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Vecchio 25-06-2013, 15.11.46   #1611
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Annuii a quelle parole di Guisgard e, mentre lui usciva, feci qualche passo nella stanza... era un ambiente semplice, ma più di questo fu a colpirmi il suo sapore... la sensazione che percepivo stando lì... come di un luogo di altri tempi...
e così osservai, passandogli accanto, l’alto letto di legno, una cassapanca, un piccolo armadio, un tavolaccio corredato di due sgabelli, un vecchio specchio dalla cornice un po’ consunta...

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Talia allora passò davanti allo specchio e per un attimo ebbe una visione inquietante.
Vide se stessa riflessa con abiti diversi, in un ambiente sconosciuto.
Mi bloccai.
Chiusi gli occhi per un istante poi, quasi costringendomi, tornai ad aprirli...
e quel mio sguardo, un po’ sconcertato ed un po’ spaventato, mi ricambiò dalla superficie del vetro...
eppure lo avevo visto, pensai...
avevo visto quell’immagine, anche se solo per un istante...
mi ero vista.
Inspirai profondamente, iniziando ad elencare mentalmente tutto ciò che poteva avermi spinta a credere di aver visto ciò che avevo visto...
la stanchezza... la poca luce di quella stanza... l’imperfezione del vecchio specchio... la suggestione di quel luogo...
e, man mano che vagliavo quelle ipotesi, le scartavo anche.
E continuai a pensarle e a scartarle fin quando non ne ebbi più.
Voltai quindi le spalle a quello specchio e mi diressi speditamente verso l’armadio, lo aprii e ne trassi un consunto asciugamano... non era nuovo, ma candido e profumato... lo presi, dunque ed iniziai a tamponarmi i capelli bagnati...
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 25-06-2013, 16.44.41   #1612
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Gli accordi erano presi....e fummo condotti in un posto con ampie stanze...due furono concesse a noi......Gem mi sembrava stanco ed irritato..lo vidi gettarsi su quello che doveva essere un comodo letto...io stavo ancora a guardare quel luogo....sino a quando Gem non mi rivolse la parola........" Non avresti potuto fare altrimenti, potevi solo accordarti a quello che era il tuo servizio alla sua giusta causa......."...incominciai ad andare vanti ed indietro....mi chiedeva un consiglio...aveva preso del tempo.....non avevamo denari...misi la mano in tasca non avevo nulla neanche moneta moderna........mi mancava la mai borsa, avevo una marea di cose lì dentro......" Quando verra' Guidox a parlarci di quello che e'il suo progetto....chiederemo di uscire per acquistare alcune cose che serviranno...per lo spettacolo, e quindi di anticiparci dei soldi...a quel punto, avremo bisogno di vestiti normali , almeno per questo secolo......e poi dovremo correre piu' veloci che si puo'....ma non chiedermi per dove.,....non so neanche dove siamo...... ameno che, tu non abbia deciso di darti all' arte teatrale......puo' essere un' idea..."......ero ferma in mezzo alla stanza e lo guardavo...aveva le braccia incrociate dietro la testa........e mi stava ad ascoltare.....forse......era questo che lui aveva chiesto......." Vado a riposare anch'io..sono stanca....."...e cosi' girai su quei mezzi tacchi....e andai verso l'altra stanza........c'era un letto...ed una sedia..così come c'era nella stanza di Gem....mi sedetti sul letto...accidenti com'era duro..e tolsi le scarpe....il fatto che tacco fosse stato tagliato mi faceva camminare male.....tolsi la giacca e rimasi in pantaloni e camicia......avevo male in tutto il corpo.....mi sdraiai e mi copri' con una specie di lenzuolo che era ripiegato sul letto...faceva un odore strano...come di piante e fiori......che mondo strano era quello......il mondo del passato...pensavo a Gem..chissa' a cosa stava pensando lui.......
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Vecchio 25-06-2013, 16.57.59   #1613
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
E mentre Talia si asciugava i lunghi capelli con quell'asciugamano, ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
Era Guisgard e accertatosi che la ragazza non fosse impresentabile entrò nella camera.
“Allora...” disse posando una brocca d'acqua calda ed un piccolo cratere sul letto “... credo che qui non abbiano l'acqua corrente... il locandiere ha scaldato un po' d'acqua...” indicando la brocca “... così potrai lavarti i capelli se vuoi... per il bagno mi ha detto che c'è una tinozza in un catino in fondo al corridoio... lo so che è quanto di più seccante ci sia... ma si tratterà solo di stanotte... domani, se Dio vorrà, arriveremo a Chanty e prenoteremo il miglior albergo, promesso.” Le fece l'occhiolino.
Guardò poi la camera e infine il letto.
“Eh, il locandiere deve essere un mio amico...” sorridendo “... ma purtroppo una parte di me è ancora quella di un cavaliere...” prese allora una delle coperte ed uno dei due cuscini e li mise sul baule accanto allo specchio “... per stanotte qui starò benissimo...” prese poi dal baule un grosso telo e lo legò a due chiodini che sporgevano dalle pareti opposte, celando così il letto dal suo giaciglio “... mi viene in mente una vecchia favola...” legando il telo “... o meglio, tante vecchie favole... anche perchè tutte le favole sono vecchie... comunque, dicevo... secondo me anche nella storia tra la Bella e la Bestia lui mise un lenzuolo tra i loro letti... ammesso che non vi fossero stanze separate... del resto era un principe lui... su, ora va a lavarti... il catino è la porta in fondo al corridoio... magari troverai, al tuo ritorno, la succulenta minestra che il buon locandiere sta riscaldando per noi...” e sorrise nuovamente.
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Vecchio 25-06-2013, 17.05.45   #1614
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quel ragazzo, nel vedere Clio in compagnia di Masan, ebbe un moto di fastidio.
Mostrò poi un sorriso stentato, più simile ad un ghigno.
“Certo che c'è del vino...” disse “... dobbiamo lasciarci andare stasera!” E fece loro cenno di seguirlo.
Il ragazzo riempì allora due grossi bicchieri con del vino rosso e li offrì a Clio ed al suo accompagnatore.
“Brindiamo alle belle ragazze!” Fissandoli. “Perchè le belle ragazze non appartengono a nessuno!” Guardò Masan e si scolò in un attimo il bicchiere.
“Tua madre” bevendo l'archeologo “doveva essere molto bella...”
“Cosa vuoi dire?”
“Nulla...” sarcastico Masan “... era solo un complimento... sei un bel ragazzo, dunque è facile pensare che anche i tuoi genitori lo siano stati...”
Il ragazzo lo studiò con attenzione, per poi scuotere le spalle.
“Gettatevi nella mischia allora...” mormorò.
Tutti intorno a loro ballavano, danzavano e si divertivano.
Ad un tratto, proprio il ragazzo che aveva invitato Clio, saltò su una delle tavole imbandite.
“Amici ed amiche!” Esclamò. “Ci è stato permesso da messer Yrko di adoperare solo il cortile e l'androne principale per la nostra festa... ma io...” mettendo una mano in tasca “... sono riuscito a trovare le chiavi per il grande salone...” ed estrasse una chiave.
Tutti i presenti esultarono nel vederla.
“Cosa aspettiamo?” Ridendo il ragazzo. “Vediamo cosa nasconde!”
E corse verso le scale, seguito da tutti gli altri invitati.
“Direi di seguire questa marmaglia...” disse Masan a Clio e seguirono tutti gli altri.
Arrivarono così in un grande salone, arredato con gusto e sfarzo.
E sulla parete grande vi erano tre grandi ritratti, raffiguranti un uomo ed una donna quelli più vicini e un giovane uomo quello più distante.
E il giovane uomo era lo stesso che Clio aveva visto nel ritratto a casa di Oriana.
“Presto!” Gridò il ragazzo agli altri. “Rompiamo i ritratti del tiranno e della sua lercia famiglia!”
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Vecchio 25-06-2013, 18.41.46   #1615
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Risi sommessamente alle parole di Masan.
Ma nel vedere che il ragazzo non aveva afferrato il concetto, evitai di dire qualunque cosa, limitandomi ad un'occhiata.
Stavo per ribattere, ma evitai.
Quando quel ragazzo annunciò che aveva la chiave per l'interno, sorrisi.
Stavamo per entrare.
Annuii a Masan e seguii la folla all'interno.
Giunta nel grande salone, mi guardai attorno: ottimo, ero entrata, ora cosa pensavo di fare?
Alzai lo sguardo verso le pareti, e mi mancò il fiato, eccoli lì, il principe e la sua famiglia.
E nell'osservarli, capii che non stavo rischiando invano.
Almeno, lo sperai.
Restai per un momento ad osservare quei bei ritratti quando la voce del solito ragazzo risuonò nell'aria.
Li voleva distruggere, come si poteva distruggere qualcosa di tanto bello?
Avrei voluto fermarli, ma era solo un quadro e io ero impotente.
Avevo qualcosa di più importante da fare e non potevo permettermi colpi di testa.
Mi voltai verso Masan, e mi avvicinai.
"Sono davvero felice che tu sia qui.. Ti devo un favore.." Sorrisi, ma non dissi altro.
Dovevo lasciare quel posto, mi guardai attorno.
"Vieni con me.." Sussurrai a Masan, prendendolo per mano.
Raggiunsi una delle porte del salone che dava su delle scale.
"Dove si andrà per di qua?" Dissi piano "..ti va di sgattaiolare via da questa marmaglia?" Guardandolo con uno sguardo insieme supplichevole e deciso "c'è talmente tanto caos, che nessuno baderà a noi.. E se ci dovessero beccare diremo che cercavamo un luogo appartato.." Sorrisi, sarcastica "non mi sembra che qui la morale regni sovrana!".
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Vecchio 25-06-2013, 20.38.55   #1616
Talia
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Osservai Guisgard appoggiare quella brocca d’acqua, stupita...
“Una... una tinozza?” mormorai...
lo fissai per un istante... poi, improvvisamente, scoppiai a ridere...
risi a lungo, di gusto...
“Una tinozza...” mormoravo “Oddio... una tinozza... ma è incredibile... fantastico...”
Guisgard non sembrava trovare quella cosa divertente quanto me, e questo, probabilmente, contribuì a divertirmi ancora di più...
ma poi, guardandolo, a poco a poco, smisi di ridere e rimasi a fissarlo...

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Guardò poi la camera e infine il letto.
“Eh, il locandiere deve essere un mio amico...” sorridendo “... ma purtroppo una parte di me è ancora quella di un cavaliere...” prese allora una delle coperte ed uno dei due cuscini e li mise sul baule accanto allo specchio “... per stanotte qui starò benissimo...” prese poi dal baule un grosso telo e lo legò a due chiodini che sporgevano dalle pareti opposte, celando così il letto dal suo giaciglio “... mi viene in mente una vecchia favola...” legando il telo “... o meglio, tante vecchie favole... anche perchè tutte le favole sono vecchie... comunque, dicevo... secondo me anche nella storia tra la Bella e la Bestia lui mise un lenzuolo tra i loro letti... ammesso che non vi fossero stanze separate... del resto era un principe lui... su, ora va a lavarti... il catino è la porta in fondo al corridoio... magari troverai, al tuo ritorno, la succulenta minestra che il buon locandiere sta riscaldando per noi...” e sorrise nuovamente.
Lo osservai durante tutta quella operazione, sorridendo appena, senza smettere di tamponarmi i capelli che, fortunatamente, non gocciolavano più per la pioggia adesso.
“Eh...” mormorai, poi “Non c’è che dire, sei un vero gentiluomo, signor Taddei... di quelli come non ce ne sono più, di quelli che si vedono solo nei film in bianco e nero...”
Con un vago sorriso appesi l’asciugamani bagnato davanti al camino, poi ne presi un altro pulito dall’armadio e una lunga veste bianca dalla cassapanca, e mi avviai verso la porta...
“Vado a visitare questa... tinozza!” dissi, sorridendo appena, soffermandomi sulla porta, poi accennai alla brocca di acqua calda che aveva portato “Dovresti scaldarti e asciugarti anche tu, o rischi di prenderti un malanno: abbiamo preso troppa pioggia! Oh... e ho frugato in quella cassapanca, e credo che ci sia qualche cosa di asciutto anche per te, se vuoi!” sorrisi “Non saranno all’ultima moda, ma sono puliti!”
Sorrisi di nuovo poi uscii e, richiudendomi la porta alle spalle, mi diressi verso la stanza che mi aveva indicato, quella con la tinozza per fare il bagno.
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Vecchio 25-06-2013, 20.58.39   #1617
Guisgard
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“Sono Yrko di Bumin” disse quell'uomo ad Altea “e sarete ospiti nel mio castello. Quanto a questi uomini, essi sono dei combattenti per la libertà. Difendono il popolo dai soprusi dei nobili e dalle angherie dei chierici. Voi invece chi siete? Come vi chiamate e da dove venite? E quest'uomo chi è?” Voltandosi verso Daiz. “E' vostro marito forse?”
“Si, lo sono!” Esclamò Daiz. “Siamo marito e moglie! Il mio nome è Daiz ed il suo è Altea. E proveniamo da Capomazda!”
