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Vecchio 16-05-2014, 21.04.21   #1831
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Fu così che ci inoltrammo nella foresta...gli uomini di Gvin suonavano il corno..sembrava più una battuta di caccia pensai e qualcosa mi suggeri di afferrare pure la spada della Sacerdotessa, il rubino e la Croce brillavano alla luce della Luna.
Ad un tratto ci fermammo...il duca non voleva andare avanti..."Avete paura per caso?" dissi ironica.
Quando vedemmo del fuoco davanti a noi..."Voi pensate siano i cavalieri di cui vi avevo parlato..ma li vidi troppo tempo fa, non è possibile, io vado avanti e se volete seguitemi" e spronai Cruz..."vai bello" e infatti il duca vidi mi seguiva.
Dopo un pò sentii dei rumori, voci concitate finchè mi trovai nel punto dove vi era il fuoco..non capivo cosa stesse succedendo, vi era anche del fumo.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 16-05-2014, 21.31.51   #1832
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Daizer mi venne in mente mentre Flees mi parlava........Il desiderio....il desiderio svanisce.......Vent'anni.....avevo il doppio della sua età.....potevo essere sua madre.......La passione febbrile inconsapevolezza di un momento di follia......" Flees ...... possiamo fare del sesso in questa cripta......ma guardandomi non vedete vostra madre ?.....andiamo Flees.....la passione passerà e voi andrete in giro a correre dietro giovani donne, lasciatemi andare........ho bisogno di un uomo che non abbia più la voglia di correre ad altre donne ma di fermarsi........ho bisogno di un uomo della mia età........credetemi sulla parola non funzionerebbe......non sporchiamoci più di quello che siamo.........ho voglia di trovare questa tomba...devo portare a termine...una promessa...e lo farò.....a qualsiasi costo......non voglio che Daizer ci trovi così.......farò crollare la cripta e moriremo sepolti in questo fetido posto............".......Ero stanca....mi sembrava di stazionare inutilmente in ogni posto.....ci sarà stato un motivo ..ma non riuscivo a vederlo in quel momento....." se dite di tenere veramente a me.......aiutatemi in questa cosa.......quando si tiene a qualcuno....si dimostra.....e se siete un uomo non sarà per voi un problema.....".....

Ultima modifica di elisabeth : 17-05-2014 alle ore 13.42.41.
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Vecchio 16-05-2014, 23.46.36   #1833
Eilonwy
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Eilonwy sarà presto famoso
“Già…..me lo chiedo anch’ io!” affermai per poi continuare “Chissà se lo sta facendo perché ha perso qualche parente caro, per un amico, per una donna o per un uomo se è una lei?....Questa melodia mi fa ricordare tutti i veri ed impossibili amori: Romeo e Giulietta, Tristano ed Isotta, Paolo e Francesca, Lancillotto e Ginevra, Orfeo ed Euridice, Otello e Desdemona, Abelardo ed Eloisa, Ines de Castro e Re Pedro, Odette e Sigfrido e Piramo e Tisbe. Eppure, io questa musica l’ avevo già sentita da qualche parte quando ero bambina durante una battaglia con mio padre!” sentenziai.
Guardai il flauto che avevo in mano.
“Ecco….scusate se ve lo preso mentre……” non finì la frase.
Riccardo si era seduto vicino a me sul bordo della fontana. I miei neri occhi si specchiarono in quelli chiari di lui e viceversa.
Erano degli occhi magnifici: lo sfondo dell' iride era di un turchese chiarissimo e trasparente con riflessi celesti e grigi come il ghiaccio polare, il contorno dell’ iride era di un blu zaffiro tendente al viola, il margine pupillare era di un verde mare tenue e i filamenti dell’ iride erano di un azzurro-viola come gli Occhi di Madonna.
Lo vidi prendere la mia lattea mano con cautela e timidezza. Come se avesse paura di nuocermi con la sua forte mano.
