20-12-2013, 18.27.40 | #171 |
Cittadino di Camelot
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Mi feci mettere giu' da Richard e mi portai una mano alla bocca, perchè mi veniva da sbadigliare.
"Sì, forse è meglio andare a dormire. Chiamate voi...il Signor Nex? Che ne dite....di ritrovarci alla Fum Soft alle 9:30 a.m.?!?" dissi con vivacità, ma allo stesso tempo un po' rintronata.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
20-12-2013, 20.23.50 | #172 |
Disattivato
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Sorrisi alle parole dei Gheorghis, continuando a camminare.
"Oh, non temete, senatore.... Certo, so benissimo quali sono i pericoli che corriamo ingaggiando dei mercenari, e non ne ho fatto mistero... Ma, dimenticate che sono pur sempre semplici uomini... Uomini che dovranno rispondere a me, su cui ho diritto di vita e di morte... E vi assicuro che non sarò affatto tenera.. Anzi.. Posso essere molto crudele con chi sgarra... Ma questo è risaputo in città.. Loro però non sanno con chi hanno a che fare, non conoscono le mie regole ferree... Ma le impareranno a loro spese, ve l'assicuro... Ognuno avrà quel che si merita, nel bene e sopratutto nel male... Vi risparmio i dettagli, non voglio guastarvi il pranzo.. Per quello ho chiesto di radunare tutti i mercenari in caserma, prima di tutto.. Per mettere in chiaro le cose.. " Sospirai "Poi beh, mettete in conto che dovrò ucciderne tre o quattro come minimo... Non saranno certo abituati ad essere comandati da una donna.. E sicuramente avranno da ridire... Poco male, farà bene anche ai miei ragazzi vedere che nessuno tiene testa al loro capitano..." Sorrisi. Era successo lo stesso la prima volta che ero entrata in caserma. Ma le occchiate di sufficienza, le risa soffocate, il disappunto erano durati ben poco. "Quanti ai dissidi con i miei soldati, beh... Ci saranno sicuramente... Ma loro sanno come la penso a riguardo, se non indossano più l'uniforme possono fare quello che vogliono tra di loro, purché la loro forma non ne risenta o non siano sleali... Lo capiranno anche i mercenari... Parto con molta diffidenza nei loro confronti... Senza nulla togliere al loro valore in battaglia, che non metto in dubbio... Ma ho sempre creduto che un soldato avesse qualcosa in più rispetto ad un assassino qualsiasi... Quindi non mi fido di chi combatte per denaro..." Mi voltai verso il senatore e sorrisi nuovamente "Avete voluto parlarmi solo per confidarmi i vostri timori? Potete stare tranquillo, li terrò sotto stretta sorveglianza, se ruberanno anche solo una moneta, un pezzo di pane, la pagheranno fin troppo cara... E poi, beh... Sono pagati profumatamente, immagino... E con questo i senatori si sentono al sicuro, ma non io... Al di lá del fatto che non possiamo sapere se qualcuno sta finanziando i ribelli.. Ma poi, potrebbero benissimo esserci delle spie... Magari non pagate, ma idealisti che si fingono mercenari.. Ecco perché non discuterò mai di questioni importanti in loro presenza! E dirò ai miei uomini di fare altrettanto.. Bene, senatore.. Ormai siamo arrivati, sono riuscita a tranquillizzarvi? C'è altro che vi preoccupa?". |
20-12-2013, 21.41.30 | #173 |
Cittadino di Camelot
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Ero rimasta a lungo in silenzio dopo le parole di Dilda... lo sguardo lontano, verso la finestra dal vetro vagamente oscurato che lasciava però intravedere le luci della strada.
Ero immobile e silenziosa, pensavo. Essere lì, in quella stanza... qualcuno avrebbe potuto dire che c’ero finita per caso, altri che ci ero arrivata per curiosità o forse per desiderio di rivalsa, qualcun altro avrebbe detto per puntiglio, per caparbietà... e forse qualcuno, ma solo qualcuno, avrebbe parlato di Destino. Sospirai. Sapevo che su una sola cosa tutti sarebbero stati assolutamente d’accordo, tuttavia: su quanto sconveniente fosse la mia presenza lì in quel momento. Sorrisi tristemente tra me a quel pensiero... sconveniente... chissà... era sconveniente? Lo ero io? Lentamente riportai lo sguardo sulla donna... una rapida occhiata allo schermo, sul quale si era animata l’immagine del mio alter ego virtuale, poi mi concentrai su di lei... “Affascinante!” dissi, con un sorriso gelido “Ma... sarò sincera, finora non mi pare che mi stia dando niente di più di un comune videogioco. In fondo, una trama ben congegnata può darvela un qualsiasi sceneggiatore che sia almeno passabile, ma... beh, quello che voi promettete è ben altro... qualcosa di diverso, qualcosa di più...” La fissai... “Devo pensare che sia pubblicità ingannevole, la vostra?” sussurrai con voce suadente.
