23-04-2012, 19.07.42 | #1781 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Fyellon sorrise.
“Secondo me, voi sottovalutate il vostro fascino, milady!” Esclamò fissando Altea. “Io, ad esempio, faticherei a resistervi... anzi, sono certo che mi lascerei sedurre da voi...” le fece l'occhiolino “... Insegrid si lascerà ammaliare da voi, ne sono certo... e quando sarà in balia delle vostre grazie, allora gli sottrarremo la corazza...” I due allora si diressero verso la fucina. Poco prima, Fyellon si nascose nei pressi e fece cenno ad Altea di raggiungere Insegrid. Il fabbro era infatti nella sua fucina.
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23-04-2012, 19.13.06 | #1782 |
Cittadino di Camelot
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Mi trovai faccia a faccia con Fyellon, mi voltai per sottrarmi al suo sguardo e mi allontanai.."D'accordo andiamo...caro cugino...e che Iddio mi assista".
Scendemmo le scale del castello e ci dirigemmo in giardino, vi era un silenzio surreale, camminavo pensando a Parsifal e Lilith, ero sicura fossero loro gli sfidanti e speravo uscissero indenni. Arrivammo alla fucina, Fyellon si nascose...mi fece un cenno e guardai dentro, rimasi sbalordita a vedere quel luogo...e vidi Insegrid al lavoro ed entrai. Mi avvicinai lentamente a lui e lo salutai..."I miei omaggi sir Insegrid, vi ho trovato finalmente, vi stavo cercando in tutto il castello, sapete?" guardandomi attorno notai una corazza...era quella.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
23-04-2012, 19.15.25 | #1783 |
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"Cos'erano quelle ombre e quelle voci?" domandai spaventata a Parsifal.
Proseguimmo per altri minuti e scorgemmo una luce in lontananza. Nella mia mente di solito una luce nell'oscurità indicava qualcosa di positivo, una speranza; ma in quel momento quella luce mi faceva pensare ai pensieri peggiori, perchè immaginavo che vi fosse qualcosa o qualcuno in corrispondenza di essa e che quella cosa (o quella creatura) non fosse di certo fonte di speranza. Mi fermai di colpo e la indicai al cavaliere senza dire niente, poi lo guardai negli occhi per cercare di comprendere quello che stava pensando.
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo." Mago Merlino |
23-04-2012, 19.37.35 | #1784 | |
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C’era caldo sotto il mantello di Guisgard e il mio cuore era di nuovo pieno di pace, ora che lui era vicino a me... sospirai, lasciando che la musica dolce della sua ocarina cullasse i miei pensieri, che li guidasse... e quanti pensieri si rincorrevano nella mia mente, quanti ricordi, quanti pomeriggi assolati, quante giornate piovose, quanti sorrisi, quante parole...
Poi, per chissà quale motivo, forse sulla scorta delle sue parole, forse per l’eco della sua musica, un ricordo prevalse su tutti... quel pomeriggio lontano, quel gioco e quella coroncina di semplici fiori... Sorrisi. Citazione:
“Oh, Guisgard...” mormorai con voce tremante, poggiando la fronte contro la sua guancia “Guisgard... se ci penso... se penso al pericolo che stai correndo per me, io...” Sospirai... e quel lontano ricordo affiorò ancora una volta alla mia mente... esitai solo un attimo, poi mi alzai e mi avvicinai a Luthien, in cerca della mia sacca da viaggio... ci avevo messo dentro alcune cose prima di partire: ci avevo messo ciò che credevo mi sarebbe servito e ciò da cui mai mi sarei potuta separare... frugai nella capiente sacca solo per un istante, poi e mie mani ne estrassero un piccolo involto di lino candido... “E’ sempre stato tutto così complicato...” sussurrai, tornando a sedermi di fronte a Guisgard “Complicato e pericoloso... perché? Poteva essere così semplice, invece...” Lentamente aprii quel piccolo involto di lino e ne estrassi ciò che conteneva... i fiori erano secchi, ormai, e solo leggermente sciupati, ma per il resto quella coroncina era perfettamente integra, proprio come in quel pomeriggio lontano... “Oh, Guisgard...” soggiunsi, mentre le mie mani facevano scivolare tra le sue quella coroncina, certa che l’avrebbe riconosciuta “Era così semplice, in fondo... così semplice!”