Arrossì a quel gesto. Nella mia vita difficilmente arrossivo poiché avevo avuto dal mio buon padre un’ educazione da militare e da cavaliere, oltre che da delicata dama di corte.
I miei occhi ritornarono sul suo viso da Arcangelo Michele. Si era avvicinato decisamente molto al mio viso. Lo potevo toccare con la punta arrotondata del mio naso etrusco.
Ora toccava a me.
Mi avvicinai a lui. Chiusi gli occhi e posai le gelide e sanguigne labbra sulle sue con la delicatezza di una farfalla. Le sue labbra, al contrario delle mie, erano pallide e calde come il sole di Maggio.



COLONNA SONORA:
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!!
Eilonwy
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Vecchio 17-05-2014, 00.18.45   #1834
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sentivo bisbigliare i miei uomini, ma non ne udivo i discorsi.
Poi, improvvisa come un lampo nel cielo stellato, arrivò.
Eccoti, bellezza... Ti sei fatta attendere, non c'è che dire..
La guardai avanzare, gli occhi nei miei. Era enorme e terribile. Non avevo mai visto un animale così gigantesco.
Indossai i guanti di metallo, ma non l'elmo. La mano destra estrasse la spada, tenendola comunque celata.
Avanti.. un altro passo, su mostro.. andiamo.. non vuoi prendermi? Un solo passo.
Lo fece, e cadde nella trappola.
Non mi mossi, come se non credessi fino in fondo che i nostri pali interrati potessero sgualcire quella bestia.
E purtroppo fu proprio così, si rialzò agile e feroce.
Tornò a guardarmi.
Ormai non esisteva nient'altro che non fossero quegli occhi enormi, con la pupilla nera come la notte.
Sentii il brivido della battaglia attraversarmi e cancellare ogni pensiero.
Qualcuno, probabilmente Nestos, incendiò un arbusto, e quella luce improvvisa mi permise di vedere bene il mostro.
Sentivo i miei uomini urlare, vedevo le fiamme, ma erano come lontani, ovattati.
Riuscivo a vedere solo lei.
E non distolsi lo sguardo nemmeno per un istante.
Poi ruggì, e la foresta tremò, facendomi gelare il sangue.
Non esistevamo che noi due, quegli enormi occhi, gli artigli che seminavano morte.
Io e la bestia, con le urla di sottofondo.
Beh, bellezza, mi spiace per te ma io non sono un criminale... E non siamo nell'arena..
Trasalii.
L'arena!
Spalancai gli occhi.
Quel ruggito... Era un leone! Un gigantesco leone corazzato...
Non un demone scappato dall'inferno..
Mi spiace deluderti Clio, ma non sei in lista per la santità...
Era sempre più vicina.
Ma ormai la paura aveva lasciato il posto al furore che ben conoscevo.
Era di questo mondo, era un animale feroce a cui qualcuno aveva messo addosso un'armatura.
Proprio come te..
Gli animali muoiono..
Anche gli uomini..

Ero in piedi, la spada sguainata celata dal mantello.
Ormai era a pochi passi.
Le fauci spalancate.
Avanti.. qui, micio.. qui...
Probabilmente ero pazza, incosciente e matta da legare.
Ma assaporai quell'ultimo istante come fosse il miglior vino del regno, il più prelibato cibo, l'emozione più intensa.
Il cuore batteva forte, il respiro si faceva più corto, con un perfido sorriso dipinto sul viso diafano.
Decisamente pazza.
Ormai lei era lì, pronta ad attaccare.
Ma ero pronta anche io.
In un lampo, mi slacciai il mantello e lo lanciai, spalancato, davanti agli occhi della belva, al solo scopo di sorprenderla, di toglierli visibilità per un istante.
Dopodichè, prima ancora che il mio mantello toccasse terra, caricai.
Corsi verso di lei, saltai, e con tutta la forza che avevo, conficcai la mia spada all'interno delle sue fauci spalancate.
Non poteva avere l'armatura in gola!
