19-01-2013, 15.23.45 | #1731 |
Cittadino di Camelot
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Va bene dissi allora guardai becco di ferro e dissi presentati al mio amico che ti vuole conoscere e sorrisi aspettando che parlasse
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fabrizio |
19-01-2013, 15.40.55 | #1732 | |
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Non abbassai lo sguardo mentre John parlava, per quanto male potessero farmi le sue parole, non lo avrei dato a vedere.
Non gli avevo mai mentito, e, di certo, non avrei cominciato quel giorno. Più lo sentivo parlare, e più mi appariva lontano mille miglia. Eppure, forse aveva ragione, forse il mio era davvero un colpo di testa. Ma sarei davvero stata disposta a vivere accanto a un uomo che non credeva nemmeno nel vero amore? Stavo per ribattere, quando fummo interrotti. Citazione:
Mi chiesi, tuttavia che motivo avesse, se aveva sentito le mie parole sapeva che avevo scelto lui, dunque perchè andarsene in quel modo. Non avevo una risposta, ma una paura e un vuoto immane si impossessarono di me. Quando i due indigeni uscirono mi voltai verso John. ".. Ascolta, non ti ho mai mentito, e non comincerò oggi.. è vero, parlavo di lui, ciò che a te sembra poca cosa per dimostrare amore, per me, invece è molto.." lo guardai con occhi gelidi ".. soprattutto se paragonato a quanto hai fatto tu per me...". Sorrisi ".. forse hai ragione, forse è solo un colpo di testa.. infondo, ho sempre immaginato la mia vita con te, e non avrei creduto, mai, che questo giorno dovesse venire.. non so se riuscirò ad amarlo quanto ho amato te.. ma so che si merita tutto l'amore che ho da offrire, anche se, in questo momento, non è molto.." mi avvicinai a lui e gli accarezzai il viso tra le lacrime ".. sappi che ti ho amato, ti ho amato più di qualunque altra cosa, e se mi fossi resa conto che tu provavi lo stesso per me, allora molto probabilmente sarei rimasta.. ma tu.. tu hai scelto loro, hai scelto questa vita.. e io non posso sopportarlo... se non credi all'amore vero, è perchè non lo provi.. e io, questo non posso accettarlo..". Mi tolsi, lentamente, la giacca della marina inglese che avevo ancora addosso, e la consegnai a lui ".. sai, i ritratti che mi hai fatto sono molto belli.." gli dissi con un sorriso. L'alba aveva iniziato a illuminare il villaggio, e un tenue raggio di sole rendeva visibili i disegni di John, molti dei quali erano miei ritratti. ".. ma sai, in ognuno di essi, manca qualcosa.. non mi hai dipinta come realmente sono, ma come hai sempre sperato che fossi.. credi che avrei davvero indossato quel vestito?" indicando, con un sorriso, un disegno in particolare. ".. No, la verità è che nemmeno tu mi accetti per quella che sono.. tienila.." facendo un cenno alla giacca ".. così ti ricorderai di chi sono davvero, e del perchè non avrei mai potuto vivere nascosta su quest'isola.. infondo, non hai detto di odiare tutti i militari?" strizzando l'occhio. Non attesi una risposta, mi avviai verso la porta, dovevo trovare Guerenaiz, dovevo trovarlo immediatamente. Mi voltai, nonostante la fretta, sulla soglia. ".. Ah, riguardo alla tua domanda.." dissi, guardandolo negli occhi "... su quella nave, qui sulla tua isola.. quando il pirata mi ha preso per la gola e trascinato sul ponte della nave, lui si è arreso subito, temendo per la mia vita.." alzai le spalle sorridendo ".. poi, beh, io non sono certo una fanciulla indifesa, e sono riuscita a liberarmi da sola, ma quando il pirata ha sparato, mirava a me.. ma non mi ha nemmeno sfiorato perchè lui si è messo in mezzo.. e la pallottola ha colpito lui.. Quindi ti rifaccio la tua stessa domanda, credi che lo facesse solo per combattere i pirati?" Scossi la testa ".. se non dovessi tornare, addio amor mio.." gli occhi umidi non potevano sopportare nessuna sua parola e, conoscendolo, sapevo che ci avrebbe messo un po' prima di riuscire a ribattere. Mi lasciai la porta della capanna di John alle spalle, cacciai indietro le lacrime, e iniziai a correre, all'impazzata nella direzione che aveva indicato l'indigeno. Mi ritrovai nella foresta che separava il villaggio dalla spiaggia dove, poco prima, aveva preso fuoco l'Antigua Maria. Mi guardai intorno nella speranza di vederlo comparire dietro ogni albero, dietro ogni cespuglio. Lo chiamai, a gran voce "..Guerenaiz.. Guerenaiz dove sei?". Non sapevo da che parte andare e iniziai correre, perdendomi nella boscaglia. "..Guerenaiz, maledizione... cosa credi di fare?" urlavo, al vento, in ogni direzioni "... sono qui, vieni fuori per l'amor del cielo..". Correvo, senza sapere dove stavo andando, d'un tratto, una radice mi fece inciampare e cadere nel fango. "..perfetto.." sibilai tra i denti. Una voce dentro di me mi diceva che quel comportamento non era degno di me, che non avrei mai dovuto rincorrere un uomo. Ed era vero, ma l'idea che lui partisse senza di me, mi gettava in un terrore e in uno sconforto che mai avevo provato prima di allora. Mi rialzai e ricominciai a chiamarlo, senza avere risposta. Vidi la fine della foresta, poco lontano, e mi diressi in quella direzione, cercando di evitare radici e cespugli mentre correvo. Giunsi alla spiaggia, esausta, caddi in ginocchio sulla sabbia e osservai l'orizzonte. "..Guerenaiz.." urlai un ultima volta ".. sono qui.. aspettami, maledizione... aspettami.. aspettami.." la mia voce si spense in un sussurro. Restai lì, inginocchiata nella sabbia, con il cuore che batteva veloce come non mai e il respiro che faticava a tornare normale, cercando la forza di rialzarmi e riprendere la mia ricerca. |
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20-01-2013, 21.00.09 | #1733 |
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Decidemmo così di partecipare ad una fiera di bestiame insieme al colonnello il giorno seguente.
