18-04-2012, 02.04.53 | #1701 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Redentos guardò Altea e scosse il capo.
“No, sono appena uscito dalla mia stanza” disse il cavaliere “e non ho visto nessuno. L'ultima volta vostro cugino voleva recarsi da quell'uomo, Insegrid, che era al fianco di sir Orco il Rosso.” Ma proprio in quel momento arrivò Fyellon. “Milady...” vedendo Altea. “Avete scoperto qualcosa?” Domandò Redentos. “Credo che il vostro apprendista” rispose Fyellon “abbia appena deciso di affrontare la prova...” “Ma non può!” Esclamò Redentos. “E' troppo pericoloso!” “Si, è condannato...” all'improvviso una voce “... è condannato...” fissandoli Arya. “Credo sia giunto il momento di raccontarci tutto.” Disse Redentos alla donna. “Cosa nasconde questo castello, milady?” “Seguitemi e vi svelerò tutto...” fece Arya.
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18-04-2012, 02.48.46 | #1702 |
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Tieste e Polidor annuirono a quelle parole di Cavaliere25 e cominciarono ad indossare i falsi sai.
“Ecco...” fece Alberico il falco “... sembrate quasi dei veri monaci.” “E se qualcuno ci ferma per strada?” Domandò Tieste al rapace. “Cosa dobbiamo dire? Io non so come si comporta un monaco.” “Non è complicato...” spiegò il falco “... vi è un'espressione che equivale ad un lasciapassare... come una formula magica capace di aprire ogni porta... basta dire, in ogni situazione, queste due semplici parole... Pax Vobiscum... ed il gioco è fatto.”
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18-04-2012, 02.58.03 | #1703 |
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Guisgard accennò un sorriso e restò a fissare Talia.
“Certo, dobbiamo mettere in conto che questo palazzo è davvero grande” giocando con ciocche di capelli che scendevano sul viso di lei e accarezzandole il naso con la punta di un dito per farle il solletico “e cercare quella sala potrebbe essere un'impresa non da poco... e sia!” Esclamò. “Partiamo per questa caccia al tesoro!” Si alzò e prendendole la mano condusse Talia fuori dalla loro camera. Attraversarono un lungo corridoio e una figura venne loro incontro. “Andate in giardino, miei signori?” Domandò il vecchio servitore. “No...” fece Guisgard “... vogliamo gustare la bella atmosfera di questo palazzo... fuori l'aria si è fatta fredda...” “Si, avete ragione.” Sorridendo il vecchio. “Gradite qualcosa di caldo? Una tisana, dei biscotti? Volete che vi serva il tutto nella biblioteca?” “No, non ci occorre nulla, grazie...” “Eh, ho capito, milord...” Guisgard lo fissò incuriosito. “Già...” continuò il vecchio “... non ci eravate ancora stati... e devo dire che mi aveva sorpreso la cosa...” “Cosa intendete?” “La vostra stanza preferita...” annuendo il guardiano “... la Sala degli Elleni. Ho ragione, vero?” “Si...” annuendo Guisgard. “Per questo ho lasciato fiori di vaniglia in un vassoio...” disse il vecchio “... così troverete una gradevole fragranza ad accogliervi... ora, col vostro permesso, mi ritiro...” e si allontanò. Nel corridoio vi era infatti un forte profumo di vaniglia. “Lo senti, Talia?” Fece lui. “Lo senti il profumo di vaniglia? Proviene dalle ultime stanze del corridoio...” Allora i due si diressero verso quelle stanze, fino a fermarsi davanti ad una porta dalla quale proveniva quel profumo. Guisgard strinse ancora di più la mano di Talia. "Siamo arrivati..." le sussurrò ad un orecchio, per poi aprire la porta di quella sala.
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18-04-2012, 13.22.29 | #1704 |
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Il maestro Redentos scosse il capo, ma subito apparve Fyellon, sospirai...pensavo fosse in pericolo.
Fyellon ci spiegò che Parsifal aveva deciso di combattere l' Avvilente Costumanza e mi augurai che se ciò stesse accadendo il Signore lo proteggesse da quella specie di maledizione. All'improvviso si udì una voce di donna, era lady Arya...spaventata, mi avvicinai a lei cercando di rassicurarla. Ella, alle richieste di Redentos, ci disse di recarci insieme a lei e ci avrebbe svelato qualcosa. "Fyellon.." dissi mentre seguivamo la milady "prima sulla tomba vuota vidi due suore e una dama celata dal velo, mi parlarono dell'Avvilente Costumanza...porta a una disperazione interiore totale, a una agonia della tristezza, e se un cavaliere osa combatterla e non riesce a batterla non morirà subito ma lentamente e agonizzante..vi prego non siate come sempre scettico su queste cose, e temo per sir Parsifal".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 18-04-2012 alle ore 14.55.17. |
18-04-2012, 14.44.59 | #1705 |
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Se avessi avuto successo nella prova, non potevo saperlo..... c'è da dire che ero consapevole del fatto che se per secoli questa maledizione incombeva su questo castello difficilmente sareì stato io a scioglierla.
Oramai, la scelta era fatta non si poteva tornare indietro. L'unica cosa che mi confortava era la mia forza d'animo e la ferrea volontà di redimere le vittime di tal supplizio...... La morte è compagna dell'essere umano..... cammina sempre accanto a noi..... Uscì dalla fucina in compagnia di Lilith e ci dirigemmo verso le stanze di sir Orco.....
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
18-04-2012, 16.51.51 | #1706 | |
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Usciti dalla stanza, ci avviammo per il corridoio... vi era un gradevole profumo di vaniglia nell'aria, un profumo leggero e delicato...
Le parole del vecchio guardiano, che ci fermò subito dopo mi sorpresero un po'... la Sala degli Elleni aveva detto... il profumo di vaniglia veniva proprio da lì, dunque? Poteva essere davvero così facile? La mano di Guisgard mi condusse ancora avanti. I nostri passi risuonavano nel corridoio, riempiendolo... poi, all'improvviso, si fermò ed io con lui... Citazione:
Il profumo di vaniglia era ancora più intenso, adesso... era quasi inebriante. Lentamente, feci qualche passo avanti ed entrai nella Sala.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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18-04-2012, 17.03.00 | #1707 |
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Passi pesanti e aria rarefatta arrivo' alla mia persona, avevo ancora la mano nella mano di Reas, dei cavalieri apparvero al nostro cospetto, ed un vecchio dal viso arso dal sole i cui tratti erano quelli di una prsona qualunque.......ascoltai l'accusa nei miei confronti.....come si ascolta un antico urlo, Reas aveva assunto la mia difesa, non c'era giustizia, i Cavalieri della Lacrima di Cristo erano apparsi alla mia visione......questo era il secondo bussare........vidi picchiare Reas e un dolore sordo strappo' il mio cuore dal petto, la mia condanna non mi spaventava ma lui non doveva essere toccato......Shoyo era soddisfatta o forse ancora non del tutto , la mia condatta l'avrebbe almeno distratta dagli ultimi avvenimenti........." Goz....abbiate cura di Reas....alleviate il mio dolore..se so che e' nelle voste mani....andro' piu' serena...Shoyo, non affaticatevi tanto, la parola di un vecchio a quanto pare per voi e' legge.....e adesso potro' provare sulla mia pelle quanto sia giusto il vostro Guxio.....la giustizia dei Cavalieri del tulipano...."...fui accompagnata nei sotterranei del palazzo, erano poco illuminati e mal odoranti..........passammo per starni corridoi, c'erano dei dipinti alle pareti.....animali e uomini, sembrava un posto dove si svolgevano riti...strano la Regina aveva bandito tutto questo...ci ritrovammo davanti ad una pòorta in legno...Shoyo....batte' tre colpi
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18-04-2012, 17.26.36 | #1708 |
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Guisgard e Talia entrarono così in quella stanza.
Una forte luce accolse i due, filtrata dalle sfumature liberate dalle preziose tende alle finestre. L'aria calma e sognante di quel primo meriggio, intrisa dai bagliori provenienti dai colli tutt'intorno, lambiva i pannelli, i parati e le stoffe che coprivano varie parti del mobilio. Il profumo di vaniglia allora si mischiava e confondeva col sandalo malese dei foderi delle scimitarre turche, con l'ebano che rivestiva le else delle spade damaschiate mozarabiche e col cuoio vivo che avvolgeva i pugnali aragonesi e le faretre accanto agli archi inglesi. Il balenio dei cristalli di Venezia si rifletteva sullo splendore delle porcellane cinesi, sui bagliori degli scrigni in madreperla del Catai e sulla magnificenza dei tessuti di Persia. Il vento fuori agitava le cime degli alberi e delle piante nel giardino, generando una girandola di colori e riflessi in tutta la sala, in un riverbero fatato e sognante in cui ogni cosa sembrava sul punto di animarsi. E i muri di quella stanza, tappezzati di ritratti e dipinti, parevano danzare da un paesaggio all'altro, fatto di immagini, figure e profondità sconosciute a chi non fosse un marinaio, un mercante, un avventuriero o anche solo un innamorato. E così si mostravano lande desolate e attraversate solo dal vento, crepuscoli dimenticati che sorgevano alla fine del mondo, alti canneti in cui danzavano e lottavano esotici guerrieri dalla pelle gialla e dalle caratteristiche acconciature, miraggi d'Oriente abbandonati in albori di sognante melodia, paesaggi pastorali e romantici di idilliaca magnificenza. E poi ancora cavalieri saraceni e odalische siriane, brume dalla primordiale ed inquietante verginità, icone bizantine di Cristo, della Vergine e degli Angeli. “Sembra la stanza delle meraviglie...” mormorò Guisgard. Si guardò per qualche altro istante in giro, per poi voltarsi verso Talia. “Voglio mostrarti questa sala, Talia...” sussurrò, abbracciandola e prendendo le sue mani “... le tue mani e la mia voce ti mostreranno queste meraviglie...” E così, sfiorando ogni oggetto, accarezzando ogni monile, Talia, pian piano, cominciò a conoscere il mondo racchiuso in quella stanza e dopo un'ora le apparve familiare e protettivo. “Dove è conservato?” Domandò la dama di compagnia. “In quello scrigno d'ebano, intarsiato di madreperla, rifinito con schegge di giada purissima e chiuso con un prisma d'oro.” Rispose Chymela. “In quello scrigno allora vi è...” “Si...” annuì la Granduchessa “... vi è la mappa del suo grande tesoro...”
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18-04-2012, 17.31.50 | #1709 |
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Fyellon fissò Altea senza dire nulla.
Aveva lo sguardo buio e tradiva inquietudine. “Vedremo cosa accadrà...” mormorò. “La dama velata” disse lady Arya “ero io... mio marito non mi permette di visitare la tomba ed allora io mi travesto per farlo.” “La tomba però è vuota.” Fece Fyellon. “Una tomba non raccoglie soltanto il corpo” fissandolo Arya “ma anche lo spirito.” “Questa è blasfemia.” Disse Redentos. “Non siete Cristiana, milady?” “Si...” annuì Arya “... ma tutto di me è intrappolato in questo castello... anche il mio spirito...” “Parlateci allora di questa Avvilente Costumanza.” Guardandola Fyellon. Giunsero allora davanti ad una porta. Entrarono e si ritrovarono in una stanza. Arya fece loro segno di sedersi e cominciò a raccontare: “Quando Orco chiese la mia mano era un uomo diverso... era premuroso e sensibile... viveva per me e raramente ho conosciuto uomo più innamorato... poi... poi un giorno cominciò a mutare... divenne pigro ed egoista... avido ed indifferente... oh, che sventura quando un uomo muta se stesso... da tutto per conquistare la propria dama, poi, riuscitoci, da tutto per scontato, anche i piccoli gesti...” “Questo cosa c'entra con l'Avvilente Costumanza?” Domandò Fyellon. “Questa è l'Avvilente Costumanza, cavaliere...” “E quei cavalieri morti?” Chiese Redentos. “Nulla uccide più dell'infelicità...” fissandolo Arya.
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18-04-2012, 17.47.51 | #1710 |
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Ci accomodammo nella sala del castello, come immaginavo quella donna velata era proprio Lady Arya..ascoltai con attenzione le sue parole, non potevo comprendere, l' Amore certo doveva dare felicità non una insofferenza di vita.
"Lady Arya....ciò che avete raccontato mi sconforta, voi vivete in una prigione che non si può nemmeno dire dorata. Perchè non ve ne andate da questa dimora...prendete tutto e andatevene." guardai Fyellon, era stupito.. "Scusatemi, ma voi mi avete detto davanti a quella tomba che chiunque cavaliere tenti di sconfiggere questa Avvilente Costumanza sia condannato a una orribile fine...il motivo? Sir Parsifal, da quello che dice Fyellon, è intenzionato a sconfiggerla, se avete qualcosa da dire per aiutarlo vi prego di farlo".
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