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Vecchio 29-04-2014, 03.03.17   #1561
Eilonwy
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Eilonwy sarà presto famoso
Rimasi completamente a bocca aperta a quelle parole, il cuore smise per un’ attimo di battere, il sangue quasi si fermò nelle vene e nelle arterie e un brivido mi scese lungo la schiena.
Divenni livida come un cadavere e mi cadde di mano la noce che stavo mangiando in attesa di una succosa bistecca.
Non era possibile…..non era maledettamente possibile!
“Avete….avete…avete sentito anche voi, Sir Riccardo?....Messer….Messer Quatro è….è…è morto da 2 lustri (1 lustro = 5 anni)!....No….no….no….non è vero…..non ci credo!.....Quindi, noi abbiamo parlato con un fantasma….uno spirito….uno spettro!” dissi tutto ciò facendo diverse pause.

__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!!
Eilonwy

Ultima modifica di Eilonwy : 29-04-2014 alle ore 03.08.50.
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Vecchio 29-04-2014, 13.52.39   #1562
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
L'attesa era snervante.
Quanto tempo era passato? Sembrava un'eternità.
Tutto era stato studiato nei minimi dettagli: nel pomeriggio, mentre i miei uomini erano a caccia e Nestos ultimava il veleno, ero andata a fare compere.
L'armaiolo era rimasto stupito all'inizio, avevo ancora indosso la veste da fanciulla sperduta. Ma nonostante la sua riluttanze era pur sempre un venditore, anche se non del livello a cui ero abituata.
Avevo lasciato ad Afravalone la mia armatura, non amavo essere così pesante. Certo, la mia era fatta su misura dal miglior armaiolo del regno, così leggera da non darmi fastidio. Tuttavia, velocità ed agilità erano armi per me, e quel metallo mi rallentava.
C'erano momenti, però, in cui era indispensabile.
Ed era uno di quelli.
Ero riuscita a trovare qualcosa che facesse al caso mio. Protettiva ma leggera, dovevo potermi muovere liberamente al suo interno.
Certo, mi era costata più di quanto sperassi ma da morta i soldi non mi sarebbero serviti. Di certo era un buon investimento.
Va bene essere incoscienti, ma c'è un limite a tutto...
Alla vista parevo solo una fanciulla sperduta, coperta solo di una veste semplice e un mantello, seduta accanto ad un cestino. Chissà, magari in attesa dell'innamorato. O della morte, vista la situazione.
In realtà, invece, ero armata di tutto punto, ad esclusione di mani e testa, l'armatura mi ricopriva interamente. L'innocente cestino davanti a me, conteneva l'elmo e i guanti di ferro.
Ogni tanto mi alzavo, camminavo avanti e indietro per non intorpidirmi.
Appena udii quel rumore, però, tornai nella mia posizione.
Un ginocchio a terra, l'altro sollevato, pronta ad attaccare, a correre, osservando.
La sagoma scura si avvicinò alla selvaggina e iniziò a mangiarla. Sorrisi, forse era solo un animale, dopotutto.
Nel silenzio più assoluto, indossai i guanti e mi coprii con il mantello, celandoli alla sua vista.
Il cestino con l'elmo era lì, a portata della mia mano sinistra, coperto anch'esso dal mantello.
Non potevo indossarlo, però, si sarebbe avvicinato, sapevo che sarebbe successo. Ma doveva credermi indifesa fino all'ultimo.
Ma la mia cautela non fu sufficiente, nel silenzio della notte, il rumore di un rametto spezzato rimbombò per tutta la foresta.
Chiusi gli occhi un secondo, per poi riaprirli in direzione della bestia.
Era la resa dei conti.
Una mano alla spada, intrisa di veleno, l'altra pronta a prendere l'elmo.
E poi lo vidi, o meglio: vidi i suoi occhi.
Il mio cuore accelerò, mentre cercavo di respirare normalmente.
Dovevo attirarlo da me.