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20-12-2013, 23.12.19 | #174 |
Viandante
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Sorrisi ascoltando i due ragazzini mentre entravo nell'enorme grattacielo.
Bene a quanto pare questo videogioco vale il suo prezzo, pensai, comunque sarà meglio farmi spiegare in cosa consiste esattamente questo mondo misterioso e fantastico in cui é ambientato questo gioco. Si mi sentivo pronta per affrontare questa avventura, come ogni volta che partivo per qualche spedizione per la salvaguardia di animali a rischio di estinzione. Dunque oltrepassai la porta e mi avviai nel corridoio fino a quando mi trovai davanti ad un scrivania bianca dal design moderno e dinamico dietro alla quale sedeva un donna dal volto pulito impegnata al telefono. Mi guardai intorno in attesa che la telefonata finisse. |
21-12-2013, 02.11.05 | #175 |
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“Io ho la mia bottega da portare avanti.” Disse il venditore ad Altea.
“E poi, madama, andare dove?” Chiese Marcus. “Neanche sappiamo bene cosa cela tutta questa storia. Il nano ha parlato di un messaggio... ma che tipo di messaggio?” “Avete ragione.” Fece Gyen. “Comprendo che è una situazione difficile, misteriosa e forse anche pericolosa.” “Tu hai parlato di un pericolo sul regno...” fissandolo Marcus “... ma che genere di pericolo?” “Questo lo ignoro anche io.” Rispose il nano. “So solo che il messaggio custodito nello scrigno è forse l'unica possibilità di salvezza per il reame.” “Possiamo conoscere questo messaggio?” Domandò Marcus. “Certo.” Annuì il nano. “E' custodito nello scrigno. Dove si trova ora?” Marcus prese allora lo scrigno e lo consegnò al nano. Questi mostrò una chiave che teneva nascosta nella suola di uno dei suoi stivali e con quella aprì il misterioso scrigno.
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21-12-2013, 02.29.37 | #176 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“In verità” disse Gheorgis a Clio “erano proprio questi i miei timori principali, capitano. Sul fatto che questi mercenari saranno comunque degli sconosciuti e noi, per forza di cose, saremo costretti a farli entrare in città. Ma vedo che avete le idee molto chiare in merito. Avevo visto giusto nel fidarmi di voi.” Sorrise. “Ora vi lascio al vostro lavoro. Io con altri senatori cercheremo di visitare il luogo dell'attentato.” La salutò e si allontanò.
Clio ed i suoi due soldati, allora, lasciarono quel luogo e ritornarono dove era avvenuto l'attacco dei ribelli. E appena la vide, il suo luogotenente Astin le si avvicinò. “Capitano... i soccorsi stanno facendo in pieno il loro dovere... i nostri soldati poi sono riusciti a tirar fuori dalle macerie alcuni feriti... dovrebbero cavarsela... ci sono però delle novità... abbiamo fermato un uomo sospetto... si aggirava tra le macerie come se cercasse qualcosa... venite, vi porterò da lui.” Condusse così la ragazza in una delle postazioni di guardia, dove i soldati avevano portato l'uomo sospetto. Questi era fermo fra tre militari che avevano provato ad interrogarlo senza però alcun risultato. Il viso era sporco di fumo, come i suoi abiti. Ma erano i suoi occhi a colpire. Freddi e velatamente compiaciuti. E nel vedere Clio sorrise appena.
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21-12-2013, 02.38.29 | #177 |
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“Ok.” Disse Richard ad Eilonwy. “Ci troveremo per quell'ora davanti alla sede della Fum Soft. Avvertirò anche Parsifal che si è allontanato...”
Il giorno dopo, all'ora stabilita, i tre ragazzi si trovarono alla Fum Soft. Qui una delle segretarie, essendo i tre già stati in sede, li portò di nuovo da Nex. Questi allora li fece accomodare nella stessa stanza della loro precedente visita. “Allora...” disse Nex, fissando i tre ragazzi “... avete già deciso cosa impersonare per vivere al meglio il mondo di Afravalone? Avanti, avete tutta la vostra fantasia e tutti i vostri sogni da cui poter attingere. Ed io sono qui per realizzare ogni vostro desiderio.”
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21-12-2013, 03.08.46 | #178 |
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La segretaria terminò di telefonare e sorrise a Tara.