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23-04-2012, 19.45.31 | #1785 |
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Nell'ultimo periodo la mia vita si era trasformata in una visione......ero una Maga nata da un mondo iniziato e non profano eppure non riuscivo ad aprire un lucchetto, facevo apparire serpi eppure nessuno ne aveva paura, forse nessuno vedeva... in quel luogo...........mi voltai al suono della voce conosciuta..." Si mi ricordo di voi, ho ballato alla vostra melodia e ho chiesto di rimanervi accanto...mentre Tylesia e i protagonisti della causa di questa triste storia concludessero e appianassero le sorti maledette.........sapete Fin ?.......rimanere qui sarebbe come sbattere la testa tra quattro mura, sarebbe come annullare il motivo portante per cui io stessa ho intrapreso questo cammino............volete vedere uno spettacolo di Magia Fin ? Qualcuno mi ha chiesto di cercare i suoi cigni.....lasciando al caso il modo in cui avrei dovuto iniziare la mia ricerca.....e se cominciassi proprio da voi....se vi trasformassi in cigno..pensate che qualcuno se ne accorga....."......Risi alle mie stesse parole, stavo vivendo un incubo da cui non ne sarei mai uscita....." Tranquillo Fin, non sono poi così cattiva........forse la mia strada e' verso casa.........."....
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23-04-2012, 20.34.49 | #1786 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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XVIII Quadro: Se Amore fosse un Fiore...
“Se questo è errore, e sarà contro me provato, allora io non o mai scritto, e mai nessuno ha amato.” (William Shakespeare, sonetto 116) Guisgard restò a fissare prima la coroncina intrecciata, poi il volto di Talia. Lentamente quel diadema fiorito scivolò dalle mani di lei in quelle di lui. E nel toccarlo, Guisgard risentì tutte le emozioni, anche contrastanti, di quel giorno. Le speranze, le paure, i timori, le gioie racchiuse in una parola, in uno sguardo, o in un sospiro mancato, in un sorriso incerto. “L'hai...” mormorò “... l'hai conservata per tutto questo tempo? Quante notti malinconiche sono passate... quante note suonate alla Luna... e poi la mia partenza dal Casale, il mio addestramento come apprendista... il mio ritorno, poi la fuga da Suessyon... Talia... io... io quella sera arrivai quasi ad odiare Ginevra, sai?” Accennando un lieve sorriso. “Dovevo scegliere... se odiare te, oppure la mia eroina preferita... posso, vero?” E adagiò la corona fra i chiari e lunghi capelli di lei. “Sai... anche Lancillotto e Ginevra, durante il loro primo incontro, furono vittima di un'incomprensione...” guardandola con la corona fra i capelli “... lui le chiese del suo viaggio e lei rispose alle nozze di Artù e della regina Ginevra... senza rivelare di essere lei la sposa...” sorrise nuovamente e restò a fissarla con quella coroncina sul capo. Lei non poteva vederlo, mentre nei suoi occhi continuavano a danzare i riflessi del fuoco. Lui allora le sfiorò il volto, spostando una ciocca di capelli all'indietro ed avvicinò le sua labbra alla bocca di lei. “Chi siete?” Domandò all'improvviso una voce. “Cosa ci fate qui?” Sheylon balzò subito in piedi. Una figura era apparsa nella grotta. Era un vecchio affiancato da alcuni cani che, incuranti della poderosa tigre, ringhiavano verso Guisgard e Talia. Quel vecchio si mostrava non eccessivamente magro, con i capelli incanutiti dal tempo e dalla solitudine, occhi indagatori e penetranti sotto folte sopracciglia grigie ed una lunga barba che gli scendeva sul petto. L'espressione era austera e segnata dai decisi lineamenti che tra le rughe tradivano un uomo dal vivissimo ingegno. Aveva pelli come vesti ed una verga di castagno come bastone.
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23-04-2012, 20.57.05 | #1787 |
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Fin Amor ascoltò Elisabeth e sorrise.
“Questo lucchetto non è facile da aprire...” disse il chierico “... però permette di poter guardare oltre e vedere il Giardino... chissà poi perchè lo tengono chiuso... un giardino è fatto per mostrare le sue meraviglie, non per essere celato alla vista del mondo...” accarezzò la sua lira “... cercate dei cigni, milady? Io ho visto, poco lontano, due bellissime immagini... forse erano cigni, o forse due figure femminili... attraversavano il crepuscolo e si addentravano nella notte... temevano per il mattino... che stranezza vero? Fossi in voi mi guarderei intorno...” In quel momento qualcuno si affacciò dalla torre in cui si trovava Goz. Era una donna, la stessa che Elisabeth aveva già visto una volta. Milady...” correndo Reas “... vi ho trovata... stavo per chiamare la regina... i Tulipani non possono processarvi... ma per fortuna vi hanno liberato...” Fin Roma, intanto, era andato via. “Milady...” giungendo un servitore “... messer Goz ha chiesto di voi... dice che è urgente...”
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23-04-2012, 21.05.02 | #1788 | |
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Sentivo il cuore di Guisgard battere... sentivo che batteva quasi all’unisono con il mio, ora... sentivo la sua voce vibrante e la sua mano che tremava impercettibilmente...
Chiusi gli occhi... Era complicato, lo era sempre stato... e forse ora lo sarebbe stato ancora di più... eppure non ci stavo pensando più. Citazione:
Una voce profonda e severa, dal tono perentorio e austero. Sentii Guisgard balzare in piedi, rapidamente quasi quanto Sheylon... esitai un attimo, poi anche io mi alzai, cercando con la mia mano la mano di Guisgard e stringendola quando la trovai... “Siamo solo due viaggiatori che cercavano riparo dalla pioggia, signore...” dissi lentamente, la voce bassa e melodica “Voi chi siete?”
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24-04-2012, 00.49.19 | #1789 |
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Lilith aprì gli occhi e mi riferì le parole della sua visione....." dovremo essere come il vento......", quindi la nostra azione dovrà essere leggiadra e repentina,carpire quando vi è pericolo per abbatterlo qualora ci sarà da affrontare la lotta come il vento impetuoso d'inverno e sereni per placare le nostre paure e preoccupazioni....
"Sarà importante ricordare la strada.....", sarebbe stata la parte più complicata poichè anche se usassimo tecniche di orientamento potrebbe risultare arduo....non vi era molta scelta salvo la logica delle muffe e licheni..... mi fermaì a riflettere finchè non chiesi a Lilith se vi era qualche incantesimo utile per ritrovare la strada da usare come ultima spiaggia...... Mentre le chiedevo ciò, un'ombra sfuggente passò tra noi, rideva ad aveva i toni della voce di un fanciullo..... potrebbe trattarsi di uno spirito inquieto o di una mera illusione provocata dal nostro inconscio......anche se avevo intuito una profonda interpretazione Si sa, molte volte la componente emotiva influenza gli stati d'animo dell'individuo, soprattutto quando in gioco vi è la sopravvivenza.....non bisognava cadere nella trappola dell'ansia, la lucidità doveva essere prioritaria.... Vidi Lilith, che andava indicando una luce fioca che proveniva da quell' oblio..... bisognava rimanere concentrati se puntassimo alla luce potremo cadere in qualche trappola e perdere l'indicazione fornitaci dalla visione di Lilith. La calma ci avrebbe guidati. I sensi erano vigili, la prova era già iniziata.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... Ultima modifica di Parsifal25 : 24-04-2012 alle ore 01.10.11. |
24-04-2012, 01.37.57 | #1790 |
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Insegrid si voltò e saluto con un cenno del capo Altea.
“Salute a voi, milady.” Disse. “Cercavate me? Oh, che insolita e piacevole sorpresa... ditemi in cosa posso esservi utile, allora. Solitamente le dame si interessano poco di armi e corazze. A voi dunque interessa l'antica arte degli armaioli? Forse si nasconde un'amazzone in voi? Una novella Atena?” E rise di gusto. La corazza, come aveva ben dedotto Altea, era lì vicino. I suoi bagliori vermigli emanavano un'intensità che sembrava richiamare i sussulti del fuoco più ardente, mentre le cromature cesellate e intarsiate donavano a quella meravigliosa armatura quasi un aspetto ultraterreno.
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