18-10-2017, 18.58.49 | #1741 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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L'urlo accennato di Altea bastò ad interrompere l'addestramento del misterioso combattente.
Questo si fermò, si slegò la benda sugli occhi e si voltò verso di lei, restando a fissarla. “Attenta, avrei potuto ucciderti...” disse, rimettendo la katana nel fodero.
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18-10-2017, 18.59.21 | #1742 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tuoni, fulmini e lampi.
Sembra la più potente tempesta mai abbattutasi sulla città. Tutto tremava intorno a Nyoko, come un terremoto distruttivo. Ad un tratto la porta si aprì ed entrò la donna. “Presto, usciamo o ci crollerà tutto addosso...” disse alla ragazza “... presto, usciamo!” Gridò. In quel momento si udì il pesante boato di un fulmine ed il tetto della stanza si squarciò in due. Un fulmine allora si abbattè sulla donna, bruciandola viva davanti a Nyoko. Dal tetto distrutto scese un incredibile figura che si reggeva sui fulmini incandescenti del cielo. Guardò allora Nyoko e la fulminò con lo sguardo, letteralmente. Poi solo il buio.
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18-10-2017, 19.00.26 | #1743 |
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Ascoltai la sua spiegazione, mentre le mie mani si fermavano.
"E c'è un problema, riguardo quel torneo?" chiesi, curiosa sì, ma indispettita dal suo tono, con le mani ancora poggiate sulle sue spalle. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
18-10-2017, 19.02.39 | #1744 |
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La donna aprì la porta ma fu un attimo.
Venne folgorata da un fulmine davanti a me ed io urlai. Poi alzai gli occhi al cielo e una strana figura scese dal cielo. Non riuscì a vederlo bene anche perché fulminò anche me e poi il nulla. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
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18-10-2017, 19.05.25 | #1745 |
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L' uomo si voltò verso di me e si tolse la benda, riponendo la katana.
Con un balzo agile e repentino seguita da una capriola in aria mi staccai dall' albero vibrando in aria per atterrare a terra in piedi ed incrociando le braccia...non curandomi dell' abbigliamento notturno ma fiera di avergli mostrato le mie abilità marziali. "Sbaglio ma mi avete dato del tu...quindi non siete un soldato vero? Un mio soldato...sono la Principessa Altea...o forse siete un soldato impudente però dalle abilità davvero incredibili" iniziando a girargli attorno.."Mi avete graziata" a voce bassa "Devo ritenermi fortunata?" sorridendo misteriosamente..."Come mai siete qui ad allenarvi?" guardandolo in modo superbo...il tipo sapeva il fatto suo a quanto pare ma il buio della notte non mi permetteva di vederlo bene e presi una lampada appesa..ovviamente a Serenica avevamo la elettricità ma volevo il giardino avesse un sapore antico.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 18-10-2017 alle ore 19.28.56. |
19-10-2017, 00.04.41 | #1746 |
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Di fronte ad una tale supponenza sentii la collera montarmi dentro.
"Statemi bene a sentire, voi due... Non c'è un solo abitante delle Flegee che non voglia l'indipendenza. Ciò che per voi può sembrare benessere, magari per noi non lo è. Il futuro di un popolo, del mio popolo, deve essere riposto nelle sue stesse mani e non in quelle di gente che si crede superiore, senza peraltro averne reale motivo..." Mi fermai a riprendere fiato, certi discorsi avevano il potere di farmi saltare i nervi. Ripresi dopo qualche secondo, con un certo nervosismo. "Dunque, se voi siete soltanto dei funzionari, riferite a chi di dovere la mia richiesta, altrimenti L'Aureo trovatevelo da soli... Ah, tra poco c'è lo spettacolo, devo finire di prepararmi..." Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato." |
19-10-2017, 01.01.01 | #1747 |
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Redemptio
L'isola del Drago... un torneo millenario, una leggenda quasi, un suicidio.
Ma anche un posto dove nessuno mi avrebbe cercata, un posto dove la polizia penitenziaria certo non poteva raggiungermi, l'ultimo posto che gli sarebbe venuto in mente. Già... ma io non ero Laika Blond, non ero la campionessa di arti marziali invincibile, ero una che aveva imparato a combattere a mani nude tra le mura di una prigione, non certo con i guantini tecnici in una palestra lussuosa. No, ma avevo imparato, quello sì. Eccome... Io ci ho provato, ad essere perfetta, a seguire le regole, ad andare bene a scuola, a comportarmi bene, a imbrigliare quella parte più estrema e incontrollata che sento bruciare dentro. Eppure, sono finita qui... Allora ho provato a tenere la testa bassa, a stare nel mio, a non dare problemi e a farmi scivolare addosso tutto quello che succede in questo inferno, ho provato a diventare invisibile. Eppure, non è servito a niente, non è servito ad evitarmi guai, non è servito a proteggermi dallo schifo che c’è in questa prigione. Anzi, sembrava che ovunque io andassi non fossi al sicuro, come se tutti i riflettori fossero puntati su di me. Sì, come me lo ricordo bene quel periodo, il primo anno tra queste mura é stato un inferno, non che oggi sia tutto questo paradiso, intendiamoci. Ci ho provato, si... ma ho fallito. Non so esattamente quando fossi sprofondata nell’oscurità, quando avessi lasciato alla mia parte più intima, folle e perversa di venire fuori, di prendere il controllo di ogni cosa. Forse è stata una cosa graduale, un’evoluzione così leggera e subdola che ha strisciato nel mio subconscio giorno dopo giorno ed è uscita allo scoperto senza che io potessi accorgermene o fermarla. E ora era lì, sotto gli occhi di tutti, era lì pronta ad esplodere, fregandomene di tutto e tutti. Oh si.. questa ero davvero io, avevo provato davvero a seguire le regole, essere perfetta ma la verità è che non lo sono affatto, la verità è che io ci sguazzo in questa oscurità, la verità é che questa parte di me è così inarrestabile è irresistibile che non solo non posso ma nemmeno voglio fermarla. Perché è dannatamente bello abbandonarsi, essere libera, essere me stessa. Poi non so se questa me più autentica, libera, possa trovare il suo posto nel mondo. Ma sapete che c’è? Non mi importa. Io sono io, e mai come in questo momento mi sento me stessa, mi sento libera da ogni condizionamento, regola, costruzione. Lasciarsi andare, paradossalmente queste quattro mura maledette mi hanno ridato una libertà che avevo persino dimenticato di sognare. Una libertà che ora nessuno potrà portarmi via, quella di poter essere me stessa. Piaccia o no... Sì, io ci ho provato ad essere perfetta, ma quello era prima. Ora voglio solo essere me, con tutti i miei difetti, le mie follie, i miei vizi e le mie idee, le mie debolezze, le mie paure. Tutto ciò che mi rende me stessa. Perché sì, ci ho provato... ma quello era prima. Quella era una me che non esiste più, una me stretta da catene ben più forti di quelle che ci stringono i polsi quando la guardia chiama. Ora sono davvero me stessa, penso mentre butto verso il cortile la sigaretta di contrabbando ormai finita. Sì, è un lusso qui, ma io posso permettermelo ormai. Rientro e a un mio cenno, le due ragazze che stavano aspettando in silenzio si muovono, affiancandomi ognuna da una parte. Sì, ho praticamente le guardie del corpo ora. Non che mi servano, non più. Non sono più la ragazzina che è entrata qui dentro, quella che doveva guardare dietro ogni angolo perché rischiava di essere aggredita. Oh no, avevo passato gli ultimi anni ad allenarmi con Velia, e ora ero il suo alfiere più fidato. Lei mi aveva salvato la vita e non solo anni fa, e la mia lealtà era assoluta. Velia era stata una combattente, una vera e indomita guerriera, era dentro per omicidio, come me, aveva spaccato la testa ai due delinquenti che l’avevano aggredita quando era una bellissima giovane ragazza... “la ragazza sbagliata” come dice sempre lei. Non si è mai pentita di aver barattato la libertà con l’essersi difesa, non si è mai pentita di aver reagito, e anche per questo non vedrà mai più la libertà. Ora di quella ragazza non restava più nulla, il tempo aveva disegnato forti solchi sul suo viso e l’egemonia che aveva costruito all’interno del carcere aveva bisogno di nuove braccia per essere difesa. Per quello mi ha salvato, anni fa, per questo mi ha preso sotto la sua ala: dice che si rivede molto in me, una giovane ragazza con l’accusa di omicidio che le pende sulla testa, e vent’anni da scontare. È lei che mi ha insegnato tutto quello che so, i suoi allenamenti erano duri, terribili, implacabili. Anche nella mia cella non avevo tregua, dovevo plasmare il corpo in modo che fosse pronto, che fosse una macchina da guerra, in modo che tutti sapessero che non si dovevano permettere di toccarmi, insultarmi, che non ero la moglie di nessuno, nè il corriere, nè la spia, che ero intoccabile. Ora lo sanno, oh se lo sanno... sono passati anni da allora, e io a stento ricordo la ragazza che ero prima, ma so bene che donna sono diventata. Sono diventata quella a cui nessuno intralcia la strada, quella a cui non fare uno sgarro, quella a cui si serve il boccone più buono. Ora sono io, il braccio armato di Velia, ho conquistato il rispetto a suon di pugni, calci, ossa rotte e costole fracassate. Lei mi ha salvato, addestrato, ora io ripulirò questa prigione per lei, eliminando l’unica minaccia che davvero può impensierirci: le nostre rivali di sempre. Oggi è il momento decisivo: o noi o loro. “Andiamo...” con voce atona alle due tizie “Quelle drogate non hanno scampo...”. In un attimo avevo deciso, guardai il manager e annuii. "Sai che non rifiuterei mai una sfida tanto stimolante..." sorridendo "Ne va della mai reputazione, di quella di Lonewolf... combattere e perdere è un conto, rinunciare un altro... quindi andrò!" decisa. |
19-10-2017, 01.05.24 | #1748 |
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“Nessun problema...” disse Elv a Gwen “... almeno nessun problema tecnico, diciamo così... è solo che... è un torneo molto diverso da quelli a cui ho sempre partecipato... sembra avere regole diverse, al minimo indispensabile... inoltre non è chiaro chi siano tutti i partecipanti... e poi quell'isola... è così misteriosa... mah...” scuotendo il capo scettico “... perchè si è fermata? L'ho distratta con le mie chiacchiere?” Sorridendole.
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19-10-2017, 01.06.28 | #1749 |
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La Banda delle Tarantole...
Il ghigno di Ryusei... Le parole di quella donna... I gemiti delle ragazze e dei loro clienti... I tuoni... I fulmini... I lampi... Il palazzo che sussultava... La donna arsa viva dal fulmine... La figura scesa dal cielo tra le folgori... Nyoko riaprì gli occhi di colpo. Impiegò qualche istante per realizzare dove fosse. Una stanza riccamente arredata, in stile orientale, con essenze diffuse nell'aria. Era stesa su un letto con lenzuola di seta profumate e si accorse di essere completamente nuda sotto le coperte.
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19-10-2017, 01.07.06 | #1750 |
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I due uomini si scambiarono una rapida occhiata e poi si alzarono.
“Riferiremo a chi di dovere quanto da lei chiarito.” Disse uno dei due a Gaynor. “Chissà... magari un giorno il legame tra voi ed Afragolignone si spezzerà davvero ed ognuno riprenderà la propria strada.” Con tono ambiguo, quasi profetico. “Dopotutto è giusto che ognuno viva tra i propri simili.” La salutarono con freddezza ed andarono via.
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