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Vecchio 03-10-2012, 20.17.32   #161
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Altea si stese sul letto, in balia di diversi pensieri.
Ad un tratto qualcuno bussò e poi entrò.
“Scusami per prima...” disse Odette, ora con lo sguardo più sereno “... ma mi hai fatto spaventare... siamo qui, in un posto che neanche conosciamo e che, come tu stessa hai visto, pullula di strani personaggi... su, ora riposa e poi domattina ci recheremo a fare un bel giro in città. Dopotutto, questo luogo è molto bello. Il mare è blu come forse in nessun altro posto e il borgo è davvero caratteristico. E poi presto, come ha annunciato tuo padre, visiteremo il palazzo del governatore. L'ho visto venendo qui alla Rosa dei Venti, sai? Domina tutto il paesaggio da un promontorio... deve essere davvero magnifico!” Sorrise. “Su, domani scopriremo i segreti e le meraviglie di Las Baias! Ora riposati.” E salutatala, andò a dormire anche lei.
Giunta l'alba, il chiarore si diffuse da una piccola finestra e cominciò ad illuminare il volto di Altea, svegliandola così da suo sonno.
Era mattino presto e nessun altro della sua famiglia si era svegliato, se non la devota Odette che canticchiando si stava preparando nella sua stanza.
Poi un nitrito attirò l'attenzione di Altea: erano i cavalli dei soldati, a dimostrazione che erano ancora nell'albergo a cercare il loro uomo.
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Vecchio 03-10-2012, 20.46.37   #162
Guisgard
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Cheyenne, svegliata dal nuovo giorno, non riusciva a smettere di pensare a quel misterioso sogno.
Un sogno che, sebbene enigmatico e sfuggente, sembrava celare qualcosa di reale, tanto da apparire quasi come un ricordo o una visione.
Dalla finestra della sua stanza salivano i suoni e i rumori della vivace vita cittadina, che subito aveva ripreso a pulsare grazie al nuovo giorno.
Ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione.
Era una voce in qualche modo a lei familiare.
“Perdonate, signora...” disse qualcuno dalla strada “... mi vedete, sono qui?”
“Cosa cercate?” Chiese la donna affacciatasi alla finestra.
“Sto cercando una ragazza.” Rispose Fhael.
“Una ragazza?” Ripetè la donna alla finestra. “E la cercate qui?”
“So che alloggia in questo albergo” spiegò il portoghese “ma sfortunatamente non so in quale parte.”
“Beh, qui non vi sono ragazze.” Disse la donna. “In questo alloggio siamo solo io e mio marito.”
“E non l'avete vista?” Domandò Fhael. “Non so, magari nei corridoi o in giro per l'albergo.”
“Sapete quante ragazze ci sono in giro?” Scuotendo il capo la donna. “Com'era questa ragazza?”
“Beh... ha la pelle un po' più scura della nostra, non come l'ebano, ma più simile ad un ambrato imbrunire... i suoi capelli sono simili al gelso maltese e gli occhi luminosi, grandi e lucidi, come quando il crepuscolo svanisce sul mare della sera...”
“Cosa siete voi?” Chiese la donna. “Una sorta di poeta?”
“Io?” Stupito il portoghese. “Oh, no, signora!” Sorridendo. “Sono solo un mercante e cercavo quella ragazza.”
“Beh, io non ho visto una simile ragazza qui!” Seccata lei. “Forse l'avete sognata!”
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Vecchio 03-10-2012, 21.36.32   #163
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Un piccolo raggio di sole ma splendente fece capolino da una fessura della finestra a giocare col mio volto e mi destai lentamente...era giunta l'alba, quasi mattino.
Mi alzai di scatto e aprii la finestra e in lontananza vidi il mare e il cielo che dal rosato stava prendendo il colore dell'azzurro splendente, pronto a fare giochi di luce sul mare coi raggi del sole.
Sorrisi, la giornata si prospettava meravigliosa a discapito di quella nottata.
Udii la voce di Odette canticchiare, probabilmente pure lei voleva uscire e vedere Las Baias e cosa offriva.
Ma sporta di più dalla finestra vidi ancora quei soldati..sbuffai, speravo non facessero ancora storie e ci facessero uscire.
Mi lavai e rinfrescai, scelsi un vestito color celeste come il mare, non troppo sfarzoso poichè non era mio solito ostentare la mia ricchezza e andai nel salone dove Odette stava sistemando la colazione per tutti portata da un cameriere..."Odette...io sono pronta..per andare in giro per Las Baias..e tu? Speriamo mio padre non interrompa i miei piani...soprattutto per i suoi affari" dissi sedendomi sulla sedia prendendo una tazza di the.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 03-10-2012, 21.51.14   #164
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cavaliere25 sarà presto famoso
che bello dissi tutto contento segui il gruppo e dentro di me pensai chissà cosa mi porterà questa avventura un po di dubbi mi erano venuti ma cercavo di pensare in positivo
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fabrizio
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Vecchio 03-10-2012, 23.57.27   #165
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Ero impacciata, imbarazzata....un contatto cosi' intimo con un uomo non lo avevo mai avuto, pensai che forse mie ro davvero spinta oltre, la sua mano indugiava piu' del dovuto sul mio fianco, sapeva che non avrei potuto urlare, anche se infondo potevo dire che mi stava minacciando.......ma quella situazione l'avevo voluta io......" perdonate Signori, ma mia zia e' molto preoccupata, prima ha sentito schiamazzi per la strada e poi io che non mi sono sentita bene.....un malore che mi ha fatta mettere a letto prima di lei....infondo la stanchezza del viaggio , la differenza di temperatura evidentemente non ha reso piacevole il primo giorno in questa stupenda citta'.......ora..vi pregherei se non avete trovato nulla per cui tediare ancora la nostra mente e il nostro corpo stanco, di poter fare andare aletto mia zia e' molto stanca e poi...se non vi dispiace, non mi sembra molto conveniente il fatto che uomini armati girino nella stanza mentre una Signorina della nobilta' Inglese e' a letto in abiti non proprio consoni alla situazione".........che fossi stata convincente o no....era poco importante.....il problema era sapere se avessi fatto la cosa piu' giusta o no....
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Vecchio 04-10-2012, 00.21.51   #166
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
I nodi che mi legavano i polsi cominciavano a far male, e rosse piaghe si stavano formando laddove la corda era troppo tesa.
Ma non ero ancora morta. E questo, considerando la situazione, era già qualcosa.
"Beh, almeno ci ho provato.." dissi cercando il migliore sorriso di cui disponessi.
"Se avete così tanti nemici, Milord, probabilmente vi farebbe comodo un'alleato." Lo fissai dritto in quei suoi occhi neri come la pece
"Se mi risparmierete la vita, sarò in debito con voi... e finchè non saremo pari avrete la mia lealtà, vi do la mia parola. Vi assicuro che sono molto più utile da viva che da morta. Ve ne accorgerete al primo scontro: so infliggere terribili pene ai nemici, e curare le ferite degli amici."
Ora sì che mi era tornato il sorriso beffardo di chi sa bene quel che dice, e misura le parole con attenzione.
Non volevo arrivare a questo: ho dato la mia parola. Avevo forse altra scelta?
Ma vedevo come mi guardava quell'uomo, con un'odiosa smorfia divertita.
Infondo, come dargli torto? Non ero che una ragazza indifesa. Come poteva fidarsi della mia parola?
"Voi volevate sapere chi sono veramente" continuai, dunque.
Mi balenò per un'istante l'idea di raccontare un mucchio di fandonie, o anche, perchè no, la strana storia di Guerenaiz. Ma pensai che la verità era molto più funzionale in quel frangente. Un guerriero serve di più che una principessa perduta
"Non ho mai conosciuto i miei genitori, ma sono stata allevata da un generale che aveva perso la figlia. Crebbi in un accampamento, e quando il mio tutore si rese conto che avevo raggiunto un'età in cui i soldati potevano iniziare ad allungare le mani, mi insegnò a combattere. Ma non addestrò solo il corpo, mi insegnò anche a credere nell'Onore e nel sacrificio."
No,non avrei svelato i miei intenti stavolta.
"Ora sapete chi sono veramente. Non tradirei mai la parola data."
Sostenni il suo sguardo, per quanto terribile, con gli occhi fieri e decisi.

Ultima modifica di Clio : 04-10-2012 alle ore 10.28.53.
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Vecchio 04-10-2012, 19.18.02   #167
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Scena III: La Santa Rita

“Non c'era modo di tornare indietro. Era come se fossi saltato in un pozzo- in un buco infinitamente profondo...”
(Joseph Conrad, Lord Jim)



Rynos, Cavaliere25, Emas e Fidan raggiunsero così il molo indicato loro e vi trovarono ormeggiato un grandioso veliero.
Nonostante il superbo aspetto, quella nave si lasciava cullare senza opporre resistenza alcuna dalle onde che andavano a spegnersi nel molo.
Attorno all'imbarcazione vi era un via vai frenetico di marinai e garzoni che portavano a bordo merci e oggetti di ogni tipo.