Nel frattempo, durante la giornata, iniziammo ad organizzarci per la costruzione degli edifici di cui avevamo bisogno. Poi ci concedemmo un pomeriggio di tranquillità, soltanto io e Fhael. Decidemmo di fare una passeggiata lungo la spiaggia e poi ci riposammo sdraiati sulla sabbia.
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21-01-2013, 02.10.00 | #1734 |
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La spiaggia cominciava a diventare simile all'ambra, mentre il mare, pian piano, si schiariva.
Il Sole finalmente sorse e le ultime stelle cominciarono a spegnersi nel cielo sempre più pallido. Clio, per un momento, non sentì più nulla, se non il rumore delle onde che si infrangevano sulla spiaggia. Poi, all'improvviso, grazie ai bagliori del nuovo giorno, si accorse di una sagoma poco distante. Una figura stava sistemando una lancia e si apprestava a lasciare l'isola. Era intenta a montare la vela per il viaggio. E Clio riconobbe quella figura sulla spiaggia: era Gurenaiz.
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21-01-2013, 02.25.44 | #1735 |
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E sulla sabbia, Cheyenne e Fhael parlarono di quel loro progetto.
Parlarono e risero. Erano sereni e felici. Dopo tante difficili prove da superare ora potevano finalmente immaginare il loro futuro e dare ad esso forma e colori. Ad un tratto la ragazza udì un nitrito. Un superbo cavallo galoppava verso di lei. Era Gulltoppr. “Eh, voleva essere una sorpresa, ma sembra che lui non abbia resistito dietro quelle palme.” Disse ridendo il portoghese. “Ho mandato alcuni dei miei a prenderlo alla villa del colonnello. Volevo che venisse anche il tuo cavallo sulla nostra isola.” E subito Gulltoppr raggiunse Cheyenne.
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21-01-2013, 02.29.52 | #1736 |
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Dapprima mi parve un miraggio, poi, osservando meglio, mi resi conto che era davvero lui.
Dimenticai la fatica, mi alzai e iniziai a correre verso di lui. "Ehi, che stai facendo?" dissi, trafelata quando gli arrivai vicino"E' soltanto l'alba.. .. non vorrai partire senza di me, spero?" corrucciando la fronte. Gli tirai una pacca sulla spalla "... bada bene che non te lo perdonerò mai, se oserai abbandonarmi su quest'isola.." con un sorriso. Cercai di catturare il suo sguardo e ridivenni seria "...perchè sei scappato via così? Mi hai fatto spaventare.. credevo fossi partito.. io..." sorrisi guardando il mare "... non ho mai avuto tanta paura in vita mia... non posso perderti, lo capisci?" Sorrisi, beffarda "...ma questo già lo sai.. eri tu, vero? fuori dalla capanna.. hai sentito tutto quello che ho detto, impiccione di un olandese.."dissi ridendo. Lo abbracciai "... Guerenaiz, voglio venire con te... voglio stare con te.." mi strinsi a lui "..voglio soltanto te.." alzai lo sguardo, timidamente ".. vuoi ancora che parta con te?". |
21-01-2013, 02.29.57 | #1737 |
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Il pappagallo, a quelle parole di Cavaliere25, fissò Joao.
“Becco di ferro... Becco di Ferro...” disse gracchiando. “Ripete il suo nome.” Fece Joao. “Ma non sa dire altro? Insomma, voglio dire... ho sentito in giro che i pappagalli sanno parlare quasi come noi!”
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21-01-2013, 02.44.45 | #1738 |
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Clio si strinse a Gurenaiz.
L'olandese però fissava il mare ed il suo sguardo era cupo. “Si, ero io...” disse “... ero io davanti alla capanna... ero venuto a cercarti... non so perchè... forse per sapere della tua decisione... o forse solo perchè avevo paura di quella tua scelta... e ti ho vista... ti ho vista mentre lo accarezzavi...” scosse il capo, quasi a volersi destare “... io...” quasi a fatica “... io so di essere arrivato dopo... so che quando ci si mette con la ragazza di qualcun altro bisogna poi aspettarsi colpi da entrambe le parti... e forse non posso che prendermela con me stesso... ma ora non riesco a dimenticare il modo con cui lo fissavi e il modo in cui lo accarezzavi...” la guardò “... forse è con lui il tuo posto... si, accanto a lui... del resto hai attraversato l'oceano per trovarlo... e venendo con me ora, finirai un giorno col rimpiangere questa tua scelta...” si voltò e tornò a montare la vela sulla lancia “... va da lui, Clio... va...”
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21-01-2013, 03.05.34 | #1739 |
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Rimasi impietrita.
"...Non hai sentito.." sussurrai "...non hai sentito quello che gli ho detto..". Lo guardai con gli occhi sbarrati "...hai ragione, l'ho amato.. e ho attraversato il mare per lui.. ma ho trovato una persona diversa, una persona che mi ha abbandonato.. non voglio stare con lui..". Mi avvicinai di un passo "...Ascolta, Guerenaiz... se non fossi partita per cercarlo, non ti avrei mai incontrato.. forse non dovevo trovarlo per restare... ma perchè vederlo mi rendesse libera..". Abbassai lo sguardo ".. so che le parole di una donna che ha appena rotto un fidanzamento non valgono molto.. e so che non posso chiederti di fidarti di me, dopo quello che hai visto.. ma, maledizione.. lui è stata tutta la mia vita.. ti aspettavi che fosse facile per me?". Alzai lo sguardo, e fissai i miei occhi nei suoi "..Se non mi vuoi più, va bene.. non posso biasimarti.." una fitta mi trafisse il cuore. Ma di una cosa ero sicura ".. ma io non torno da lui, ho fatto la mia scelta, ho rotto tutto ciò che c'era tra di noi.." sorrisi "..non mi conosci abbastanza.." scossi la testa "...non torno da lui dopo avergli detto che volevo te, che ti meritavi tutto il mio amore... ho sostenuto che un uomo come te esiste davvero.. non voglio un uomo che non crede nell'amore..". Abbassai lo sguardo, non sarei tornata da John, e di certo non avrei supplicato Guerenaiz. ".. quindi, ti prego di portarmi con te.." continuai, calma guardandolo negli occhi e sforzandomi di reprimere le lacrime "..anche se non mi vuoi più, accompagnami a Las Baias... il mio posto non è qui.. poi, troverò la mia strada.." tentai di sorridere "..te l'avevo detto che sarebbe stata una mia scelta partire o no, e non te l'avrei mai rinfacciato.. bene, tirati pure indietro se vuoi, ma io qui non ci resto..". E, senza aspettare risposta, salii sulla lancia. ".. e, se proprio lo vuoi sapere.." dissi, guardandolo con aria di sfida "...era a te che pensavo mentre lo accarezzavo. Era il nostro bacio che non riuscivo a togliermi dalla mente. Restavo lì, con lui, in silenzio, perchè mi sembrava impossibile che ci fosse così tanta differenza. Che mi sentissi mancare a starti accanto, mentre potevo stare ore con lui, e non provare lo stesso!". I miei occhi, infuocati di rabbia e passione, erano fissi nei suoi. |
21-01-2013, 03.29.49 | #1740 |
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Gurenaiz, a quelle parole di Clio, ebbe un impeto di rabbia.
Lanciò con forza un piccolo remo contro lo scafo della lancia. Alzò allora gli occhi verso il cielo e cominciò ad inspirare forte, come chi tenta, a stento, di controllare le proprio emozioni. “Maledizione...” disse quasi sottovoce “... maledizione!” Esclamò poi. “Ero partito con tanti sogni di gloria... immaginavo fama, onori... mi sentivo come un cavaliere di bianco vestito, pronto a vincere tutti i pirati del nuovo Mondo e a rendere questi mari liberi e tranquilli!” Scosse il capo. “Ora invece... ora invece tutto questo mi sembra inutile... tutto di colpo ha perso importanza... da quando ti ho incontrata su quella nave...” voltandosi a fissare Clio “... ora... ora non riesco ad immaginare la mia vita senza di te... come se tutto il resto non contasse nulla...” i suoi occhi erano in quelli della ragazza e rispondevano con la medesima passione e rabbia. Poi, d'un tratto, saltò sulla lancia e la baciò. La baciò con impeto. La marea si ritirò poco dopo. Gurenaiz e Clio erano stesi sulla sabbia e fissavano il Sole che ormai aveva lasciato l'orizzonte. E cominciava a mostrarsi un bellissimo mattino, che tingeva il mare di mille e più bagliori. “Appena la marea tornerà” disse Gurenaiz “lasceremo quest'isola e ritorneremo a Las Baias...” stringeva la mano di Clio, quasi a voler scongiurare qualsiasi altro distacco fra loro.
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