27-10-2015, 18.41.29 | #151 |
Cittadino di Camelot
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Maledetto uomo, lui e il suo ostinato senso pratico! E io che pensavo che per soldi avrebbe accettato quel lavoro senza nessun indugio.
Non credeva alla mia fuga. Non ero sorpresa ma almeno fare un tentativo. E se mi fossi rivelata in quel momento? In fondo avevo qualcosa per farmi riconoscere da chi mi conosceva bene. Ma la prudenza e la paura mi avevano resa cauta e quindi decisi di capire come si sarebbe evoluta la situazione tra gli uomini.
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27-10-2015, 18.52.21 | #152 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Dacey ascoltava quella discussione tra i quattro.
“Beh, vi ho detto eravate pratico” disse Leones “ma forse avrei dovuto dire cinico, capitano.” “Ho altro da fare” fece Guisgard “che dare la caccia ai fantasmi. Soprattutto se a difendere il loro sonno è la polizia segreta di Canabias.” “E se la ragazza fosse viva invece?” Chiese Poeh. “La poveretta” replicò Guisgard “riposa sotto un cumulo di terra in qualche bosco di Canabias, insieme alla sua sfortunata famiglia e tutti con delle pallottole nel corpo. Datemi retta, state perdendo tempo.” “Se la faccenda non vi coglie umanamente” mormorò Leones “magari potrà farlo economicamente. Sono infatti in ballo, se la ragazza saltasse fuori, tre milioni di Taddei. Denaro ricavato da una parte dell'immenso tesoro reale dell'ex Animos e oggi custodito in una banca Afralignonese, essendo in corso una diatriba giuridica tra il governo di Canabias e quello di Afralignone.” “Tre milioni di Taddei?” Ripetè Guisgard, smarrendo finalmente quell'espressione indifferente. “Beh, una simile cifra farebbe resuscitare un fantasma...” “Dunque?” A lui Poeh. “Resto della mia idea che la poveretta è morta e sepolta...” disse Guisgard “... tuttavia forse non tutto è perduto... dopotutto lasciare quel denaro ad ammuffire in una banca è un vero peccato...”
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27-10-2015, 18.58.50 | #153 |
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Ecco la proposta dei soldi gli aveva fatto cambiare idea. Prevedibile visto il soggetto.
E ora che mi restava di fare? Andare da quel militare degradato e dire che ero io la ragazza che cercava? Il fatto che lui fosse motivato dai soldi non mi infondeva fiducia.
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27-10-2015, 19.16.02 | #154 |
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“Capisco.” Disse l'uomo al volante a Gwen. “Allora ciò è ancor più strano. Una giovane e bella ragazza che viene a chiudersi quassù in mezzo ad avanzi di galera ed avventurieri. Eh, non capirò mai la gioventù.” Scuotendo la testa.
Finalmente la camionetta raggiunse le porte del fortino militare. Era una struttura isolata, fortificata e circondata da alte torri di controllo. E sulle sue mura sventolavano le bandiere della Legione Straniera.
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27-10-2015, 19.16.47 | #155 |
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Altea lasciò la chiesetta di Padre Abramo e tornò al palazzo ducale.
Era ormai sera ed il ballo da poco cominciato. La ragazza allora indossò il suo abito con l'aiuto di una dama di compagnia e poco dopo raggiunse il salone della festa. Vi era sfarzo ed una finta consapevolezza che tutto andasse bene. I nobili di Chevral sapevano bene che il pericolo di un'invasione di Canabias era tangibile, concreto. Qualcuno addirittura la riteneva imminente. Eppure si fingeva, ci si sforzava di crederla una follia, una paura ingiustificata. Qualcuno addirittura cercava di scherzarci su, come alcune giovani e frivole contessine che proposero un assurdo gioco. “Cosa succederebbe” disse una di quelle “se domani le truppe di Canabias ci invadessero?” “Capirebbero come si batte un aristocratico!” Esclamò con orgoglio qualcuno. “Dopotutto perchè dobbiamo temere degli operai che ora imbracciano armi?” E tutti risero. Tutti tranne Mandus, che osservava quel gioco con sguardo inquieto.
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27-10-2015, 19.18.05 | #156 |
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“Faccio fatica a seguirvi...” disse Leones a Guisgard “... come intendete fare per accaparrarvi quel denaro, se ritenete morta la principessa Dacey?”
“Volete forse svaligiare la banca?” Sarcastico Poeh. “Sempre più facile svaligiare una banca” divertito Guisgard “che riportare in vita un fantasma.” “Dunque?” Fissandolo Leones. “Dobbiamo trovare qualcuna da spacciare per la ragazza.” Rivelò il militare. “Come sarebbe a dire?” Stupito Leones. “Fatemi capire...” Poeh al militare “... state parlando di una sosia? Una sosia della principessa?” “Precisamente.” Annuì Guisgard. “Ah, avete la testa piena di utopie!” Esclamò Leones. “C'è la prigione per una simile frode!” Disse Fines. “Tre milioni di Taddei non sono forse un buon motivo per rischiare?” Sorridendo Guisgard. Tutto ciò fu udito da Dacey.
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27-10-2015, 19.20.05 | #157 |
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Gaynor scese dall'auto e subito i legionari,vedendola ora finalmente in tutto il suo splendore, si abbandonarono a commenti più che lusinghieri, qualcuno persino volgare.
Il militare che aveva condotto la bella diva alla base cercò di far arretrare quei soldati, ma rischiò di ritrovarsi col muso rotto. “Razze di canaglie” disse all'improvviso una voce “e figli di centomila vermi! Indietro, o vi prenderò a calci fino a Ognissanti!” Minacciò il capitano Goz. E all'istante il capannello attorno a Gaynor allentò la sua morsa. Infatti Goz era l'unico in grado di farsi obbedire e rispettare dai legionari. “Miss Gaynor...” guardandola tutta Goz “... è un vero onore ed un piacere...” togliendosi il cappello e baciandole goffamente la mano “... ho visto tutti i vostri film... o meglio, tutte le scene in cui comparite voi e ho ascoltato ogni vostra canzone... ma vista da vicino siete ancora più bella.” Sorridendo. “Perdonate i miei ragazzotti, ma sono poco inclini a trattare con una donna di classe come voi.” Si voltò verso i suoi legionari. “Ragazzi, per premiare il nostro eroismo e la nostra abilità, il governo ci ha inviato, come prezioso dono, la famosa, nonché bellissima, diva del cinema Gaynor... definita da tutti la donna più desiderabile dello schermo. E a ragione aggiungerei io.” Tornando a fissare la diva. E subito partì un caloroso applauso da parte dei soldati raggianti.
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27-10-2015, 19.23.13 | #158 |
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Il ballo era già iniziato, di fretta indossai il mio abito sontuoso blu cobalto, lasciai i capelli biondi sciolti in boccoli legandoli con una spilla di zaffiro e oro.
Andai nel salone e tutti sorridevano come nulla fosse..presi un bicchiere di ottimo vino e girovagavo per il salone ascoltando i discorsi, soffermandomi a parlare..ma era solo finzione. I volti non rilassati denotavano la apprensione che, infatti, scaturì in un assurdo gioco. Guardai mio nonno Mandus e sospirai.."Siamo neutrali" dissi guardando i presenti "anzi dovremmo dar riparo agli esuli di quella che fu Animos, magari ve ne sono alcuni a Chevral e non ne sappiamo. Canabias non ci attaccherà mai...voi che ne pensate..nonno..duca Mandus de Bastian". Che stupidità..erano questi i nobili e ragazzi dovevano proteggerci?
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
27-10-2015, 19.34.44 | #159 |
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Astuto quel Guisgard, astuto e senza scrupoli ne un qualche tipo di coscienza. Non si sarebbe fatto alcuna remora nell'ingannare una povera donna che solo voleva ritrovare la nipote. Mi sentii avvampare dalla rabbia per quel motivo. Poi forse quel militare, sempre se lo era davvero, non doveva trascurare un dettaglio. Come avrebbe potuto trovare una ragazza uguale a me disposta a quell'inganno? Una che sapeva ogni dettaglio del palazzo di Animos, conosceva la storia della famiglia, aveva l'adeguata istruzione ma soprattutto, una ragazza che avesse la mia stessa esatta voglia. Quel segno sulla mia pelle era poco conosciuto al di fuori della mia stretta cerchia famigliare, proprio mia nonna, alla mia nascita, aveva decretato che fosse una cosa da nascondere. Un segno così marcato sulla pelle avrebbe potuto riportare alla mente le vecchie storie delle streghe e dell'Inquisizione e quindi nessuno ne aveva mai parlato. Io stessa avevo imparato a mitigare quella macchia più scura posta sulla mia caviglia destra, celandola con stivaletti, calze, cavigliere e trucco.
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27-10-2015, 20.59.40 | #160 |
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Appena scesa dall'auto, il folto gruppo di militari mi si avventò contro, cercando di afferrarmi chi le mani, chi un lembo del vestito. I commenti da camerata si sprecavano. Il militare che mi aveva fatto da autista tentava inutilmente di tenerli a bada, fino a che una voce si levò improvvisa al di sopra di quel concitato vocìo.
“Razze di canaglie e figli di centomila vermi! Indietro, o vi prenderò a calci fino a Ognissanti!” Dal suo piglio di comandante, dedussi che doveva trattarsi del capitano Goz. “Miss Gaynor.... è un vero onore ed un piacere....ho visto tutti i vostri film... o meglio, tutte le scene in cui comparite voi e ho ascoltato ogni vostra canzone... ma vista da vicino siete ancora più bella.” "Grazie capitano, grazie dei complimenti e soprattutto grazie del vostro intervento quanto mai opportuno" risposi io. Ma dopotutto, cosa potevo aspettarmi da uomini impegnati in guerra, lontani dalle loro case e soprattutto dalle loro donne? “Perdonate i miei ragazzotti, ma sono poco inclini a trattare con una donna di classe come voi... Ragazzi, per premiare il nostro eroismo e la nostra abilità, il governo ci ha inviato, come prezioso dono, la famosa, nonché bellissima, diva del cinema Gaynor... definita da tutti la donna più desiderabile dello schermo. E a ragione aggiungerei io." "Capitano, voi mi adulate... non mi definirei un prezioso dono, quanto più motivo di un po' di spensieratezza in un momento così tragico. La sera, al saloon, ci ritroveremo tutti insieme per dimenticare le brutture del giorno, o almeno è ciò che spero di riuscire a fare. Questo è il mio compito, tenere alto il morale di chi lotta contro i cattivi..." Sfoderai il mio miglior sorriso, cercando di dominare la tensione che non mi aveva ancora abbandonata. "Adesso, capitano, sarebbe splendido avere qualcosa da bere "dissi prendendolo sottobraccio "Il viaggio è stato piuttosto lungo, direi di averne proprio bisogno..."
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |