26-03-2015, 03.03.06 | #1731 |
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Lo guardai inorridita, con gli occhi spalancati, per poi tirargli un pugno sulla spalla.
"Non osare mai più farmi prendere uno spavento del genere...." Seria, per poi tranquillizzarmi poco a poco. Stava bene, e solo quello contava. Gli cinsi il collo con le braccia, e restai in silenzio per un lungo istante. Un interminabile istante in cui compresi quanto avrei sofferto se gli fosse successo qualcosa. Fu allora che ammisi a me stessa che, sebbene fin dal primo momento in cui l'avevo rivisto avessi sperato che da un momento all'altro mi avrebbe guardata stupito dicendo: "Clio, che cos'è successo?" e recuperassi la memoria, ora temevo che tutto questo cancellasse Icarius. Forse altro non era che una parte di lui, spensierata e senza la spada di Damocle della Gioia, ma in ogni caso, anche se continuavo a sperare che ricordasse il passato, non volevo nemmeno che dimenticasse questi momenti, quel sorriso e quelle emozioni che Icarius provava. "Non riesco a sopportare l'idea che ti possa accadere qualcosa di brutto...." Sussurrai dolcemente, con lo sguardo vagamente triste, per poi sorridere, divertita "Mascalzone...." Risi con lui, scuotendo la testa "Mi hai fatto prendere un colpo, altroché....". Quanto era bella la sua risata, libera e spensierata. Da quanto tempo non ridevo in quel modo? Ero felice, inquieta, preoccupata forse.. O magari terrorizzata, anche se non lo davo a vedere, ma comunque felice. |
26-03-2015, 03.10.14 | #1732 |
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Icarius sorrise con Clio, cingendole i fianchi con le braccia, mentre l'acqua li avvolgeva e li accarezzava.
“Allora” disse “un pochino tieni anche a me, oltre che al tuo duca...” per poi farsi serio “... forse dovevo continuare... magari mi avresti fatto la respirazione bocca a bocca...” chiuse piano gli occhi e la baciò. E mentre le sue labbra assaporavano quelle di Clio, le mani del pastore stringevano ed accarezzavano con passione i fianchi e la schiena della ragazza.
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26-03-2015, 03.16.34 | #1733 |
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Sembrava avermi letto nel pensiero, e io sorrisi con gli occhi nei suoi.
"Certo che tengo a te, Icarius..." Sussurrai, dolcemente. Ma prima che potessi dire altro mi baciò, stringendomi ed accarezzandomi. E io lo strinsi a mia volta continuando a baciarlo, con dolcezza e insieme passione, incurante dell'acqua che ci circondava, della sottoveste fradicia, dei capelli bagnati che si appiccicavano al viso. |
26-03-2015, 03.28.01 | #1734 |
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La passione esplose tra i due giovani.
Icarius baciava Clio con impeto, assaporando ogni attimo su quelle umide labbra, cercandole, accarezzandole, godendone del sapore e del profumo. E più le loro bocche si univano e si schiudevano l'una nell'altra, più lui scopriva un modo nuovo per baciare la ragazza. Mentre le sua mani bramose scendevano lungo la seta ormai fradicia della sottoveste, toccando ed immaginando ogni forma di quel corpo così a lungo sognato e desiderato. Fino a quando la sottoveste zuppa d'acqua scivolò finalmente via, restando a galleggiare sulle increspature dello stagno. Icarius allora cercò con lo sguardo i seni nudi di Clio, tra le acque trasparenti e scese poi con la bocca su di loro. Baciandoli a lungo, prima dolcemente, poi con passione.
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26-03-2015, 03.42.44 | #1735 |
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Teofilus ascoltò con attenzione ogni parola di Altea e sbiancò nel leggere la lettera.
“A me sembra assurdo...” disse poi “... un sosia? Un sosia uguale a tal punto al duca da essere scambiato per lui?” Era esterrefatto. “Ma come può essere possibile? Voi nell'aspetto non avete trovato nulla di diverso, eppure lo conoscete da sempre... dunque sarebbe così simile al duca? Fino a questo punto? Non so cosa pensare... io conoscevo messere Albano e so che era persona giusta e fedele al casato dei Taddei... dunque non dubito sull'autenticità di questa lettera... egli però è morto e non può dirci altro... forse la chiave di tutto è messer Rodolfo... se davvero a corte è giunto un sosia, lui lo sa di certo... ma mi chiedo... c'entra sempre lui col falso funerale? C'è il suo zampino anche nella farsa della cripta vuota? Naturalmente tutto ciò vale solo se davvero quell'uomo è il sosia di lord Guisgard... e noi dobbiamo scoprirlo...” guardando Altea. In quel momento entrò qualcuno. “Oh, perdonatemi...” imbarazzata Simoinin “... ero venuta a cercare una cosa che ho perduto, ma credevo non vi fosse nessuno... scusatemi, vi prego... non accadrà più...” con un inchino. “Non preoccuparti.” A lei Teofilus. “Non è accaduto nulla, tranquilla.”
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26-03-2015, 03.48.44 | #1736 |
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Alla fine, persi definitivamente il controllo, abbandonandomi a quella passione.
Nessun pensiero attraversava la mia mente, nessuna inquietudine osava disturbare i battiti impazziti del mio cuore. Potevo sentire le sue mani su di me, dato che ormai la sottoveste era ormai fradicia. Nemmeno mi accorsi di quando scivolò via, mi limitai ad osservarla fluttuare sulle acque dello stagno. Ma non ebbi il tempo di pensare, che sentii le sue labbra sul mio seno, facendomi sussultare, quanto mi erano mancate le sue labbra sulla mia pelle. Continuai a stringerlo a me, lasciando scivolare le mie mani sulle sue spalle sulla sua schiena nuda. In quel momento, mente buttavo la testa all'indietro, compresi che non sarei più riuscita a fermarmi, che quella passione mi avrebbe consumato. Ma non era solo passione: per quanto assurdo e folle potesse sembrare, era Amore. Sentivo il nostri corpi scottare nonostante l'acqua fredda, posandogli un bacio tra i capelli. "Io.." Mormorai, riuscendo a malapena a parlare "Voglio fare l'Amore con te, Icarius...". |
26-03-2015, 04.13.04 | #1737 |
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Le labbra e la lingua di Icarius baciarono ed accarezzarono a lungo i seni di Clio, per poi assaporare ogni tratto della pelle di lei, che a contatto con quell'acqua dolciastra sembrava assumere un sapore particolare, sconosciuto ai sensi del pastore.
Quasi fosse un elisir, una panacea impossibile da poterne fare a meno. Poi quelle parole di lei, quella confessione che a lui sembrò un sogno. Il presunto duca non disse nulla, prendendo la mano di Clio nella sua e nuotando fino alla sponda dello stagno. Qui, sempre mano nella mano, i due uscirono dall'acqua completamente nudi e bagnati, avvicinandosi ad alcune pietre ricoperte da verde ed umido muschio. Icarius fece allora stendere Clio su quel naturale giaciglio, con lei che nel farlo passò accanto al corpo di lui, sfiorandolo con la sua pelle nuda e bagnata più volte. E su quelle tenere e profumate pietre muschiate, la ragazza guidò il pastore non solo alla scoperta del suo corpo, ma anche alle più belle e meravigliose gioie dell'Amore.
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26-03-2015, 04.33.40 | #1738 |
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“Conosco qualcuno che potrebbe aiutarci, signore...” disse Lucas a Galgan “... un uomo che per qualche moneta rischierebbe di perdere ogni dignità... seguitemi.”
Lo scudiero condusse così Galgan in una locanda affollata e qui, avvicinandosi al bancone, chiamò con un cenno un uomo di bassa statura, con lo sguardo accigliato e i modi spicci. “Salute, don Pedicor...” a quello Lucas “... possiamo offrirvi da bere?” I tre presero un tavolo e qui ordinarono da bere. E Lucas spiegò a Pedicor il loro piano e soprattutto mostrò all'uomo il denaro che avrebbe guadagnato. E lui, naturalmente, accettò.
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26-03-2015, 08.37.44 | #1739 |
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Cassaluia fece un cenno alle serve, le quali portarono un foglio, un calamaio e una penna.
Firmo` un contratto in cui cedeva il baule alla nostra compagnia. Un attimo dopo si avvicino` a me e mi punse sulla mano. Avvertii subito dei forti capogiri. Era tutto confuso e non mi reggevo in piedi. Ad un certo punto sentii una frase "Soffrirai e perirai a causa dell'Estasi della Strega", prima di scivolare nel buio. Quando mi svegliai, era sera e c'era Rida accanto a me, la qualle disse agli altri che mi ero svegliata. Io la abbracciai di slancio e lei ricambio`. Ero felice di essere di nuovo con loro. Pensavo che la strega non mi avrebbe piu` lasciata andare e sarei rimasta li`, al suo servizio. Anche se avevo ancora in testa quella frase. "Non ricordo nulla, come sono tornata qui?"
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" Ultima modifica di Lady Gwen : 26-03-2015 alle ore 09.23.33. |
26-03-2015, 13.26.31 | #1740 |
Cittadino di Camelot
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Lo detestavo. Quando si affliggeva, lo detestavo.
...e naturalmente non posso certo farvi correre altri rischi standomi accanto... magari vi lascerò dai due anziani e cercherò un luogo lontano in cui andare... tanto per me, o qui, o anche in capo al mondo cambia poco...” Lo detestavo perché non capivo se voleva mettermi alla prova o se, veramente, dopo tanto lottare, aveva gettato la spugna. E questo mi era ancora più inconcepibile, dal momento in cui mi ero fatta in quattro per farlo uscire da quella prigione e dargli un'altra possibilità. Fu proprio davanti alla casa del fabbro, che infastidita replicai: "Se mi volete con voi, non avete che da dirmelo chiaramente, perché non amo troppo i giri di parole. Come amica, sono disposta a starvi accanto e ad aiutarvi, lo sapete!" Scesi dal carretto, questa volta da sola, e mi incamminai verso la casa. Improvvisamente però mi sentii chiamare da qualcuno...
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden. |
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