Presi un profondo respiro, e immaginai le sue fauci che mi dilaniavano, iniziai a tremare.
Doveva essere autentico, o non ci avrebbe creduto.
Avanti, fiuta la mia paura... sono qui.. vieni a prendermi...
Se io potevo vedere i suoi occhi, allora potevano farlo anche gli altri.
Erano spaventosi ma non indistruttibili.
Colpitelo, avanti... cieco sarà furioso ma avremo un vantaggio...
Adesso ero immobile, la spada ormai impugnata sotto il mantello, pronta a colpire.
Lasciai che il mio sguardo si perdesse nei suoi occhi infernali.
Poi quel latrato.
Fammi vedere che sai fare, bestia immonda... avanti... Avanti...
Ormai, non avevo più paura.
Esisteva solo la caccia, nient'altro. Bramavo la mia preda, e di non esserlo io stessa.
Non ero sola, avremmo affrontato l'ennesima sfida insieme.
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Vecchio 29-04-2014, 14.58.24   #1563
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
La Bestia secondo Isolde era ciò che l'uomo aveva creato.....grazie alle proprie maledizioni e alla cattiveria che aveva impegnato in quell'opera...dovevo dire che a quanto sembrava aveva fatto un bel lavoro........ma le ragazze che sparivano e ritornavano con l'animo maledetto ?.........avevo abbandonato la richiesta del borgomastro.....eppure per seguire quel percorso ero finita da Don Auster...e così a cercare Isolde......era un cerchio che sembrava non chiudersi da nessuna parte..........Con Lei...il potere....non avevo bisogno di Lei per ottenere il potere.......l'unione fa la forza..ma le nostre erano forze diverse....Così chiara Lei così scura io...il mondo aveva la necessità del giorno e della notte come del bene e del male....ma le due cose non si incontravano...esistevano per l'equilibrio delle cose...ma non si univano........." Tuo figlio in questo momento e' con Daizer...fuori da queste mura.....e basta di crederti l'Onnipotente..........ognuno di noi ha una parte debole.......Mi chiedi un patto di alleanza ?........Non e' possibile e tu lo sai....siamo nate ....perchè il nostro esistere sia l'equilibrio .... in questo mondo....tra questi uomini, che non hanno più rispetto per la vita......".....era immensa quella sala........colonne ......l' Ara del racconto al centro e i nostri due Troni.......sapevo che nel tempo entrambe avremmo ripreso il nostro posto...una d'innanzi all'altra.....ma non sapevo quanto tempo......." A quanto pare mi segui.....o vivi i miei sogni....e' vero......devo portare a compimento una promessa....un'osso alla sua tomba......perchè quell'anima trovi la luce.....ma come sai...durante il cammino si trovano degli ostacoli, e uno di questo mi ha portato a cercarti.....forse era troppo tempo che non ci vedavamo......Ora e' tempo che porti a termine il mio compito......".......Mi avvicinai a Lei.....profumava di bosco...erano bacche felci....terra...acqua...era un miscuglio di casa mia.....l'abbracciai......sentii come se il mio corpo si fondesse col suo......la notte e il giorno per un momento si erano incontrate.....il bene e il male per un momento avevano abbassato la guardia.................
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Vecchio 29-04-2014, 15.24.12   #1564
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Ascoltai lady Gertrude in silenzio, d'altronde dovevo dimostrarle che gli insegnamenti dei miei genitori mi avevano cresciuto in giusta maniera, sarebbe stato mancare di rispetto a loro più che a lei, alla fine quando terminò di impartire gli obblighi presi parola..."Vi ringrazio per esservi presa cura di me, penso sapete non rimarrete delusa da me visto la amicizia che ancora vi lega a mia madre, comunque vorrei precisare che mio fratello Andrew mi ha pure dato piena autonomia di muovermi, quindi è possibile io esca da questo castello"....ovvio dovevo aiutare la gente di Solpacus.
Venni fatta accomodare nella mia camera e una servitrice mi mostrò i vestiti ben tenuti in un bellissimo armadio e uscì.
Mi preparai per la cena, mi guardai attorno...ero fuggita da quella vita e ora eccomi di nuovo qua.
Mi accomodai e presi la spazzola per pettinarmi, la guardai attentamente, la riconobbi..era in avorio e ricordo mia madre l'aveva regalata a lady Gertrude..la strinsi al petto, tutto questo aveva turbato il mio animo e mi guardavo attorno alla camera.
Non avevo mai avuto fissa dimora per via del lavoro diplomatico di mio padre, ma per fortuna avevo avuto degli affetti familiari che avevano attutito questa mancanza.
Da Camelot a Capomazda, poi nei Paesi a nord est, la Francia e poi di nuovo ritorno in queste zone e poi di nuovo a Capomazda..ricordai il mio ritorno

"Ludvica mi siete mancati molto tu ed Andrew ma sapevo eravate felici.
Duchessa...lui non vi è più qui, siete partita subito e lui è venuto a cercarvi..me lo ha detto un servitore..e poi niente più.
I giorni passavano e aspettavo, davanti quel balcone...ma il Giardino era vuoto.
Preparai le mie valige, non potevo stare più in quel posto, dissi ai miei genitori sarei andata ad abitare sola con una fedele governante vicino Afravalone in una nostra tenuta.
Nulla valsero i loro tentativi di dissuadermi, un giorno mentre passeggiavo per la capitale incontrai Tyssen ed egli mi parlò dei suoi viaggi...e cosi lo seguii...la Terra Santa e mille altri posti, avevamo passato tante avventure assieme...e ora tutto era finito..per colpa di quella belva."

Mi scossi da quei pensieri cupi, mi spazzolai forte i capelli e uscii subito dalla camera e andai nella sala da pranzo e mi sedetti di fronte a lady Gertrude in silenzio per consumare la cena. Eppure sentivo dentro me qualcosa fuori da quel castello stava succedendo.
"Dunque, che novità mi portate da Capomazda, milady?" dissi per interrompere l'austero silenzio.

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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 29-04-2014, 17.47.56   #1565
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Anche Riccardo era rimasto scosso, come Eilonwy, alle parole dei due burattinai.
“Ehi, voi...” alzandosi di scatto e avvicinandosi al tavolo dei due uomini “... cosa dicevate poco fa? Riguardo a messere Quatro il burattinaio! No, non è possibile... non è morto...”
“Invece si, messere.” Annuì uno dei due. “Mastro Quatro è morto dieci anni fa circa.”
“Vi dico che è impossibile!” Esclamò Riccardo.
“Allora andate pure a controllare al cimitero.” Replicò l'uomo. “Lì troverete la sua tomba.”
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Vecchio 29-04-2014, 17.50.43   #1566
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“Nulla di particolare...” disse lady Gertrude ad Altea “... la vita di corte, raffinata e aristocratica, procede come sempre a Capomazda, mentre Sua Signoria si diletta nella caccia e ad ammirare opere d'arte... io personalmente preferisco la quiete di questo posto. Per questo ho imposto ai miei servitori e a tutti coloro che vivono qui di non parlare mai di ciò che accade fuori da questo palazzo.”
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Vecchio 29-04-2014, 17.52.06   #1567
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“Sempre la solita...” disse Isolde ad Elisabeth dopo quell'abbraccio “... sentimentale e idealista... va pure a seppellire il tuo osso allora... io invece, essendo destinata alla fama, cercherò da me ciò che mi occorre... ma se cambi idea fammelo sapere, sorellina... mi saresti molto utile... insieme, lo sai, siamo invincibili!”
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Vecchio 29-04-2014, 17.56.29   #1568
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Continuai a mangiare in silenzio...nulla era cambiato quindi a corte..effettivamente avevo parlato in generale, ma sapevo perchè non voleva parlare di altro, per non farsi scappare qualcosa su di Lui.
Terminato di mangiare mi congedai e andai nella mia camera e mi affacciai alla finestra e attorno a me vedevo la foresta circondarmi, aprii il balcone e mi affacciai, vi era un silenzio irreale...speravo la belva non stesse azzannando qualche povero innocente.
Rientrai, mi misi la camicia da notte e spensi la candela addormentandomi.
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Vecchio 29-04-2014, 18.03.14   #1569
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Tutto accadde velocemente.
Poi la bestia piantò i suoi occhi su Clio.
La ragazza era là, davanti a quella creatura, come tante altre che erano state dilaniate e sventrate.
Un secondo latrato, stavolta più breve ma più intenso.
La bestia aveva puntato la sua nuova preda.
“Avanti...” urlò qualcuno dalla boscaglia “... colpite quel dannato cinghiale!” Forse era stato Dort, o forse Porturos.
Clio non riuscì a distinguere la voce, tanto era forte il ringhiare ormai di quella belva a pochi passi da lei.
E quando fu più vicina a lei, la ragazza intravide nel buio le sue forme.
Era grosso quasi quanto un orso, con lunghi aculei che uscivano dal suo corpo informe.
Ma di più le tenebre non permettevano di vedere.
In quel momento una pioggia di frecce partì dalla vegetazione, tutte indirizzate verso la mostruosa bestia.
Ma incredibilmente nessun dardo riuscì a conficcarsi nella pelle di quello spaventoso animale.
Tutte le frecce infatti rimbalzarono sul suo corpo, come se quell'essere fosse fatto di ferro.
Poi di nuovo tornò a puntare Clio.
Un attimo e si lanciò verso di lei.
Bastò un balzo e la raggiunse.
Clio ebbe solo il tempo di tirare fuori la spada da sotto il mantello, quasi con un gesto incondizionato, riuscendo a sentire solo come la sua lama impattasse contro il corpo di quell'animale, quasi fosse fatto di pietra.
Poi uno dei suoi artigli lacerò il fianco sinistro della ragazza, gettandola con violenza a terra.
“No!” Gridò disperato qualcuno.
Era Scotir.
Impugnò l'arma e corse a difendere il suo capitano, gettandosi tra lei e la belva.
Ma questa lo caricò, conficcandogli gli aculei che sorgevano dal suo capo nel petto.
Lo tenne bloccato a terra e poi lo lanciò contro un albero.
Ma all'improvviso si udì un corno suonare.
“Da questa parte, milord!” Urlò qualcuno.
Un attimo dopo giunsero Gvin ed i suoi, attratti forse da quei latrati innaturali.
Ma nello stesso istante si udì un sibilo, lungo e basso.
Lo stesso che Clio aveva udito la notte precedente.
La bestia allora si arrestò di colpo e poi rapidissima corse via, fino a sparire tra gli alberi.
Come se la foresta l'avesse inghiottita.
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Vecchio 29-04-2014, 18.13.14   #1570
elisabeth
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Residenza: catania
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Per una volta....dopo tanto tempo mi lasciai andare ad un sorriso..." E allora vada....per questa di promessa......se ho voglia di tornare a casa......so dove trovarti......vado via con il mio osso ".......mi misi al centro del Tempio sotterraneo......e alzando le braccia una colonna d'acqua mi spinse in alto......era calda....come il ventre materno...per una vota ebbi nostalgia......e fui sbalzata sulla riva del lago.........nessuna goccia d'acqua ......perfetta...vidi...Flees e Daizer....." Bene...avete fatto conoscenza in mia assenza ?....Flees....sei uguale alla tua madre....anzi forse sarebbe felice se tu tornassi a casa...si e' fatto tardi....e noi dobbiamo riprendere il cammino....se ancora sei disposto ovviamente ho visto che due belle ancelle..hanno fatto si che ti annoiassi...Daizer".......
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