“Benvenuta alla Fum Soft.” Disse. “Immagino lei sia qui per delle informazioni. Questi cataloghi le forniranno molte spiegazioni di tipo tecnico e legale, mostrandole come non vi è nessun pericolo per la sua privacy. Ma per maggiori informazioni la farò parlare con un esperto. Mi segua, prego.” La condusse così in una saletta adiacente, piena di monitor, dove si trovava un'affascinante ragazza. “Benvenuta.” Alzandosi e salutando Tara, per poi congedare con un cenno del capo la segretaria. “Dai cataloghi che porta con sé, immagino sia questa la sua prima volta qui alla Fum Soft. Molto bene. Io sono Yesy e sono qui per aiutarla ad entrare nel mondo di Afravalone. Si tratta di uno sterminato mondo virtuale che però lei visiterà con una serie di dati, che verranno inviati direttamente al suo cervello che a sua volta saprà elaborarli come continue sollecitazioni, per fornirle un'esperienza di gioco senza precedenti. Ma al di là di queste questioni di tipo tecnico, io saprò indirizzarla dove giungono i suoi desideri. Immagini di poter entrare in un mondo fantasy e poter impersonare qualsiasi ruolo. Qual'è quello che ha sempre sognato? Chi ha sempre immaginato di voler essere leggendo una favola da piccola o guardando un film in tv? Potrà spaziare in ogni direzione, senza alcun limite. Vuole essere una principessa? Buona, saggia e innamorata? Oppure una ancora in cerca dell'amore? O magari vivere i panni di una potente e malvagia strega? Ma potrà essere anche una fuorilegge, una zingara, una guerriera e persino una piratessa. Insomma, i ruoli da impersonare sono praticamente infiniti e l'unico limite è imposto dalla sua fantasia. Più saprà fantasticare, più possibilità avrà.”
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21-12-2013, 03.32.05 | #179 |
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Dilda accennò un lieve sorriso a quelle parole di Talia.
La fissò per qualche istante, per poi alzarsi ed allontanarsi dalla tastiera del suo computer. “Io credo” disse infine “che il modo migliore per giungere qui, sia quello di volerci sfidare. Si, voglio dire, io farei così. Se ad un tratto, camminando per strada, vedessi la nostra pubblicità, io da semplice curiosa entrerei qui con le idee ben chiare. E cioè quelle di voler sfidare la Fum Soft.” Rise appena. “Cosa promette questo videogioco? Effetti speciali? Certo. Scenari fantasy in una società, come la nostra, così affamata di New Age? Anche. Ma, come giustamente dice lei, molti videogiochi ben fatti, persino il cinema, possono offrire cose simili. No, se io fossi una cliente pretenderei altro. Pretenderei tutto ciò che non ho. Tutto ciò che nessun videogioco, nessun film e persino nessun libro può darmi. Non cercherei solo emozioni. No, io cercherei, anzi pretenderei di viverle quell'emozioni. Voglio qualcosa che la vita non potrà darmi mai. Qualcosa a cui forse neanche io credo più. Ma se mi dicono di sognare, allora io non mi faccio pregare. Anzi, riapro il mio cassetto dei sogni. Quello fatto durante l'adolescenza e poi chiuso durante gli anni dell'università. Quel cassetto che ho poi addirittura dimenticato col passare del tempo. Ebbene, se quella pubblicità dice il vero, allora io voglio che tutti i miei sogni prendano forma. Anche se solo per tredici ore. Anche se solo all'interno di un mondo virtuale.” Sorrise ancora. “Giorni fa venne qui una donna. Era casalinga a tempo pieno. Ma le mancava qualcosa. Aveva passato gli ultimi tre anni a ripetersi che i suoi sogni fatti in gioventù sarebbero comunque stati irrealizzabili, anche se li avesse inseguiti. Che la vita era un'altra cosa. Ebbene, alla mia domanda su chi interpretare nel gioco, lei mi rispose con una frase... non voglio più ripetermelo, disse... per almeno queste tredici ore non voglio più ripetermi che quei sogni erano irrealizzabili... anzi, voglio raggiungerli... se potete darmi questo, allora voglio partecipare al vostro gioco...” annuì senza alzare i suoi occhi da quelli di Talia “... ecco... io credo che sia questo il miglior modo per entrare nel mondo di Afravalone.”
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21-12-2013, 03.57.53 | #180 |
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Andammo tutti e tre insieme alla Fum Soft.
Qui, il Signor Nex ci accolse e ci chiese quale ruolo ci sarebbe piaciuto interpretare. Tirai fuori dalla tasca della mia felpa, color verde marino, un foglio ordinatamente piegato in quattro che diceva: Codice:
Vorrei essere un cavaliere femmina, figlia del re e della regina del Crystal Azarath Kingdom, un regno adiacente ad Afravalone. Questa principessa-cavaliere che interpreterò, però, è stata maledetta dallo stregone Slathnir, il quale è acceso di un amore impuro per lei e la perseguita per far in modo che diventi la sua succube regale sposa. Essa scappa via dal suo regno, poichè Slathnir ha ucciso la regina e gli uomini piu' valorosi che c'erano, tra i quali c'era il padre del mio alter ego, in battaglia. La maledizione è: ogni volta che il mio alter ego verrà sorpreso dal tramonto del sole, si trasformerà in sirena. I miei unici alleati, a parte Richard e Parsifal, saranno il mio piccolo angelo custode Aladiah e la fatina Coco. Vorrei poter incontrare Richard nella foresta di Greenwood vicino ad una lucente e freschissima cascata e avere varie possibilità di conquistarlo in amore.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 22-12-2013 alle ore 16.16.13. |
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