20-04-2016, 01.39.00 | #1581 |
Cittadino di Camelot
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Mi lasciai stringere dalle sue braccia e risposi al suo bacio col suo viso fra le mani, poi uscì, lasciandomi con le mie inquietudini e le mie paure.
Sospirai guardandolo dalla finestra mentre si allontanava. Sì, era in gamba, lo sapevo. "Gradite mangiare o bere qualcosa?" chiesi poi ai due. Magari fare qualcosa in casa mi avrebbe distratta.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 20-04-2016 alle ore 17.17.22. |
20-04-2016, 01.46.31 | #1582 |
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Lo ascoltai attentamente.
In quel momento mi resi conto che aveva avuto una vita lontano da palazzo in tutti quegli anni. Chissà come stava ora a sapere che avrebbe potuto vivere nel lusso, servito e riverito da tutti. Per carità, chi l'avrebbe sopportato poi? Non che sembrasse passarsela tanto male, pensai con un sorriso. "Insomma anche nella brughiera proprio non riesci a stare lontano dai guai eh..." divertita. Poi risi appena a quelle parole. "Ho forse cercato di fermarti?" alzando lo sguardo su di lui "Non ci ho nemmeno provato perché so quanto sei testardo..." guardandolo con un sorrisetto divertito. In quel momento mi sembrava davvero di avere accanto quel bambino insopportabile. "Vedi solo di non farti ammazzare perché giuro che vengo a prenderti per i capelli prima che tu possa incontrare Caronte!" con un tono minaccioso che in realtà era divertito. Capivo benissimo che volesse battersi con lui, e anche che da ragazzo volesse fare il cavaliere. Quello era il suo destino, dopotutto. Se fosse rimasto a corte a quest'ora lo sarebbe. Ma ora poteva realizzare il suo sogno: forse non l'aveva ancora realizzato. "Capisco bene che vuoi andare in fondo a questa storia..." tornando seria "Anche se non è mai facile affrontare persone a cui un tempo tenevamo...". Non dissi nient'altro, non erano affari miei, dovevo solo proteggerlo e basta. Stargli accanto, sempre. Ma comprendevo bene che c'erano cose che doveva sbrigare da solo, lo comprendevo molto meglio di quanto lui stesso credesse. "Ad ogni modo è duca.." tornando a sorridere "Vedila così.." voltandomi verso di lui "Se fossi conte sarei io a darti degli ordini, dato che io in teoria sarei una duchessa..." sospirai "In esilio, ma sempre una duchessa..." lasciando che lo sguardo vagasse lontano. "Ma al momento non sei un bel niente, quindi pensa ad ammazzare questo tizio alla svelta.." sorridendo, mentre l'ombra calata sui miei occhi si dissolveva rapida come era arrivata. Era l'ombra della mia terra lontana, che non avrei mai più rivisto. Capomazda era la mia terra ora, e se avessi avuto successo in quella missione, forse avrei potuto donarle un futuro migliore. |
21-04-2016, 01.23.19 | #1583 |
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“Non temete, non mi accadrà nulla.” Disse Ehiss a Dacey. “Dopotutto non si ha nulla da temere da soldati come quelli.” Scuotendo il capo divertito. “Comunque, come detto, sistemerò io tutto, non preoccupatevi. Vi lasceranno in pace.”
“Sembrate molto esperto di simili faccende, ser...” Pepino. “Ognuno ha le sue qualità.” Sorridendo il cavaliere.
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21-04-2016, 01.32.16 | #1584 |
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<< Allora sono in debito con voi per questo grande aiuto. Ancora grazie>> decisi determinata scacciando gli ultimi brandelli di paura e riprendendo il mio solito sorriso.
<< Però promettete che starete attento e questi non vi faranno del male>> Non avrei voluto che il cavaliere venisse anche solo ferito, sfiorato con una spada.
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21-04-2016, 01.36.24 | #1585 |
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Go e Nyccio, nonostante le preoccupazioni non avevano per l'appetito ed annuirono a quella richiesta di Gwen.
“Dobbiamo recuperare il carrozzone ed andarcene...” disse Go a Nyccio “... solo lontano da questo ducato saremo al sicuro...”
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21-04-2016, 01.40.21 | #1586 |
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Icarius sorrise a Clio, annuì e poi, con un gesto inaspettato, le si avvicinò e la baciò sulla guancia.
“Obbligato, duchessa.” Disse sorridendo. Un attimo dopo svanì nella folta e selvaggia vegetazione, in direzione della torre di Gozzone.
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21-04-2016, 01.43.33 | #1587 |
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“Non temete, non è poi così facile farmi la pelle.” Disse Ehiss a Dacey.
Salutò tutti loro ed andò via. “Mah, non so da cosa prenda tutta questa sicurezza...” fece Pepino “... io non sono affatto tranquillo e temo che i soldati torneranno...” “Dobbiamo nascondere il carrozzone prima che i soldati lo trovino...” mormorò Charlie. “Sento puzza di guai...” Pepino.
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21-04-2016, 01.44.22 | #1588 |
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Sospirai ed annuii debolmente.
Loro sarebbero stati al sicuro, ma io come mi sarei sentita? Come sarei andata avanti senza di lui? Ed ecco che mi sentivo di nuovo egoista... Poi, un pensiero improvviso. Il carrozzone. "Credo ci sia un problema..." ai due, e raccontai loro il patto che Velvot aveva fatto per acquistare il libro "Avevo pagato io il libro, ma Velvot è stato testardo e non ha voluto accettare" con velata rabbia. Rabbia perchè non bastavano i problemi con le guardie, anche quelli con il proprietario di quella bottega. "Lo spettacolo è stato interrotto e la somma necessaria per estinguere il pegno non c'è..." sospirando e scuotendo la testa.
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21-04-2016, 01.52.12 | #1589 |
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“Questo si che è un guaio...” disse Go a Gwen “... come faremo a riscattare il carrozzone ora? Non abbiamo denaro... e senza il carrozzone non potremo lasciare questo ducato...”
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21-04-2016, 01.52.49 | #1590 |
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Quel bacio, lieve, leggero, dolce, innocente... inaspettato.
Totalmente inaspettato. Ma dopo un istante lui già non c'era più. Ebbi solo il tempo di sorridere, mentre lo osservavo sparire nella boscaglia. "Sta attento.." mormorai piano, quando lui ormai era già lontano. Restai così, imbambolata per un lungo istante. Istante in cui mi resi conto di essere davvero preoccupata per quello scapestrato. Ma sapevo anche che ce l'avrebbe fatta. Allora sorrisi, da sola, ripensando a poco prima, al suo gesto, alle sue parole. Duchessa... Nessuno mai mi chiamava in quel modo, né io ne facevo mai sfoggio. Era una mera formalità, un regalo di Anione che aveva permesso a mio padre di mantenere il titolo di duca di Miral, perché Capomazda non riconosceva il nuovo dominio straniero che aveva usurpato la nostra città. Ad ogni modo, dopo quel lungo istante inconcludente sospirai e decisi di incamminarmi circospetta sullo stesso sentiero battuto da Icarius, a debita distanza, in modo da non essergli d'intralcio ma anche di poter essere a portata di mano nel caso gli servisse il mio aiuto. |