Nemmeno vidi la sua reazione al mio colpo, mi lasciai cadere, appallottolandomi come avevo imparato fin da bambina.
Rotolai sotto l'enorme animale, in direzione contraria alla sua, e per poco non finii io stessa nella buca.
Stava caricando in avanti, e io ero andata nella direzione opposta.
Un insegnamento di cui avevo fatto tesoro da sempre: non puoi reggere l'attacco di chi è grande il doppio di te (figuriamoci il decimo, se non di più!), quindi mandalo a vuoto.
Solo allora mi accorsi dei miei uomini, e tornai alla realtà.
Il fuoco era sfuggito al nostro controllo.
Guigard aveva rotto la spada e si reggeva a delle radici per non cadere nella buca, Astus veniva verso di me, gli altri continuavano a combattere inutilmente la bestia.
Allungai la mano verso Astus, che a quanto pare stava venendo in mio aiuto, perché mi aiutasse a superare la buca.
Gli feci cenno di stare bene.
Non riuscivo ancora a parlare, il mio viso era come trasfigurato.
Il cuore sembrava voler scoppiare, ogni respiro incrementava il ghiaccio infuocato dei miei occhi.
Solo in quel momento mi voltai verso la bestia, pregando che il mio colpo l'avesse, non dico uccisa, ma almeno rallentata.
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Vecchio 17-05-2014, 14.13.42   #1835
Guisgard
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Flees si fermò, arretrando di un passo.
Guardò poi Elisabeth negli occhi.
“E sia...” disse alla maga “... allora se è questo che volete, così sarà... ma dovete dirmelo ora... guardandomi negli occhi... ditemi che non provate nulla per me, che volete smetta di guardarvi come la donna che siete, che smetta di desiderarvi oltre tutto e tutti... ditemelo ed io andrò via... svanirò per sempre, lasciandovi alla vostra vita perfetta con il vostro uomo... una vita perfetta in cui però, come ben sapete, non mancherà solo la passione che voglio darvi, ma anche l'Amore...”
In quel momento scese anche Daizer nella cripta.
“Tutto bene?” Fissandoli. “Avete trovato qualcosa? Qualche indizio?”
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Vecchio 17-05-2014, 14.15.47   #1836
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Riccardo apparve meravigliato.
Ma poi il cavaliere, chiudendo gli occhi, dischiuse appena le labbra e rispose a quel bacio.
E mentre la dolce melodia giungeva dal castello, i due giovani assaporarono a lungo quel momento d'incanto.
Poi la musica smise di colpo e Riccardo aprì gli occhi, staccando la sua bocca da quella morbida di Eilonwy.
“E' l'Amore in fiore...” disse Tisin guardando verso il maniero.
“Come dici?” Chiese Riccardo al merlo.
“La melodia...” fece questi “... questo è il titolo di quella melodia che proveniva dal castello... l'Amore in fiore... ossia il Primo Amore... ma simboleggia anche l'Amore Vero, poiché quando ci si innamora davvero è come farlo per la prima volta... una prima volta in cui, però, tutto sarà perpetuo ed eterno... eterno proprio come il Fiore Azzurro...”
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Vecchio 17-05-2014, 14.20.35   #1837
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Clio e quell'animale.
La bella e la bestia.
I loro occhi, gli uni negli altri per lunghi, interminabili, insopportabili istanti.
Istanti in cui tutto sembrò ammutolirsi sotto il chiarore incerto e inquieto di quelle fiamme che pian piano avvolsero gran parte di quell'angolo maledetto della foresta.
Poi lo scontro.
La bestia caricò verso la bella, con gli occhi ardenti e carichi d'odio, la sua pelle cromata resa incandescente dai bagliori della fiamma, quegli aculei che splendevano acuminati ed affilati simili alle mille spade di una sentenza già troppe volte scritta e le fauci spalancate, come quelle di Cerbero che accoglie i dannati oltre la porta degli Inferi.
Gli Inferi.
Forse quelle fiamme che arroventavano alberi e cespugli altro non erano che un'anticipazione dell'Inferno.