A quella risposta dell'investigatore, Yrko lo fissò in uno strano modo.
“Avete una bellissima moglie, messere...” mormorò poi, tornando a guardare la strada di fronte a loro.
Poco dopo avvistarono un imponente castello.
Yrko fece un cenno ad uno dei suoi e quello suonò il corno.
E qualche istante dopo il medesimo suono si udì provenire da una delle torri del maniero.
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Vecchio 25-06-2013, 21.03.23   #1618
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E mentre Elisabeth si dilaniava tra questi dubbi, accadde qualcosa.
Gem era sulla porta della sua stanza.
E la fissava.
Aveva indosso solo i pantaloni, senza neanche più la camicia.
Fece allora qualche passo verso di lei, senza smettere di fissarla.
“Volevo...” disse “... si, volevo scusarmi per i miei modi... tu è una donna di classe... io invece sono abituato a trattare con pessimi soggetti e individui di dubbio affare... ecco... questo volevo dirti...” si sedette accanto a lei sul letto “... anche le donne...” giocando col suo cronografo che ormai non funzionava più “... non ho conosciuto molte donne come te... voglio dire... non ho mai perso troppo tempo a scegliermi le compagne...” sorrise “... lo so cosa pensi... ma è così... anzi, neanche pensavo potessero esistere donne intelligenti ed intuitive come te... dico sul serio... per me hanno sempre contato poche cose in una donna... non che a te manchino quelle cose...” sorrise ancora “... ma sono tutte confezionate insieme ad un cervellino niente male...” le fece l'occhiolino “... beh, ora sarà meglio che vada di là e ti lasci riposare, Elisabeth... ti auguro una buonanotte...” la fissò per un altro istante, per poi andare nella sua stanza.
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Vecchio 25-06-2013, 21.09.43   #1619
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Inizialmente Masan apparve titubante a quella proposta di Clio, poi, vedendo il casino intorno a loro, annuì e seguì la ragazza.
Aprirono una porta e si ritrovarono in un pianerottolo, dal quale si accedeva ad una stretta rampa di scale in pietra.
Masan fece cenno alla ragazza di andare verso quelle scale.
E proprio in quel momento Clio udì qualcosa.
Era una melodia, dolce, sognante e malinconica, proveniente proprio dalle scale.
Dal piano superiore.
Era un'ocarina.
Ma all'improvviso si udirono grida e rumori vari.
Poi cani che abbaiavano.
“Ehi, voi due...” disse qualcuno alle loro spalle “... dove credete di andare?” Prese allora sia Masan che Clio per un braccio e tentò di portarli via.
L'archeologo però si liberò di quella presa e colpì violentemente quell'uomo, mostrando un'inaspettata abilità e forza.
Giunsero allora altri uomini e lo aggredirono.
Masan tentò di difendersi ma erano in troppi.
Lo bloccarono e lo picchiarono forte.
Lo presero poi di peso e insieme a Clio li riportarono nel grande salone.
Qui tutto appariva tranquillo ora.
I giovani avevano smesso di portare disordine e molti di loro erano stati malmenati.
Ovunque ora apparivano uomini con le fasce rosse.
E fra loro vi era qualcuno che Clio conosceva bene.
Era Giacomo il Nero.
“Idioti...” rivolgendosi con disprezzo ai giovani e alle giovani che avevano organizzato la festa “... chi vi ha dato il permesso di entrare qui? E chi ha pensato di rovinare quei ritratti?”
Lui e i suoi erano però giunti in tempo e i ritratti non erano stati toccati.
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Vecchio 25-06-2013, 21.42.06   #1620
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Guardai in malo modo Daiz...marito e moglie??Ma come gli era passato in mente, non avevamo atteggiamenti di coniugi e questi uomini sapevano il fatto loro, si vedeva benissimo.
Un castello...e cosi fu apparve un maestoso maniero e rimasi a bocca aperta da tale bellezza e pure osservando lo strano modo con cui si aprì il portone d'ingresso...ma come il suono di un corno???
Eppure pensavo tra me e me, nei miei studi e nei libri delle mie antenate non si parlava di Chanty e di questo maniero e della capitale...avrei visto questi luoghi nelle mappe studiate.
Ma quel uomo..Yrko di Bumin era cosi interessato nei miei confronti, cosa destava cosi tanto interesse in lui?
"Ma siete nobile...visto che vivete in questo magnifico maniero? chiesi all'uomo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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