, ora... ero inspiegabilmente preoccupata, ed ero spaventata.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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07-01-2013, 02.38.51 | #1564 |
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Posai a terra Noel, delicatamente, le sorrisi e la presi per mano.
"..Andiamo, Noel.. stammi vicino, piccola..." le dissi mentre seguivamo gli strani uomini all'interno della foresta. Ci scortarono in un villaggio fatto di capanne, ma non riuscivo a prestare attenzione al paesaggio, la mia mente seguiva soltanto i battiti impazziti del mio cuore. Calmati, Clio.. può essere soltanto un caso, una coincidenza, uno strano scherzo del destino... Ma qualcosa, nel mio cuore, non riusciva a prendere sul serio quei pensieri razionali. Lo stesso qualcosa che mi aveva spinta lì, ai confini più estremi del mondo, che non aveva mai creduto veramente che lui avrebbe potuto non esserci più : il mio Amore. Sentivo gli sguardi della gente su di noi, anche se non riuscivo a capire le loro parole. Tenni istintivamente più stretta a me Noel, non so dire se per proteggerla o per avere conforto. Arrivammo davanti ad una capanna, e l'uomo che ci aveva scortati si fermò. Il mio cuore si fermò mentre pronunciava lo stesso nome che aveva usato poco prima. Poi, lo vidi: la camicia lacera, i capelli lunghi e incolti, ma gli stessi occhi che avevo amato dal primo istante in cui li avevo visti posarsi su di me. "..John.." sussurrai con un filo di voce. Sentii i battiti accelerare nei lunghi istanti in cui restò davanti a me, un fuoco indomabile mi accese il petto, la lingua si intorpidì, un nodo mi strinse la gola, le lacrime accorsero veloci ai miei occhi. Fu come vederlo per la prima volta, ma fu molto di più, perchè il sentimento che ci legava era cresciuto con noi, giorno dopo giorno. E in quel momento mi sentii assolutamente piccola e stupida. Ora, davanti al mio amore, sapevo che il battito che avevo permesso al mio cuore di donare a Guerenaiz non era nulla. Benedissi, per una volta, la mia ostinazione. No, quei pensieri, quei sogni impertinenti, erano come polvere su un prezioso gioiello, un soffio di vento li disperde, e l'oro brilla di nuovo. Feci un passo verso di lui, e mi persi nei suoi splendidi occhi ambrati. Sorrisi, nella consapevolezza che lo amavo più di qualunque altra cosa. Avevo anche potuto immaginare, per un momento, di avere accanto un uomo coraggioso e impavido, ma la verità era un'altra. Amavo lui, amavo la sua genialità, la sua dolcezza e la sua tenerezza. Allungai timidamente una mano e arrivai a sfiorargli la guancia. Chiusi gli occhi a quel contatto. "..Amore mio.." mormorai tra le lacrime. Ero a casa. |
07-01-2013, 03.06.44 | #1565 |
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“Pirati...” disse turbato Philip ad Altea “... pirati qui a Las Baias? Sarebbero pari o peggio degli spagnoli!” Sentenziò.
“E comunque” intervenne il padre della ragazza “poi il denaro servirebbe a pagare i corsari, se accettassero mai la nostra richiesta.” “Ma gli spagnoli che bloccano il porto” intervenne Lin “non permetterebbero mai ad una nostra nave di uscire per cercare aiuto ed alleati. A meno che non troviamo un altro modo per lasciare il porto senza essere visti. Voi lo conoscete questo modo?”
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07-01-2013, 03.14.37 | #1566 |
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John nel vedere Clio sorrise.
Allungò la sua mano e sfiorò quella della ragazza, per poi stringerla. “In tutto questo tempo” disse “ti ho vista ogni ora... ti ho vista tra le onde di queste maree sconosciute, nelle prime stelle della sera, nell'orizzonte indefinito tra la foschia e il giorno morente... e ho udito la tua voce nel silenzio del crepuscolo, nel fruscio del vento che accarezza le palme e nel mormorio del mare che si spegne sulla spiaggia...” e poi la strinse a sé, baciandola. “Clio...” sospirò “... Clio, sei dunque vera? Non sei solo un sogno? Pensavo di averti perduta per sempre... oh, Clio... Clio...” e la baciò ancora.
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07-01-2013, 03.20.26 | #1567 |
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A quelle parole dell'ufficiale, seguite dallo sguardo turbato di Talia, Guisgard si inquietò.
“Fatelo venire qui.” Disse il comandante spagnolo. Un attimo dopo, Musan fu condotto sul ponte davanti a loro. “Chi siete?” Domandò il comandante. “Juan Musan, guardia del corpo del Viceré di Balunga.” “Musan!” Esclamò Maraiel nel vederlo. Musan restò, in un primo momento, sorpreso, ma poi, quasi destandosi, si chinò ed abbracciò la bambina. “Che gioia rivedervi sana e salva!” Stringendola a sé. “Dove eravate quando mio figlio è stato raggiunto dai suoi carnefici?” Chiese Ines. “Ero con la governante...” rispose Musan “... mi aveva chiesto di accompagnarla al porto. Doveva incontrare alcuni suoi parenti ed aveva deciso di farlo a tarda ora, per non lasciare il palazzo durante il giorno. Per questo non ho potuto difendere vostro figlio. Ancora ora non riesco a darmi pace per questo.” “Davvero?” Fissandolo Ines. “Era con voi la governante? La dona che accudiva Maraiel?” “Si, era con me.” “Allora mia nipote mente quando dice di aver parlato proprio con lei prima di fuggire dal palazzo, giusto?” Tutti allora fissarono Musan. Ma questi, sentendosi perduto, afferrò Maraiel ed estratto un pugnale lo puntò al collo della piccola. “Nessuno si muova o le tagliò la gola!” Minacciò. Ines lanciò un grido e la bambina cominciò a piangere.
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07-01-2013, 08.08.54 | #1568 |
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"Forse...." ebbi appena il tempo di sussurrare.
Le nostre labbra si incontrarono, all'inizio quasi con timore.... Intorno a noi non esisteva più nulla, tutti i miei sensi era focalizzati unicamente su quel bacio. Un dolce calore invase il mio corpo e fui scossa da un brivido. Poi aprii lentamente gli occhi, quasi temendo di rompere un sogno....Invece trovai gli occhi di Fhael su di me. Restammo qualche secondo a guardarci, senza dire niente,fare niente, come per catturare quel momento in eterno. Ci baciammo ancora, in una splendida cornice di piante e fiori, con la luna uscita dalla nuvole per illuminarci ancor di più. Mi strinsi tra le braccia di Fhael " Ora dobbiamo proprio tornare...il colonnello si potrebbe arrabbiare molto...e questo non conviene ad entrambi...."dissi con scarsa convinzione e senza muovere un passo verso la villa. Fhael però capì....Mi tese la mano ed insieme ci incamminammo nuovamente alla festa.
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07-01-2013, 16.00.44 | #1569 |
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Guardai i tre uomini allibita..certo erano privi di ogni sicurezza.
"Certo dovremmo pagarli..ma abbiamo qui una nave o armi potenti? No...sono certa che dopo averli pagati se ne andranno da Las Baias. I pirati dominano i mari non una Terra o nazione." Riflettei a lungo invece sulla affermazione di Lin..il maestro aveva ragione ed era un dubbio che mi era passato alla mente.."Non saprei maestro Lin..certo non con una nave olandese..ci sono molte soluzioni..o impossessarsi di una nave spagnola ma da quel che so le navi delle Compagnie Flegeesi non sono potenti come abbiamo detto. O sviare con un piccolo battello o peschereccio. sfidando il mare..oppure? Insomma maestro Lin dove e' finita la vostra temerarieta'?". Guardai la gente che aspettava il da farsi.."Qualcuno ha idea come potremmo sviare le navi spagnole e andare a cercare..alleati? Altrimenti possiamo anche arrenderci,"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
07-01-2013, 16.29.53 | #1570 |
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Così, Fhael e Cheyenne, mano nella mano, ritornarono alla festa.
La musica continuava a diffondersi nella sala, così come le danze che non avevano mai smesso di animare la compagnia. Ma tutto, ora, sembrava essere fatto apposta per loro. Poco dopo l'una, la festa si concluse e gli ospiti cominciarono ad andare via. Il colonnello diede la buonanotte a Cheyenne e si ritirò anch'egli. Il portoghese però sembrava sparito. Al mattino, una servitrice, portando la colazione nella camera di Cheyenne, consegnò alla ragazza anche una lettera. Era proprio di Fhael. “Il signor Fhael è partito stanotte.” Disse la servitrice. “E mi ha pregato di consegnarvi questa al vostro risveglio.” E uscì.
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