Come un Averno incandescente, il fuoco sembrava reclamare le anime di tutti loro.
La bestia caricò verso la bella.
Ma ella estrasse la spada, in un impeto di eroico delirio, di folle vanità per l'ardore della battaglia, oltre ogni suo esito, la mostrò alla bestia e poi colpì.
Colpì ed affondò con foga, con lucida pazzia, con visionario compiacimento, quasi assaporando l'odore del sangue ed il fascino della morte.
La spada sembrò affondare tra le spaventose fauci di quell'animale.
Scendere nella sua innaturale bocca spalancata.
Un latrato.
Un verso ignoto a qualsiasi altro animale conosciuto a questo mondo e si arrestò, quasi accasciandosi per un istante, vomitando sangue.
Ma fu istante.
Poi il fischio.
Quel fischio che sibilò lento nella notte, tra il consumarsi delle fiamme e le grida degli eroi.
Un fischio che sembrò poi dissolversi nel basso eco del vento che soffiava attraverso gli alberi che ardevano.
La bestia allora, a quel richiamo, sembrò destarsi.
Alzò il capo e corse, sebbene con passo incerto, oltre lo spuntone roccioso, come se fosse il confine tra questo mondo e l'Aldilà.
Raggiunse un alto dosso, dove dall'oscurità emerse una figura.
Una figura che raggiunta dalla sua mostruosa creatura sembrò poi dissolversi insieme alla bestia, nell'irreale e sacrilego buio di quella notte senza fine.
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Vecchio 17-05-2014, 14.23.27   #1838
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Altea, Gvin ed i cavalieri del duca galopparono attraverso il buio della foresta, guidati da quel chiarore lontano.
Alla fine lo raggiunsero e trovarono, tra spaventose fiamme che sembravano voler ingoiare l'intera selva, i mercenari di Gufo Scarlatto come se avessero appena combattuto la più terribile battaglia di questo mondo.
E nell'aria oltre l'odore di fuoco aleggiava, putrido ed insopportabile, anche quello del sangue.
Un sangue però non umano.
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Vecchio 17-05-2014, 18.03.26   #1839
Altea
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Il fumo sembrò quasi dissolversi e attorno vedevo varie sagome agitate, e il fuoco della foresta che sembrava quasi rischiarare tra le Tenebre quel paesaggio surreale...fu cosi che il mio sguardo si fece avanti a me, e vidi davanti a me sopra uno spuntone un enorme bestia...che era mai quella..era gigante e aveva degli aculei, spronai Cruz facendomi avanti e notai un odore forte, nauseante, e il fuoco mi permise di vedere a terra del sangue che emanava un fetido odore. Mi tappai il naso col mantello...non sembrava proprio sangue umano.
Ma allontanandosi era seguita da una figura...cosa era successo, sembrava quasi fosse avvenuta una battaglia.
Poi a terra vidi una trappola...una trappola uguale a quella provata da quei cavalieri che pensavano aver ucciso la bestia e lì vi stava quasi ferito il cavaliere..o Gufo Scarlatto..chissà.
Era attaccato dalle radici, scesi da cavallo e mi avvicinai lentamente senza sporgermi troppo..vidi vi erano dei pali appuntiti sotto e il cavaliere era ferito, quindi privo di forze ma non sembrava ferito a morte..."Cavaliere.."dissi estraendo la spada e porgendogliela dalla parte dell' elsa.."non vi fa onore stare appeso qui, ma nonostante tutto spero non siate ferito, afferrate l'elsa della mia spada" e detto questo presi con forza il suo braccio cercando di farlo salire lentamente perchè non si ferisse per le sterpaglie..e facendo questo, lo guardavo, silenziosa lo guardavo negli occhi..cosa era avvenuto non lo sapevo ma certamente una battaglia contro la belva vi era stata.
