13-10-2010, 21.57.16 | #151 | |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 18-08-2010
Residenza: Puglia
Messaggi: 158
|
Citazione:
Altezza <chiamò a gran voce entrando nella chiesa. Lasciò che gli occhi si abituassero alla penombra del luogo ed avanzò a mezz’aria. La chiesa sembrava spoglia e deserta. Un senso di angoscia aleggiava in quel luogo> Mi chiedo quale Dio possa dimorare in un posto del genere <borbottò la fata guardandosi intorno e finalmente scorse Icarion, ritto sull’altare maggiore> Altezza cosa pensate di trovare in questo luogo? E perché mi avete abbandonata in questo modo <sperava, la fata, di scoraggiare ogni prossimo colpo di testa del Principe con un po’ di umano vittismo…tante volte aveva udito le dame lamentarsi… ancora una volta la sua conoscenza degli umani sembrava esserle utile> Un cavaliere non lascerebbe mai una dama sola ed indifesa in un mondo di cattivi <insistè> poteva accadermi qualcosa di terribile e come avreste convissuto con il rimorso di tale mancanza? <tacque infine, temendo di aver esagerato>
__________________
Come away, O human child! To the waters and the wild With a faery, hand in hand, For the world's more full of weeping than you can understand. |
|
13-10-2010, 22.08.08 | #152 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 11-04-2010
Residenza: campania,salerno
Messaggi: 363
|
"Milady dobbiamo intervenire e subito..che i cavalieri che si stringono intorno alla povera donna possano essere per noi un valido aiuto?"...ero certa che stesse pensando la medesima cosa..."dobbiamo trovare un modo per farci ascoltare...non possiamo più attendere oltre..."la guardai...il nostro temperamento battagliero ci avrebbe sicuramente portato alla soluzione...
__________________
lady rainbow |
14-10-2010, 01.19.21 | #153 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Cartignone era semideserta.
La notte era alta, la Luna luminosa. Guisgard restò a fissare il cielo. Nell'aria echeggiavano ancora le grida disperate della donna. Ma ancora di più sembravano farsi largo le parole di quel vecchio. Parole di indifferenza e rassegnazione. A pochi passi da lui c'erano Morven, Elisabeth e Arowhena. Iodix invece era rimasto fuori alla locanda. Egli conosceva Guisgard sin da ragazzo. Comprendeva meglio di tutti le sue inquietudini ed i suoi tormenti. "La notte sembra indifferente..." disse il Cappellano avvicinandosi al cavaliere "... e l'aria d'Autunno comincia a farsi sentire..." Guisgard cominciò a suonare la sua ocarina. "Cosa pensate di ciò che accade in questo luogo?" Chiese il Cappellano. "Non è affar mio..." rispose Guisgard "... non è la mia città... domani forse riprenderò il mio viaggio..." "E dove siete diretto?" "Lontano..." "Fuggite quindi?" Guisgard lo fissò. "Non ho obblighi verso nessuno..." rispose al Capellano. "Lo credete?" Chiese il cherico. "Aristocratico deriva dal greco antico... significa migliore... chi più ha, più deve dare... doveri, non diritti..." "Risparmiatemi la predica, non siamo in chiesa..." "Già... non siamo in chiesa..." ripetè il chierico. Mise una mano sulla spalla di Guisgard e si allontanò.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-10-2010, 01.43.59 | #154 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Morven si era discostato di qualche passo da Elisabeth nel momento in cui Arowhena era apparsa e le aveva teso la mano. Capiva che la potenza di quelle due donne risiedeva nello spirito, e che i loro spiriti si erano in qualche modo riconosciuti, toccati ed accettati in quel gesto.
