16-05-2018, 18.54.47 | #1651 |
Disattivato
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Indietreggiò e io lo guardai negli occhi, intensamente, a testa alta, senza indietreggiare, senza cedere di un passo.
Doveva capire qual era il mio posto, doveva capire che ero io la padrona e lui poteva starmi accanto solo se avesse fatto il bravo servo, non era altro che questo, non era altro che una bestiola da compagnia che il mio padrone mi aveva concesso per il mio piacere. Spinse via il povero giardiniere, che protestò debolmente. A quel gesto il mio sguardo si fece ancora più intenso, folle, furibondo. Poi mi sentii prendere da dietro, stringere, afferrare, un contatto virile e forte, mentre il mio corpo aderiva al suo iniziava a bruciare sempre di più, sempre di più, quasi fosse anch'esso preda di quella magia che avevo usato io su di lui. Mi inebriava quella sua rabbia, quella sua determinazione, gelosia, aveva una carica erotica così forte che tutto il mio corpo bramava di sentirlo sfogare in me. Poi lo sentivo, lo sentivo contro di me, sentivo quella virilità salda, forte, umida di eccitazione, che premeva contro il mio corpo caldo e voglioso. Poi quella mano, quella mano che scese in me, si insinuò tra le mie gambe completamente bagnate dei miei umori, della mia eccitazione folle. Quelle parole, parole che nessuno mai mi aveva detto, che nessuno mai mi avrebbe detto. Perché erano completamente folli, deliranti, assurde. Ma quel dito.. entrò in me, scavando come volesse arrivare alla mia anima. "Oh se ti sentisse il mio padrone..." voltando lo sguardo per guardarlo negli occhi "Se ti sente sei un uomo morto, Aegos!" gemendo, sempre più forte. Ma poi persi completamente il controllo, quel dito entrava in me, si rigirava come un uncino e io sentivo tutto il mio corpo esplodere di un piacere così intenso, forte e incontrollato come mai mi era capitato prima. Mi sembrava di impazzire, non riuscivo a muovermi, a respirare, a pensare. Potevo solo gridare, gridare sempre più forte, più forte, fissandolo negli occhi, con il volto girato verso di lui. Era meraviglioso, un piacere così unico da sconvolgermi, da farmi andare fuori controllo. "Aegos..." gemetti, con gli occhi spalancati, completamente fuori di me, aggrappandomi a lui. Ma era tutto quello che riuscivo a dire, il resto erano singulti disarticolati, grida di piacere che echeggiavano tutto attorno a me, incuranti della decenza, del pudore, della morale. Un piacere così andava goduto dal primo all'ultimo istante... un piacere così ti faceva perdere la testa! E io l'avevo persa, completamente... ero fuori di me, folle come mai in vita mia, nella mia dissoluta vita di perversione ero stata. Mai... |
16-05-2018, 19.01.15 | #1652 |
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I suoi occhi continuavano a fissarmi con insistenza ma a dire il vero pure i miei smeraldini occhi non si levavano da lui..."Deve essere stato un lungo viaggio" avvertendo il fuoco sulla pelle nel punto dove si trovava il medaglione e sospirando leggermente...è bello vero mia cara...sussurrando la Dama Nera al mio orecchio...
Mi destai da quel sussurro improvviso e feci cenno al nobile cavaliere di seguirmi "Venite, vi stava aspettando con ansia, ha detto pure sua moglie si trova qui, attenzione che il Palazzo è alquanto decadente". E camminai a fianco a lui alzando la veste elegante e mi voltai sorridendogli e guardando quei meravigliosi occhi azzurri vividi e lo accompagnai lungo le scale e bussai alla porta della torre.."Il vostro padrone è arrivato, messere" mentre la mia voce rimbombava tra quelle antiche mura.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
16-05-2018, 19.03.09 | #1653 |
Cittadino di Camelot
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Sorrisi ad Ivan, che era felice per noi.
Nikolaj passò in cavalleria nella mia mente. Era solo un infelice insoddisfatto e onestamente il suo pensiero non mi interessava. Eravamo felici e questo bastava. "Sono certa che anche tu troverai qualcuno da avere al tuo fianco..." dolcemente ad Ivan "A meno che tu non voglia ridursi come Nikolaj, s'intende..." con tono neutrale, ma vagamente screziato dal disprezzo e la compassione. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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16-05-2018, 19.11.27 | #1654 |
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Il cavaliere seguì Altea verso l'interno del castello diroccato, mentre la luce del Sole faceva capolino fra le antiche e consumate murature.
Lui notò il gesto di lei nel sollevarsi l'abito per avere un passo più libero fra quei crolli di pietra e malta. Arrivarono nella torre e lei chiamò il vecchio servitore. Ma nessuno rispose. “Sembra sparito...” disse il cavaliere “... siete certa non fosse un mendicante? O magari un vagabondo nascosto qui? O magari un fantasma anche lui?” Fissando Altea. “Le tue provocazioni non mi toccano, anima mia.” Disse divertito Nikolaj a Gwen. “Dopotutto compatisco la tua delusione... potevi avere me al tuo fianco, ma sai io non sono fatto per le storie lunghe.” Ridendo. “O anche il barone, rammenti? Era molto galante.” Sarcastico. “Ma lui poteva avere qualsiasi donna e si sarebbe stancato presto di te.” Senza smettere di ridere. “Sei un bastardo!” Con rabbia Elv. “Uhhh, che paura...” ironico e provocatorio Nikolaj.
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16-05-2018, 19.18.35 | #1655 |
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Mi trattenni con tutte le mie forze per non rispondergli a tono e dovetti trattenere anche Elv, perché davvero avevo paura che rispondesse per le rime.
"Shhh..." gli surrai piano ad un orecchio tenendolo fermo. Odiavo quel comportamento e non sapevo se lo avrei sopportato ancora. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk
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16-05-2018, 19.22.00 | #1656 |
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Tutto era avvolto in una strana atmosfera, la luce del sole non toglieva le ombre di questo Palazzo.."Se ne stava seduto su un tomo a scrivere in una decadente seggiola e tavola....forse era uno spirito della notte...mi ha detto questo apparteneva al suo signore...voi lo riconoscete? Ah, per parità voi dovete dirmi il vostro nome" mentre mi tolsi la collana che sbadatamente cadde sulla scollatura e intrufolai la mano esile per afferrarlo e porgerlo al nobile...forse mi aspettavano per un motivo ben valido, questo era il fatto, il Destino lo aveva voluto e qualcuno, forse, mi aveva aiutato.
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16-05-2018, 19.26.46 | #1657 |
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Restai a bearmi nell’acqua, più per pigrizia che per vera necessità e quando uscii mi sentii rigenerata.
Ma in cuor mio sapevo che non era grazie al bagno appena fatto. Per quanto calda potesse essere l’acqua e preziose le essenze in essa sciolte, non bastavano da sole a spiegare il vigore che avvertivo in ogni muscolo e osso, e neanche come mai la mia figura risultasse ancora più leggiadra, splendente e affascinante. Fui quasi sorpresa una volta che, vestita e agghindata, mi osservai di nuovo allo specchio. Ero bella e lo ero solo per Lui. “ Probabilmente staranno già tutti aspettando...” Mormorai a Silvia, rendendomi conto di averci messo un po’ a prepararmi quel mattino, visto anche il ritardo dovuto all’incidente con Reddas. “ Sarà meglio andare o mio fratello metterà già il broncio a quest’ora!” E con un sorriso smagliante sul viso arrivai infine nella sala per la colazione. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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17-05-2018, 00.46.59 | #1658 |
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Dacey, accompagnata dalla devota Silvia, lasciò la sua stanza e scese al pianterreno, dove in una sala ampia e soleggiata grazie a grandi finestroni il Maresciallo e Fagianus erano già seduti al lungo tavolo rettangolare.
“Buongiorno, madama.” Disse Fagianus alzandosi ed accogliendo Dacey con un sorriso cortese. “Ogni giorno siete più bella.” Invitandola a prendere posto. “Stamattina hai riposato più di quanto le tue consuetudini non ci avessero abituato in questi anni, sorella.” Il Maresciallo. “Come stai?” Chiese. "Intendo dopo l'aggressione ad opera di quel saltimbanco." I soldati gli avevano riferito tutto.
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17-05-2018, 00.56.13 | #1659 |
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La luce del giorno era già alta Quando entrai nella sala, trovando mio fratello in compagnia di Fagianus.
Questo fu il primo a salutarmi, facendomi segno di prendere posto insieme a loro. “ Come sempre siete troppo gentile nei complimenti.” Dissi ostentando una modestia che faticavo a mantenere, perché sapevo perfettamente di essere bella e più bella dopo quella particolare notte. Sedetti accomodando con cura la gonna del mio abito ampio. “ Ho indugiato nella pigrizia più del mio solito, lo confesso ma l’incidente con quell’artista di strada mi ha piuttosto scossa.” E qui non mentivo. Ero sinceramente scossa per la reazione di Reddas, quasi potevo ancora sentire la pressione della sua mano sul mio polso o il calore bruciante provocato dallo schiaffo sulla mia guancia. “ Ma ora se n’è andato, quindi inutile rimuginare ancora sull’accaduto.” Tirai forzatamente un sorriso e presi a imburrare una fetta di pane. La passionale notte con il Barone mi aveva messo parecchia fame. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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17-05-2018, 01.09.26 | #1660 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Icarius guardava quella scena eccitato.
Era a terra e davanti a lui stavano Aegos che teneva stretta a sé Lys, in una morsa. Con una mano le stringeva i seni, con l'altra invece tormentava ed allo stesso tempo deliziava il sesso della padrona. Lei era fuori di sé, come se avesse perso l'aria di dominatrice, di sadica dark lady, con lui che muoveva forte, veloce e con maestria le sue dita dentro la ragazza, stravolgendole il bacino, rivoltandole il basso ventre e facendola gemere come una cagna in calore. Lei lo guardava, era praticamente aggrappata a lui, persa e dannata in quel gioco erotico ed immorale così intimo e profondo. “Si, dimmi, padrona...” disse lui a lei che aveva sussurrato il nome dello stalliere in un gemito soffuso “... lo sai che il tuo stalliere pende dalle tue labbra...” quasi beffardo, senza smettere di farla impazzire, per poi baciarla lascivo, infilandole in bocca la sua lingua vogliosa. A stento Elv riuscì a trattenersi, calmato anche da Gwen. “Ora dacci un taglio, Nikolaj.” Disse Ivan. L'altro rise. “Massì... la smetto...” ridendo “... beh, sarà meglio che vada... ho idea di non essere molto gradito...” andando via divertito. “Bastardo...” mormorò a denti stretti Elv quando l'altro fu andato via. Il cavaliere si guardò intorno cercando di capire cosa stesse accadendo nel castello. Poi il suo sguardo azzurro seguì la mano di Altea che si intrufolò nella scollatura per recuperare la collana scivolata nell'abito fra i seni. Allora la guardò negli occhi. Uno sguardo intimo e profondo. “Il nostro misterioso uomo sembra dunque svanito insieme alle ombre della notte.” Disse. Ma in quello stesso momento udirono dei passi. Qualcuno stava salendo le scale della torre. Subito il cavaliere portò la mano sull'elsa della spada. “Ti sbagli, mia cara.” Disse il Maresciallo a Dacey. “Quel saltimbanco non è andato via. E' ancora nostro ospite e dubito potrà lasciare il palazzo. Dico bene, messere?” A Fagianus. “Concordo, signore.” Annuì questi. “Le leggi Monsperonesi sono molto severe per chi aggredisce un membro dell'aristocrazia.” “Già.” Fece il Maresciallo. “Non temere, Dacey... quel cane pagherà caro. Io stesso andrò nelle prigioni dopo aver fatto colazione. Poi io stesso gli strapperò quella maschera dal viso." Cominciando a mangiare.
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