Gvin mi si pose dietrò, sentivo il suo sguardo accusatorio, fosse stato per lui avrebbe fatto morire quel mercenario..o dannato mercenario come diceva lui...e dissi solo stremata da quella fatica.."Osservate milord quel sangue a terra...probabilmente è della bestia, si potrebbe seguire le tracce del sangue per vedere dove sia la sua tana ma vicino a lui ho visto una figura..che lo guidava..lo avete visto voi?" e continuai ad osservare a terra il presunto mercenario.."Non è un cinghiale quello..era qualcosa di altro..ma ora mi sembra sia meglio stare calmi, guarire i feriti e sperando non ve ne siano gravi e sta pure per albeggiare..ma ora i miei sospetti si sono quasi fatti veri..qualcuno comanda quell' animale o più di qualcuno...e infatti stanotte mentre stavo al fresco nel fiume costruii delle armi rudimentali che poi appesi a una sacca al mio cavallo, guardando la Luna piena come in Oriente mi venne in mente un uomo incontrato a Petra...egli mi insegnò a costruirle..niente di mortale o micidiale..ma una arma che gli uomini primitivi usavano pure per cacciare i mammuth."
Mi alzai e lasciai il cavaliere, guardandolo...certo se ci fossimo alleati tutti senza distinzioni tra noi avremmo potuto sconfiggere la bestia..a meno che visto il sangue, non fosse agonizzante.
Portai Gvin vicino a me e gli narrai il mio piano.."Forse sono una pazza, ma hanno provato tutto..si potrebbe provare" e tirai fuori dalla sacca delle pietre non pesanti con un lungo laccio di cuoio pesante..."Questo la chiamavano "bola"...se la belva è immune alle lance e pericolosa come ho visto allora dobbiamo immobilizzarla e quindi dovremmo usare questi come un lazo e destrezza per fermare le sue gambe..ma ci vuole forza e dovremmo essere in tanti..ma vedo avete abbastanza uomini..e poi dovremmo trascinarlo, e stremarlo..laggiù" e indicai l'orizzonte non molto lontano" vi è il fiume...e le pietre, se riusciamo a legarlo bene senza avvicinarci, potrebbero farlo annegare in acqua ma dovrebbero essere belle pesanti....e poi usavano il propulsore...per evitare di essere feriti..una lancia lunga, loro avevano una punta di osso ma noi potremmo usare altro e magari con la velocità del lancio l'arma può essere letale..voi sareste in grado di poter fare tutto questo..io sono pronta..sempre la bestia non sia morta".
E intanto i primi raggi del sole iniziavano a rischiarare la foresta..."Se solo voi smetteste di fare la guerra a questi uomini.." e riguardai il cavaliere e mi accorsi sopra una rupe vi stava Guàmarin con il volto stremato dalla fatica.

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Vecchio 17-05-2014, 18.32.34   #1840
Eilonwy
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Eilonwy sarà presto famoso
Citazione:
Riccardo apparve meravigliato.
Ma poi il cavaliere, chiudendo gli occhi, dischiuse appena le labbra e rispose a quel bacio.
E mentre la dolce melodia giungeva dal castello, i due giovani assaporarono a lungo quel momento d'incanto.
Poi la musica smise di colpo e Riccardo aprì gli occhi, staccando la sua bocca da quella morbida di Eilonwy.
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Mai in vita mia mi ero sentita tanto serena e spensierata. Quella gioia….quella gioia paradisiaca ed indescrivibile.
Il cuore mi pulsava a mille.
Ad un tratto, la sinfonia smise di colpo e Riccardo si staccò quasi turbato dal quel gesto d’ amore.
Il merlo spiegò allora che secondo lui quella musica rappresentava l’ Amore in fiore…..non però un semplice amore…..una cotta, ma il Vero ed Eterno Amore tra due anime gemelle.
Ciò che mi fece riflettere fu l’ ultima frase di Tisin:
Citazione:
“... eterno proprio come il Fiore Azzurro...”
“Ma certo il Fiore Azzurro!....E se quel castello fosse….” dissi non finendo la frase e guardando il maniero.

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