Per questo era indietreggiato, per sposare quel sentimento di profondo rispetto che gli era nato dentro il cuore nel momento in cui ebbe coscienza della forza che si era sprigionata in quel contatto. Ma così facendo, il giovane cavaliere di trovò a portata d'orecchio di un discorso che, dopo appena qualche battuta, gli fece stringere il cuore. "Non è affar mio... non è la mia città... Non ho obblighi verso nessuno..." Morven sollevò gli occhi profondi e scuri a studiare il viso di Guisgard con uno sguardo intenso, come se avesse voluto capirne l'essenza in un solo istante. E più lo guardava, più vedeva il suo volto scostante, quasi infastidito dalle parole del Cappellano, più ascoltava la sua esibita indifferenza, più Morven avrebbe voluto ucciderlo! Che cosa stava facendo di sè, quell'uomo? Quale insolvibile dolore, o quale tetra paura può spingere un uomo a rinnegare se stesso? Morven aveva clemenza per gli errori umani, poichè troppi li attribuiva alla sua condotta... ma rinunciare a se stessi, rompere il voto di fedeltà fatto a se stessi, al proprio sangue, alla propria natura, al proprio lignaggio, questa era una scelta che egli non poteva comprendere, e che non poteva accettare! Si voltò di scatto, andò verso Guisgard con passo deciso. "Signore, io comprendo che abbiate già parecchi motivi per ritenermi fastidioso e molesto...", cominciò, inchidandolo al suo sguardo con tono deciso "ma vedete, io non temo nemmeno l'idea che il vostro astio possa spingersi ancora oltre, e quindi adesso non tacerò, nè vi nasconderò il mio pensiero, e vi dirò da uomo a uomo quello che penso!" Si fermò un istante, prese fiato, e vedendo che Guisgard continuava a fissarlo con sguardo lievemente accigliato, ma senza alcuna apparente intenzione di dargli tanta importanza da replicare qualcosa, Morven continuò. "Poco fa, nella foresta, quando salvaste quella giovane... io ho visto in voi un cavaliere eroico, coraggioso, leale... quando vi ho visto lottare contro quegli uomini ho desiderato conoscervi per potervi interrogare... volevo chiedervi dell'arte della spada, e della cavalleria... chiedervi di narrarmi altre vostre imprese e apprendere da voi cosa significhi esercitare il nobile rango di cavaliere... ma poi le vostre parole, e i vostri modi... e ciò che qui avete detto di fronte a questo sant'uomo! Mi avete dato un dolore al cuore, cavaliere, al pensiero di ciò che state sciupando... un cavaliere! No, voi non lo meritate nemmeno questo appellativo, signore... e se questo vi offende sosterrò con la spada la bontà del mio pensiero! Sì, non meritate questo appellativo, perchè avete dimenticato che i veri cavalieri sono stirpe dello spirito... e il vostro spirito è debole, perso dietro sentimenti che gli impediscono di vedere quale sia la vostra strada! E dunque, continuate così, a vagare senza meta... perchè dal momento che avete dimenticato chi siete, avete anche dimenticato la vostra strada!"
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 14-10-2010 alle ore 08.30.13. |
14-10-2010, 01.45.10 | #155 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Intanto, nel palazzo di Cartignone, Belven e Llamrei si trovavano in uno dei grandi corridoi.
"E sia, milady..." sorrise con cortesia il capitano "... allora resteremo qui, senza passeggiare in alcun luogo..." Poi si fece serio. "Mi chiedete di sospetti e sensazioni..." riprese a dire "... non saprei... sono abituato ad affrontare i miei nemici sul campo di battaglia, a fissare i loro volti, riconoscere i loro stendardi... qui invece sembra che abbiamo a che fare con un nemico invisibile, misterioso che pare celarsi nelle paure più profonde di questa genta... un nemico terribile..." In quel momento un paggio convocò il capitano nella sala delle udienze. "Venite anche voi, milady..." Disse Belven a Llamrei. E giunti al cospetto del principe Frigoros, Guxio mostrò loro una lettera. "Nobile principe Frigoros, la presente missiva vi informa che sua grazia il vescovo ha incaricato ad un uomo di sua fiducia di raggiungere Cartignone. Egli è il domenicano Ramon de Calamberga, grande teologo e sommo inquisitore. Padre Ramon è uomo di profonda cultura e conoscenza. Studioso presso le più importanti corti d'Europa, egli ha servito la Chiesa di Cristo anche presso le corti infedeli dei mori ispanici. In lui le virtù cristiane ed umane sembrano, per Grazie di Nostro Signore, aver gettato solide e perenni radici. Padre Ramon saprà servire la Fede e la vostra causa, nobile lord Frigoros, con la massima devozione e competenza. Gerard de Pouitigon, segretario di sua grazia il vescovo." "Cosa ne pensate, cavaliere?" Chiese Frigoros a Belven. "Penso che sua grazia si sia reso conto della drammaticità di questo momento. L'inquisitore domenicano ci sarà senza dubbio d'aiuto."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-10-2010, 02.04.21 | #156 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Guisgard si abbandonò ad una sonora risata appena Morven finì di parlare.
"Voi avete visto in me un cavaliere leale, coraggioso ed eroico?" Ripetè, scoppiando di nuovo a ridere. "Tranquillo, mio giovane amico, riponete la spada... non ho alcuna intenzione di ribattere alle vostre parole. Anzi, vi dirò che sono perfettamente daccordo con voi... non solo non sono degno del rango di cavaliere, ma non ho mai neanche desiderato farmene vanto..." Rise ancora e poi concluse: "Mi state diventando simpatico, sapete? E così voglio offrirvi una bella serata... prima ho udito alcuni nella locanda parlare di una certa casa di piacere... venite, ci divertiremo non poco con qualche donnina allegra!"
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 14-10-2010 alle ore 02.17.25. |
14-10-2010, 02.28.14 | #157 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Morven scosse il capo, addolorato, ma nascose la sua delusione dietro un'espressione immutata. Cos'altro si era atteso, che quell'uomo dal temperamento focoso e indipendente, che non lo conosceva nemmeno, potesse prestargli orecchio su un argomento di simile importanza?