I quattro allora si avvicinarono ad un uomo che stava presso il ponticello d'accesso e subito Rynos chiese informazioni.
“Questa nave” disse l'uomo “è la Santa Rita ed è uno dei fiori all'occhiello della flotta di Sua Maestà. Oggi è una nave mercantile, ma un tempo è stata una fregata e molte battaglie ha sostenuto nei mari del Vecchio Mondo. Oggi per questo è utilizzata nei traffici commerciali delle Flegee... grazie infatti alla sua struttura ed al suo sistema di attacco e difesa” indicando gli oltre quaranta mortai che si affacciavano sui due lati della nave “è un mezzo più che sicuro per navigare in queste acque infestate dai pirati.”
“Noi quattro” fece Rynos indicando sé ed i suoi tre amici “stiamo appunto cercando un nave su cui imbarcarci. Siamo tutti ottimi marinai.”
“Bene!” Esclamò l'uomo. “Infatti mancavano giusto pochi altri uomini da arruolare! Salite a bordo e cercate sul ponte l'uomo con i registri.”
I quattro allora salirono a bordo e furono subito registrati nell'equipaggio della Santa Rita.
“Dove è diretta questa nave?” Chiese Emas.
“Nei mari del Sud, in un viaggio lungo circa un anno e mezzo.” Spiegò l'uomo dei registri. “La paga è buona, non temete.”
Ma proprio in quel momento un fischietto richiamò l'attenzione degli uomini a bordo.
“Equipaggio...” annunciò un marinaio “... il comandante!”
Sul ponte salì così il capitano.
Indossava gli abiti ufficiali, il tricorno sul capo e cominciò a scrutare il volto di ciascun marinaio.
“Che tipo è?” Chiese sotto voce Rynos ad un altro dell'equipaggio.
“Lo conosco di fama...” rispose quello “... è un osso duro, con la salsedine al posto del sangue, gli occhi freddi come sartie gelate ed il volto scavato dai gelidi venti del Pacifico...”
“Capitano Sumond...” avvicinandosi un ufficiale al capitano “... è un privilegio navigare con voi... sono il tenente Great. Ai vostri ordini, signore.”
“Com'è l'equipaggio?” Domandò il capitano.
“Ottimo, signore.” Rispose Great. “I marinai sono tutti volontari.”
“Allora troverò forse qualcuno di fidato a cui consegnare ordini, senza correre il rischio di vederlo fuggire via alla prima occasione.”
“Si, signore.” Annuì Great. “Ehi, tu...” rivolgendosi a Cavaliere25 “... vieni qui.”
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Vecchio 04-10-2012, 19.25.09   #168
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Appena Elisabeth finì di parlare ai soldati, avvertì di nuovo sotto le lenzuola la mano di quel misterioso uomo sulla sua pelle.
Stavolta con una pressione più decisa.
Almeno così parve a lei, o forse era solo la tensione di quel concitato momento carico di irrequietezza.
“Si, avete perfettamente ragione, madama...” disse il proprietario dell'albergo, asciugandosi la fronte per l'agitazione generata da quella situazione “... tra un momento andremo via... pazientate, vi prego...”
In quel momento ritornarono nella stanza gli altri soldati.
“Qui non c'è nessuno, sergente.” Fece uno di quelli al suo superiore.
“E sia...” mormorò il sergente “... probabilmente quell'uomo ha pensato bene di fuggire oltre... forse sarà tornato al porto.”
“Sarà stato sicuramente così...” disse il padrone dell'albergo “... dopotutto l'ingresso di questo edificio è ben chiuso a quest'ora e tutti gli alloggi sono occupati dai clienti... se davvero fosse penetrato qui, uno dei miei clienti se ne sarebbe di certo accorto...”
“Allora non c'è altro da dire.” Annuendo il sergente. “Vi chiedo ancora perdono per questa spiacevole situazione, signore...” rivolgendosi prima ad Elisabeth e poi ad Ingrid “... vi auguro un piacevole soggiorno a Las Baias.” E tutti uscirono dall'alloggio.
Ingrid allora richiuse piano la porta a chiave e poi si lasciò scivolare a terra, abbandonandosi ad un gemito liberatorio.
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Vecchio 04-10-2012, 19.30.08   #169
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“Oh, non temere.” Disse sorridendo Odette ad Altea. “Tuo padre oggi sarà così impegnato con tutte le faccende da sbrigare, di cui ieri se ricordi ci ha fatto un ampio resoconto, che neanche si accorgerà della nostra uscita, se non, forse, solo al nostro ritorno. Su, finisci la tua colazione, così che si possa uscire subito. Assieme al tè assaggia anche qualcuno di quei biscotti...” indicando un piccolo vassoio di pasticcini “... in questo posto ci sono strane spezie e curiosi aromi, molti dei quali dolcissimi al palato, che rendono i cibi assai deliziosi, devo dire.”
Quello scorcio di mattinata trascorse così, fino a quando, ultimata la colazione e preparatesi a dovere, Altea e Odette lasciarono la Rosa dei Venti per visitare finalmente la città.
Las Baias era una Babele di voci e di colori, vivacizzata, com'era, da un miscuglio di umanità che pullulava in ogni suo angolo.
Profumi e odori perlopiù sconosciuti ad un europeo dominavano nell'aria e tonalità caratteristiche, che tingevano merci e prodotti vari, ignote anche al più esperto navigatore dei mari del Vecchio Mondo, balzavano subito all'occhio di qualsiasi curioso osservatore di quella baraonda.
Le due donne visitarono prima il borgo di Santa Lucia, per poi giungere, attraverso una stradina laterale, al porto.
Qui furono subito attratte da una caratteristica bottega, a metà tra un emporio e uno spaccio.
“Visitiamola!” Esclamò Odette.
Entrate, trovarono ad accoglierle un vecchietto sorridente e dai modi affabili che le invitava a visitare il suo negozio brulicante di ogni tipo di merce.
E lo sguardo di Altea, quasi per caso, cadde su un vecchio ed ammuffito libricino che recava uno strano titolo: “Le ultime confessioni del pirata Topasfier”.
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Vecchio 04-10-2012, 19.41.04   #170
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L'uomo ascoltò Clio giocherellando con un affilato pugnale, con cui si divertiva a deviare e riflettere la luce che penetrava da un oblò sul volto della ragazza mentre parlava.
“Interessante storia, la tua...” disse poi quasi con noncuranza “... si, è una buona storia... non dissimile da quelle che ognuno dei miei uomini ha raccontato almeno un milione di volte dopo il decimo o undicesimo bicchiere di rum...” sorrise “... ma le storie sono come l'acqua quando bagna i vestiti... svaniscono presto... mia cara, sono sincero e non ti nego che se tu fossi stata la figlia di un ufficiale in servizio presso la flotta del governatore, o un console agli ordini del Viceré spagnolo, o qualsiasi altro lercio militare imbarcato su una qualsivoglia nave inglese o spagnola per te le cose sarebbero state di certo più semplici... ad occhio e croce un padre premuroso arriverebbe a pagare anche un riscatto di, diciamo... 300 Dobloni d'oro. Naturalmente la somma sale se il padre è particolarmente affettuoso...” un ghigno sostituì il sorriso sul suo volto “... dunque, amica mia... devo sfruttarti nel miglior modo possibile data la situazione... sull'isola di Vivarmagran i mercanti di schiavi fanno affari d'oro con la tratta delle prigioniere... e le donne con la pelle bianca sono le più ricercate... ma non essere triste... magari sarai comprata da un principe di qualche favolosa isola che finirà poi per innamorarsi follemente di te!” Conficcò allora il suo pugnale sullo schienale del letto ad un paio di centimetri dal volto di Clio e si abbandonò ad una grossa risata. “Ma forse, prima di venderti...” smettendo di ridere e cominciando ad accarezzare i capelli e poi il volto della ragazza “... dovrei provare la bontà della merce...” ed un bagliore, visionario e profondo, attraversò i suoi occhi.
“Capitano...” all'improvviso una voce “... siete qui...” era l'uomo che Clio aveva incontrato insieme agli altri tre a Las Baias. “... vi ho cercato per tutta la nave...” ed il suo sguardo cadde su Clio.
“Stavo appunto facendo la conoscenza del regalo che tu e gli altri tre mi avete portato da Las Baias, caro Boyuke...” mormorò il capitano.
“Forse abbiamo cose più urgenti a cui pensare...” fissandolo Boyuke.
“Che vuoi dire?”
“Dal mio ritorno sulla nave” fece Boyuke “non ho avuto modo di parlarvi di ciò che abbiamo scoperto a terra...”
“Ebbene?”
“Pare che dall'Europa sia giunto un nuovo ufficiale...” raccontò Boyuke “... pronto ad affiancare le navi del governatore con l'intento di ripulire i mari flegeesi da tutti i pirati...”
“Che tipo è questo ufficiale?” Chiese il capitano.
“Non lo so...”
“Allora ci occorrono informazioni su quel maledetto!” Sbottò il capitano.
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