Eppure... gli lanciò ancora un'occhiata, di sfuggita, mentre di qualche passo si allontanava da lui... noi siamo stirpe dello spirito, e la memoria che lo spirito ha di sè è imperitura... Sospirò, e decise comunque di proseguire in quel discorso. I tempi stavano cambiando, il mondo stava uscendo di senno e il male che aveva intutito aleggiare per quelle strade era una minaccia sempre più pressante. Non aveva tempo, non c'era più tempo... non erano, quelli, giorni per la meditazione, erano giorni per l'azione... e il perdere anche solo un cavaliere, in quella causa, poteva significare perdere i valori di un intero mondo... non uno deve tirarsi indietro... non uno può tirarsi indietro... il mondo è uscito fuori di sesto... non uno può scegliere di ignorare se stesso! "I migliori perderanno la fede e la confusione regnerà sovrana..." iniziò a recitare, cercando una volta ancora lo sguardo di Guisgard, pregando in cuor suo che lo ascoltasse "Il gregge cercherà invano i propri pastori... Ricordatevi di questo, la prossima volta che accorrerete a rispondere ad un grido di aiuto!" Poi si riscosse, e parve essersi liberato infine di un pensiero che lo affliggeva. Gli era, infatti, venuta alla mente una diversa soluzione... forse esiste un modo migliore per farmi ascoltare da quest'uomo... un modo in cui mi presterà orecchio con disponibilità e animo leggero... un modo in cui potrei strappargli quel si senza che lui nemmeno se ne renda conto! Abbozzò un mezzo sorriso. "Anche voi mi siete simpatico, nonostante tutto..." aggiunse, cercando di smorzare la serietà che aveva imposto alla loro discussione "Vi avrei chiesto di essere mio aiuto nella strada delle armi, quella guida che io avevo tanto chiesto al Fato di inviarmi... ma le vie del Fato sono infinite, e noi non sappiamo in che veste egli interpreterà le nostre richieste! Vedete signore, io non sono mai stato in una casa di piacere... forse voi potreste essere quel Virgilio in questa impresa!"
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 14-10-2010 alle ore 02.34.55. |
14-10-2010, 02.29.39 | #158 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Nel frattempo, nella grande chiesa di Cartignone, due esseri fatati erano davanti all'altare.
Icarion, come rapito fissava la grande statua posta sull'altare, splendida e meravigliosa, luccicante della luce di decine di candele. Le grandi arcate si aprivano con somma maestria nelle due navate laterali, illuminate anch'esse da tante candele. Il culto della cristianità trovava in quel superbo e maestoso edificio una degna celebrazione. "Guarda Empi..." disse Icarion senza smettere di fissare la statua "... quello è San Michele Arcangelo... è il cavaliere più forte... e a lui è devoto il cavaliere che siamo cercando... ricordo ancora bene la poesia che quel cavaliere accennò davanti ad una statua di San Michele... ... niente è più bello dell'Arcangelo Michele... che risplende in chiesa al chiarore delle candele..." Restò ancora qualche istante ad ammirare quella bellissima statua, forgiata nell'oro e nel marmo. Poi, all'improvviso, si voltò verso la giovane fata. "Non temere, amica mia... non permetterei mai a nessuno di farti del male..." E con gesto inaspettato, prese la mano della fatina. "Chissà quanti cavalieri devoti" aggiunse tornando a fissare San Michele "hanno giurato sollenemente sul loro onore e sul loro amore davanti a questa bellissima statua..."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-10-2010, 02.46.50 | #159 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
"Ben detto, amico mio!" Disse Guisgard dandogli una pacca sulla spalla. "La vita è fatta di piaceri! Ma se voi restate a recitare solo poesie allora vi perderete il meglio! Seguitemi, allora!"
E i due si incamminarono verso la casa indicata da Guisgard.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
14-10-2010, 02.51.25 | #160 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Prestai orecchio alle parole di lady Rainbow... ero indecisa, combattuta tra il desiderio di fare qualcosa e la consapevolezza che più niente c’era da fare per il momento...
Osservai i presenti... la folla si stava diradando: passata l’eccitazione data dalla curiosità del primo istante, tutti stavano riprendendo le loro faccende, un poco più turbati forse ma rassegnati! “I cavalieri...” risposi alla mia nuova amica “I cavalieri, milady, sono esseri che sinceramente non ho mai compreso! Si riempono la bocca di paroloni altisonanti, ma pochi sono in grado di tener fede ai propositi che si prefiggono!” Sospirai, poi le sorrisi incoraggiante: “Troveremo i nostri alleati, lady Rainbow, non dubitate! Li troveremo! Adesso...” soggiunsi dopo un istante “Adesso, però, credo che la cosa più saggia da fare sia andare immediatamente ad avvertire il principe che c’è stata un’altra sparizione! Venite, andiamo a palazzo!” E così, facendole segno di seguirmi, presi a ritroso la strada dalla quale eravamo giunte.
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |